Busta paga 2023: quanto aumenta lo stipendio con la Manovra? Gli importi ufficiali

Arriva un nuovo aumento in busta paga nel 2023: è quanto previsto dalla prossima Legge di Bilancio. Ecco quanto aumenta lo stipendio con la Manovra.

Dicembre è ormai in arrivo: insieme alle festività natalizie, arriva una nuova scadenza che il Governo Meloni recentemente formato, dovrà rispettare entro la fine dell’anno.

Si tratta della nuova Manovra di bilancio, mediante il quale la squadra dell’esecutivo dovrà cercare, almeno in parte, di andare incontro alle nuove esigenze dei lavoratori e delle famiglie italiane. Per questo motivo, tra i vari punti di discussione per la Manovra che sarà presentata tra pochissimo alle Camere, c’è anche quello della busta paga nel 2023.

Tra le proposte ufficiale che emergono nel corso delle ultime settimane, vi è anche quella di andare a provvedere ad un ulteriore taglio del cuneo fiscale, che andrà di fatto a determinare un aumento in busta paga. 

Quanto aumenterà quindi lo stipendio con la nuova Manovra? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle novità della busta paga con la nuova Legge di Bilancio per l’anno 2023.

Le proposte sull’aumento stipendio con la Manovra

Sicuramente il tema della busta paga rappresenta una delle principali priorità del Governo Meloni, il quale si trova attualmente a dover fare i conti con una delle crisi economiche più importante degli ultimi decenni.

Per questo motivo, dopo l’erogazione dei bonus busta paga, ovvero del bonus da 200 euro seguito dal bonus di 150 euro, previsti da parte della precedente squadra dell’esecutivo guidata da Draghi, arriva il momento di discutere alle Camere le sorti dello stipendio dei lavoratori italiani, in vista della nuova manovra di Governo.

Dunque, tra le proposte ufficiali più importanti sulla busta paga e su quanto aumenta lo stipendio con la nuova Legge di Bilancio, c’è sicuramente quella che vede un nuovo taglio del cuneo fiscale.

Si tratta, in questo caso, della possibilità di sfruttare ben 5 miliardi di euro da parte del Governo Meloni al fine di introdurre un taglio del cuneo fiscale di 2 punti percentuali. Ma come farà l’esecutivo a finanziare tale misura? Tra le ipotesi c’è sicuramente una possibile abolizione del reddito di cittadinanza per oltre 600 mila percettori del RdC attualmente considerati occupabili.

Ma andiamo per ordine: vediamo quanto aumenta lo stipendio con la Manovra, qualora il Governo Meloni dovesse riuscire a confermare il fondo da 5 miliardi di euro.

Taglio del cuneo fiscale con la Manovra

Sembrerebbe quindi che tra le proposte ufficiali formulate dalla squadra dell’esecutivo della Meloni, una delle più papabili sia proprio quella di introdurre un nuovo taglio del cuneo fiscale.

In questo caso, si tratterebbe di un taglio pari a 3 punti percentuali, i quali faranno riferimento essenzialmente a:

  • 2 punti: sconto contributivo;

  • 1 punto: quota contributiva.

Dunque, da un lato, i due punti relativi allo sconto contributivo in busta paga, rappresenterebbero di fatto una conferma dello sconto già attuato e previsto con la precedente Legge di Bilancio da parte del Governo Draghi.

Nello specifico, a beneficiare di tale aiuto al momento sono esclusivamente quei lavoratori che hanno un reddito lavorativo inferiore al limite di 35 mila euro. Mentre, dall’altro lato, un ulteriore punto riguarderebbe invece la quota contributiva dello stipendio, a carico delle aziende.

Ma non è finita qui, perché secondo le dichiarazioni da parte del ministro dell’Economia e delle Finanza, Giancarlo Giorgetti:

L’obiettivo perseguito a fine legislatura sarebbe quello di provvedere ad un aumento esponenziale della busta paga attraverso un incremento del taglio del cuneo fiscale fino al raggiungimento di 5 punti percentuali. 

Quanto aumenta lo stipendio con la Manovra

Al momento ancora non si hanno notizie certe in merito al possibile aumento dello stipendio a seguito della nuova Manovra di bilancio a cui sta lavorando il Governo Meloni e che sarà presentata prossimamente alle Camere.

Tuttavia, con le informazioni in merito alle discussioni sul possibile taglio del cuneo fiscale, è possibile già fare qualche calcolo su quanto potrebbe di fatto aumentare lo stipendio netto per i lavoratori italiani.

In questo senso, molto probabilmente il taglio del cuneo fiscale andrà ad interessare esclusivamente le categorie di lavoratori dipendenti che hanno una retribuzione inferiore al limite di 35 mila euro lordi all’anno, su 13 mensilità.

Il taglio del cuneo fiscale e in particolare lo sconto contributivo al 2% potrebbe quindi essere applicato per le buste paga a partire dal mese di gennaio 2023, dall’entrata in vigore della nuova Manovra, fino al mese di dicembre 2023. Si tratterrebbe quindi di un vero e proprio prolungamento degli effetti in busta paga rispetto a quanto già introdotto dal Governo Draghi.

Per l’anno 2023, quindi, ad ottenere un aumento dello stipendio potrebbero essere i lavoratori che hanno un reddito compreso tra i 17mila ed i 25mila euro, a cui potrebbe essere erogato un aumento in busta paga di circa 140 euro al mese.

È ancora troppo presto però per lasciarsi andare a facili entusiasmi: bisognerà attendere le prossime settimane, decisive per la discussione alle Camere sulla nuova Manovra e che andranno così a definire un quadro completo di quanto aumenta lo stipendio con la prossima Legge di Bilancio.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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