Scatto di anzianità: come funziona ed esempi concreti

Cos'è lo scatto di anzianità, quando si applica e esempi pratici: ecco cosa bisogna sapere.

I lavoratori dipendenti che lavorano per molto tempo per la stessa azienda possono accedere in alcuni momenti ad uno scatto di anzianità: si tratta di una possibilità vantaggiosa in termini di ulteriori guadagni.

Gli scatti di anzianità sono presenti nei diversi Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro e funzionano in base al settore specifico in cui il lavoratore si trova. Si tratta di veri e propri aumenti in busta paga correlati all’esperienza cumulata e maturata dal lavoratore.

Gli scatti di anzianità sono previsti sia per i lavoratori nel settore privato che per i lavoratori nel pubblico. Vediamo in questo articolo nel dettaglio come funzionano e alcuni esempi concreti.

Cos’è lo scatto di anzianità

Per dare una definizione di scatto di anzianità, si tratta di un elemento della retribuzione correlato all’anzianità del lavoratore nell’azienda specifica, rispetto agli anni svolti, che comporta un aumento di stipendio in busta paga.

Uno scatto di anzianità è una sorta di premio per il lavoratore rispetto alla sua fedeltà all’azienda e al lavoro svolto in un certo periodo di tempo, calcolato in anni. In termini pratici, lo stipendio va ad aumentare di una cifra fissa oppure in base ad una percentuale.

Lo scatto di anzianità incentiva il lavoratore a continuare a lavorare per la stessa azienda, e ad impegnarsi con continuità. Non tutti possono accedere agli scatti di anzianità, perché secondo la legge italiana questi sono regolamentati esclusivamente dai CCNL, i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.

Per sapere se hai diritto di accedere a uno o più scatti di anzianità, è consigliato leggere con cura il contratto di lavoro attivo con l’azienda, e verificare nello specifico come funziona il settore in cui ci si muove.

Chi può accedere allo scatto di anzianità

Come anticipato, i lavoratori del settore privato, ma anche del pubblico, possono accedere a questi premi per il lavoro svolto, e generalmente questo accade dopo che è trascorso un certo numero di anni di lavoro presso la stessa azienda o ente.

Questi scattano solamente se il contratto in essere lo prevede, e questa possibilità è riservata a chi lavora a tempo indeterminato o determinato. Ne consegue che forme di collaborazione differente non prevedono gli scatti di anzianità.

Ne sono esclusi quindi i collaboratori coordinati e continuativi, tirocinanti e stagisti, ma anche chi ha una Partita Iva e lavora in autonomia. In questo ultimo caso infatti il freelance ha diversi clienti o committenti, non lavora con continuità per un’unica impresa.

Il CCNL specifico va a stabilire quanti anni di lavoro continuativo servono per accedere ad un determinato scatto di anzianità, e qual è l’importo maggiorato in busta paga in termini di somma aggiuntiva o percentuale.

Se un lavoratore rimane per tanto tempo fedele ad una certa azienda, potrebbe accedere a diversi premi di questo tipo, ad esempio uno ogni 5 o 10 anni di lavoro.

Alcuni esempi di scatti di anzianità

Vediamo ora nello specifico alcuni esempi concreti di scatti di anzianità, previsti attualmente da alcuni Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.

Un primo esempio è quello del CCNL commercio, che prevede 10 scatti triennali. Il lavoratore in questo caso può accedere ad uno scatto di anzianità ogni 3 anni, per 10 volte. Gli importi corrisposti in aggiunta variano in base al livello in cui è inquadrato il lavoratore.

Ad esempio, un Quadro riceve uno scatto di 25,46 euro aggiuntivi, mentre al settimo livello l’aggiunta è di 19,49 euro. In questi casi il premio è una somma aggiuntiva fissa.

Nel CCNL turismo invece gli scatti di anzianità si applicano ogni quadriennio, e anche in questo caso l’aumento in busta paga è previsto in misura fissa, in base al tipo di inquadramento del lavoratore.

Ad esempio, al livello Quadro A si ottiene uno scatto di 40,80 euro, mentre a livello 7 si ottiene un aumento di 30,47 euro. Si tratta sempre di aumenti mensili, per cui il lavoratore può visionare tutte le informazioni sulla propria busta paga.

Ricordiamo che il datore di lavoro è obbligato ad applicare gli scatti di anzianità seguendo il CCNL specifico, in caso contrario il lavoratore può chiederne il pagamento all’azienda.

Se l’importo continua a non essere corrisposto, è possibile rivolgersi ad un sindacato oppure riferirsi ad uno studio legale.

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