Servizio militare, Salvini rilancia la proposta dell’obbligo di leva

Per il leader della Lega si tratterebbe di un'esperienza altamente formativa per i ragazzi, che imparerebbero il rispetto delle regole e la disciplina.

Si è aperta ufficialmente la campagna elettorale, per i politici più in vista è tempo di abbandonare la tenuta da parlamentare, rimboccarsi le maniche e iniziare lo sfiancante tour del Paese, ripercorrendo da Nord a Sud la penisola comizio dopo comizio. C’è anche chi ha un vestito per ogni occasione, come Matteo Salvini, che con la stessa rapidità di Arturo Brachetti si cambia d’abito a seconda delle categorie che incontrerà. Un giorno è vigile del fuoco, un altro carabiniere, un altro ancora finanziere. Insomma, le divise delle forze dell’ordine piacciono particolarmente al leader della Lega, ricordandogli il tempo in cui aveva fatto il servizio militare. Ed è proprio su questo punto che, come in passato, torna a insistere: reintrodurre l’obbligo di leva, per insegnare la disciplina ai ragazzi.

Da Lampedusa il rilancio della proposta sul servizio militare

Arrivato nella giornata del 3 agosto all’isola di Lampedusa, Matteo Salvini è tornato a parlare di tematiche care al suo partito: immigrazione, sicurezza, taglio delle tasse. La vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre è molto quotata, e il segretario leghista già pregusta la possibilità di una nomina a Ministro dell’Interno, ruolo che aveva già ricoperto ai tempi del Governo Conte I, dividendo il paese tra chi contestava la sua condotta da poliziotto cattivo e chi invece desiderava essere guidata dal Capitano, soprannome datogli dai suoi elettori.

Prima di lasciare l’isola per tornare sulla terraferma, Salvini ha chiuso il suo comizio rispolverando il tema dell’obbligo di leva. In altre occasioni aveva descritto il servizio militare come un’esperienza altamente formativa, che insegna il rispetto delle regole e raddrizza la schiena ai ragazzi che sono orfani di disciplina e ideali. Il leader del Carroccio afferma di star vivendo la campagna elettorale in corso con lo stesso stato d’animo di quando, da giovane, aveva prestato servizio presso le forze armate, crocettando sul calendario i giorni che rimanevano al termine del periodo.

Servizio militare, nascita e fine dell’obbligo

La leva militare era un periodo in cui i cittadini maschi italiani che avevano compiuto il 19esimo anno di età prestavano servizio per il corpo militare del Paese. Il consiglio di leva era l’organo competente ad accertare la legittimità dei requisiti, sia legali sia sanitari, per la dispensa dal servizio di leva. Istituita nel 1861, all’indomani dell’Unità d’Italia, inizialmente la durata prevista era di tre anni, scesa a due nel 1910 e ridotta a dieci mesi dal Secondo Dopoguerra. Durante questo periodo, in molti casi è stata riconosciuta l’obiezione di coscienza e il servizio civile come valida alternativa.

L’obbligatorietà del servizio di leva è stata sospesa dal decreto legislativo 215/2001 dal governo Amato, che ha introdotto la possibilità di arruolamento anche per le donne. Prevista per la fine del dicembre 2006, il decreto è entrato in vigore con due anni di anticipo con la legge 226/2004 (governo Berlusconi).

Leggi anche: Elezioni, Salvini: “priorità lavoro, quota 41 e stop sbarchi”

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