Sondaggi: Fratelli d’Italia col vento in poppa, Pd insegue

Sondaggi politici ed elettorali, 15 aprile 2022. Ecco le opinioni degli italiani su guerra, Ucraina, pace e condizionatori. E tutti i voti ai partiti.

Altra settimana di guerra in Ucraina e settimana calda anche sul fronte interno della politica italiana con le fibrillazioni interne alla maggioranza. Una settimana che è anche quella che manca in Francia al ballottaggio per la presidenza tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen in programma il 24 aprile.

Vediamo nel dettaglio come consuetudine tutti i sondaggi politici italiani della settimana. Da segnalare subito che in testa c’è Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni in pressochè ogni analisi.

Sondaggio Swg per Tg LA7: Fratelli d’Italia in testa

Analisi settimanale sulle intenzioni di voto degli italiani del Tg La7 curata da Swg.

Ecco l’analisi sul voto e sulle preferenze dei partiti. Fratelli d’Italia è il primo partito al 21,6% dei consensi. Davanti al Partito Democratico con il 21,2%, terza forza la Lega al 15,9%. Segue il Movimento 5 Stelle al 12,9%,

Quinta Forza Italia all’8%. Segue Azione-Più Europa al 5%, Sinistra Italiana al 2,6%, Mdp Articolo Uno sempre al 2,6%, Italia Viva al 2,4%, Verdi al 2,3%, Italexit con Paragone all’1,9%. Altre liste sono date al 3,6%. Non si esprime il 42% degli intervistati.

Seconda domanda sui rapporti internazionali dell’Italia: per il 47% l’Italia dovrebbe stringere rapporti più stretti con gli altri paesi dell’Unione Europea. Per il 9% con gli Stati Uniti, per l’8% con la Russia e per il 6% con la Cina. Non sa il 30%. 

Domanda infine sugli scenari mondiali: per il 41% si avrà una forte contrapposizione tra il mondo democratico (Europa, Stati Uniti e altri) e le autocrazie. Ci sarà per il 20% una forte contrapposizione tra 4 blocchi separati come Europa, Stati Uniti, Cina e Russia. Per il 15% un periodo di attenuazione delle contrapposizioni. Non sa il 24%.

Sondaggio Noto Sondaggi per Porta a Porta

Analizziamo ora di dati di un sondaggio di Noto Sondaggi per Porta a Porta. In questa rilevazione Fratelli d’Italia è il primo partito al 21%. Segue anche in questo caso il Partito Democratico al 19,5%.

Poi la Lega al 18%. Quarta posizione per il Movimento 5 Stelle al 13,5%, Poi Forza Italia al 7%. Segue Azione-Più Europa al 4%, Italia Viva al 3%, Noi con l’Italia al 2%, Italexit di Paragone alla stessa percentuale, 2%. Coraggio Italia è all’1,5%, i Verdi all’1,5%, Leu Articolo Uno all’1,5%, Sinistra Italiana all’1%.

Altri partiti non compresi in questa lista al 4,5%.

Sondaggio Demopolis per Otto e Mezzo

Continua la carrellata con una sondaggio Demopolis per la trasmissione Otto Mezzo. Sono stati interpellati gli italiani sule preoccupazioni legate al conflitto tra Russia e Ucraina.

Il timore più grande per gli italiani è un ulteriore aumento delle bollette di gas e energia (81%). Erano ammesse più risposte. Per il 70% il problema è il costo del carburante, per il 67% l’aumento dei beni di prima necessità, per il 56% la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie. 

Sulle azioni del Governo Draghi per diversificare la situazione di importazioni del gas dalla Russia il 40% la ritiene una azione necessaria e opportuna. Per il 48% è utile anche se non sufficiente, per il 12% è inutile. 

Per il 66% degli italiani Draghi dovrebbe mantenere l’importazione di gas dalla Russia finchè non saranno attivi altri canali. Per il 34% dovrebbe interrompere l’importazione di gas dalla Russia fino ad accettare anche un razionamento per imprese e famiglie. 

Sondaggio IPSOS per ITV Movie

IPSOS per ITV Movie ha sondato gli italiani a sua volta sulla guerra in Ucraina. Per il 24% l’Italia deve continuare a fornire armi e sostenere la resistenza del popolo ucraino. Per il 62% occorrerebbe alleggerire il sostegno all’Ucraina e avviare un canale di dialogo con la Russia di Vladimir Putin. Il 14% non ha un’opinione. 

Pensando alla guerra il timore maggiore degli italiani è che la propria famiglia abbia conseguenze economiche legate alla situazione. Questa opinione è nel 48% degli italiani. Il 43% teme che l’Italia possa essere coinvolta nel conflitto. Il 9% non sa e non risponde.

Domanda poi sulla nota frase del presidente del consiglio Mario Draghi:

“Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace. Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?”.

Per il 42% Draghi ha usato una frase infelice. Per il 50% ha fatto bene a parlare chiaro. L’8% non esprime la sua opinione. 

Quale frase condivide principalmente? L’Italia è troppo filo Nato ed è condizionata dagli americani per il 39%. L’Italia partecipa giustamente nelle alleanze come la Nato per il 44%. Non risponde il 17%. 

Sondaggio Eumetra per Gruppo Mediaset

Anche Eumetra per il Gruppo Mediaset ha interrogato gli italiani sulla frase di Draghi: 

“Noi andiamo con quello che decide l’Ue. Se sarà uniforme sull’embargo sul gas, saremo ben contenti di seguire e prendere i provvedimenti necessari. D’altra parte, di fronte alla pace o a star tranquilli con il condizionatore acceso tutta l’estate, cosa preferiamo? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre”.

A richiesta agli italiani cosa preferiscono il 74% ha risposto la pace, il 15% il condizionatore acceso. Non so per l’11%. 

Sondaggio Termometro Politico

Sondaggio Termometro Politico su temi legati all’attualità politica e partitica.

Se ci fossero le elezioni politiche domani, il 21,4% voterebbe per Fratelli d’Italia. Il 20,8% voterebbe per il Partito Democratico, il 18,1% per la Lega, il 13% per il Movimento 5 Stelle, il 7,9% per Forza Italia.

Il 4,3% per Azione-Più Europa. Il 3,4% per Sinistra Italiana-Mdp Articolo 1. Italia Viva è al 2,5%, Italexit di Paragone al 2,4%, i Verdi all’1,9% e il Partito Comunista all’1%. 

Altre forze politiche non presenti in questa lista al 3,3%. 

Sondaggio anche sul grado di fiducia in Mario Draghi come presidente del Consiglio. Molta fiducia per il 17,9%, abbastanza fiducia per il 26,9%, poca fiducia per il 19,8%, per nulla fiducia per il 34,5%. Non risponde lo 0,9%.

Sondaggio sui massacri di Bucha e le responsabilità dei russi: per il 40,2% sono dei crimini di guerra di cui Putin dovrà rispondere, non sa ma non cambia il giudizio sulle responsabilità della Russia in questa guerra per il 19,3%.

Per il 13,3% gli americani hanno fatto cose simili e anche peggiori ma non ci sono state reazioni di questo tipo. Per il 5,5% ci sono stati massacri ma gli ucraini stano facendo anche cose peggiori. Il 18,1% pensa che sia una messa in scena perchè la comunità internazionale prenda ancora provvedimenti più duri nei confronti della Russia. Non risponde il 3.6%.

Domanda infine per arrivare alla pace che cosa si dovrebbe concedere alla Russia da parte dell’Ucraina per fare cessare le ostilità. 

Per il 20,4% non deve essere concesso nulla e la Russia deve ritirarsi anche da Crimea e Donbass, per il 39,2% solo lo status quo del 24 febbraio, con Donbass e Crimea in mano russa, ma devono ritirarsi dai territori conquistati da allora. Per il 12,8% per ottenere la pace credo l’Ucraina dovrebbe accettare che la Russia controlli i territori occupati finora, a patto che fermi ogni attacco 12,8%. Per il 20,1% l’Ucraina russofona deve appartenere alla Russia 20,1%. Non risponde il 7,5%. 

Sul rischio di una guerra atomica per il 29,8% c’è il rischio venga coinvolta anche l’Italia. Per il 4,3% c’è questo rischio ma le bombe non cadrebbero in Italia. Per il 60% non si arriverà a tanto. Non risponde il 5,9%.

Sondaggio Tecne per Agenzia Dire

Analizziamo infine un altro sondaggio politico sul consenso ai partiti di Tecnè per Agenzia Dire. Prima posizione a pari merito per Fratelli d’Italia e Partito Democratico. Entrambi i partiti sono quotati al 21,9%. Segue la Lega al 15,8%, poi il Movimento 5 Stelle al 12,7%. Forza Italia è al 10,8%.

Poi Azione-Più Europa al 4,4%, Italia Viva al 2,4%, Sinistra Italiana all’1,9%, Europa Verde al 2,2%. Altri al 6%. 

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