Bonus carburante 2022 fino a luglio! Governo da l’ok! Ultime

Novità da parte della proroga proposta dal Governo Draghi in merito al bonus carburante 2022! Ora è prorogato fino a luglio! E non solo!

Il bonus carburante 2022 è ora riconfermato.

Il Governo Draghi ha deciso di confermare le misure previste dal Decreto taglia-prezzi di marzo, prorogando il tutto all’8 luglio. Oltre a ciò si conferma il taglio anche per il metano, con un’ulteriore riduzione dell’IVA.

Questa notizia è davvero inaspettata, dal momento che si temeva per una direzione avversa, cioè quella dell’annullamento del taglio.

Sarebbe potuto diventare un grosso problema per tutti, dal dipendente automunito fino al semplice automobilista.

Perché in ballo ci sarebbero stati non solo le esenzioni fiscali per lavoratori e addetti al trasporto, ma anche il famoso taglio delle accise. Quello che ha permesso in due mesi di ritrovarsi con una benzina ridotta fino a 25-30 centesimi rispetto all’ordinario.

Ma infatti, già da quanto dichiarato dal ministro del MISE, Giancarlo Giorgetti, era difficile che il Governo Draghi proponesse l’annullamento di questi provvedimenti, specie in una situazione economica decisamente più fragile di quella che c’eravamo lasciati a marzo.

In attesa che l’amministrazione Draghi dia la conferma definitiva alla proroga per il bonus carburante 2022, facciamo un riassunto delle ultime disposizioni previste per gli automobilisti.

Bonus carburante 2022: il Governo dà l’ok alla proroga del taglio delle accise da maggio!

Il bonus carburante 2022 è stato confermato dall’amministrazione Draghi. Già in sede di DEF, Documento di Economia e Finanza, lo stesso Ministero ha dato il benestare per una proroga di altri due mesi per la riduzione delle accise sul prezzo della benzina.

Stando al decreto taglia-prezzi di marzo, è stato possibile beneficiare al momento di una riduzione del prezzo della benzina e del gasolio di ben 20 centesimi. Oltre a questi 20 centesimi sono stati aggiunti anche quelli previsti dalla riduzione dell’IVA, che ha portato ad un taglio complessivo di 30 centesimi.

Si parla di un passaggio dai 2,10 euro al litro (e senza servito) agli 1,80 euro, almeno nella media generale.

Se ciò non fosse stato disposto, molti italiani si sarebbero ritrovati con una spesa mensile per il pieno di benzina decisamente superiore alle proprie disponibilità. Solo tra febbraio e marzo è stato segnalato un aumento del prezzo medio per famiglia di ben 1000 euro, stando al Messaggero.

Motivo di questo rincaro è dovuto principalmente alla crisi russo-ucraina scoppiata a fine febbraio, che ha portato ad un aumento vertiginoso dei prezzi dei carburanti (gas metano compreso), anche a causa dell’instabilità dei mercati.

Per evitare che il caro benzina diventasse l’ennesimo chiodo sulla bara dei consumatori italiani, assieme all’iperinflazione sui beni alimentari e al caro bollette, il Governo ha voluto disporre un taglio delle tasse previste per ogni litro di benzina o gasolio. E anche dell’IVA.

Bonus carburante 2022: proroga fino a luglio! Governo approva taglio dell’IVA fino al 5%!

Il bonus carburante 2022, come conferma Fanpage, è riconfermato fino all’8 luglio. Purtroppo si parla di soli 6 miliardi, una cifra non proprio sufficiente a detta di Maurizio Landini, che forse potrebbe invece esserlo almeno per permettere di avere questi prezzi calmierati fino a fine giugno.

Nella speranza che l’origine di questo vertiginoso aumento del prezzo del carburante rientri una volta per tutte.

Come già Achiropita Cicala aveva segnalato in un suo recente articolo, il taglio delle accise ha ridotto notevolmente il costo. Usando come unità di misura i mille litri, si è passati:

  • per la benzina da 728,40 euro a 643,24 euro;
  • per il gasolio da 532,24 euro a 267,77 euro.

E per il GPL addirittura a 182,62 euro ogni mille litri. Di recente si aggiunge anche il taglio dell’IVA, ridotta al 5%, oltre all’accisa a zero per il metano.

E non solo! Anche l’esenzione fiscale dei voucher da 200 euro è stato riconfermato per tutti!

Bonus carburante 2022: 200 euro riconfermati dal Governo Draghi! Ecco chi può averli

Il bonus carburante 2022 prevede per tutti gli automobilisti una riduzione delle accise sul pieno di benzina, ma anche l’esenzione fiscale nel caso si voglia utilizzare i bonus benzina da 200 euro.

I bonus benzina da 200 euro sono dei voucher disposti per i lavoratori dipendenti privati che necessitano del trasporto auto per motivi aziendali o lavorativi.

Valgono anche per il semplice viaggio casa-lavoro, così come per le trasferte, ma solo se non si possono utilizzare i mezzi di trasporto pubblico come alternativa.

Sottolineiamo il fatto che si parla di “lavoratori dipendenti privati“, e non “pubblici”. Per questi ultimi sarebbero già previsti dei rimborsi, come stabilito dal dl.78/2010

Oltre a ciò, abbiamo visto in un precedente articolo il fatto che si possa beneficiare di un ulteriore bonus derivato dal frange benefit. Questo prevedrebbe di beneficiare non solo dell’esenzione degli attuali voucher da 200 euro, ma anche di quelli dell’anno precedente, se non ancora scaduti.

Il Governo Draghi però ha confermato questo accumulo fiscale solo se quest’ultimo non supera il valore massimo di 258,23 euro.

Come già spiegato nell’articolo di approfondimento, questo riguarderebbe però tutti i benefici non già esentati dal Governo. Pertanto, a questi 258 euro si possono aggiungere i 200 euro di voucher già esentati.

Ovviamente tutto ciò dovrà essere confermato in sede fiscale dall’Agenzia delle Entrate, altrimenti rischi di dover invece pagare le tasse sul voucher, essendo un trattamento di supporto.

Se vuoi ulteriori informazioni, ti suggerisco il video di Riccardo Zanon, disponibile anche sul suo canale Youtube.

Bonus carburante 2022: ecco come avverrà l’erogazione del voucher! 

Il bonus carburante 2022 è erogabile solo tramite privati. Non si tratta di un bonus INPS, ma di un voucher che sarà disposto solo se l’azienda avrà già provveduto ad acquistare dei buoni benzina per i propri lavoratori.

Tali voucher da 200 euro dovranno essere spesi presso le pompe di benzina di quelle specifiche compagnie di rifornimento, a cui sono intestati i buoni carburante.

Ricordiamo che tale disposizione è prevista solo per i lavoratori dipendenti privati. E che questi voucher quest’anno hanno solo il benefit di non essere cumulabili nel reddito lordo del lavoratore, ma di poter fare frange benefit a se stante, al di fuori dei 258 euro già previsti per il 2022.

Per tutti gli altri lavoratori non è prevista una tale esenzione, nemmeno per i lavoratori autonomi. Potranno solo godere solo dell’accesso di alcuni specifici “ticket fuel“, come quello della Kuwait Petroleum Italia, oppure dei buoni benzina ENI, anche se tramite raccolta punti.

Per loro è come se fosse rimasto tutto come a marzo, senza ulteriori miglioramenti fiscali.

Però va detto che queste misure, anche se bene accette, potrebbero diventare problematiche nel corso del lungo periodo

Bonus carburante 2022: Governo a rischio con questa proroga! Ecco perché

Il bonus carburante 2022 potrebbe non venire prorogato, o al peggio prorogato ma con un allentamento del taglio sulle accise o sulle esenzioni, se il Governo dovesse valutare le effettive conseguenze di questi tagli ed esenzioni fiscali.

Stando a Wired, lo Stato ricava da questa tassazione indiretta ben 25 miliardi di euro l’anno, dal momento che viene applicato sul prezzo del carburante un’accisa complessiva di IVA del valore pari al 55% sul prezzo finale. Cioè un euro circa.

Ridurre pertanto questa tassa di 30 centesimi significherebbe ridurre le entrate erariali del 30% circa. In pratica da due mesi (anzi, quattro con la proroga) lo Stato percepisce solo il 70% dell’entrata originaria. Una perdita intorno ai 600 milioni di euro al mese, su una media mensile di oltre due miliardi di incassi.

Aggiungendo anche le concessioni fiscali agli autotrasportatori e le varie esenzioni previste per aziende e imprese energivore, questo taglio delle entrate potrebbe non essere più conveniente nel lungo periodo. Specie se tocca poi rientrare nel Patto di Bilancio previsto per ogni paese della Zona Euro.

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