Reddito energetico 2022 per tutti: addio alle bollette?

Reddito energetico contro il caro bollette: a chi spetta e come funziona? Il nuovo bonus permette di risparmiare sull'energia elettrica: chi può richiederlo?

Il reddito di cittadinanza non basta più: il Movimento 5 stelle propone un’altra misura che potrebbe diventare un nuovo cavallo di battaglia. Si tratta del reddito energetico, un nuovo bonus per le famiglie in difficoltà economica, per le giovani coppie, per gli anziani e per le famiglie numerose. In che cosa consiste?

Come spiegato nella proposta di legge presentata in Campania, il reddito energetico intende favorire l’installazione di pannelli solari gratuiti nelle abitazioni private delle famiglie o nei condomini. In questo modo, ciascun nucleo familiare è in grado di produrre autonomamente un certo livello di energia elettrica da fruire per le attività quotidiane. La quota eccedente, invece, andrebbe alla Regione per alimentare il reddito.

È in arrivo un nuovo bonus Draghi 2022? Non nell’immediato, ma la proposta è già al vaglio dei partiti politici. La prima Regione a beneficiare del reddito energetico potrebbe essere la Campania, ma la misura potrebbe poi essere estesa a tutta Italia.

Vediamo quindi come funziona il reddito energetico 2022, a chi spetta, quanto si può ottenere e da quando arriva il nuovo bonus per le famiglie contro il caro bollette. Esistono altre agevolazioni che permettono di sfruttare le energie rinnovabili per risparmiare sulle bollette

Reddito energetico 2022: nuovo bonus in arrivo?

Il Governo Draghi potrebbe introdurre un nuovo bonus per le famiglie con ISEE basso: si tratta del reddito energetico, una misura che potrebbe diventare il nuovo cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle. 

Infatti, dopo il reddito di cittadinanza e il Superbonus, i grillini si apprestano a presentare il reddito energetico 2022, necessario per garantire anche alle famiglie meno abbienti una certa indipendenza nella produzione di energia. Mentre i più ricchi sono in grado di investire in fonti rinnovabili, le famiglie in difficoltà non ne hanno la possibilità: questa disparità deve essere contrastata e superata.

Il reddito energetico – come spiega un articolo di Today – permetterebbe a questi nuclei familiari di beneficiare

gratuitamente della energia autoprodotta mentre la quota in eccesso verrà immessa in rete e i proventi ceduti alla Regione sono reinvestiti per alimentare la misura.

In sostanza, il reddito energetico si configura come un bonus fotovoltaico, ovvero un’agevolazione che potrebbe andare a favorire lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili. Il tutto per combattere gli aumenti sulle bollette di cui si parla negli ultimi mesi.

Al momento il reddito energetico potrebbe diventare una realtà in Campania, la Regione pilota della misura, dove è già presente una proposta di legge firmata M5s. Cerchiamo di analizzarla per capire come funziona il reddito energetico, quando arriva e quanto permette di risparmiare.

Reddito energetico 2022: la proposta M5s

Il reddito energetico è al momento solo una proposta di legge: non è stato approvato alcun nuovo bonus contro il caro bollette, se non l’estensione del bonus sociale anche alle famiglie con ISEE fino a 12.000 euro. Il Governo, negli ultimi mesi, ha stanziato diversi miliardi per sopperire agli aumenti dell’energia, che vanno a pesare sulle spalle delle famiglie.

La prossima mossa potrebbe essere proprio l’introduzione del reddito energetico: ma di che cosa si tratta?

L’idea M5s sarebbe quella di istituire un Fondo dal quale attingere per finanziare i progetti di installazione di pannelli fotovoltaici o altri progetti che sfruttano energie rinnovabili (impianto solare-termico, micro-eolico ecc.) in modo da rendere indipendenti le case di proprietà o alcune porzioni di condominio.

In questo modo, infatti, si potrebbe godere dell’energia prodotta a titolo gratuito, cedendo l’energia accumulata in eccesso alla Regione per alimentare e rafforzare la misura.

Non a caso, è già attivo il bonus pannelli fotovoltaici, che permette di installare sulla propria abitazione delle strutture che sfruttano l’energia solare per produrre energia: il tutto godendo di incentivi e agevolazioni governative. Con il reddito energetico si andrebbero a rafforzare queste iniziative rinnovabili, in modo da rientrare nel Quadro UE 2030 per il clima e l’energia.

Reddito energetico alle famiglie con ISEE basso: a chi spetta?

A chi spetta il nuovo reddito energetico? Chiaramente, trattandosi ancora di una proposta di legge è difficile identificare con certezza i beneficiari della misura, ma si possono fare alcune ipotesi su quella che sarà la platea di riferimento.

Come il reddito di cittadinanza, anche il reddito energetico proposto dal Movimento 5 stelle andrà a favore delle famiglie meno abbienti, dei nuclei familiari con un ISEE basso (la soglia massima è ancora da definire), e a quei cittadini che hanno compiuto almeno 65 anni.

Non solo: potrebbero beneficiare del reddito energetico anche le famiglie numerose o i nuclei che ospitano al loro interno delle persone che soffrono di disabilità fisica accertata, o ancora le giovani coppie.

Il principale motivo per cui è stato proposto il nuovo reddito energetico deriva dal fatto che le bollette sono in continuo aumento: il reddito di cittadinanza non basta per fronteggiare i pagamenti, e nemmeno tutte le misure introdotte sino ad oggi dal Governo. 

Secondo il senatore M5s Mario Turco – dichiarazioni diffuse su Instagram:

Ogni cittadino italiano che non ha possibilità di non essere autosufficiente dal punto di vista economico dovrebbe avere un minimo di energia a disposizione.

Reddito energetico contro il caro bollette: da quando?

Ma quando arriva questo reddito energetico?

Non è ancora dato sapere quali sono i termini per l’approvazione della proposta di legge, ma speriamo possano essere brevi. Le bollette sono in aumento e le famiglie si trovano in difficoltà a saldare i pagamenti.

Qualche testata ipotizza un inserimento del reddito energetico in uno dei prossimi decreti del Governo, ma nessuna fonte istituzionale ha confermato tale intenzione. Le mosse del Governo potrebbero virare verso altre direzioni.

La possibilità di produrre energia propria da utilizzare gratuitamente nelle proprie attività quotidiane è un vantaggio al quale tutti guardano: mentre le famiglie più abbienti hanno la possibilità di investire il denaro, quelle in difficoltà non hanno a disposizione i mezzi per farlo. 

Non nascondiamo che per l’installazione di sistemi di energia rinnovabili occorre un investimento in denaro che, se agevolato, può dare i suoi frutti già nel breve periodo.

Reddito energetico al via in Campania: come funziona?

La Campania, come abbiamo accennato in apertura, potrebbe essere la prima Regione italiana a beneficiare del reddito energetico: la proposta di legge M5s è già al vaglio degli organi regionali. Ma perché il reddito energetico parte proprio dalla Campania?

Per rispondere a questo interrogativo, come evidenziato da Valeria Ciarambino (M5s), presidente del Consiglio Regionale, ci serviamo dei dati Eurostat 2020:

in Italia sono ben 2,1 milioni le famiglie in povertà energetica. La Campania è tra le regioni che pagano più di tutte il prezzo di questa emergenza.

E considerando l’aumento dei prezzi dell’energia, la situazione non può che peggiorare. Per sostenere le famiglie in difficoltà occorre intervenire in modo rapido non solo con il bonus bollette e la rateizzazione dei pagamenti, ma anche con misure di investimento che possano permette un risparmio garantito nel tempo.

L’installazione di pannelli fotovoltaici o altre forme di produzione di energia rinnovabile possono garantire alle famiglie una produzione continua e giornaliera, in modo da ridurre drasticamente i costi connessi alla bolletta.

Bonus impianti fotovoltaici 2022: quali sono le agevolazioni

In realtà, esistono già delle agevolazioni che permettono di installare pannelli fotovoltaici sfruttando agevolazioni e bonus per la casa, in modo da risparmiare sulle spese di effettuazione dei lavori. Di quali agevolazioni stiamo parlando?

Esistono due possibilità per sfruttare il bonus pannelli fotovoltaici:

  • il bonus ristrutturazione al 50%;
  • il Superbonus 110%.

Bonus fotovoltaico con il bonus ristrutturazione

Nell primo caso, sfruttando il bonus ristrutturazione è possibile ottenere un rimborso Irpef fino al 50% delle spese sostenute, in modo più semplice e per un periodo di tempo più esteso. Basti pensare che nel bonus ristrutturazione rientrano tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, compresa la posa dei pannelli solari, o alti interventi volti a favorire il risparmio energetico.

Le spese agevolabili non possono eccedere i 96 mila euro e devono essere sostenute tra il 26 giugno 2021 al 31 dicembre 2024. La detrazione del 50% viene recuperata in 10 quote annuali di pari importo.

Bonus fotovoltaico con il Superbonus 110%

Diverso è più complesso è il procedimento previsto per il Superbonus 110% che chiaramente prevede una detrazione maggiore, ma in tempi più lunghi. In caso di effettuazione di lavori di efficientamento energetico dell’immobile, è possibile godere di una detrazione Irpef fino al 110% da ripartire in 5 anni. 

Trattandosi, però, di un lavoro trainato, alla posa dei pannelli fotovoltaici devono essere associati anche interventi che rientrano nei cosiddetti lavori trainanti (per esempio l’isolamento termico, la pompa di calore o la caldaia a condensazione).

Inoltre, per poter godere delle agevolazioni del Superbonus 110% è necessario migliorare di due classi energetiche l’edificio sul quale si stanno effettuando i lavori. 

Un altro punto fondamentale da considerare sono le scadenze:

  • per le villette e gli edifici unifamiliari la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022, qualora al 30 giugno 2022 sia stato eseguito almeno il 30% dei lavori previsti;
  • per i condomini composti da 2 a 4 unità, invece, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2023 per la detrazione al 110%, al 2024 per la detrazione al 70% e al 2025 per la detrazione al 65%;
  • per le aree colpite dal terremoto, invece, la scadenza delle agevolazioni (con detrazione al 110%) si protrae fino al 2025.

Per conoscere i dettagli e le scadenze del Superbonus 110% invitiamo a consultare i nostri articoli dedicati.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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