Ecco come l’Inter può battere il Manchester City

È tutto pronto per la finale di Champions League, la partita più importante di questa stagione. Ecco come l'Inter può battere il Manchester City.

Momento cruciale per i nerazzurri che avranno l’occasione di alzare al cielo la Champions League. Per farlo, però, dovranno prima vincere contro la squadra di Guardiola. Ecco come l’Inter può battere il Manchester City e che cosa deve evitare di fare.

Ai nerazzurri serve un’impresa

Il Manchester City è una delle squadre più forti del mondo, e questo è risaputo. A inizio stagione i bookmaker la davano tra le favorite per la vittoria finale, e non ha deluso le aspettative raggiungendo l’ultimo atto della competizione.

La squadra di Guardiola è composta da alcuni dei giocatori più forti del pianeta e può contare su Erling Haaland, protagonista di una stagione sensazionale.

Un vero e proprio cyborg che trasforma in gol quasi ogni pallone che tocca, e che può avvalersi del contributo fondamentale dei suoi compagni.

La qualità ai Citizens non manca di certo, e arginarla non sarà un’impresa facile. Oltre ai giocatori, non si deve poi sottovalutare lo stile di gioco che esprime la squadra di Guardiola.

Il Manchester City propone un calcio liquido basato sull’occupazione degli spazi e sullo svolgimento di funzioni, più che dai ruoli in sé. Infatti, capita di vederlo partire con un particolare 3-2-4-1 che però, in base alla situazione di gioco, si modifica.

Il tecnico della squadra inglese punta su un calcio totale nel quale la sua squadra è in grado di comandare il gioco, di dominare il possesso palla e di partire subito alla riconquista una volta persa.

Non disdegna però nemmeno le ripartenze e, quando è necessario, anche un baricentro un po’ più basso. Insomma, il Manchester City è una squadra completa che sa adattarsi alle partite senza snaturarsi e per l’Inter sarà molto complicato sorprenderla, ma non sarà di certo impossibile.

Come gioca l’Inter

Alla luce di quanto scritto fino a qui, è ben chiaro a tutti che per i nerazzurri non sarà un’impresa facile. Questo però non significa che la squadra d’Inzaghi sia già sconfitta in partenza, e ora capiremo perché.

Partiamo dal presupposto che l’Inter in Champions League ha mostrato il lato migliore di sé, anche quando le cose in campionato non andavano come dovevano.

In qualche modo l’Europa è stata in grado di dare le certezze necessarie alla squadra anche quando mancavano, e quest’anno ha avuto un rapporto speciale con essa.

Simone Inzaghi offre un calcio diverso da quello di Guardiola, ma comunque efficace. Una difesa a tre solida con almeno due difensori dotati di buone capacità d’impostare, di staccarsi dalla linea e di creare superiorità in un’altra zona di campo.

Due esterni dotati di grande corsa e in grado sia di gestire la palla, soprattutto Dimarco, sia di difendere. In mezzo al campo l’Inter è composta da un mix di qualità e quantità, con Barella che spesso ha offerto prestazioni di un’intensità incredibile.

Infine arriviamo all’attacco, dove Lautaro Martinez ha disputato una delle migliori stagioni della sua carriera, e dove Dzeko sta vivendo una seconda giovinezza. In più, potrà contare anche su un Lukaku ritrovato.

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Come può l’Inter battere il Manchester City

Dopo aver analizzato le due squadre, andiamo a vedere come l’Inter può battere il Manchester City. I nerazzurri dovranno prima di tutto prendere una decisione: accettare che il dominio del gioco sia nelle mani degli avversari o cercare di negargli questa possibilità.

Nel primo caso dovrà abbassare il baricentro e disputare una partita ordinata senza perdere mai la concentrazione. Nel secondo caso, invece, dovrà essere molto precisa e rapida nella gestione della palla per non rischiare di perderla e d’incappare in contropiedi fulminanti.

L’obiettivo numero uno, in ogni caso, sarà quello di arginare la qualità di De Bruyne e Gundogan che sono in grado di creare difficoltà e di mandare in porta Haaland.

In secondo luogo è proprio quest’ultimo che dovrà essere tenuto d’occhio costantemente, una sola mancata marcatura significherebbe rischiare di subire gol.

L’approccio mentale alla partita potrà fare la differenza, soprattutto se i nerazzurri riusciranno a portarsi in vantaggio. In questo caso la squadra d’Inzaghi potrà decidere di gestire il match fino alla fine con la consapevolezza, però, che una sola rete potrebbe non bastare.

Infine, la tenuta mentale sarà un fattore determinante, in una finale di Champions può accadere di tutto soprattutto quando la pressione è alta.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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