Il Milan è in crisi, cosa sta succedendo alla squadra di Pioli?

Il Milan è in crisi e Stefano Pioli è alla ricerca delle giuste contromisure. Che cosa sta succedendo ai rossoneri? Andiamo a vedere la situazione.

In questo 2023 i rossoneri hanno perso identità e certezze e la vittoria non arriva più. Il Milan è in crisi e ormai questo è un dato di fatto, che cosa sta succedendo alla squadra di Pioli? Quali sono le contromisure d’adottare?

Il Milan è in crisi, quarta sconfitta consecutiva

Stagione 2021-2022, il Milan ha buone prospettive ma le aspettative sono quelle di qualificarsi alla Champions League.

Il clima è sereno e nell’aria si respira un entusiasmo che tra i rossoneri manca ormai da diversi anni.

Arriva un gioco propositivo e divertente frutto del duro lavoro svolto in settimana, e con esso arrivano anche le vittorie.

Punto dopo punto la squadra di Pioli mette un tassello in più fino a quando arriva a vincere lo scudetto.

“Pioli is on fire”, cantano i tifosi. “È il ritorno del grande Milan”, titolano i giornali, e i riflettori sono tutti puntati su una società lungimirante che ha agito magnificamente sul mercato.

La vittoria del campionato è ancora più emozionante dato che arriva al fotofinish dopo una lunga gara corsa contro l’Inter.

La stagione termina e s’inizia a programmare il futuro che, a questo punto, sembra più roseo che mai.

Ripartire da chi c’è già, ampliando la rosa con acquisti mirati, questo è l’intento della dirigenza.

Inizia il campionato ma pian piano si capisce che qualcosa non gira più nel verso giusto, fino all’inizio del 2023 quando arriva definitivamente la crisi del Milan.

La sconfitta nel derby contro l’Inter decreta la quarta sconfitta consecutiva, e il morale è a dir poco basso.

Che cosa sta succedendo al Milan di Pioli? Cosa c’è dietro la mancanza di gioco e di risultati?

La porta e i problemi in difesa

Tra le tante certezze che il Milan si è portato dietro dalla scorsa stagione c’è sicuramente Maignan.

Il portierone francese è stato uno dei protagonisti dello scudetto e su di lui erano riposte grandi aspettative e speranze.

Purtroppo per lui, però, arriva un brutto infortunio, e il tutto passa nelle mani di Tatarusanu.

Qualche incertezza di troppo alternata a grandi parate, l’esperto portiere rumeno non sta di certo sfigurando, anche nel derby è stato decisivo in un paio di occasioni, ma non è Maignan.

Non si parla, in questi casi, di qualità ma di come reagisce la difesa di fronte a una simile defezione.

Quando un reparto si sente sicuro tende a giocare con maggior serenità, e questo sicuramente sta influendo nella difesa dei rossoneri.

Inoltre, Tomori sta rendendo molto al di sotto delle aspettative e dietro la coperta è corta.

Calabria e Theo Hernandez, malgrado gli acquisti, sembrano essere gli unici laterali credibili e pronti a giocare titolari in questo momento.

Tra i centrali Kalulu si salva, Kjaer è fuori forma e Gabbia non è il Tomori della scorsa stagione.

A influire in modo determinante sul loro rendimento c’è quello di tutta la squadra che non sta girando in nessun reparto né catena.

La fase di non possesso

Il Milan di Pioli è in crisi, sia quando si trova in possesso che quando deve agire senza palla.

Prendendo in considerazione questo secondo punto, proviamo a vedere che cosa sta mancando in questo momento.

Il Milan, nella passata stagione, ha improntato il recupero palla sulla riconquista immediata, di conseguenza l’intensità mentale e fisica diventa determinante.

Su questo sta sicuramente influendo lo stato di forma che non sembra eccezionale né dal punto di vista della concentrazione né da quello atletico.

Pioli, nella partita di ieri sera, ha provato a cambiare le carte in tavola evitando il gegenpressing e abbassando il baricentro, con l’obiettivo di attendere i nerazzurri e ripartire.

Quando si effettua una pressione a tutto campo è normale esporsi a dei rischi, ogni volta che questa viene saltata ci si trova in inferiorità numerica in un’altra zona di campo.

Abbassando invece il baricentro si toglie spazio nella propria zona difensiva, che diventa più densa di giocatori, lasciandolo nella propria zona offensiva dove gli avversari possono costruire.

Nemmeno questo però contro l’Inter è servito, soprattutto nel primo tempo dove i rossoneri sono stati nulli.

Da questo possiamo dedurre che i problemi del Milan, quando si trova in fase di non possesso, non dipendano unicamente dalla difesa ma da tutta la squadra.

La fase di costruzione

Se il Milan è in crisi non è solamente per la fase di non possesso, ma anche per via di come agisce quando ha la palla.

Nella passata stagione, e a sprazzi anche all’inizio di questa, era interessante vedere in quanti modi i rossoneri riuscivano a costruire il gioco.

Maignan in questo era fondamentale, dato che è dotato di una buona visione di gioco e di una discreta tecnica.

Tatarusanu nel suo bagaglio non può vantare lo stesso, e quindi già si sta perdendo una soluzione.

Il duo composto da Tonali e Bennacer riusciva a riempire a svuotare gli spazi con grande sintonia, e poi a gestire la palla con dei buoni tempi e capacità di scelta.

Ora anche questo sta mancando e spesso perdono palle sanguinose sia per via di posture sbagliate che per la poca fiducia.

Un altro modo veramente interessante di costruire, tentato con meno riuscita rispetto alla passata stagione, è sfruttare la capacità di Theo Hernandez di saltare l’uomo.

La cosa interessante è che spesso lo fa smarcandosi all’interno del campo e dando la possibilità a Leao di ricevere palla su una zona più esterna.

Leao in queste settimane non è pervenuto, anche se ieri nel derby ha dimostrato di poter tornare a livelli degni, Theo Hernandez è sottotono.

Insomma, se senza palla il Milan non sta rendendo nemmeno in costruzione sta riuscendo a essere efficace.

Il Milan negli ultimi metri

Non ci resta che chiudere ora l’analisi della crisi del Milan con la rifinitura e la finalizzazione.

Quando nulla gira in una squadra, a rimetterci c’è anche il reparto offensivo che difficilmente ha a disposizione molte palle giocabili.

Bisogna anche dire, però, che la palla negli ultimi trenta metri arriva e che spesso è la scelta sbagliata in rifinitura a vanificare il tutto.

I trequartisti non sembrano molto freschi e gli attaccanti sono tornati a essere poco decisivi.

I subentrati contro l’Inter di ieri, Leao e Brahim Diaz, hanno dimostrato di avere voglia e carattere, questo è lo spirito giusto da cui ripartire.

Leggi anche: Chi è Tommaso Pobega: carriera e vita privata del calciatore del Milan

Come ha giocato il Milan contro l’Inter

Nella disamina appena effettuata abbiamo visto, in generale, quali sono alcuni dei problemi della crisi del Milan.

Si potrebbe poi continuare parlando dello stato mentale, che ovviamente è un fattore predominante in questo senso, ma in questo paragrafo andremo a vedere come Pioli abbia provato a cambiare la sua squadra nel derby di ieri.

I rossoneri si sono schierati con due punte di ruolo: Giroud e Origi, e con un’insolita difesa a tre.

Il Milan ha tenuto, soprattutto nel primo tempo, il baricentro molto basso con l’obiettivo di recuperare palla e giocare in verticale sulle punte.

In realtà è riuscito a recuperare pochi palloni e a renderne giocabili ancora meno.

Quando la palla finiva tra i piedi di Giroud e Origi era troppo lento ad accorciare e alla fine non si è mai reso pericoloso.

Meglio nel secondo tempo dove alcune dinamiche sono riuscite meglio, Pioli dovrà ripartire da queste per interrompere questo trend pericoloso di sconfitte.

Leggi anche: Zaniolo vicino al Galatasaray, c’è l’offerta alla Roma: trovato l’accordo con il giocatore

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate