Le improvvise dimissioni dell'intero Cda della Juve ha scosso il mondo del calcio. I problemi legali dei bianconeri sono ormai cosa nota ma, la cosa che spaventa maggiormente, è che non sembrano ancora finiti. La Procura FIGC ha aperto un procedimento sulla manovra stipendi.
La Procura FIGC indaga sulla manovra stipendi della Juve
La situazione già di per sé drammatica rischia di peggiorare ulteriormente.
Man mano che le ore passano emergono sempre più dettagli sulla vicenda legale che sta colpendo la Juventus, la stessa che ha portato l'intero Cda a dimettersi.
La Procura FIGC ha aperto un procedimento per la manovra stipendi e ha richiesto gli scritti privati tra società e giocatori.
In buona sostanza, la Procura vuole fare chiarezza sulla trasparenza dei bilanci presentati il 30 giugno 2020 e il 30 giugno 2021.
Il dubbio è quello che la società bianconera abbia omesso la posizione debitoria verso alcuni calciatori, alleggerendo così la critica situazione economica in cui stava versando.
Inoltre, attraverso questo metodo, la Juventus avrebbe provocato un taglio fittizio degli stipendi con relativo taglio del costo nei bilanci.
Patti privati e informali tra club e giocatori, mai messi a bilancio e che dunque potrebbero aver compromesso la veridicità dei documenti.
La Procura FIGC vuole visionarli con il fine di scoprire tutta la verità dietro a questa vicenda, già di per sé molto delicata.
Giuseppe Chiné guiderà il procedimento
Il procedimento FIGC non fa parte della materia della giustizia sportiva, la quale aveva concluso le indagini il maggio scorso.
A guidare il nuovo procedimento ci sarà il Procuratore Giuseppe Chiné, sarà lui il responsabile e colui che leggerà i documenti.
Quest'ultimi non sono mai stati inviati all'organo di giustizia sportiva e dunque potrebbero nascere ulteriori risvolti.
Attraverso queste conversazioni private il Procuratore Chiné potrà revisionare la decisione presa a maggio e, di conseguenza, ribaltare la situazione della Juventus.
Situazione critica per i bianconeri che continuano a vivere nell'estrema instabilità.
Dimissioni del Cda, scelta obbligata
Alla luce di quanto detto fino a qui, e delle altre indagini in corso, appare chiaro che le dimissioni dell'intero Cda fossero scontate.
Le vicende extrasportive che hanno colpito la Juve negli ultimi anni sono state deleterie per lavorare in un clima sereno.
Ripartire con nuovi volti, non coinvolti in indagini e procedimenti di varia natura, questa sembra essere la via scelta da Elkann e co.
Da qui anche la scelta d'introdurre Scanavino come Direttore Generale e Ferrero come nuovo Presidente.
Persone di fiducia ma anche fuori dall'ambiente, in grado di cambiare l'immagine del club prima che sia troppo tardi.
Avere la certezza che questo possa accadere è impossibile, appare però chiaro che per rispetto di tifosi, azionisti e giocatori, cercare quantomeno di dare un nuovo senso di stabilità e di rinnovamento sembra obbligatorio.
La posizione di Arrivabene
Vedremo questo nuovo procedimento della Procura FIGC sugli stipendi della Juve a che cosa porterà.
Nell'immediato, a livello societario, c'è la sicurezza dell'insediamento di Scanavino, mentre Ferrero verrà presentato ufficialmente a gennaio.
Come detto anche in precedenza, e come ormai è di dominio pubblico, l'intero Cda si è dimesso, ma non senza prima avere una richiesta.
Questa è stata fatta direttamente ad Arrivabene, a cui viene richiesto di sostenere Scanavino in questo primo periodo d'insediamento.
La parte di gestione della società è ovviamente molto difficile e se c'è un momento in cui i bianconeri non possono sbagliare è proprio questo.
La posizione di Allegri e Cherubini
Una volta venuto a conoscenza delle dimissioni dell'intero Cda della Juventus, Massimiliano Allegri ha comunicato in via ufficiosa la sua volontà di dimettersi.
Lo stesso ha fatto Cherubini, dato che il clima rischia di diventare insostenibile.
È servita una cena ad Andrea Agnelli per calmare Allegri e farlo tornare sui suoi passi.
Il tecnico livornese ha cambiato idea anche in virtù del fatto che assumerà un ruolo più manageriale, in pieno stile Premier League.
A Cherubini spetterà l'intera parte tecnica, sono loro due i volti della Juventus che conoscono appieno le dinamiche del calcio, e a loro spetterà la componente sportiva.
Al termine della cena, Allegri ha dovuto telefonare a tutti i giocatori per rasserenare gli animi, cosa non semplice data la situazione incandescente.
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La Juventus si difenderà
Nonostante la Juventus si trovi in una posizione complicata, non è ancora indifendibile.
La mossa di Elkann è quella di creare un nuovo Cda, guidato da Gianluca Ferrero, costituito da esperti in ambito giuridico.
A loro spetterà l'arduo compito di difendere la società dai diversi attacchi.
Scanavino invece dovrà far crescere il brand, uno dei più potenti al mondo.
La componente sportiva, per il momento, è in mano a Cherubini e a Massimiliano Allegri, nelle prossime settimane è probabile che qualcun altro arriverà per dargli manforte.
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