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L’acchiappatalenti, il nuovo talent show di Milly Carlucci: ecco chi partecipa e come funziona

Ha inizio il 10 maggio il nuovo talent show condotto da Milly Carlucci, L’acchiappatalenti, che ancora prima di sbarcare sul piccolo schermo è costretto a rinunciare alla partecipazione del famoso comico Nino Frassica a causa del grave lutto del fratello Matteo. Prende il suo posto nel programma la vincitrice dell’ultima edizione di Ballando con le Stelle, Wanda Nara. La showgirl argentina entra come uno dei talent scout del programma insieme a Teo Mammucari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi e Sabrina Salerno. Ma in cosa consiste il loro ruolo e come funziona L’acchiappatalenti?

Il nuovo talent show in cerca di talenti: come funziona L’acchiappatalenti

Il format de L’acchiappatalenti, proposto da Frementle, prevede un’intensa competizione tra Teo Mammucari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi che ultimamente si è trovata protagonista di una grande polemica, Sabrina Salerno e Wanda Nara, ossia gli acchiappatalenti che devono dimostrare la loro capacità nel riconoscere il vero talento.

A seguito dell’esibizione di ogni talento individuato dai talent scout, questi dovranno confermare la loro scelta oppure rinunciare e trovarne un’altra. La vittoria dei partecipanti dipende dal voto della giuria composta da 3 personaggi famosi, la cui presidentessa è Simona Ventura, e quello del pubblico. Chi vince arriva alla competizione finale, prevista per l’8 giungo.

La scelta dei talent scout: chi si esibisce

Gli acchiappatalenti devono scegliere tra una serie di performer di ogni età e provenienza, che si cimentano in discipline diverse: cantanti, ballerini, acrobati e non solo. I partecipanti non sono necessariamente nuovi talenti, ma possono anche essere personaggi che hanno già partecipato a show italiani o internazionali di qualsiasi genere.

Oltre all’intuito, gli acchiappatalenti devono anche avere la velocità e capacità di argomentare la propria scelta per convincere la giuria e il pubblico a votare per il proprio talento.

Quando inizia il nuovo talent show

La prima edizione de L’acchiappatalenti è composto da quattro puntate e la finale, che a partire dal 10 maggio 2024 vanno in onda ogni venerdì su Rai1 in prima serata, dalle 21.30 alle 24.00.

Chi è Michela De Rossi: carriera, età e fidanzato dell’attrice di Briganti

Conosciuta per aver interpretato i panni della ribelle Filomena De Marco nella serie Netflix Briganti, Michela De Rossi è come un’attrice talentuosa e con alle spalle diverse esperienze nel cinema, teatro e televisione.

Ecco cosa sappiamo su di lei, curiosità, vita e carriera di Michela De Rossi.

Chi è Michela De Rossi: biografia, carriera e vita privata

L’attrice italiana nasce il 25 gennaio 1993 a Roma e fin da subito sviluppa una profonda passione per la danza e la recitazione: si diploma nel Centro di danza Balletto ed entra a Teatro Quirino, l’Accademia internazionale d’arte drammatica.

Michela De Rossi esordisce nel 2012 a teatro con Le mille e una notte, Adone e Così fan tutte, mentre fa la sua prima apparizione nelle serie tv nel 2017 in Squadra mobile e Rosy Abate.

L’anno successivo entra nel mondo del cinema interpretando il personaggio di Ambra in La terra dell’abbastanza, presentato al Festival di Berlino, ed è tra i protagonisti della serie televisiva I topi di Antonio Albanese.
Arriva anche nel panorama internazionale con il film statunitense I molti santi del New Jersey, il prequel della serie I soprano, e la serie australiana While the Men Are Away. Inoltre, nel 2022 è protagonista del film Io e Spotty.
Il suo più recente lavoro è stato nella serie Briganti che dal 23 aprile è disponibile su Netflix.

L’attrice è molto riservata, quindi non si sa molto della sua vita privata. Michela però ha condiviso alcune curiosità su se stessa.

Ecco alcune curiosità su Michela De Rossi

Fin dall’infanzia, Michela De Rossi ha mostrato un grande interesse per il mondo dello spettacolo. Balla da quando ha nove anni e tra gli stili di ballo che più preferisce ci sono il Jazz, la danza moderna e la dancehall.

Amante dello sport, Michela ha praticato scherma e ginnastica, e ha anche imparato a suonare uno strumento musicale molto particolare, i tamburi africani.

Nonostante la riservatezza riguardo alla sua vita privata, Michela De Rossi è molto attiva sui social ed è possibile seguirla su Instagram e anche su Facebook.

Matteo Falcinelli: un caso di arresto controverso in USA

Il 25 febbraio, Matteo Falcinelli, uno studente italiano di 25 anni iscritto a un Master alla Florida International University, è stato arrestato in circostanze altamente controverse a North Miami Beach. L’incidente, che ha avuto luogo in un locale che Falcinelli credeva essere un semplice bar, si è trasformato in un incubo che ha lasciato il giovane profondamente traumatizzato e con gravi conseguenze psicologiche.

Un arresto controverso a Miami: la vicenda

Entrato in un locale pubblicizzato come bar, Matteo Falcinelli si è ritrovato in un contesto inaspettato quando gli è stata offerta la compagnia di una donna a un prezzo esorbitante. La situazione è rapidamente degenerata dopo che Falcinelli ha perso i suoi cellulari e, nonostante l’aiuto di un buttafuori, una discussione ha portato all’intervento della polizia. Al momento dell’arresto, Falcinelli non era collaborativo, confuso e disorientato dalla situazione.

Trattamento post-arresto e reazioni

Le immagini del trattamento subito da Matteo Falcinelli dopo il suo arresto hanno suscitato indignazione e preoccupazione a livello internazionale, evidenziando una situazione estremamente grave. La diffusione di queste immagini ha mostrato Matteo Falcinelli legato in una posizione fortemente restrittiva, in circostanze che hanno impedito una normale respirazione, portando a un ulteriore deterioramento del suo stato di salute mentale e fisica. Questo trattamento, considerato da molti come inumano, ha avuto conseguenze devastanti, culminando in un ricovero di cinque giorni in un ospedale psichiatrico, dove Falcinelli ha tentato il suicidio più volte.

Questa serie di eventi ha messo in luce gravi questioni riguardanti le pratiche di detenzione e il rispetto dei diritti umani e della dignità individuale. Il caso di Falcinelli solleva preoccupazioni significative riguardo alla formazione e alle procedure adottate dalle forze di polizia, specialmente in termini di trattamento di individui con potenziali problemi di salute mentale. La comunità internazionale, insieme agli enti per i diritti umani, ha espresso forte disapprovazione per le modalità di trattamento evidenziate dalle immagini, richiedendo un’indagine approfondita e misure correttive immediate.

La ricerca di giustizia per Matteo Falcinelli

La famiglia di Matteo Falcinelli, dopo un periodo di silenzio motivato dalla paura di possibili ritorsioni, ha deciso di interrompere il silenzio per cercare giustizia. L’incidente ha lasciato segni profondi in loro, soprattutto in Vlasta Studenicova, la madre di Falcinelli, che ha descritto in modo commovente le conseguenze durature sulla vita di suo figlio. L’incidente non solo ha causato gravi danni fisici, ma ha anche scatenato disturbi psicologici significativi, tra cui un persistente stato di terrore che impedisce a suo figlio di condurre una vita normale e di sentirsi sicuro anche nelle attività quotidiane più semplici.

La decisione di parlare pubblicamente non è stata facile, data la gravità delle conseguenze emotive e la paura delle ripercussioni. Tuttavia, la determinazione di Vlasta e della sua famiglia nel portare alla luce la verità e nel cercare giustizia dimostra un impegno notevole verso la difesa dei diritti umani e la prevenzione di futuri incidenti simili. Questo caso sottolinea l’importanza di affrontare e denunciare le ingiustizie, nonostante le difficoltà e le paure che possono sorgere.

Supporto Consolare e Azioni Diplomatiche

L’incidente che ha coinvolto Falcinelli ha catturato l’attenzione non solo della sua famiglia e della comunità locale, ma anche delle autorità italiane a più livelli. Il Consolato Generale d’Italia a Miami ha svolto un ruolo attivo nel monitorare la situazione, interloquendo con le autorità locali per mettere in luce l’inaccettabilità dei trattamenti subiti da Falcinelli. Questa azione diplomatica è cruciale, poiché evidenzia la serietà con cui il governo italiano persegue la protezione dei suoi cittadini all’estero.

Inoltre, l’intervento del Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ulteriormente rafforzato l’impegno del governo nel garantire che i diritti dei cittadini italiani siano rispettati globalmente. Il Ministro Tajani ha espresso preoccupazione per il caso, sottolineando l’importanza di monitorare attentamente le situazioni in cui i cittadini italiani vengono detenuti all’estero. Questa enfasi non solo aiuta a garantire che i cittadini italiani ricevano un trattamento equo e conforme alle norme internazionali di giustizia e diritti umani, ma invia anche un messaggio chiaro sul fatto che l’Italia si assume seriamente la responsabilità di tutelare i suoi cittadini ovunque essi si trovino.

L’attenzione prestata al caso da parte delle alte sfere del governo italiano può anche fungere da deterrente contro possibili abusi futuri nei confronti di altri cittadini italiani all’estero, evidenziando la reattività delle istituzioni italiane in situazioni di crisi. Questo caso serve come esempio dell’impegno continuo dell’Italia a mantenere una vigilanza attiva sulla sicurezza e il benessere dei suoi cittadini nel mondo, riaffermando l’importanza della diplomazia e del sostegno consolare nella protezione dei diritti umani e civili.

Il caso di Matteo Falcinelli è un drammatico promemoria delle difficoltà che possono emergere quando i cittadini si trovano coinvolti in sistemi giuridici esteri sotto circostanze eccezionali. Mentre la famiglia cerca giustizia e il governo italiano segue la situazione, la comunità internazionale osserva attentamente, sperando in un’esito che porti a giustizia e riforme nei trattamenti dei detenuti.

Rubinetti a risparmio idrico: ecco cosa sono e come funzionano

Oggi più che mai, si è sempre più consapevoli dell’importanza di scegliere attrezzature e strumenti, anche per la propria abitazione, che consentano un risparmio energetico o idrico.

Proprio per questo motivo, si sta sentendo molto spesso parlare anche dei cosiddetti “rubinetti a risparmio idrico”. Cosa sono questi rubinetti e come funzionano esattamente per consentire un risparmio idrico per la propria abitazione?

In questo articolo vediamo nello specifico come funziona il meccanismo dei rubinetti a risparmio idrico e quali sono le motivazioni principali per cui potrebbe essere vantaggioso scegliere di installare dei rubinetti a risparmio idrico.

Rubinetti a risparmio idrico: a cosa servono

Capita sicuramente alla maggior parte delle persone che per poter riscaldare l’acqua, soprattutto durante il periodo invernale, occorre purtroppo attendere qualche minuto.

Questo significa che per consentire che l’acqua si riscaldi e diventi calda per potersi lavorare o fare una doccia, si determina chiaramente uno spreco di acqua.

Inoltre, occorre anche precisare che il flusso di acqua risulta essere collegato allo scaldabagno.

Dunque, oltre allo spreco di acqua, quando viene messo in funzione lo scaldabagno per poter avere l’acqua calda, avviene automaticamente anche uno spreco di energia, di gas oppure di elettricità, in base al tipo di scaldabagno installato nell’abitazione. 

Inutile sottolineare che questa pratica, ripetuta nel tempo, per anni, avrà naturalmente un impatto di non poco conto sull’ambiente, oltre che sulle spese da pagare in bolletta.

Ecco quindi il motivo per cui sono stati progettati dei rubinetti a risparmio idrico ed energetico

Si tratta di rubinetti appositamente pensati per consentire una riduzione degli sprechi, grazie ad una tecnologia e ad un meccanismo all’avanguardia che consente di monitorare e ridurre i consumi dell’acqua, così da avere un ridotto impatto ambientale.

Come funzionano i rubinetti a risparmio idrico

Dunque, per chi è interessato ad installare dei rubinetti e dei miscelatori a risparmio idrico, vediamo nello specifico come funzionano.

Come abbiamo già anticipato, si tratta di rubinetti che sono in grado di andare a limitare il consumo dell’acqua, riducendone sia la temperatura che la portata.

Grazie all’utilizzo di innovative tecnologie, infatti, i rubinetti a risparmio idrico sono composti da alcuni dispositivi interni.

In particolare, tra le componenti che non possono mancare nei rubinetti a risparmio idrico, vi è il limitatore di portata.

Dunque, si tratta di una leva e di una valvola che insieme permettono di limitare la quantità di acqua erogata. In tal senso, la leva si solleva con un meccanismo a step e mentre la valvola impedisce l’erogazione libera del flusso di acqua.

Questo sistema di limitatore di portata, dunque, permette di erogare differenti quantità di acqua.

Nel primo step, infatti, viene erogata una quantità minima mentre, con lo step successivo una quantità maggiore.

Un secondo sistema che contraddistingue i rubinetti a risparmio idrico è costituito dall’aeratore. Si tratta di un meccanismo costituito da un sistema di retine.

L’obiettivo di questo sistema è quello di andare a ridurre la quantità di acqua in uscita, miscelandola con l’aria.

Infine, i rubinetti a risparmio idrico sono composti anche da una cartuccia. Il ruolo della cartuccia è quello di andare a regolare al meglio il flusso di acqua e di impostare la temperatura a seconda delle esigenze.

Per altri consigli, ti consigliamo il seguente articolo: Se vuoi risparmiare acqua in casa evita tutti questi sprechi che gonfiano la tua bolletta.

Come ridurre gli sprechi nell’uso dell’acqua

Secondo una ricerca dell’ISTAT, soltanto in Italia vengono consumati circa 419 litri di acqua al giorno per ciascun cittadino. Molta dell’acqua consumata è semplicemente sprecata.

Proprio per questo motivo, i rubinetti a risparmio idrico possono essere considerati come una delle principali scelte per coloro che desiderano avere in casa un bagno eco friendly.

Infatti rispetto a un rubinetto tradizionale, con un rubinetto a risparmio idrico è possibile passare da un consumo di acqua di circa 12 litri al minuto ad un consumo di soli 5 litri. 

Inoltre, occorre evidenziare che ci sono anche tante altre strategie e tattiche che possono essere adottate al fine di ridurre ulteriormente gli sprechi dell’acqua, soprattutto nel bagno di casa.

Innanzitutto, aggiustare eventuali rubinetti del bagno che gocciolano, così come pulire i filtri della lavatrice così da permettere un funzionamento sempre efficace.

Al contempo, un altro consiglio utile per evitare sprechi è quello di installare uno sciacquone differenziale, che permette quindi di svuotare la cassetta per metà, qualora non sia necessario un uso eccessivo dell’acqua.

Se ti interessano altri suggerimenti e consigli per evitare sprechi di acqua, ti consigliamo anche la lettura del seguente articolo: Come non sprecare acqua: 8 modi per ridurre i consumi in casa e i costi in bolletta.

Decreto Pnrr, intensificati i controlli sull’efficientamento energetico: ecco le novità

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L’Assemblea del Senato, nella giornata del 23 aprile 2024, ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto PNRR che contiene, tra le tante novità, l’intensificazione dei controlli sull’efficientamento energetico.

Sono state integrate, inoltre, modifiche che puntano al rafforzamento della lotta contro il lavoro irregolare e la promozione d’adozione di infrastrutture elettriche nel territorio nazionale.

Il testo del provvedimento prevede nuove misure per la regolarizzazione del lavoro e per accelerare sulla via della mobilità sostenibile.

Pnrr, nuove regole sui controlli sull’efficientamento energetico

Una delle principali novità introdotte da Decreto Pnrr 4 è il controllo e la trasparenza sull’efficientamento energetico, per garantire la correttezza degli interventi.

Si tratta, in particolare, di un vero e proprio elenco dettagliato di tutte le asseverazioni rendicontate. L’elenco rappresenta un passo in avanti molto importante, nella direzione della trasparenza e del controllo sugli interventi.

Per essere più precisi, le asseverazioni rendicontate sono accompagnate da un codice univoco (ASID) e anche da un codice di progetto (CUP). Si tratta, in entrambi i casi, di strumenti imprescindibili per monitorare l’effettiva implementazione delle misure di efficientamento e la loro conformità alle normative vigenti.

Oltre a ciò, il controllo è accompagnato dalle verifiche dell’ENEA. Questo incrocio di controlli è molto utile per garantirne la massima efficacia. Non solo: così facendo, ci si assicura che ogni intervento sia effettuato nel rispetto dei criteri di ammissibilità del superbonus e sia conforme alle disposizioni europee in materia di tutela degli interessi finanziari.

Accelerazione delle colonnine di ricarica elettrica

Un altro punto importante riguarda le infrastrutture di ricarica elettrica. L’obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo sostenibile e il supporto alla transizione energetica.

Le novità introdotte sono diverse e sono tutte volte a semplificare la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica, ovvero le più comunemente conosciute colonnine elettriche.

Anche questo è solo uno dei tanti passi in avanti e, un altro, è proprio quello rappresentato dall’articolo 12, comma 16-bis, che stabilisce nuove disposizioni durante l’esame alla Camera, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sulla semplificazione delle autorizzazioni per l’installazione di stazioni di ricarica elettrica.

Cosa prevede? In assenza di vincoli ambientali, paesaggistici, culturali o restrizioni imposte dalla normativa dell’Unione europea, le istanze per l’occupazione del suolo pubblico e per la realizzazione delle opere connesse vengono automaticamente accettate, se non respinte entro trenta giorni dalla loro presentazione.

In ogni caso, l’ente proprietario della strada può comunque imporre prescrizioni specifiche anche dopo la scadenza del termine. Inoltre, può adottare determinazioni di autotutela.

Come funziona la patente a crediti

Un capitolo particolarmente importante riguarda la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Con decorrenza dal 1° ottobre 2024, è prevista l’introduzione dell’obbligo di possesso di una patente a crediti. Chi sono i soggetti obbligati? La patente sarà obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili.

La patente a punti o a crediti consiste in un sistema che prevede un meccanismo di accumulo e decurtazione di crediti, basato sulla condotta lavorativa della ditta e sul rispetto di tutte le norme attualmente in vigore in tema sicurezza.

L’obiettivo della misura è quello di incentivare la legalità, l’utilizzo dei sistemi di protezioni e il miglioramento delle condizioni di lavoro, al fine di evitare incidenti e morti.

L’altra faccia del provvedimento è quello di inasprire le sanzioni amministrative contro il lavoro nero, che registra numeri particolarmente elevati proprio nel settore edilizio.

Inizialmente, la patente avrà una dotazione di 30 crediti. Per continuare a svolgere la propria attività nei cantieri è necessario essere in possesso di almeno 15 crediti. Ci sono solo alcune eccezioni che permettono comunque il completamento dei lavori in corso.

Contrasto al lavoro irregolare

Un ultimo tema importante riguarda il contrasto al lavoro irregolare. Sono state introdotte nuove disposizioni in materia di appalti pubblici e privati, intervenendo nelle seguenti materie:

  • trattamento economico e normativo del personale impiegato nell’appalto di opere o servizi e nel subappalto
  • verifica della congruità dell’incidenza della manodopera nell’ambito degli appalti pubblici e privati di realizzazione dei lavori edili
  • sanzioni applicabili in caso di versamento del saldo finale in assenza di esito positivo della verifica o di previa regolarizzazione della posizione da parte dell’impresa affidataria dei lavori

Leggi anche: Quanto si risparmia con l’efficienza energetica: costi previsti e tagli in bolletta

Eurovision, arriva il divieto di esporre la bandiera della Palestina: le motivazioni

La bandiera Palestinese non potrà essere esposta durante l’Eurovision Song Contest 2024. Il divieto vale anche per altre bandiere, fatta eccezioni per quelle degli Stati in gara, e per altri simboli politici. La motivazione è da ricercare non solo nel regolamento ma anche nelle decisioni prese per tutelare la sicurezza dell’evento.

Niente bandiera Palestinese all’Eurovision 2024

C’era da aspettarselo questo divieto in quanto in ogni edizione dell’Eurovision è sempre stato vietato di esporre simboli politici. Il motivo? La competizione canora internazionale è sempre stata apolitica ed esporsi direttamente potrebbe danneggiare la buona riuscita dell’evento e causare dei disagi enormi sia agli organizzatori che ai concorrenti in gara.

Le uniche bandiere che si potranno esporre durante tutte le due semifinali e la finale dell’11 maggio 2024 saranno quelle dei Paesi che stanno effettivamente gareggiando all’Eurovision in quanto non costituiscono atti politici o di protesta.

Claudio Fasulo, curatore dell’evento, in conferenza stampa ha chiarito che la questione delle bandiere all’Eurovision non è una novità in quanto presente nel regolamento da decine d’anni.

Ad oggi, mostrare la bandiera della Palestina durante la gara potrebbe costituire anche un problema di sicurezza in quanto tra le Nazioni in gara figura anche Israele, Stato che sta attualmente combattendo una guerra sulla Striscia di Gaza, exclave del territorio palestinese controllata da Hamas.

Attese proteste pro Palestina: l’allerta di Israele

Nonostante sia vietato esporre bandiere palestinesi durante la competizione canora, nessuno vieta di esporre le stesse bandiere nella città in cui si terrà l’Eurovision 2024. A Malmoe, città svedese che ospiterà l’Eurovision, sono attese infatti molte proteste a favore della Palestina.

Ciò che ha fatto aumentare il livello di allerta è la presenza di cittadini israeliani che si recheranno in Svezia per supportare la loro cantante in gara: Eden Golan, che porterà il brano Hurricane.

A tal proposito, il Ministero della Sicurezza israeliano ha pubblicato un avviso per i cittadini israeliani che intendono partecipare all’evento:

Gli israeliani che intendono recarsi in città valutino la necessità del viaggio. L’avviso è limitato al periodo degli eventi dell’Eurovision e soggetto a una valutazione della situazione.

Il Comando centrale del Fronte Interno dell’esercito israeliano si è interessato, allo stesso modo del ministero, alla sicurezza dei cittadini israeliani che assisteranno dal vivo all’Eurovision comunicando che saranno istituite delle linee guida per garantire loro la incolumità.

L’allerta del Ministero degli Esteri italiano

Anche il nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha invitato i cittadini italiani presenti a Malmoe durante l’Eurovision 2024 alla prudenza. Sul portale Viaggiare Sicuri si legge infatti:

In occasione dell”Eurovision Song Contest 2024′, che si terrà a Malmo dal 7 all’11 maggio 2024, si consiglia di esercitare particolare cautela, di mantenere alta la soglia dell’attenzione e di seguire le indicazioni di sicurezza diramate dalle Autorità svedesi.

Leggi anche: Eurovision 2024, ecco la scaletta dei cantanti in gara: quando canta Angelina Mango?

Milan Genoa, dove vederla in TV e quali sono le probabili formazioni

Il Milan, dopo aver conquistato la matematica la Champions, ospita a San Siro il Genoa in quella che potrebbe essere una delle ultime gare di Pioli sulla panchina rossonera: ecco dove vederla in TV e in streaming e quali sono le probabili formazioni.

Milan Genoa, 35^ giornata di Serie A

Il Milan ospita a San Siro il Genoa nella 35^ giornata di Serie A. I rossoneri, reduci dal pareggio contro la Juventus, hanno raggiunto la matematica qualificazione alla prossima Champions League e si ritrovano un finale di campionato nel quale cercano di posizionarsi nel miglior modo possibile.

Discorso simile anche dall’altro lato per il Genoa, che ha già conquistato la salvezza nell’ultimo turno contro il Cagliari e cerca di chiudere al meglio la prima stagione dal ritorno in Serie A.

Milan Genoa, dove vederla in TV e in streaming

La partita è in onda su DAZN domenica 5 maggio 2024 a partire dalle 18.00, con gli abbonati Sky che possono accedere all’applicazione tramite il decoder Sky Q.

In streaming il match è disponibile sulle app ufficiali di DAZN, Sky Go e NOW, scaricabili gratuitamente dagli store mobile. La telecronaca è affidata a Dario Mastroianni con il commento tecnico di Emanuele Giaccherini.

Le formazioni

Pioli deve fare a meno dell’infortunato Maignan, con Sportiello pronto a partire al suo posto. In difesa sono previsti Florenzi, Thiaw, Gabbia e Theo Hernandez, mentre in mediana spazio ad Adli e a Reijnders. Bennacer dovrebbe essere schierato in posizione avanzata al posto di Loftus-Cheek, con Pulisc e Leao sugli esterni a supporto di Giroud.

Gilardino conferma invece il suo 3-4-1-2, con Vogliacco, De Winter e Vasquez davanti a Martinez, Sabelli e Martin sugli esterni e Frendrup e Badelj in mezzo. In attacco è previsto invece Gudmundsson dietro a Reteguie ed uno tra Vitinha ed Ekuban.

MILAN (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Thiaw, Gabbia, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Pulisic, Bennacer, Leao; Giroud

GENOA (3-4-1-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj, Martin; Gudmundsson; Retegui, Vitinha

Le quote dei bookmakers

Il Milan viene dato dai bookmakers nettamente in vantaggio, con l’1 dei rossoneri che è quotato 1,40. Troviamo poi il pari, con l’X dato a 4,33, mentre la vittoria del Genoa appare improbabile, con il 2 che si aggira attorno al 7,50.

Leggi anche: Chi è Joshua Zirkzee, tutto sull’attaccante del Bologna.

Roma Juventus: ecco dove vederla in TV, streaming e quali sono le probabili formazioni

La Roma e la Juventus si incontrano nel match valido per la 35^ giornata di Serie A. La partita può essere fondamentale nella corsa a un posto nella Champions League 2024/2025. Ecco dove vederla in TV, streaming e le probabili formazioni per il match.

Roma Juventus, 35^ giornata di Serie A

La 35^ giornata di Serie A vede scendere in campo Roma e Juventus, che arrivano all’incontro in condizioni di forma diverse.

La Roma, dall’arrivo di De Rossi, è una squadra rivitalizzata. Attualmente occupa la quinta posizione, valida per l’ultimo posto a disposizione in Champions League, ma con soli 2 punti di vantaggio sull’Atalanta che deve ancora recuperare la 29^ giornata contro la Fiorentina. Nel 2024 in campionato sono arrivate solamente 2 sconfitte, contro Inter e Bologna. Alla vigilia della sfida con i bianconeri, la Roma arriva sconfitta dal Bayer Leverkusen in Europa League, dove ha perso 2-0 (nonostante abbia creato molte occasioni, che però non ha concretizzato).

La Juventus sta attraversando un momento di grande difficoltà. Dalla sconfitta contro l’Inter, la Vecchia Signora ha perso moltissimi punti per strada che l’hanno costretta ad abbandonare la corsa scudetto. La squadra fatica soprattutto a trovare la via del gol. Nelle ultime 8 partite ha ottenuto soltanto 1 vittoria contro la Fiorentina, perdendo punti preziosi contro squadre che hanno ambizioni ben inferiori alla qualificazione in Champions. Si trova in terza posizione in classifica e ha soli 6 punti di vantaggio sulla Roma. Nell’ultimo incontro disputato ha affrontato il Milan in una partita terminata con uno scialbo 0-0.

Roma Juventus, dove vederlo in TV e streaming

La partita si gioca domenica 5 maggio e il fischio d’inizio è programmato alle 20.45. Il direttore di gara designato è Andrea Colombo e il match si gioca allo stadio Olimpico di Roma.

La sfida è visibile in esclusiva su DAZN tramite Smart TV, in diretta streaming su tablet e smartphone grazie all’app o direttamente su browser dal proprio computer. La partita è anche disponibile sul canale 214 del decoder di Sky, sul canale Zona DAZN, previo abbonamento.

Le probabili formazioni

De Rossi si affida ancora al 4-3-3, ma con tanti dubbi legati alla partita di ritorno contro il Bayer Leverkusen solo 4 giorni dopo. In porta l’ormai titolare inamovibile Mile Svilar. Al centro della difesa Mancini è insostituibile, mentre di fianco a lui Llorente è in vantaggio su un ancora acciaccato Smalling. A destra dovrebbe esserci Celik e a sinistra Angelino è in ballottaggio con Spinazzola. Cristante e Paredes sono a centrocampo insieme a uno tra Pellegrini e Bove (più probabile il primo). In attacco a destra scalpita l’ex della partita Dybala, ma non è sicura la sua titolarità: pronto nel caso Baldanzi. A sinistra El Shaarawy e al centro Lukaku in vantaggio su Abraham.

Pochi dubbi per Allegri, che nel suo 3-5-2 schiera i soliti Danilo, Bremer e Gatti in difesa. L’esterno sinistro è Kostic, mentre a destra c’è Cambiaso. Occhio però alla concorrenza rispettivamente di Iling-Junior e Weah. Il regista è Locatelli e al suo fianco da mezzala agiscono Mckennie e Rabiot. In avanti torna il duo formato da Dusan Vlahovic e Federico Chiesa.

ROMA (4-3-3): Svilar, Angelino, Mancini, Llorente, Celik, Cristante, Paredes, Pellegrini, El Shaarawy, Lukaku. Allenatore: Daniele De Rossi.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny, Danilo, Bremer, Gatti, Kostic, Rabiot, Locatelli, Mckennie, Cambiaso, Vlahovic, Chiesa. Allenatore: Massimiliano Allegri.

Il pronostico

Osservando le quote dei bookmakers, nonostante le sole due sconfitte subite da De Rossi sulla panchina della Roma e le difficoltà che sta affrontando la Juventus, i bianconeri sono dati come più probabili vincitori della partita.

Le quote comunque lasciano ampio spazio anche all’ipotesi di un pareggio, ma soprattutto, gli esperti, si aspettano almeno un gol per tempo.

Il bosco sommerso del Lago d’Iseo: ecco la gita perfetta per chi ama natura e avventura

Situata a due passi dall’ex stazione ferroviaria di Paratico-Sarnico e prima della storica diga di Sarnico, la Passerella di Paratico sul Lago d’Iseo è diventata da subito una delle tappe più gettonate e amate dai turisti. Il magnifico panorama ha reso il luogo un’attrazione turistica tra le più fotografate dell’autunno 2023, tanto che il comune si è detto pronto a mettere un contatore di persone per monitorare gli ingressi. Ecco com’è possibile visitare il bosco sommerso e tutti i luoghi imperdibili del Lago d’Iseo.

Come visitare il bosco sommerso del lago d’Iseo: la Passerella di Paratico

La passerella a semi-anello è lunga 230 metri a filo d’acqua e si unisce al percorso pedonale già esistente, consentendo di ammirare interamente il bosco sommerso e offrendo una prospettiva unica della flora e della fauna del Lago d’Iseo.

L’atmosfera fiabesca e misteriosa rende l’oasi naturale il luogo ideale per immergersi nella natura e fare delle passeggiate rilassanti.

Cosa sono i Tassodi?

Il Bosco protetto dei Taxodi, aperto dal 2019, si trova nel punto esatto in cui il fiume Oglio incontra il Lago d’Iseo. Il nome del parco deriva dalla prevalente presenza dei centenari Taxodium Distichum, noti semplicemente come Taxodi o Tassodi.

Originari degli Stati Uniti e introdotti in Europa nel XVII secolo a scopo ornamentale, i Tassodi sono degli alberi possenti con foglie caduche che possono vivere oltre i 1000 anni. Ma ciò che li rende ancora più straordinari sono le radici nodose che fuoriescono verticalmente dall’acqua, conferendogli un aura fiabesca.

Ad aumentare l’atmosfera suggestiva dell’oasi ci pensano i biancospini e le sanguinelle, piantate con lo scopo di creare una barriera naturale tra i visitatori e le piante acquatiche. Inoltre, se fortunati, i visitatori possono ammirare le diverse specie di avifauna che abitano il lago, come lo svasso maggiore, la gallinella d’acqua e l’airone cinerino.

@bazatravel Conoscevate il bosco sommerso? Ci troviamo al lago d’Iseo, la cosa particolare è che queste piante sono di origine americana e grazie alle loro radici che fuoriescono dal terreno per respirare, sono in grado di sopravvivere anche in acqua😲🤩 il percorso è lungo 300 metri e grazie a questa passerella è praticabile a tutti!! E voi la conoscevate questa oasi naturale ? Se non ci siete ancora stati, vi consigliamo di taggare qui sotto un amico e di organizzare una visita😍 . . . #iseo #lombardia #america #travel #travelblogger #domenica #bergamo #milano #loveislove #naturalbeauty #sabato #gratis #natura #relax #love #weekend #idea #free #ideeregalo #novembre #italia #italy #sarnico #finesettimana #divertimento #lombardiadavedere #brescia #mondo #autunno #postinascosti ♬ suono originale – Bazatravel

Qual è il punto più profondo del lago Iseo?

Il lago, la cui porzione settentrionale dal 2018 fa parte della riserva della biosfera UNESCO, ha una profondità massima 251 metri. Il lago d’Iseo si posiziona così al quinto posto come lago con maggiore profondità in Italia.

Gli orari della passerella e dove parcheggiare

Davanti all’ingresso del parco è presente un parcheggio a pagamento ed è possibile visitare il parco del Lago d’Iseo nei seguenti orari:

  • da maggio a settembre: 9.00/12.00 – 15.00/20.00
  • da ottobre ad aprile: 10.00/12.00 – 14.00/18.00

Cosa vedere sul lago d’Iseo in un giorno?

Il lago d’Iseo, nonostante sia meno noto rispetto al lago di Garda e di Como, ospita diverse tappe ideali per concedersi una gita di coppia. Ecco alcuni luoghi imperdibili da aggiungere nel proprio itinerario:

  1. La Ciclovia dell’Oglio
  2. Le Panchine Giganti del Sebino
  3. Le Piramidi di Zone
  4. La ferrata alla Corna Trentapassi

Confronto Meloni Schlein in tv: ecco quando e dove va in onda

Quello tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein è il confronto più atteso di sempre. La presidente del Consiglio e la segretaria del Partito Democratico si concederanno un face to face in tv con un conduttore a fare da arbitro. Vediamo quando e dove va in onda.

Meloni Schlein in tv: quando va in onda il confronto?

Mentre fino a qualche giorno fa sembrava una semplice indiscrezione, oggi abbiamo una conferma: il confronto in tv tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein si farà. Ad ufficializzare il face to face è stata la segretaria del Partito Democratico, ma ancora non è chiaro quando e dove si svolgerà.

Ci sarà, non ho mai cambiato idea su questo“, ha dichiarato la Schlein ospite del programma Tagadà di La7, sottolineando che è stata proprio lei a volere fortemente questo incontro in favore di telecamera con la premier. A quanto pare, la Meloni ha accettato e adesso i rispettivi staff stanno “discutendo” sul da farsi.

Stando ad alcune voci di corridoio, i conduttori che potrebbero gestire al meglio il confronto sono due: Bruno Vespa o Enrico Mentana. A quanto pare, sono gli unici ‘valorosi’ ad avere tutte le carte in regola per ‘arbitrare’ in modo imparziale – si spera – il face to face tra le leader dei due principali partiti italiani.

Meloni e Schlein in tv, in ballo La7 e Rai: chi la spunterà?

Se dovesse vincere Vespa, che attualmente sembra il conduttore più quotato per il confronto tra Meloni e Schelin, ad ospitare il face to face sarà la Rai. In caso contrario, quindi se dovesse spuntarla Enrico Mentana, il tutto andrà in scena su La7. Bruno, è bene sottolinearlo, ha già dato la sua disponibilità, dicendosi pronto ad aprire la “Porta” del suo salottino.

Molto probabilmente, considerando i recenti dibattiti su Viale Mazzini trasformato in “Tele Meloni”, la premier sta puntando a portare il confronto in Rai. La Schlein, invece, sarebbe orientata su La7, favorendo il direttore Mentana. Una terza ipotesi, che con estrema onestà sembra piuttosto irrealizzabile, vede la premier e la segretaria del PD ospiti di Fabio Fazio sul Nove.

Per quanto riguarda la data, il confronto dovrebbe andare in onda in tv a pochi giorni dalle elezioni europee, quindi alla fine di maggio. In un modo o nell’altro, il face to face andrà ad influenzare le idee degli elettori, per cui anche la collocazione svolge un ruolo importante.