Condono edilizio e sanatoria 2023: le novità da sapere su tempi e costi

Sanatoria e condono edilizio permettono di risolvere una situazione legata ad una violazione delle norme in materia edilizia. Ecco le novità 2023.

Quando si parla di condono e sanatoria edilizia si fa riferimento alla possibilità di risolvere una situazione di illecito compiuto in materia edilizia. Rientrano in questa definizione ad esempio gli interventi di ristrutturazione svolti senza le dovute autorizzazioni.

Tramite condono è possibile annullare le conseguenze di tale atto illecito, in determinate circostanze, e si tratta di un’operazione decisa da un governo per un determinato momento e contesto.

Con la sanatoria edilizia si regolarizzano le situazioni illecite tramite pagamento di una multa e mettendo in pratica azioni volte a rispettare la legge. Vediamo cosa cambia per questi strumenti nel 2023.

Condono edilizio e sanatoria 2023: quando si applicano

Come anticipato, il condono edilizio consente ad un governo di intervenire, per un determinato contesto e entro certe circostanze, a correggere la situazione di opere che non rispettano tutte le norme in materia edilizia, senza applicare alcuna sanzione ai soggetti coinvolti.

In questo caso tuttavia si parla di una eccezione alla regola, ovvero un provvedimento speciale che può essere deciso per un arco di tempo limitato oppure per determinati contesti.

Pensiamo ad esempio al terzo condono, nel 2023, che garantiva la non applicazione delle sanzioni per particolari lavori effettuati su edifici residenziali con specifiche caratteristiche.

Non si può prevedere in anticipo quando avverrà un condono edilizio, perché si tratta di una operazione straordinaria.

Diversa è invece la situazione per cui si può assistere ad una sanatoria edilizia, ovvero una possibilità applicabile in determinati contesti, senza la necessità di un provvedimento specifico.

La sanatoria permette di risolvere determinate situazioni regolarizzando le opere e versando una sanzione in denaro, corrispondente alla violazione.

Si tratta di circostanze particolari per cui il soggetto interessato può rimediare tramite questa procedura, come vedremo tra poco.

Condono e sanatoria edilizia 2023: per quali opere

Vediamo nel dettaglio chi può richiedere la sanatoria edilizia nel 2023, secondo le norme attuali. Va ricordato che la domanda di procedere alla risoluzione della situazione può anche essere respinta dagli enti preposti.

A poter essere condonate quest’anno sono le seguenti opere, svolte anni addietro:

  • opere e lavori per cui non è presente il titolo abilitativo edilizio valido, o con difformità sulle norme urbanistiche;

  • opere e lavori per cui non è presente il titolo abilitativo edilizio valido, ma conformi alle norme urbanistiche;

  • ristrutturazione degli edifici con risultato diverso da quello precedente;

  • operazioni di restauro o risanamento conservativo senza titolo abilitativo;

  • restauro e manutenzione straordinaria.

Su tutti questi lavori è possibile applicare il condono edilizio se queste operazioni risalgono a periodi antecedenti il 31 marzo 2003, tuttavia su queste opere ci sono comunque alcune eccezioni.

Non è possibile condonare infatti tutte quelle opere che hanno impiegato contributi pubblici, oppure svolte su unità abitative che erano già state al centro di operazioni di condono o sanatoria.

Non è possibile condonare opere svolte da persone condannate per reato, in caso di riciclaggio, oppure per cui risulta impossibile intervenire con adeguamento antisismico.

In caso di abuso comunque va sostenuto un costo per il condono, che può arrivare anche a 150 euro in base alle dimensioni dell’edificio.

Come chiedere il condono o la sanatoria

A poter richiedere il condono edilizio o la sanatoria sono tutti coloro che risultano proprietari dell’immobile oggetto degli interventi, o che hanno un diritto sulla proprietà.

La domanda di condono o sanatoria va presentata con l’intenzione di rimediare alla situazione, adeguando l’opera alle normative attuali. Per poter presentare una domanda apposita di sanatoria o condono edilizio, è necessario disporre di diversi documenti.

Vanno infatti presentate allo Sportello Unico Edilizio tutte le informazioni relative all’opera abusiva, con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, asseverazione emessa da un professionista, e tutti i documenti che attestano il versamento della quota al Comune per i diritti di segreteria e il contributo di costruzione.

Tra i diversi abusi edilizi è comunque possibile individuare delle differenze, per cui alcune opere si possono condonare in modo piuttosto semplice, pagando una sanzione. Per situazioni più gravi invece potrebbe anche essere previsto l’arresto.

Inoltre ci sono delle particolari opere che non costituiscono difformità rilevanti per la legge, per cui non è necessario rimediare tramite sanatoria, in quanto non costituiscono un abuso vero e proprio.

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