Separazione legale o di fatto, chi paga l’IMU e quando? Ecco la risposta

Ti trovi un una situazione di separazione legale o separazione di fatto e non sai chi deve pagare l'IMU? Scopri le risposte in questo articolo.

L’IMU e lo stato di famiglia vanno di pari passo. In caso di separazione, infatti, bisogna stare attenti all’imposta municipale unica per evitare accertamenti e sanzioni.

Sappiamo tutti che l’abitazione principale è esclusa dall’imposizione, ma per essere definita tale è necessaria la residenza e la dimora abituale della famiglia di chi la possiede. 

Va da sé che nel momento in cui c’è di mezzo una separazione, il concetto di “famiglia” si modifica e quindi decadono alcuni presupposti che danno origine all’esenzione.

In questo articolo vediamo alcuni casi che potrebbero concretizzarsi in sede di scioglimento dello stato coniugale.

Coniugi separati con residenze diverse: si paga l’IMU per l’ex casa famigliare?

Il caso in questione prevede che i coniugi decidano di “certificare” la propria separazione a livello giuridico attraverso la procedura definita dal codice civile per la quale non si pone fine al matrimonio ma si sciolgono alcuni obblighi del matrimonio come, per esempio, quelli di fedeltà e coabitazione.

A questo punto, sorgono nuove fattispecie nell’ambito dell’applicazione IMU che sono, per la maggior parte, influenzate dalla presenza o meno di figli minorenni.

Per introdurre al meglio la nuova applicazione dell’imposta municipale unica è bene citare due commi della legge 160 del 2019 utili alla questione:

  • Comma 741 lettera a: parla dell’abitazione principale e della sua definizione precisanto che, per essere considerata tale, l’immobile deve essere iscritto in catasto e il proprietario, con i suoi famigliari ci devono abitare espressamente con residenza anagrafica e dimora abituale; 

  • Comma 741 lettera c/4: specifica alcune tipologie di immobili che possono essere considerate altrettanto come abitazione principale, ovvero queli immobili istituiti come casa famigliare assegnata dal giudice, a seguito di provvedimento, al genitore affidatario dei figli minori.

Quindi, come si paga l’imposta municipale nel caso di due coniugi separati con residenze diverse?

  • Caso di figli minori e assegnazione della casa famigliare: il coniuge 1 alla quale sono stati affidati i figli, acquisisce il diritto di abitazione e quindi un diritto al 100% sull’abitazione assegnata. In tal caso, essendo per lui/lei l’abitazione principale con residenza e dimora, sarà fuori campo IMU. Per il coniuge 2, indipendentemente dalla sua residenza, non dovrà alcuna IMU per l’ex casa coniugale. Se la nuova residenza prevede un nuovo immobile di sua proprietà, sarà anch’esso abitazione principale e pertanto fuori campo IMU;
  • Caso senza assegnazione dei figli: i due coniugi, a seguito dello scioglimento dello stato di famiglia, nel caso in cui abbiano due residenze diverse, dovranno corrispondere l’imposta in base alla rispettiva quota di possesso dei due immobili. Spieghiamo meglio nel prossimo paragrafo le varie casistiche.

Coniugi separati con due abitazioni diverse: si paga l’IMU sull’ex casa famigliare?

Nella fattispecie precedente, si parlava esclusivamente di residenza diversa che, quindi, poteva anche riferirsi ad un immobile in affitto per il quale nessuna IMU è dovuta.

In questo caso, invece, si approfondisce la questione presupponendo che i due coniugi, a seguito della separazione, proseguano la loro vita in due abitazioni differenti.

È importante valutare anche dove sta la residenza e si ipotizza che, il sopravvenuto mancato obbligo di coabitazione porti i soggetti a separare anche la residenza. A questo punto, si deve considerare ognuno dei due coniugi come nucleo famigliare a sé stante per il quale, l’abitazione principale si concretizza con la residenza e la dimora in un immobile di proprietà.

Quindi, salvo che gli immobili siano in comproprietà e pertanto ognuno dovrà versare l’IMU sulla sua quota di possesso della casa dell’altro, al contrario, con la proprietà al 100% sarà per entrambi abitazione principale.

Coniugi separati di fatto: su quale immobile bisogna pagare 

Diversa è la questione per i coniugi separati di fatto che quindi, a livello giuridico, sono a tutti gli effetti ancora una famiglia. Ovvero non esiste alcun provvedimento del giudice che certifichi giuridicamente il fatto che i due soggetti sono separati.

In tal caso, si applica la normativa IMU alla stessa maniera dei coniugi uniti. Vediamo quindi cosa prevede la legge 160 del 2019 quando i componenti del nucleo famigliare hanno differente dimora e residenza.

Comma 741 lettera a: … Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo familiare. Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unita’ pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unita’ ad uso abitativo; 

Per spiegare meglio, ecco alcuni esempi:

  • Coniugi con residenza nello stesso immobile ma dimora in immobili diversi: se i due coniugi hanno entrambi una sola proprietà, ma dimorano in due immobili diversi, rilevabile attraverso un contratto di locazione, il coniuge che vive in altro immobile dovrà corrispondere IMU per la sua quota di possesso dell’immobile di proprietà. Al contrario, se la residenza è nello stesso immobile ma la dimora è in altro immobile sempre di proprietà è un po’ più difficile rilevare il fatto che si vive separati. Il tal caso, però, in base alla normativa, sarà sicuramente obbligatorio pagare totalmente il secondo immobile in base alla quota di possesso, inoltre, il coniuge che ha residenza e dimora disgiunti, dovrà corrispondere IMU per entrambi gli immobili in base alla sua quota di possesso;
  • Coniugi con residenza in immobili diversi ma dimora nello stesso immobile: questo è il caso classico che sussiste per i coniugi ancora uniti ma che può, in alcuni casi, verificarsi anche per i separati di fatto. In tal caso è possibile esentare da IMU una sola delle due abitazioni e quindi pagare l’altra in base alla propria quota di possesso;
  • Coniugi con residenza in immobili diversi e con dimora sempre in immobili diversi: purtroppo, in assenza di provvedimento del giudice, questa casistica non è in alcun modo differente da quella appena sopra citata.

Dichiarazione IMU per casa assegnata o scelta dell’abitazione principale

Solitamente, l’abitazione principale non richiede la presentazione della dichiarazione IMU. Ma in casi particolari essa è obbligatoria:

  • in caso di assegnazione della casa famigliare al coniuge assegnatario dei figli, esso deve dichiarare il sopravvenuto diritto di abitazione che quindi comporterà l’esenzione totale per quell’immobile dell’altro coniuge;
  • in caso di separazione di fatto con residenze e dimore differenti, è obbligatorio dichiarare quale delle due abitazioni si considera principale fin tanto che l’unione matrimoniale è ancora effettiva.
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