Decreto Lavoro, arriva il taglio del cuneo fiscale: ecco cosa cambia e chi ci guadagna

Il Governo Meloni approva il nuovo taglio del cuneo fiscale per i lavoratori all'interno del Decreto Lavoro: ecco cosa cambia e chi ci guadagna di più

Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha approvato il Decreto Lavoro nella giornata della Festa dei Lavoratori, ovvero il 1° maggio 2023: le principali novità riguardano non solo i lavoratori, ma anche moltissimi cittadini titolari del Reddito di Cittadinanza.

Per primi cambiano gli importi in busta paga, con aumenti da 45 a 100 euro sullo stipendio grazie al nuovo taglio del cuneo fiscale al 6-7% in base al reddito (inferiore a 35.000 euro all’anno); mentre per i secondi è stato confermato l’addio al Reddito di Cittadinanza e l’introduzione del nuovo Assegno di inclusione, con limitazioni sociali e reddituali oltre a importi ridotti.

Ecco cosa cambia dal mese di luglio 2023 grazie al taglio del cuneo fiscale inserito nel Decreto Lavoro: chi ci guadagna e chi ci perde?

Decreto Lavoro, il Governo approva il nuovo taglio del cuneo fiscale

Il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha formalizzato i nuovi aumenti in busta paga dei quali si è a lungo parlato nelle ultime settimane: per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro sono in arrivo nuovi aumenti grazie alla detassazione dei contributi previdenziali.

Il nuovo taglio del cuneo fiscale, come previsto dal Decreto Lavoro appena approvato dall’esecutivo, prevede un aumento aggiuntivo della busta paga (una tantum per 6 mesi) a partire dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2023, con importi variabili da 45 fino a 100 euro in più sullo stipendio, in base al reddito.

Grazie a un fondo pari a circa 4 miliardi di euro, infatti, si potrà godere di uno sconto sui contributi aggiuntivo fino al 4%, che andrà a sommarsi al precedente cune fiscale portando gli importi dello stipendio al rialzo:

  • Cuneo fiscale 7% per i redditi fino a 25.000 euro;

  • Cuneo fiscale 6% per i redditi compresi tra 25.000 e 35.000 euro.

Non solo: nel decreto approvato al 1° maggio 2023 è previsto anche un innalzamento della soglia dei fringe benefits aziendali, che passa da 258 a 3.000 euro, ma solo per i lavoratori con figli a carico, a prescindere dal reddito.

Decreto Lavoro, cosa cambia con il taglio del cuneo fiscale?

Che cosa comporta il nuovo taglio del cuneo fiscale per i lavoratori? Grazie alla detassazione dei contributi in busta paga – senza alcun impatto sulla pensione futura, in quanto sarà lo Stato a versare la differenza contributiva – ai lavoratori spetterà uno stipendio più alto per fronteggiare l’inflazione e l’aumento generale dei costi delle materie prime, compresa l’energia.

Secondo i primi calcoli effettuati da De Fusco Labour & Legal:

  • per un lavoratore con 25.000 euro di retribuzione annuale, il taglio complessivo vale 96 euro al mese;

  • per i lavoratori con 35.000 euro di retribuzione annuale, avranno un vantaggio mensile pari a 99 euro.

In sostanza, gli aumenti andranno da 45 a 100 euro in busta paga e consentiranno ai lavoratori di ottenere uno stipendio più alto. Si parla di una platea di circa 13,5 milioni di beneficiari di questi aumenti.

Come funziona il taglio del cuneo fiscale in busta paga

Il taglio del cuneo fiscale, nel dettaglio, va a incidere sui versamenti in busta paga finalizzati alla pensione.

Grazie all’ultimo taglio previsto dal Governo Meloni, quindi, sullo stipendio dei lavoratori vengono tolti minori contributi previdenziali e verrà dunque aumentato l’importo netto della busta, Questa misura, però, non va a penalizzare la pensione futura: sarà lo Stato a farsi carico di questa differenza.

La contribuzione in busta paga, dopo il taglio del cuneo fiscale, cambia in questo modo:

  • per i lavoratori con reddito al di sotto di 25.000 euro che operano nel settore pubblico passa da 8,80% a 5,80%, mentre per quelli del settore privato passa da 9,19% a 6,19%;

  • per i lavoratori con redditi compresi tra 25.000 e 35.000 euro, invece, nel settore pubblico passa da 8,80% a 6,80%, mentre nel settore privato passa da 9,19 a 7,19%.

Taglio del cuneo fiscale, esempi di calcolo: chi ci guadagna?

Facciamo ora qualche ulteriore esempio per capire come cambia la busta paga da luglio 2023 grazie al nuovo taglio del cuneo fiscale approvato dal Governo e chi ci guadagnerà di più.

Su uno stipendio annuale pari a 10.000 euro, ovvero al netto circa 780 euro al mese, il cuneo fiscale attuale vale poco più di 19 euro al mese, a cui ora si andranno a sommare altri 25 euro circa, per un totale di circa 44-45 euro al mese.

Salendo sopra i 25mila euro, i benefici sono addirittura maggiori: su una retribuzione annuale di 27.500 euro, si ottiene un aumento dagli attuali 30 euro ai nuovi 90,50 euro al mese.

Possiamo quindi notare come il taglio del cuneo fiscale – alla fine della fiera – vada a beneficio dei redditi medio alti, che potranno ottenere un aumento maggiore sullo stipendio dei prossimi mesi.

Decreto Lavoro, aumenta la soglia dei fringe benefits aziendali da 268 a 3mila euro

Un’altra norma inserita nel Decreto Lavoro ha previsto l’innalzamento della soglia dei fringe benefits aziendali, ovvero la soglia di detassazione dei premi: si passa dai precedenti 268 euro fino agli attuali 3.000 euro, ma non per tutti.

Come precisa il nuovo provvedimento del Governo, infatti, la nuova soglia di esenzione spetta esclusivamente ai lavoratori dipendenti con figli a carico, a prescindere dal reddito posseduto, e potrà riguardare – per esempio – “il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”.

Lo stanziamento delle risorse per finanziare questa misura ammonta a 142 milioni di euro.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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