Di seguito riportiamo l’intervista al trader Davide Biocchi, al quale abbiamo rivolto delle domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.
Il Ftse Mib viaggia sui massimi di periodo in area 32.700. Quali i possibili sviluppi nel breve?
Come già detto in altre interviste, è molto difficile dare un target, ma possiamo provare a fare un ragionamento.
Partiamo da un aspetto che tutti sappiamo essere molto importante, anche se poi nessuno lo valuta pienamente.
Mi riferisco all’aspetto emotivo, che è tale per cui le persone si ancorano a dei prezzi e fino a un certo punto riescono ad accettare determinati movimenti, ma oltre no.
Assumendo la gamba precedente vista in autunno, il mercato dopo la forte salita ha avuto bisogno di due mesi per digerire i nuovi prezzi, trovando successivamente lo spunto per spingersi ancora in avanti.
Ftse Mib: fin dove può salire?
Per il Ftse Mib c’è ancora un po’ di spazio verso l’alto, magari si potrebbe arrivare fino ad area 33.000, ma non siamo lontani da un momento in cui si farà fatica a trovare ulteriori compratori.
Teoricamente il margine di movimento al rialzo è illimitato, ma la gente in questo momento ha la percezione che non sta più comprando valore intrinseco, ma emotivo.
Fino a un certo punto c’è un’inerzia e uno si muove in base a quella, poi passa anche l’inerzia e si va incontro a una fase di maggiore difficoltà.
La view su Banco BPM e Bper Banca
Banco BPM e Bper Banca offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?
Banco BPM e Bper Banca sono interessanti perché se dovessero rompere le resistenze attuali, avranno spazio per crescere.
I due titoli hanno delle chance, fermo restando che entrambi hanno disegnato un doppio massimo.
Fino a quando Banco BPM si manterrà sopra i 5,4 euro resterà un bel titolo, mentre per Bper Banca il livello di riferimento è a 3,65/3,6 euro.
I titoli da monitorare
Quali sono i titoli da seguire con attenzione in questa fase a Piazza Affari?
Ci sono dei titoli a Piazza Affari su cui c’è momentum, ossia quelli che vanno avanti lo stesso per inerzia.
Cito ad esempio Stellantis che è sostenuto dall’aspettativa di un potenziale deal, ma anche la triade Unicredit, Generali, Mediobanca, sostenuti dall’attesa di una possibile fusione miracolosa.
Brunello Cucinelli e Moncler salgono dopo che l’OPA di Tod’s induce qualcuno a pensare che LVMH possa comprarsi tutto.
Questi titoli hanno il pregio di essere in tendenza, ma anche il difetto per cui chi non li ha comprati fino a ora fa fatica ad acquistare ora.
Se il mercato continuerà a salire, i titoli appena citati sono quelli che avanzeranno pi+ di tutti.
Ci sono poi dei titoli che hanno dei grafici per cui al momento vanno alla deriva, ma potrebbero fare bene se dovesse accadere qualcosa.
Nexi, ad esempio, sta facendo una congestione da due mesi, ma se rompe al rialzo salirà con decisione.
Stesso discorso per Campari che sopra i 10 euro potrà allungare con decisione il passo.
I titoli da cui stare alla larga
Ci sono dei titoli da cui è meglio mantenere le distanze ora?
Ci sono 4 titoli che al momento eviterei perché mi lasciano un po’ perplesso perché hanno rimbalzato da dei minimi, ma ora scendono mentre l’indice sale.
Si tratta di A2A. ERG, ENI ed Enel, titoli che potrebbero tornare a essere protagonisti quando ci saranno certe condizioni, come ad esempio un calo dei tassi di interesse.