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Ftse Mib su un importante supporto. Meglio ENI o Saipem?

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Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito prtrading.

Il Ftse Mib è tornato a perdere terreno, dirigendosi nuovamente verso i recenti minimi di periodo. Quali i possibili sviluppi nel breve?

A Piazza Affari il Ftse Mib continua nel movimento laterale tra chiusura del gap down e supporto settimanale della media a 12 periodi, chiudendo proprio nei pressi di quest’ultimo importante livello.

Ftse Mib: le attese per la settimana

Nel breve, quindi, sotto i 33.615 punti è probabile un attacco ai minimi del laterale di cui sopra a 33.423-33.310 punti, con spazio per zona 33.100-32.966 punti e soprattutto intorno ai 32.700 punti.

Il cedimento di questo livello provocherebbe una ondata di vendite verso i 32.500 punti e la media a 100 giornaliera a 32.290 punti, dove ci dovrebbe essere una pronta ripresa dei corsi, pena ulteriori ribassi verso il fondamentale supporto della media a 24 settimanale a 31.986 punti circa.

Viceversa, solo sopra l’incrocio ribassista delle medie a 12 e a 24 periodi a 33.980 punti potremo assistere a un rialzo verso la chiusura del gap e la parte alta del movimento laterale, in zona 34.282-34.584 punti.

Solo oltre quest’ultimo livello vedremo un secondo attacco del massimo a 34.908 punti, sopra il quale scatterebbe una nuova gamba rialzista, con spazio verso i minimi mensili di luglio e maggio 2006 fra 35.084-35.206 punti e la chiusura di dicembre 2005 a 35.700 punti circa, tanto per iniziare.

La view su ENI e Saipem

Visto l’arretramento dei prezzi del petrolio, quali strategie ci può suggerire per due temi oil come ENI e Saipem?

ENI dopo un minimo relativo ha invertito al rialzo con una successiva correzione e una buona ripresa, una chiara successione di massimi in area di resistenza statica non superati e presente fase correttiva, con addirittura un gap down, sintomo di debolezza almeno di breve.

Infatti, successivamente ai minimi crescenti tra 12,45-12,65 euro di metà 2023 è volata, con un primo doppio massimo decrescente a 15,83-15,80 euro, discesa verso i 14 euro e terzo top a 15,816 euro, correzione sulla media a 24 giornaliera a 14,90-14,985 euro, ennesimo massimo a 15,76 euro e attuale discesa verso i 14,70 euro circa.

Solo sopra 15,26 euro è possibile un ritorno del rialzo per ENI, con supporti a 14,59-14,34 euro e resistenze a 16,44-17,04 euro.

Saipem dopo il clamoroso crollo del 99% per un’azione cosiddetta “grande” dell’indice Mib 30 e la formazione di un minimo “centesimale” a settembre 2022 per i più coraggiosi ha quadruplicato le quotazioni, con un recente rialzo verticale e nel presente sta effettuando un movimento correttivo verso un supporto giornaliero.

Nel concreto, dopo la perdita di quota 1 euro, abbiamo assistito ad un bagno di sangue sino al minimo di settembre 2022 di 0,57 euro, con ampia oscillazione tra 1,65 e 1,25 euro circa, recente rottura degli indugi, con gap up, rialzo verticale a 2,471 euro e attuale discesa poco sopra la media a 50 daily a 2,14-2,17 euro.

Un nuovo rialzo verrà espresso da Saipem al superamento di 2,26 euro, con supporti a 2,1880 e 2,1680 euro e resistenze a 2,3280 e 2,3980 euro.

Focus su Brunello Cucinelli e Interpump

Brunello Cucinelli e Interpump sono stati i due titoli migliori del Ftse Mib venerdì scorso. Cosa può dirci di queste due blue chip?

Brunello Cucinelli in circa sette anni aveva più che sestuplicato il suo valore, per la felicità dei suoi azionisti, trovandosi ora, dopo un massimo storico verticale, in un trend laterale ribassista, con rimbalzi supportati e respinti da due livelli importanti giornalieri.

Infatti, dopo la rottura rialzista definitiva dei 20 euro nel 2017, è stato tutto un salire e correggere con minimi e massimi sempre crescenti, sino al recente top di tutti i tempi a 122,9 euro, con attuale correzione tra la media a 100 e la 24 giornaliere in zona 96,90-98,50 euro circa.

La ripresa del trend rialzista si avrà sopra 99,50 euro, con supporti a 94,75 e 92,45 euro e resistenze a 106,45 e 111,75 euro.

Interpump dopo il massimo relativo di maggio 2023 ha intrapreso un chiarissimo trend ribassista da manuale dell’analisi tecnica, con minimi e massimi decrescenti, sino al minimo dello scorso ottobre, con rimbalzo respinto dalla trendline ribassista e presente fase di incertezza su secondo minimo crescente.

Infatti, sul top dello scorso maggio 2023 a 56,40 euro, abbiamo assistito alla recente discesa poco sopra i 38,50 euro, con ripresa ostacolata dai 48 euro e attuale fase di vendite, con tentativo di formare una base intorno a 40-41,90 euro.

Scenari rialzisti sono da considerare per Interpump solo sopra 42,35 euro, con supporti a 40,43-39,50 e resistenze a 45,16-47,32 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: DIASORIN, INWIT, SNAM, TELECOM ITALIA al rialzo e LEONARDO, PRYSMIAN, RECORDATI e UNICREDIT al ribasso.

Ftse Mib: i dividendi staccati oggi. Al via BTP Valore

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Petrolio: chiusura in calo anche ieri per le quotazioni dell’oro nero che si sono fermate a 78,07 dollari, con un ribasso dell’1,1%.

Wall Street: chiusura positiva venerdì scorso per la piazza azionaria americana, dove il Dow Jones e l’S&P500 sono saliti dell’1,18% e dell’1,26%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 16.156,33 punti, in rialzo dell’1,99%.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Dati Macro ed Eventi Usa: per oggi non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo.

Risultati trimestrali USA: da seguire prima dell’apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Tyson Goods che per non deludere le attese dovrà centrare l’obiettivo di un utile per azione di 0,39 dollari.

A mercati chiusi l’attenzione si sposterà sulla trimestrale di Microchip Technology, da cui ci si attende un eps di 0,57 dollari.

Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa

Dati Macro ed Eventi Europa: da segnalare la chiusura della Borsa di Londra, mentre sul fronte macro si conoscerà il dato finale dell’indice PMI composito che ad aprile dovrebbe salire da 50,3 a 51,4 punti.

L’indice PMI servizi è atteso in aumento da 51,5 a 52,9 punti, mentre l’indice Sentix a maggio è atteso in recupero da -5,9 a -5,3 punti.

Per l’indice dei prezzi alla produzione di marzo dovrebbe calare dello 0,8% dopo la flessione dell’1% precedente.

In Germania il dato finale dell’indice PMI servizi ad aprile è atteso a 53,3 punti e lo stesso dato in Francia dovrebbe attestarsi a 50,5 punti.

In Italia l’indice PMI servizi ad aprile dovrebbe calare da 5,6 a 54 punti.

Da seguire in Germania l’asta dei titoli di Stato con scadenza novembre 2024 per un ammontare massimo di 2 miliardi di euro.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

Dividendi a Piazza Affari: si segnala lo stacco del dividendi di diversi titoli e si tratta di: AlerionCleanpower (0,61 euro), Intercos (0,18699 euro), Aeroporto di Bologna (0,264 euro), Ascopiave (0,14 euro), B&C Speakers (0,7 euro), Biesse (0,14 euro), Gefran (0,42 euro), Italmobiliare (3 euro), LU-VE (0,4 euro), Pharmanutra (0,85 euro), Sogefi (0,2 euro), Banca Profilo (0,0155 euro), Civitanavi Systems (0,13 euro), PLC (0,07 euro), Valsoia (0,38 euro), Acquazzurra (0,042 euro), Alfio Bardolla TG (0,076 euro), Arterra Bioscience (0,10222 euro), Fervi (0,47 euro), Gibus (0,5 euro), Growens (0,79 euro), Iniziative Bresciane (0,6 euro), Intred (0,1 euro), Italian Wine Brands (0,5 euro), NVP (0,03 euro), Planetel (0,1 euro) e TPS (0,08 euro).

Risultati societari a Piazza Affari: a presentare i risultati del primo trimestre saranno Amplifon, Banca Monte Paschi, Anima Holding, Almawave, Altea Green Power, Arterra Bioscience, Nusco e Riba Mundo Tecnologia, mentre Simone alzerà il velo sui dati dell’intero 2023.

Assemblee a Piazza Affari: in agenda le riunioni assembleari di varie società per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023 e si tratta di Italgas, Ariston Hodling. Caltagirone, Eurogroup Laminations, Copernico SIM e Lemon Sistemi,

BTP Valore: oggi prende il via, per concludersi il 10 maggio, il collocamento della quarta tranche del BTP Valore con scadenza maggio 2030.

Addio a Bernard Hill: Icona del Cinema e della Televisione

L’industria cinematografica e televisiva ha perso uno dei suoi volti più riconoscibili e rispettati. Bernard Hill, famoso attore britannico, è deceduto all’età di 79 anni. La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dal suo agente Lou Coulson, specificando che Hill è morto domenica 5 maggio. Al momento, non sono state rilasciate informazioni ufficiali sulla causa del decesso.

Bernard Hill: una carriera leggendaria

Bernard Hill era noto a livello internazionale per i suoi ruoli carismatici e intensi, in particolare quello del capitano Edward Smith nel film “Titanic” di James Cameron, vincitore di numerosi Oscar. Il suo ritratto del capitano, che fronteggiava con dignità la tragedia imminente del transatlantico, è rimasto impresso nella memoria collettiva degli appassionati di cinema.

Punti salienti della carriera

Bernard Hill ha effettivamente avuto una carriera eccezionalmente varia e ricca, attraversando diversi generi e periodi storici nel cinema e nella televisione. Il suo ruolo come Yosser Hughes nella serie “Boys from the Blackstuff” della BBC è uno dei suoi lavori più emblematici. La serie, che affronta le difficoltà della disoccupazione a Liverpool negli anni ’80, non solo ha messo in luce le abilità drammatiche di Hill, ma ha anche offerto un’incisiva critica sociale, guadagnandosi un posto di rilievo nella televisione britannica e conferendogli un premio BAFTA per la sua interpretazione.

Oltre a questo ruolo significativo, la partecipazione di Hill nel film “Gandhi” di Richard Attenborough ha contribuito a consolidare ulteriormente la sua reputazione come attore di talento, lavorando in un progetto che ha ricevuto grande attenzione internazionale e numerosi premi. Anche la sua apparizione in “Shirley Valentine” ha mostrato la sua versatilità, interpretando un personaggio in un contesto molto diverso, quello di una commedia romantica che esplora l’emancipazione personale.

Le sue performance in “The Scorpion King” e “Valkyrie” dimostrano la sua abilità nell’adattarsi a generi diversi, dal film d’azione all’avventura storica e thriller politico. In “Valkyrie”, al fianco di Tom Cruise, Hill ha contribuito a raccontare uno dei tentativi più audaci di assassinare Adolf Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale, mostrando ancora una volta la sua capacità di inserirsi in contesti storici complessi con una recitazione convincente.

La carriera di Bernard Hill evidenzia la sua abilità nel navigare attraverso una vasta gamma di ruoli, confermando il suo status come uno degli attori più versatili e rispettati della sua generazione. Con ogni ruolo, Hill non solo ha dimostrato la sua profonda comprensione dei personaggi che interpreta, ma ha anche lasciato un’impronta indelebile sulla narrazione cinematografica e televisiva.

Ultimi ruoli e contributi

Bernard Hill, noto per la sua versatilità e la sua presenza carismatica sullo schermo, ha avuto un ruolo significativo nella serie britannica “Wolf Hall” del 2015, tratta dall’omonimo romanzo di successo di Hilary Mantel. La serie è un’acclamata narrazione storica che esplora le complesse dinamiche politiche e personali alla corte di Enrico VIII, particolarmente attraverso la figura di Thomas Cromwell, il suo astuto consigliere.

Nel ruolo del Duca di Norfolk, Hill ha portato una profondità notevole al personaggio, interpretando un nobile influente e spesso in conflitto con Cromwell e altri personaggi chiave. Il Duca di Norfolk è un personaggio centrale nel contesto della politica Tudor, noto per il suo ruolo nel consolidare il potere della famiglia Howard e per la sua influenza negli affari dello stato. La sua rappresentazione da parte di Hill ha aggiunto un ulteriore livello di autenticità e tensione drammatica alla serie, evidenziando le lotte di potere e le alleanze precarie tipiche dell’epoca.

La partecipazione di Bernard Hill in “Wolf Hall” ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di immergersi completamente in ruoli complessi e storicamente ricchi, confermando il suo status di attore di grande calibro. La serie stessa ha ricevuto elogi sia dalla critica che dal pubblico per la sua fedeltà storica, la qualità della produzione e le interpretazioni eccezionali del cast, contribuendo a rinnovare l’interesse per questa tumultuosa e intrigante epoca della storia inglese.

Ricordo e tributo

Il contributo di Bernard Hill all’arte della recitazione è stato vasto e profondo. Il suo talento e la sua capacità di immedesimarsi nei personaggi hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema e della televisione. Mentre il mondo dello spettacolo piange la sua scomparsa, il ricordo delle sue interpretazioni continuerà a vivere, ispirando future generazioni di attori e cineasti.

La perdita di Bernard Hill è sentita non solo dai suoi colleghi e dai fan, ma da tutti coloro che hanno apprezzato il suo lavoro e il suo impatto sull’industria dell’intrattenimento. Nel ricordarlo, emergono sentimenti di gratitudine per le sue memorabili interpretazioni che hanno arricchito la cultura cinematografica e televisiva mondiale.

Telepass, come disdire prima dell’aumento del 1°luglio senza pagare penali: ecco cosa fare

Il caro vita non cessa di lasciare in pace gli italiani. Questa volta gli aumenti toccano i servizi Telepass.

La principale società italiana di telepedaggio ha annunciato nuovi servizi e una ristrutturazione delle offerte di non poco conto.

Ma queste modifiche toccheranno tutti i clienti del servizio con aumenti del 113% delle tariffe. Nel dettaglio Telepass ritoccherà i prezzi del canone “base” a partire dal 1° luglio 2024, passando dagli attuali 1,83 euro a 3,90 euro al mese.

Certamente i servizi offerti saranno di più grazie all’opzione “Plus”, che offrirà ai clienti l’accesso a oltre 25 servizi, ma come abbiamo detto il rincaro previsto supererà il 113%.

Per sopperire a questi aumenti molti clienti hanno deciso già di passare ad altre alternative, altri invece procederanno alla chiusura del contratto.

Ma è possibile recedere dal contratto senza pagare penali?

La risposta è: si ed ecco tutto quello che c’è da sapere per disdire il contratto senza spese e senza penali.

Telepass, ecco come disdire prima dell’aumento del 1°luglio senza pagare penali

I rincari non sembrano abbandonare le famiglie italiane: dopo i conti corrente, l’energia e il gas e molti altri settori produttivi da gennaio 2024 sono aumentati anche i pedaggi autostradali.

E come se non bastasse altri rincari colpiranno gli automobilisti. Dal 1° luglio 2024 sono stati annunciati i nuovi rincari del canone Telepass “base” o Telepass Family: questo passerà da 1,83 a 3,90 euro al mese generando per gli utilizzatori un incremento di oltre il 113%.

A modificare anche il costo dell’offerta Pay per use che dal 1° luglio passerà da un costo di 2,50 euro al mese di utilizzo a 1 euro al giorno.

Questo permette di pagare soltanto i giorni in cui si utilizza il servizio, ed avrà un costo di attivazione di 10 euro, mentre è molto attesa un’altra novità per i giovani clienti.

Molti sono coloro che stanno decidendo di passare a soluzioni alternative come UnipolMove e MooneyGo. Si tratta delle più richieste la prima appartenente a UnipolMove, di proprietà dell’omonimo gruppo bancario, mentre MooneyGo, è di proprietà di Enel e Intesa Sanpaolo.

Ma è possibile disdire il contratto senza penali prima del 1° luglio 2024?

Per chi è un utente Telepass Family  è possibile recedere entro il 30 giugno 2024 senza penali  basterà comunicare come per tutti gli altri casi la disdetta grazie a 3 canili distinti: online, al telefono o in uno dei punti presenti sul territorio.

Dopo gli aumenti annunciati nelle settimane scorse, molti utenti stanno pensando di chiudere il contratto, Telepass offre la possibilità di farlo senza alcun costo, grazie alla possibilità di recedere dal contratto in caso di modifiche unilaterali dei contratti.

Telepass, ecco i canali da usare per disdire

Gli automobilisti possono recedere con effetto immediato e senza il pagamento di penali entro il 1° luglio 2024.

I canali possibili prevedono :

  • Il contatto tramite numero verde 800 904 940
  • L’invio di una mail di recesso all’indirizzo “[email protected]”;
  • Invio di una pec alla casella di Posta elettronica certificata [email protected];
  • Utilizzo del form online o scaricando un apposito modulo sul sito della società  inviandolo con raccomandata postale.

Oltre la richiesta di disdetta, andrà poi restituito il dispositivo presso uno dei Telepass Store, Centro Servizi Telepass o Telepass Point oppure andrà spedito tramite raccomandata postale a Telepass S.p.A.

Conserva copia del documento

Dopo aver proceduto alla restituzione del dispositivo Telepass, il soggetto riceve la conferma della disdetta.

Se si restituisce il dispositivo Telepass in uno dei punti assistenza, bisognerà conserverà  una copia del documento per poter dimostrare di aver disdetto il servizio in una data certa. Così si eviterà di incorrere in eventuali penali.

L’acchiappatalenti, il nuovo talent show di Milly Carlucci: ecco chi partecipa e come funziona

Ha inizio il 10 maggio il nuovo talent show condotto da Milly Carlucci, L’acchiappatalenti, che ancora prima di sbarcare sul piccolo schermo è costretto a rinunciare alla partecipazione del famoso comico Nino Frassica a causa del grave lutto del fratello Matteo. Prende il suo posto nel programma la vincitrice dell’ultima edizione di Ballando con le Stelle, Wanda Nara. La showgirl argentina entra come uno dei talent scout del programma insieme a Teo Mammucari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi e Sabrina Salerno. Ma in cosa consiste il loro ruolo e come funziona L’acchiappatalenti?

Il nuovo talent show in cerca di talenti: come funziona L’acchiappatalenti

Il format de L’acchiappatalenti, proposto da Frementle, prevede un’intensa competizione tra Teo Mammucari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi che ultimamente si è trovata protagonista di una grande polemica, Sabrina Salerno e Wanda Nara, ossia gli acchiappatalenti che devono dimostrare la loro capacità nel riconoscere il vero talento.

A seguito dell’esibizione di ogni talento individuato dai talent scout, questi dovranno confermare la loro scelta oppure rinunciare e trovarne un’altra. La vittoria dei partecipanti dipende dal voto della giuria composta da 3 personaggi famosi, la cui presidentessa è Simona Ventura, e quello del pubblico. Chi vince arriva alla competizione finale, prevista per l’8 giungo.

La scelta dei talent scout: chi si esibisce

Gli acchiappatalenti devono scegliere tra una serie di performer di ogni età e provenienza, che si cimentano in discipline diverse: cantanti, ballerini, acrobati e non solo. I partecipanti non sono necessariamente nuovi talenti, ma possono anche essere personaggi che hanno già partecipato a show italiani o internazionali di qualsiasi genere.

Oltre all’intuito, gli acchiappatalenti devono anche avere la velocità e capacità di argomentare la propria scelta per convincere la giuria e il pubblico a votare per il proprio talento.

Quando inizia il nuovo talent show

La prima edizione de L’acchiappatalenti è composto da quattro puntate e la finale, che a partire dal 10 maggio 2024 vanno in onda ogni venerdì su Rai1 in prima serata, dalle 21.30 alle 24.00.

Chi è Michela De Rossi: carriera, età e fidanzato dell’attrice di Briganti

Conosciuta per aver interpretato i panni della ribelle Filomena De Marco nella serie Netflix Briganti, Michela De Rossi è come un’attrice talentuosa e con alle spalle diverse esperienze nel cinema, teatro e televisione.

Ecco cosa sappiamo su di lei, curiosità, vita e carriera di Michela De Rossi.

Chi è Michela De Rossi: biografia, carriera e vita privata

L’attrice italiana nasce il 25 gennaio 1993 a Roma e fin da subito sviluppa una profonda passione per la danza e la recitazione: si diploma nel Centro di danza Balletto ed entra a Teatro Quirino, l’Accademia internazionale d’arte drammatica.

Michela De Rossi esordisce nel 2012 a teatro con Le mille e una notte, Adone e Così fan tutte, mentre fa la sua prima apparizione nelle serie tv nel 2017 in Squadra mobile e Rosy Abate.

L’anno successivo entra nel mondo del cinema interpretando il personaggio di Ambra in La terra dell’abbastanza, presentato al Festival di Berlino, ed è tra i protagonisti della serie televisiva I topi di Antonio Albanese.
Arriva anche nel panorama internazionale con il film statunitense I molti santi del New Jersey, il prequel della serie I soprano, e la serie australiana While the Men Are Away. Inoltre, nel 2022 è protagonista del film Io e Spotty.
Il suo più recente lavoro è stato nella serie Briganti che dal 23 aprile è disponibile su Netflix.

L’attrice è molto riservata, quindi non si sa molto della sua vita privata. Michela però ha condiviso alcune curiosità su se stessa.

Ecco alcune curiosità su Michela De Rossi

Fin dall’infanzia, Michela De Rossi ha mostrato un grande interesse per il mondo dello spettacolo. Balla da quando ha nove anni e tra gli stili di ballo che più preferisce ci sono il Jazz, la danza moderna e la dancehall.

Amante dello sport, Michela ha praticato scherma e ginnastica, e ha anche imparato a suonare uno strumento musicale molto particolare, i tamburi africani.

Nonostante la riservatezza riguardo alla sua vita privata, Michela De Rossi è molto attiva sui social ed è possibile seguirla su Instagram e anche su Facebook.

Matteo Falcinelli: un caso di arresto controverso in USA

Il 25 febbraio, Matteo Falcinelli, uno studente italiano di 25 anni iscritto a un Master alla Florida International University, è stato arrestato in circostanze altamente controverse a North Miami Beach. L’incidente, che ha avuto luogo in un locale che Falcinelli credeva essere un semplice bar, si è trasformato in un incubo che ha lasciato il giovane profondamente traumatizzato e con gravi conseguenze psicologiche.

Un arresto controverso a Miami: la vicenda

Entrato in un locale pubblicizzato come bar, Matteo Falcinelli si è ritrovato in un contesto inaspettato quando gli è stata offerta la compagnia di una donna a un prezzo esorbitante. La situazione è rapidamente degenerata dopo che Falcinelli ha perso i suoi cellulari e, nonostante l’aiuto di un buttafuori, una discussione ha portato all’intervento della polizia. Al momento dell’arresto, Falcinelli non era collaborativo, confuso e disorientato dalla situazione.

Trattamento post-arresto e reazioni

Le immagini del trattamento subito da Matteo Falcinelli dopo il suo arresto hanno suscitato indignazione e preoccupazione a livello internazionale, evidenziando una situazione estremamente grave. La diffusione di queste immagini ha mostrato Matteo Falcinelli legato in una posizione fortemente restrittiva, in circostanze che hanno impedito una normale respirazione, portando a un ulteriore deterioramento del suo stato di salute mentale e fisica. Questo trattamento, considerato da molti come inumano, ha avuto conseguenze devastanti, culminando in un ricovero di cinque giorni in un ospedale psichiatrico, dove Falcinelli ha tentato il suicidio più volte.

Questa serie di eventi ha messo in luce gravi questioni riguardanti le pratiche di detenzione e il rispetto dei diritti umani e della dignità individuale. Il caso di Falcinelli solleva preoccupazioni significative riguardo alla formazione e alle procedure adottate dalle forze di polizia, specialmente in termini di trattamento di individui con potenziali problemi di salute mentale. La comunità internazionale, insieme agli enti per i diritti umani, ha espresso forte disapprovazione per le modalità di trattamento evidenziate dalle immagini, richiedendo un’indagine approfondita e misure correttive immediate.

La ricerca di giustizia per Matteo Falcinelli

La famiglia di Matteo Falcinelli, dopo un periodo di silenzio motivato dalla paura di possibili ritorsioni, ha deciso di interrompere il silenzio per cercare giustizia. L’incidente ha lasciato segni profondi in loro, soprattutto in Vlasta Studenicova, la madre di Falcinelli, che ha descritto in modo commovente le conseguenze durature sulla vita di suo figlio. L’incidente non solo ha causato gravi danni fisici, ma ha anche scatenato disturbi psicologici significativi, tra cui un persistente stato di terrore che impedisce a suo figlio di condurre una vita normale e di sentirsi sicuro anche nelle attività quotidiane più semplici.

La decisione di parlare pubblicamente non è stata facile, data la gravità delle conseguenze emotive e la paura delle ripercussioni. Tuttavia, la determinazione di Vlasta e della sua famiglia nel portare alla luce la verità e nel cercare giustizia dimostra un impegno notevole verso la difesa dei diritti umani e la prevenzione di futuri incidenti simili. Questo caso sottolinea l’importanza di affrontare e denunciare le ingiustizie, nonostante le difficoltà e le paure che possono sorgere.

Supporto Consolare e Azioni Diplomatiche

L’incidente che ha coinvolto Falcinelli ha catturato l’attenzione non solo della sua famiglia e della comunità locale, ma anche delle autorità italiane a più livelli. Il Consolato Generale d’Italia a Miami ha svolto un ruolo attivo nel monitorare la situazione, interloquendo con le autorità locali per mettere in luce l’inaccettabilità dei trattamenti subiti da Falcinelli. Questa azione diplomatica è cruciale, poiché evidenzia la serietà con cui il governo italiano persegue la protezione dei suoi cittadini all’estero.

Inoltre, l’intervento del Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ulteriormente rafforzato l’impegno del governo nel garantire che i diritti dei cittadini italiani siano rispettati globalmente. Il Ministro Tajani ha espresso preoccupazione per il caso, sottolineando l’importanza di monitorare attentamente le situazioni in cui i cittadini italiani vengono detenuti all’estero. Questa enfasi non solo aiuta a garantire che i cittadini italiani ricevano un trattamento equo e conforme alle norme internazionali di giustizia e diritti umani, ma invia anche un messaggio chiaro sul fatto che l’Italia si assume seriamente la responsabilità di tutelare i suoi cittadini ovunque essi si trovino.

L’attenzione prestata al caso da parte delle alte sfere del governo italiano può anche fungere da deterrente contro possibili abusi futuri nei confronti di altri cittadini italiani all’estero, evidenziando la reattività delle istituzioni italiane in situazioni di crisi. Questo caso serve come esempio dell’impegno continuo dell’Italia a mantenere una vigilanza attiva sulla sicurezza e il benessere dei suoi cittadini nel mondo, riaffermando l’importanza della diplomazia e del sostegno consolare nella protezione dei diritti umani e civili.

Il caso di Matteo Falcinelli è un drammatico promemoria delle difficoltà che possono emergere quando i cittadini si trovano coinvolti in sistemi giuridici esteri sotto circostanze eccezionali. Mentre la famiglia cerca giustizia e il governo italiano segue la situazione, la comunità internazionale osserva attentamente, sperando in un’esito che porti a giustizia e riforme nei trattamenti dei detenuti.

Rubinetti a risparmio idrico: ecco cosa sono e come funzionano

Oggi più che mai, si è sempre più consapevoli dell’importanza di scegliere attrezzature e strumenti, anche per la propria abitazione, che consentano un risparmio energetico o idrico.

Proprio per questo motivo, si sta sentendo molto spesso parlare anche dei cosiddetti “rubinetti a risparmio idrico”. Cosa sono questi rubinetti e come funzionano esattamente per consentire un risparmio idrico per la propria abitazione?

In questo articolo vediamo nello specifico come funziona il meccanismo dei rubinetti a risparmio idrico e quali sono le motivazioni principali per cui potrebbe essere vantaggioso scegliere di installare dei rubinetti a risparmio idrico.

Rubinetti a risparmio idrico: a cosa servono

Capita sicuramente alla maggior parte delle persone che per poter riscaldare l’acqua, soprattutto durante il periodo invernale, occorre purtroppo attendere qualche minuto.

Questo significa che per consentire che l’acqua si riscaldi e diventi calda per potersi lavorare o fare una doccia, si determina chiaramente uno spreco di acqua.

Inoltre, occorre anche precisare che il flusso di acqua risulta essere collegato allo scaldabagno.

Dunque, oltre allo spreco di acqua, quando viene messo in funzione lo scaldabagno per poter avere l’acqua calda, avviene automaticamente anche uno spreco di energia, di gas oppure di elettricità, in base al tipo di scaldabagno installato nell’abitazione. 

Inutile sottolineare che questa pratica, ripetuta nel tempo, per anni, avrà naturalmente un impatto di non poco conto sull’ambiente, oltre che sulle spese da pagare in bolletta.

Ecco quindi il motivo per cui sono stati progettati dei rubinetti a risparmio idrico ed energetico

Si tratta di rubinetti appositamente pensati per consentire una riduzione degli sprechi, grazie ad una tecnologia e ad un meccanismo all’avanguardia che consente di monitorare e ridurre i consumi dell’acqua, così da avere un ridotto impatto ambientale.

Come funzionano i rubinetti a risparmio idrico

Dunque, per chi è interessato ad installare dei rubinetti e dei miscelatori a risparmio idrico, vediamo nello specifico come funzionano.

Come abbiamo già anticipato, si tratta di rubinetti che sono in grado di andare a limitare il consumo dell’acqua, riducendone sia la temperatura che la portata.

Grazie all’utilizzo di innovative tecnologie, infatti, i rubinetti a risparmio idrico sono composti da alcuni dispositivi interni.

In particolare, tra le componenti che non possono mancare nei rubinetti a risparmio idrico, vi è il limitatore di portata.

Dunque, si tratta di una leva e di una valvola che insieme permettono di limitare la quantità di acqua erogata. In tal senso, la leva si solleva con un meccanismo a step e mentre la valvola impedisce l’erogazione libera del flusso di acqua.

Questo sistema di limitatore di portata, dunque, permette di erogare differenti quantità di acqua.

Nel primo step, infatti, viene erogata una quantità minima mentre, con lo step successivo una quantità maggiore.

Un secondo sistema che contraddistingue i rubinetti a risparmio idrico è costituito dall’aeratore. Si tratta di un meccanismo costituito da un sistema di retine.

L’obiettivo di questo sistema è quello di andare a ridurre la quantità di acqua in uscita, miscelandola con l’aria.

Infine, i rubinetti a risparmio idrico sono composti anche da una cartuccia. Il ruolo della cartuccia è quello di andare a regolare al meglio il flusso di acqua e di impostare la temperatura a seconda delle esigenze.

Per altri consigli, ti consigliamo il seguente articolo: Se vuoi risparmiare acqua in casa evita tutti questi sprechi che gonfiano la tua bolletta.

Come ridurre gli sprechi nell’uso dell’acqua

Secondo una ricerca dell’ISTAT, soltanto in Italia vengono consumati circa 419 litri di acqua al giorno per ciascun cittadino. Molta dell’acqua consumata è semplicemente sprecata.

Proprio per questo motivo, i rubinetti a risparmio idrico possono essere considerati come una delle principali scelte per coloro che desiderano avere in casa un bagno eco friendly.

Infatti rispetto a un rubinetto tradizionale, con un rubinetto a risparmio idrico è possibile passare da un consumo di acqua di circa 12 litri al minuto ad un consumo di soli 5 litri. 

Inoltre, occorre evidenziare che ci sono anche tante altre strategie e tattiche che possono essere adottate al fine di ridurre ulteriormente gli sprechi dell’acqua, soprattutto nel bagno di casa.

Innanzitutto, aggiustare eventuali rubinetti del bagno che gocciolano, così come pulire i filtri della lavatrice così da permettere un funzionamento sempre efficace.

Al contempo, un altro consiglio utile per evitare sprechi è quello di installare uno sciacquone differenziale, che permette quindi di svuotare la cassetta per metà, qualora non sia necessario un uso eccessivo dell’acqua.

Se ti interessano altri suggerimenti e consigli per evitare sprechi di acqua, ti consigliamo anche la lettura del seguente articolo: Come non sprecare acqua: 8 modi per ridurre i consumi in casa e i costi in bolletta.

Decreto Pnrr, intensificati i controlli sull’efficientamento energetico: ecco le novità

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L’Assemblea del Senato, nella giornata del 23 aprile 2024, ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto PNRR che contiene, tra le tante novità, l’intensificazione dei controlli sull’efficientamento energetico.

Sono state integrate, inoltre, modifiche che puntano al rafforzamento della lotta contro il lavoro irregolare e la promozione d’adozione di infrastrutture elettriche nel territorio nazionale.

Il testo del provvedimento prevede nuove misure per la regolarizzazione del lavoro e per accelerare sulla via della mobilità sostenibile.

Pnrr, nuove regole sui controlli sull’efficientamento energetico

Una delle principali novità introdotte da Decreto Pnrr 4 è il controllo e la trasparenza sull’efficientamento energetico, per garantire la correttezza degli interventi.

Si tratta, in particolare, di un vero e proprio elenco dettagliato di tutte le asseverazioni rendicontate. L’elenco rappresenta un passo in avanti molto importante, nella direzione della trasparenza e del controllo sugli interventi.

Per essere più precisi, le asseverazioni rendicontate sono accompagnate da un codice univoco (ASID) e anche da un codice di progetto (CUP). Si tratta, in entrambi i casi, di strumenti imprescindibili per monitorare l’effettiva implementazione delle misure di efficientamento e la loro conformità alle normative vigenti.

Oltre a ciò, il controllo è accompagnato dalle verifiche dell’ENEA. Questo incrocio di controlli è molto utile per garantirne la massima efficacia. Non solo: così facendo, ci si assicura che ogni intervento sia effettuato nel rispetto dei criteri di ammissibilità del superbonus e sia conforme alle disposizioni europee in materia di tutela degli interessi finanziari.

Accelerazione delle colonnine di ricarica elettrica

Un altro punto importante riguarda le infrastrutture di ricarica elettrica. L’obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo sostenibile e il supporto alla transizione energetica.

Le novità introdotte sono diverse e sono tutte volte a semplificare la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica, ovvero le più comunemente conosciute colonnine elettriche.

Anche questo è solo uno dei tanti passi in avanti e, un altro, è proprio quello rappresentato dall’articolo 12, comma 16-bis, che stabilisce nuove disposizioni durante l’esame alla Camera, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sulla semplificazione delle autorizzazioni per l’installazione di stazioni di ricarica elettrica.

Cosa prevede? In assenza di vincoli ambientali, paesaggistici, culturali o restrizioni imposte dalla normativa dell’Unione europea, le istanze per l’occupazione del suolo pubblico e per la realizzazione delle opere connesse vengono automaticamente accettate, se non respinte entro trenta giorni dalla loro presentazione.

In ogni caso, l’ente proprietario della strada può comunque imporre prescrizioni specifiche anche dopo la scadenza del termine. Inoltre, può adottare determinazioni di autotutela.

Come funziona la patente a crediti

Un capitolo particolarmente importante riguarda la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Con decorrenza dal 1° ottobre 2024, è prevista l’introduzione dell’obbligo di possesso di una patente a crediti. Chi sono i soggetti obbligati? La patente sarà obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili.

La patente a punti o a crediti consiste in un sistema che prevede un meccanismo di accumulo e decurtazione di crediti, basato sulla condotta lavorativa della ditta e sul rispetto di tutte le norme attualmente in vigore in tema sicurezza.

L’obiettivo della misura è quello di incentivare la legalità, l’utilizzo dei sistemi di protezioni e il miglioramento delle condizioni di lavoro, al fine di evitare incidenti e morti.

L’altra faccia del provvedimento è quello di inasprire le sanzioni amministrative contro il lavoro nero, che registra numeri particolarmente elevati proprio nel settore edilizio.

Inizialmente, la patente avrà una dotazione di 30 crediti. Per continuare a svolgere la propria attività nei cantieri è necessario essere in possesso di almeno 15 crediti. Ci sono solo alcune eccezioni che permettono comunque il completamento dei lavori in corso.

Contrasto al lavoro irregolare

Un ultimo tema importante riguarda il contrasto al lavoro irregolare. Sono state introdotte nuove disposizioni in materia di appalti pubblici e privati, intervenendo nelle seguenti materie:

  • trattamento economico e normativo del personale impiegato nell’appalto di opere o servizi e nel subappalto
  • verifica della congruità dell’incidenza della manodopera nell’ambito degli appalti pubblici e privati di realizzazione dei lavori edili
  • sanzioni applicabili in caso di versamento del saldo finale in assenza di esito positivo della verifica o di previa regolarizzazione della posizione da parte dell’impresa affidataria dei lavori

Leggi anche: Quanto si risparmia con l’efficienza energetica: costi previsti e tagli in bolletta

Eurovision, arriva il divieto di esporre la bandiera della Palestina: le motivazioni

La bandiera Palestinese non potrà essere esposta durante l’Eurovision Song Contest 2024. Il divieto vale anche per altre bandiere, fatta eccezioni per quelle degli Stati in gara, e per altri simboli politici. La motivazione è da ricercare non solo nel regolamento ma anche nelle decisioni prese per tutelare la sicurezza dell’evento.

Niente bandiera Palestinese all’Eurovision 2024

C’era da aspettarselo questo divieto in quanto in ogni edizione dell’Eurovision è sempre stato vietato di esporre simboli politici. Il motivo? La competizione canora internazionale è sempre stata apolitica ed esporsi direttamente potrebbe danneggiare la buona riuscita dell’evento e causare dei disagi enormi sia agli organizzatori che ai concorrenti in gara.

Le uniche bandiere che si potranno esporre durante tutte le due semifinali e la finale dell’11 maggio 2024 saranno quelle dei Paesi che stanno effettivamente gareggiando all’Eurovision in quanto non costituiscono atti politici o di protesta.

Claudio Fasulo, curatore dell’evento, in conferenza stampa ha chiarito che la questione delle bandiere all’Eurovision non è una novità in quanto presente nel regolamento da decine d’anni.

Ad oggi, mostrare la bandiera della Palestina durante la gara potrebbe costituire anche un problema di sicurezza in quanto tra le Nazioni in gara figura anche Israele, Stato che sta attualmente combattendo una guerra sulla Striscia di Gaza, exclave del territorio palestinese controllata da Hamas.

Attese proteste pro Palestina: l’allerta di Israele

Nonostante sia vietato esporre bandiere palestinesi durante la competizione canora, nessuno vieta di esporre le stesse bandiere nella città in cui si terrà l’Eurovision 2024. A Malmoe, città svedese che ospiterà l’Eurovision, sono attese infatti molte proteste a favore della Palestina.

Ciò che ha fatto aumentare il livello di allerta è la presenza di cittadini israeliani che si recheranno in Svezia per supportare la loro cantante in gara: Eden Golan, che porterà il brano Hurricane.

A tal proposito, il Ministero della Sicurezza israeliano ha pubblicato un avviso per i cittadini israeliani che intendono partecipare all’evento:

Gli israeliani che intendono recarsi in città valutino la necessità del viaggio. L’avviso è limitato al periodo degli eventi dell’Eurovision e soggetto a una valutazione della situazione.

Il Comando centrale del Fronte Interno dell’esercito israeliano si è interessato, allo stesso modo del ministero, alla sicurezza dei cittadini israeliani che assisteranno dal vivo all’Eurovision comunicando che saranno istituite delle linee guida per garantire loro la incolumità.

L’allerta del Ministero degli Esteri italiano

Anche il nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha invitato i cittadini italiani presenti a Malmoe durante l’Eurovision 2024 alla prudenza. Sul portale Viaggiare Sicuri si legge infatti:

In occasione dell”Eurovision Song Contest 2024′, che si terrà a Malmo dal 7 all’11 maggio 2024, si consiglia di esercitare particolare cautela, di mantenere alta la soglia dell’attenzione e di seguire le indicazioni di sicurezza diramate dalle Autorità svedesi.

Leggi anche: Eurovision 2024, ecco la scaletta dei cantanti in gara: quando canta Angelina Mango?