Certificato pensione INPS: come richiederlo e cosa fare

Certificato di pensione che cos'è, come funziona e come utilizzarlo? Il primo passo alla pensione porta al rilascio del certificato INPS.

Mi manca il certificato pensione cosa posso fare? Come faccio a sapere se ho tutti i requisiti per andare in pensione? Quando il certificato INPS serve per ottenere l’anticipo di 1.500 euro? Non sono pochi i lettori che in prospettiva della chiusura dell’anno si chiedono se hanno maturato o meno il diritto alla pensione. Se possono ancorarsi a uno dei tanti trattamenti previdenziali attivi fino al 31 dicembre 2022. È vivo il forte sentore che quello che non si raggiunge finirà tra le occasioni perse.

È, importante, comprendere che l’INPS non distribuisce un solo trattamento di pensione, ma esistono diverse formule previdenziali che permettono ai lavoratori di poter andare in pensione. Infatti, non tutti i lavoratori utilizzando il medesimo strumento per collocarsi in quiescenza.

Esistono delle condizioni che portano i cittadini a confrontarsi con la gestione previdenziale presso cui sono iscritti per poter abbracciare uno scivolo, un prepensionamento o un vero trattamento previdenziale.

Prima di poter parlare di pensione, occorre valutare tutti gli elementi che la compongono, come ad esempio, la gestione in cui si rientra, la data d’iscrizione contributiva e assicurativa, la categoria di lavoro e così via. 

Certificato pensione INPS: come funziona e quando arriva

Come riportato da laleggepertutti.it, in uno solo caso si può pensare di presentare la richiesta all’INPS per l’accesso al diritto alla pensione anticipata ordinaria.

Una prestazione economica riconosciuta con una certa anzianità contributiva. In questo caso, infatti, i lavoratori che dispongono nel proprio cassetto previdenziale di un numero contributivo pari a 42 anni e dieci mesi, possono allontanarsi dal lavoro per la pensione considerando una finestra mobile di tre mesi.

In questo contesto, le donne possono utilizzare la medesima prestazione previdenziale con la differenza di un anno in meno rispetto agli uomini, quindi, a 41 anni e dieci mesi. 

Nello stesso moto, l’assicurazione generale obbligatoria rilascia una pensione anticipata a 64 anni di età, se non è presente un’anzianità alla data del 31 dicembre 1995. Per questa formula, sono sufficienti 20 anni di contributi. Tuttavia, vige il limite dell’importo riferito all’assegno pensione, liquidato con non meno di 2,8 volte il trattamento minimo. 

I lavoratori precoci sono l’unica figura strettamente legata alla pensione anticipata, per cui, è necessario rispettare i vincoli e le condizioni disposte dalla normativa sulla possibilità di agganciarsi al requisito di 41 anni di versamenti. 

Esistono, poi, i trattamenti previdenziali in via sperimentale, in questo caso non solo occorre rispettare i requisiti fissati per ogni prestazione, ma anche rispettare le date di chiusura della misura. L’esempio, cade sui trattamenti anticipati Opzione donna e Quota 102. E, per finire, troviamo la pensione di vecchiaia.

Quanti e quali requisiti servono per la pensione di vecchiaia 2022?

 La regola principale sulla pensione di vecchiaia porta a un trattamento economico previdenziale rilasciato se presente un’età anagrafica e una contributiva.

Il primo requisito è fissato in 67 anni, il secondo criterio prevede un’anzianità contributiva pari a 20 anni di contribuzione. La distinzione dalla regola principale cade sui lavoratori carenti di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995.

E, ancora, per coloro che si sono agganciati al sistema contributivo per il calcolo dell’assegno pensione. In questi casi, è necessaria la normativa prevede la presenza di un terzo valore, in termini di requisiti. È, necessario, infatti, che l’importo dell’assegno pensione risulti liquidato con un valore non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale. 

Sulla base del terzo elemento individuabile nella pensione di vecchiaia, ti invito a leggere questo articolo: “In pensione con 702 euro al mese, non per tutti requisiti al 31 dicembre 2022”.

Intanto, coloro che sono agganciati ai fondi speciali ottengono delle diverse agevolazioni.

A titolo di esempio. I lavoratori iscritti al Fondo lavoratori dello spettacolo, così come gli sportivi professionisti e, ancora coloro registrati presso il Fondo volo possono agganciarsi alla pensione di vecchiaia con un requisito ridotto. Per i dipendenti tale possibilità viene connessa alla presenza di un’invalidità pensionabile all’80%. 

I lavoratori usurai e notturni possono agganciarsi alla pensione di anzianità con Quota 97,6. Possono collocarsi in quiescenza a 61 anni e sette mesi di età, se risulta un’anzianità di almeno 35 anni di contribuzione. 

Quando si può attivare il prepensionamento?

Il prepensionamento permette di accedere a uno scivolo pensione, più conosciuto come una forma di anticipo. In altre parole, non si ottiene la pensione, ma un sostegno al reddito fino al perfezionamento dei requisiti necessari per il rilascio del trattamento previdenziale a cui si ha diritto. 

È, possibile, accedere a uno scivolo pensione di cinque anni. Per questo punto, ti consiglio di leggere questo articolo: Ecco lo scivolo pensione di 5 anni valido per il 2022 e 2023

E, ancora, i lavoratori appartenenti alle categorie tutelate possono agganciarsi allo scivolo garantito dallo Stato italiano, più conosciuto come Ape sociale

Anche, in questo caso, ti consiglio di leggere un ultimissimo aggiornamento disponibile in questo articolo: “In pensione con 1.500 euro al mese con l’Ape sociale”. 

Cumulo, totalizzazione e ricongiunzione dei contributi utili ai fini della pensione

Non tutti i lavoratori vantano una carriera lavorativa continua, anzi è più facile trovare delle situazioni contributive frammentate o accreditate a singhiozzo. Il punto? È possibile possedere più di una contribuzione spartita in diverse gestioni INPS. 

In linea generale, la normativa permette il cumulo gratuito dei contributi presenti in diverse gestioni INPS, ai fini del raggiungimento del criterio contributivo, necessario per ottenere il rilascio di un trattamento previdenziale. 

L’altro strumento contemplato dall’ordinamento previdenziale è la totalizzazione contributiva, fortemente richiesta per agganciarsi al trattamento di vecchiaia, inabilità o anzianità.

E, ancora la tipologia della pensione ai superstiti. Attraverso la totalizzazione contributiva si ottiene il ricalcolo della contribuzione utile per la pensione con il sistema contributivo.  

E, infine, esiste la possibilità ricongiungere i contributi dirottandoli in un unico posto, ovvero dando l’esclusiva a una sola gestione. Si tratta di uno strumento oneroso.

Va detto che, scegliendo il computo nella gestione separata si attiva la medesima procedura in forma gratuita. C’è da dire che per diverse categorie di lavoratori pubblici la totalizzazione è uno strumento previsto da prassi per gli iscritti.

Alla luce delle considerazioni emerse dalla panoramica previdenziale innanzi riassunta, affiora la presenza di un documento base, indispensabile per valutare i requisiti, le condizioni e i limiti della prestazione economica a cui si ha diritto. 

Infatti, l’estratto conto previdenziale disponibile nei servizi online dell’INPS, contiene tutti gli elementi contributi di cui necessita il lavoratore per poter richiedere la pensione o un prepensionamento

Tuttavia, è consigliabile richiedere il documento Ecocert, in quanto, l’INPS considera l’estratto conto privo di valore ma solo contenenti dati finalizzati alla presenza delle informazioni contributive personali. Mentre, l’Ecocert viene considerato dall’Istituto come un documento certificativo. 

Nell’appurare la presenza del diritto alla pensione potrebbe emerge una carenza di annualità contributiva per cui, sarebbe necessario il riscatto.

Tuttavia, prima di procedere è consigliabile rivolgersi all’INPS sfruttando tutti i canali messi a disposizione dall’Istituto, oppure, consultarsi con un professionista esperto nel settore.

È importante confrontare prima le proprie esigenze economiche, intrecciabili ai vantaggi. Esistono delle condizioni sfavorevoli nell’operazione di riscatto che pochi sanno e riguarda la parte onerosa dell’operazione. 

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate