Come avere la doppia pensione, ecco cosa dice la legge 

Come avere due assegni pensione? A chi spetta la doppia pensione? Limiti, requisiti e condizioni per il rilascio di un doppio trattamento economico pensione.

Come avere la doppia pensione? La legge italiana non pone motivi ostativi alla doppia pensione, se sussistono tutti i requisiti e le condizioni dettate dalla normativa. Dunque, un doppio trattamento economico previdenziale viene contemplato dalla normativa, se strettamente legato dalla presenza di una o più condizioni.

Sulla base degli elementi rilevati dall’Osservatorio Casellario centrale pensionati, appare in chiaro che molte persone percepiscono un doppio trattamento economico previdenziale. Questo, perché in linea sommaria se una pensione appare del tutto non sufficiente il titolare della prestazione può presentare la richiesta per una pensione aggiuntiva, quindi, una doppia pensione.

Non tutto è semplice, l’INPS non rilascia un doppio cedolino solo perché insufficiente a soddisfare i bisogni familiari. Tuttavia, esistono delle condizioni che permettono ad alcune persone di godere di un trattamento economico aggiuntivo. 

Si pensi, ad esempio, alle condizioni che fanno scattare la pensione di reversibilità, oppure, alla presenza di una malattia accertata dall’INPS, per cui scatta il rilascio dell’assegno d’invalidità.

Anche la rendita integrativa può rappresentare una pensione aggiuntiva al trattamento principale. Insomma, le strade possono essere davvero tante, ecco perché cercheremo d’individuare le più utilizzate dalle persone. 

Le direttive di legge sulla doppia pensione, i casi di ammissibilità e limiti reddituali  

La doppia pensione non spetta a tutti. Esistono dei limiti, criteri e condizioni che interfacciandosi tra loro possono permettere l’aggancio del trattamento principale ad altra forma economica previdenziale. Certo se il discorso cade sulla pensione di reversibilità, appare semplice capire perché una persona percepisce ogni mese una doppia pensione.

Come spiegato anche da Money.it, l’assegno di reversibilità viene rilasciato dall’INPS in presenza del decesso del titolare del trattamento economico previdenziale. Nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa è possibile percepire la doppia pensione, ovvero la prima diretta e l’altra di reversibilità.

Il riferimento principale per ottenere il rilascio della doppia pensione, sono i limiti reddituali, quali:

  • prevista una riduzione nella misura del 25%, applicata sul reddito familiare più alto di tre volte il trattamento minimo previsto rilasciato dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti;
  • prevista una riduzione nella misura del 40%, applicata sul reddito familiare più alto di quattro volte il trattamento minimo previsto rilasciato dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti;
  • prevista una riduzione nella misura del 50%, applicata sul reddito familiare più alto di cinque volte il trattamento minimo previsto rilasciato dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

In ogni caso, per il 2022 il valore reddituale annuo di riferimento da non superare per non perdere il beneficio economico corrisponde alla quota di 6.702,54 euro.

L’erogazione della pensione complementare abbinata alla pensione diretta, ecco la doppia pensione che pochi conoscono 

In questa circostanza, il riferimento della doppia pensione cade sulla presenza della contribuzione versata in un fondo complementare. 

Non tutti sono solerti a pianificare il futuro previdenziale, ma c’è chi considerando l’aggancio del sistema contributivo valuta la presenza di un assegno pensione decisamente basso, prettamente legato non alla carriera lavorativa, ma al cumulo di contribuzione versata o accreditata.

Ecco, perché, se attivato per tempo o comunque nella fase piena della carriera lavorativa la scelta di un pagamento di quote nella previdenza integrativa può rappresentare solo un vantaggio. 

Spesso sentiamo parlare di amici o colleghi che a 57 anni percepiscono una rendita mensile, altro non è che il frutto dei versamenti pagati nella pensione complementare. Oltre tutto, il montante accumulato nel corso degli anni può essere riscattato anche in un’unica soluzione.

Un trattamento economico assistenziale può costituire una doppia pensione

È possibile agganciare la pensione diretta al trattamento economico assistenziale spettante. Non tutte le persone sanno che la pensione d’invalidità può essere tranquillamente abbinata a una pensione diretta.

La prima viene rilasciata sono la lente d’ingrandimento dell’ASL – INPS che certifica con estrema oculatezza la presenza della ridotta capacità lavorativa, l’altra frutto del montante contributivo accumulano negli anni lavorativi. 

L’importo della pensione d’invalidità corrispondente a un valore di 291,95 euro, non cambia per coloro a cui è stata riconosciuta un’invalidità nella misura piena al 100% rispetto a chi è stata attribuita una percentuale ridotta, ma non inferiore al 74%.

Le possibilità di ricevere la doppia pensione aumentano, considerando un limite reddituale non più alto di 17.271,19 euro (dati 2022).

Infine, ricordiamo che nei casi d’invalidità grave l’INPS riconosce l’assegno di accompagnamento, una misura strettamente compatibile con una pensione diretta, senza limiti reddituali.

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