Il Bologna esonera Mihajlovic, ecco chi sarà il nuovo allenatore

Il Bologna ha esonerato dopo più di tre anni Sinisa Mihajlovic, a causa dello scarso rendimento di inizio stagione. Ecco chi sarà il nuovo allenatore.

La Serie A 2022/2023 ha il suo primo esonero, si tratta di Sinisa Mihajlovic cacciato dal Bologna dopo lo scarso rendimento di inizio stagione. Il serbo è stato esonerato nella giornata di ieri e ora impazza il nome per il nuovo allenatore degli emiliani. Ecco chi sarà.

Il nuovo allenatore del Bologna

Il nuovo allenatore del Bologna dovrebbe essere deciso nelle prossime ore. Verso la fine della giornata anche prima, dovremmo avere il nome definitivo che siederà al posto di Sinisa Mihajlovc. I nomi più importanti che si fanno per la panchina emiliana sono due.

Da una parte c’è Claudio Ranieri, uno dei mister che può avere la fortuna e l’orgoglio di dire agli altri di aver vinto una Premier League, quella nel 2016 col Leicester. Difatti, l’ex tecnico tra le altre della Roma, sa come prendere le squadre e salvarle dalle situazioni difficili, quindi potrebbe fare al caso del Bologna.

L’altro nome che si fa più insistentemente è quello di Thiago Motta. L’ex allenatore dello Spezia, ha fatto vedere l’anno scorso di saper prendere la salvezza con pochi patemi, e se dovesse sedersi sulla panchina che era di Mihajlovic, potrebbe fare un salto di qualità per puntare alla metà della classifica.

La storia di Claudio Ranieri

Claudio Ranieri il prossimo ottobre compirà 71 anni, e se dovesse tornare ad allenare sulla panchina del Bologna sarebbe automaticamente l’allenatore con più anni d’età in Serie A e tra i più esperti in tutta Europa. L’ultima sua avventura è stata col Watford, in Premier League, ma non è andata benissimo.

Lo scorso ottobre, infatti, ha preso l’altro team dei Pozzo, proprietari già dell’Udinese, ma a gennaio dopo 7 punti appena in 13 match è stato esonerato. L’ultima avventura in Italia è stata alla Sampdoria, sempre nel mese del suo compleanno infatti firmò nel 2019 un biennale.

Con la doria le cose sono andate bene tanto che sono state centrate senza molte difficoltà due salvezze di fila. È chiaro, poi, che Claudio Ranieri lo ricordiamo come suddetto per la splendida vittoria della Premier League con il Leicester nel 2016, ma anche per le grandi stagioni sulla panchina della Roma, con lo scudetto sfiorato nel 2010.

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La storia di Thiago Motta

Thiago Motta ha da poco compiuto 40 anni e difatti la sua carriera da allenatore è agli inizi. La prima esperienza risale al 2018, quando diventa allenatore del PSG Under 18, appena dopo il ritiro avvenuto proprio con la maglia dei parigini.

In seguito, a ottobre 2019 arriva sulla panchina del Genoa, squadra che lo ha lanciato da giocatore nel 2008/2009 e che gli ha permesso di arrivare all’Inter del triplete. Tuttavia, le cose non vanno bene e a dicembre già deve fare le valigie, poiché la squadra è ultima in classifica.

L’esperienza migliore per Thiago Motta arriva con lo Spezia, che lo nomina allenatore nel luglio 2021, con il compito difficile di ripetere la stagione precedente con Italiano, ovvero centrare la salvezza. I primi mesi sono complicati e addirittura nelle ultime partite di dicembre, l’ex nazionale italiano viene esonerato per gennaio.

A Napoli però avviene la svolta, con la vittoria dello Spezia per 0-1 al Maradona e altre vittorie successive, tra cui a Milano contro il Milan, gli permettono di continuare e arrivare alla salvezza.

Altri nomi: Paulo Sousa e non solo

Un altro nome per il Bologna del quale aveva parlato lo stesso Mihajlovic dopo la trasferta in casa dello Spezia è quello di Paulo Sousa. Il portoghese ex allenatore della Fiorentina, tuttavia, non sembra più essere in corsa per allenare gli emiliani.

Tra gli altri nomi che sono stati accantonati, poi, spunta quello di Roberto De Zerbi. Questi, senza più il contratto con lo Shakthar per via dei noti problemi di guerra, è stato contattato ma avrebbe posto una condizione ai dirigenti del Bologna, ovvero quella di avere le dimissioni di Mihajlovic.

In pratica, l’ex tecnico del Sassuolo per il rispetto verso il suo omologo serbo, voleva che questi si dimettesse e che non fosse esonerato. Difatti, una delegazione rossoblu è arrivata a Roma da Sinisa, ma questi ha rifiutato e quindi la candidatura di De Zerbi è saltata.

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