L’Intelligenza Artificiale potrebbe presto aiutare l’Italia a risollevare il proprio PIL?

L'uso dell'Intelligenza Artificiale è cresciuto esponenzialmente in tutti i settori: in esso, la chiave per favorire la crescita del PIL italiano?

L’esordio di un’era digitale avanzata si profila all’orizzonte. Almeno, stando al recente report di The European House – Ambrosetti, “AI 4 Italy: impatti e prospettive dell’intelligenza artificiale generativa per l’Italia e il Made in Italy”, elaborato in sinergia con Microsoft.

I dati raccolti offrono una riflessione stimolante, proponendo l’intelligenza artificiale generativa come potenziale leva per l’incremento del Prodotto Interno Lordo nazionale.

Con l’Italia al crocevia di importanti sfide demografiche e di mercato, l’intelligenza artificiale emerge come uno strumento promettente per rafforzare la crescita e spingere l’innovazione.

Il potenziale economico dell’Intelligenza Artificiale Generativa

L’avvento dell’intelligenza artificiale generativa non è solo una frontiera tecnologica: è un potente motore economico con la capacità di riformulare le basi del PIL italiano.

Secondo lo studio “AI 4 Italy“, questa tecnologia avanzata potrebbe tradursi in una crescita massiva del 18%, una cifra che si traduce in un iniezione di 312 miliardi di euro nell’economia nazionale.

Non si tratta di una previsione ottimistica: riflette la capacità dell’IA di ottimizzare processi e servizi, rivoluzionando il modo in cui le aziende operano e generano valore.

L’IA generativa – come quella di Bard o di ChatGPT, per intenderci – va ben oltre l’automazione tradizionale. Essa apprende, si adatta e crea, offrendo soluzioni innovative ai problemi complessi, dalla manifattura alla finanza, dalla salute alla gestione customer service.

Con l’IA, i dati diventano intuizioni, e le intuizioni si traducono in decisioni aziendali che possono accelerare la crescita e affinare la competitività su scala globale.

L’impulso di crescita promesso dall’IA è particolarmente significativo in un contesto in cui l’Italia si confronta con una stagnazione economica e una crisi demografica.

Attraverso la sua implementazione, si può non solo sostituire il lavoro manuale e ripetitivo, favorendo il benessere dei lavoratori che dovranno solo più gestire l’IA, ma anche generare nuove opportunità di business e nuovi mercati, spianando la strada a un’era di prosperità che combina innovazione e tradizione, tecnologia e artigianalità – pilastri del Made in Italy.

Settori chiave e progressi nell’adozione dell’IA

La maturazione dell’intelligenza artificiale in Italia ha trovato terreno fertile in settori chiave che spaziano dal finanziario al manifatturiero, dalla salute alle scienze della vita, fino al settore dell’informazione e delle comunicazioni (ICT).

Questi ambiti hanno dimostrato non solo una predisposizione all’adozione delle nuove tecnologie, ma anche la capacità di integrare l’IA nei processi aziendali per ottimizzare le prestazioni e stimolare l’innovazione.

Nel settore finanziario, per esempio, l’IA è impiegata per analisi predittive, gestione del rischio e personalizzazione dei servizi, mentre nel manifatturiero la robotica avanzata e l’apprendimento automatico stanno trasformando la produzione, la logistica e la catena di approvvigionamento.

Nel campo della salute e delle scienze della vita, l’IA contribuisce a migliorare la diagnosi, personalizzare le cure e ottimizzare la gestione delle strutture sanitarie.

L’ICT, in particolare, si rivela un settore trasversale essenziale per la diffusione delle competenze e delle applicazioni IA, fungendo da supporto per la trasformazione digitale in tutti gli altri settori.

La ricerca e lo sviluppo beneficiano enormemente di queste tecnologie, accelerando l’innovazione e riducendo i tempi di immissione sul mercato di nuovi prodotti.

Anche il design e il customer service stanno vivendo una rivoluzione, con chatbot intelligenti e soluzioni di realtà aumentata che migliorano l’esperienza cliente e ottimizzano la gestione delle richieste.

La progressione dell’adozione dell’IA riflette una tendenza al rinnovamento e all’evoluzione continua. Le aziende che hanno intrapreso questo percorso riportano miglioramenti tangibili in termini di produttività e competitività.

I progressi in questi settori chiave non sono solo un indicatore della capacità innovativa delle imprese italiane, ma anche un segnale della crescente consapevolezza del valore aggiunto fornito dall’IA, che si traduce in una maggiore competitività sul mercato globale.

La crisi demografica e il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

L’Italia si trova di fronte a una crisi demografica che potrebbe vedere una riduzione significativa della forza lavoro nei prossimi decenni.

Lo studio “AI 4 Italy” evidenzia una stima preoccupante: entro il 2040, il Paese potrebbe perdere circa 3,7 milioni di occupati, un deficit che si tradurrebbe in una riduzione del valore aggiunto prodotto di circa 267,8 miliardi di euro.

In questo contesto, l’intelligenza artificiale si presenta come uno strumento strategico non solo per mitigare l’impatto della contrazione demografica, ma anche per reinventare il tessuto produttivo del Paese.

L’IA ha il potenziale per colmare il divario lasciato dalla forza lavoro in diminuzione, aumentando l’efficienza e sopperendo alle carenze di manodopera qualificata.

Con l’automazione di compiti ripetitivi e l’ottimizzazione dei processi, si stima che l’IA potrebbe liberare fino a 5,7 miliardi di ore di lavoro all’anno, ore che potrebbero essere redistribuite in attività ad alto valore aggiunto.

Tuttavia, il ruolo dell’IA non si limita a un semplice meccanismo di compensazione. Essa può agire come un acceleratore di crescita, promuovendo lo sviluppo di nuove competenze e settori lavorativi ancora inesplorati.

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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