Nell’era del web 3.0 basta davvero poco per diventare virali anche se non è proprio quello che stiamo cercando. Lo sa bene l’addetto alla sicurezza del LoveMi, il concerto organizzato da Fedez lo scorso 28 giugno, la cui espressione ha fatto il giro della rete. Un’espressione molto poco convinta e tutt’altro che compiaciuta dall’esibizione di un rapper idolo della GenZ.
Ecco chi è l’uomo che nel giro di brevissimo tempo ha conquistato il popolo dei social e in modo particolare di Tik Tok, senza dire una parola.
Ivano Monzani, chi è l’addetto alla sicurezza diventato virale su Tik Tok
La GenZ e la generazione dei così detti “boomer” sono due mondi molto distanti tra loro. Una cosa inevitabile considerando i tempi in continua evoluzione. A rendere ben evidente questa distanza sono anche i gusti musicali che definire semplicemente diversi è poco.
Oggi infatti tra le nuove leve in particolare va di moda la musa trap, una branchia della musica rap decisamente più sboccata e controversa. Insomma, non è proprio un caso se coincide con quella che viene definita come “l’età della ribellione” dopo tutto.
Proprio su un altro pianeta si deve essere sentito Ivano Monzani, questo a quanto pare è il nome dell’uomo che durante il concerto di beneficenza organizzato da Fedez a Milano, ha lavorato come addetto alla sicurezza.
Il signor Monzani, che stando a quanto riporta il suo profilo Facebook è un grande appassionato di metal e di rock “d’altri tempi”, si è ritrovato suo malgrado ad essere l’indiscusso protagonista di un video girato durante l’esibizione del giovane trapper Paky, che durante i brani non si è certo risparmiato in espressioni diciamo, colorite al limite della decenza.
Strofe che, possiamo dirlo, non hanno sicuramente incontrato i gusti dello steward che a sua volta è diventato una sorta di vox populi, raccogliendo senza volerlo il consenso di tanti altri utenti.
Chi è Paky, tra gli ospiti di Fedez al LoveMi
Ma qual è il brano che ha tanto suscitato ilarità e sgomento nel web? Si intitola Blauer e no, non si tratta proprio di una ballads delle più classiche. Lo canta Paky, pseudonimo di Vincenzo Mattera, uno dei giovani trapper chiamati sul palco del LoveMi proprio dal rapper ed imprenditore Fedez.
Classe 1999 esordisce nel 2019 ad appena 20 anni pubblicando il suo primo singolo e nel giro di poco tempo arriva a collaborare con importantissimi nomi dell’universo rap tra cui spicca quello di Marracash, quello di Gue Pequeno e quello di Sfera Ebbasta.
Una carriera che seppur giovane, piaccia o meno il genere, è davvero notevole! Nei suoi testi Paky inserisce le esperienze che lo hanno formato nella sua Rozzano, la provincia milanese in cui è cresciuto. In particolare, tra gli avvenimenti più tragici che hanno segnato la vita del cantante c’è la morte dell’amato zio, venuto a mancare a causa di un incidente stradale.
Un trauma che il giovane si porterà per sempre dentro e tatuato sulla pelle (uno dei suoi tatuaggi “morto dentro” è dedicato proprio a questo tragico evento). Stando a quanto raccontato da lui stesso in un’intervista infatti, pare che lo zio fosse stato distratto proprio da una chiamata del nipote prima di perdere il controllo della propria auto.