Di seguito riportiamo l’intervista al trader Davide Biocchi, al quale abbiamo rivolto delle domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.
Il Ftse Mib sta provando a riagganciare la soglia dei 34.000 punti. A quali scenari prepararsi nel breve?
Il future sul Ftse Mib è in un trading range molto chiaro tra i 32.600 e i 34.400 punti, all’interno del quale si muove avanti e indietro e per percorrerlo interamente impiega da due a 4 settimane.
Ora sembra che il future sull’indice sia nella fase calante, ma siccome c’è una mediana che passa poco sotto i livelli correnti, si potrebbe andare giù in fondo o anche cambiare idea.
Ftse Mib: quali scenari nel breve?
Siamo in prossimità dei dividendi e può darsi che si salga un po’, ma senza particolare enfasi, e in vista di questo stacco è possibile che abbiamo meno venditori.
Abbiamo avuto venerdì scorso un po’ di vendite sulle banche che ieri hanno recuperato terreno in vista non solo dei conti trimestrali, ma in molti casi anche dei dividendi.
Ogni tanto arriva qualcuno che si fa un giro di rotazione settoriale e magari vende le banche per comprarsi qualche utility.
In questo momento il mercato non ha tanti attori forti visibili e quando arriva qualcuno, di fatto il movimento lo senti.
Da investitore sarei prudente sulle banche, mentre sulle utility sarei più tranquillo in questa fase di mercato.
Nel breve per il future sul Ftse Mib vedo un movimento nel range e più che altro mi aspetto che non ci siano tanti venditori.
Per gli attori forti incassare il dividendo è come avere una rendita passiva, mentre i piccoli sono tentati di vendere prima, perché se il titolo è salito, un utile da trading che diventa un reddito diverso lo compensi con le minusvalenze pregresse, mentre un reddito da capitale come il dividendo ha le tasse trattenute alla fonte.
Focus sulle banche
Guardando al settore bancario, ci sono dei titoli che offrono spunti interessanti in questa fase di mercato?
Come si è visto su Stellantis, quando si arriva in cima troppo velocemente, si scende con altrettanta rapidità.
Le banche sono salite in maniera solida e più passa il tempo e più gli operatori inizieranno preoccuparsi che magari hanno già visto i loro anni migliori.
Le banche già iniziato a tirare fuori i tassi fissi a meno del 2% e questo vuol dire che faranno meno margine di interesse.
Per questi motivi, al momento non mi posizionerei su alcun titolo del settore bancario, preferendo rivolgere l’attenzione altrove.
L’analisi di alcune utility
Tra le utility, ce ne sono alcune che consiglia di seguire più di altre in questa fase?
Le utility hanno un po’ le loro lepri e i loro inseguitori e nella prima categoria possiamo inserire A2A, seguito da Enel, mentre rientrano nella seconda temi come Hera, Snam e Italgas.
A me piace A2A che si sta avvicinando a quota 2 euro e l’area compresa tra 1,8 e 1,75 euro sarà una fascia di ritracciamento interessante.
Sicuramente la soglia di 1,75 euro potrebbe essere il livello più ambito, ma è anche vero che il titolo deve arrivarci.
Enel ora è sotto resistenza, quindi aspetterei il superamento di 6,35 euro prima di posizionarmi al rialzo, mal contempo un ritorno sotto 6,15/6,1 euro potrebbe essere interessante.
Per Hera segnalo un eventuale ritorno sotto 3,3 euro, mentre mi piace meno il grafico di Italgas che deve ancora fare un test dei 5,4 euro ed è più laterale al omento.
Il più brutto di tutti è Snam che è ancora nella fase discendente, mentre se fossi un investitore comprerei Terna.
La view su Stellantis
Cosa può dirci di Stellantis e quali strategie ci può suggerire per questo titolo?
Valuterei Stellantis in caso di ritorno delle quotazioni verso i 19,2/19 euro, dove penserei a una toccata e fuga sul titolo.