Le difficoltà economiche per molti italiani non si fermano, con nuovi mesi di emergenza sanitaria. Nel frattempo vengono applicate anche una serie di misure per la tutela della salute dalla diffusione del virus Covid-19. Per gli italiani comunque anche nel 2022 sono riconfermate alcune forme di aiuto economico garantite dall’ente previdenziale INPS.
Si tratta di aiuti per contrastare la disoccupazione, oppure di sostegni alle famiglie con figli, e per garantire un supporto aggiuntivo anche in questi mesi.
Gennaio è un mese piuttosto importante, anche perché in questo mese è stabilita la scadenza di una operazione indispensabile, volta a conseguire i diversi bonus e sostegni introdotti dallo stato. Si tratta del calcolo dell’ISEE, come riporta Patronato.com:
“L’ISEE 2021 è scaduto il 31 dicembre scorso e per poter continuare a beneficiare di alcune prestazioni sociali (es. Reddito di Cittadinanza e Carta Acquisti).”
Importantissimo quindi risulta per molti italiani provvedere al rinnovo di questo particolare valore, che riporta tutte le informazioni relative alla condizione reddituale della famiglia, entro il 31 gennaio 2022. L’ISEE va rinnovato entro la fine di gennaio 2022, presentando agli enti preposti tutta la documentazione relativa alle entrate economiche e alla composizione del nucleo famigliare.
L’ISEE è importantissimo per poter richiedere diversi tipi di sostegni all’ente previdenziale, in quanto inquadra nel dettaglio la situazione specifica della famiglia richiedente. Questo dato va aggiornato anche in base a situazioni lavorative che sono venute a cambiare, come ad esempio la perdita del posto di lavoro, la diminuzione degli introiti economici durante l’anno.
In questo articolo presentiamo tutte le misure previste per il mese di gennaio e i pagamenti che arriveranno ai cittadini, in base a diversi sostegni presenti: la NASPI, l’RdC, l’Assegno Unico, ma non solo.
Pagamenti INPS 2022: la NASPI
La NASPI continua ad essere presente per molti cittadini italiani. La misura, per chi non la conoscesse, va a sostenere economicamente chi ha perso il proprio posto di lavoro per cause involontarie. Si tratta di una erogazione che viene corrisposta dall’INPS ogni mese a chi ha perso il lavoro.
Di fatto questo sostegno garantisce una entrata economica nel momento in cui questa è assente, a causa della disoccupazione involontaria. La NASPI era già attiva negli scorsi anni, e ha aiutato diversi cittadini ad attraversare alcuni momenti delicati di crisi durante l’emergenza sanitaria.
Questa indennità viene garantita anche per il 2022 secondo l’ultima manovra, che va a confermare molte delle misure di sostegno rivolte agli italiani, imprese e famiglie. I pagamenti della NASPI sono previsti per il 2022 in modo allargato: secondo le ultime decisioni infatti questa mensilità viene corrisposta da quest’anno anche ai lavoratori del settore agricolo, inizialmente esclusi.
Si tratta di una novità che riguarda da vicino gli operai agricoli assunti a tempo indeterminato, che da quest’anno potranno procedere alla richiesta di accesso a questa forma di aiuto. Dal primo giorno di gennaio sono cambiate alcune caratteristiche di questa importante misura erogata dall’ente previdenziale.
Principalmente, oltre all’allargamento dei destinatari, sono stati semplificati i criteri per cui un cittadino può domandare l’accesso alla misura. Non è più obbligatorio infatti aver lavorato 30 giorni nell’anno precedente a quando si presenta la domanda, per poter accedervi.
Indubbiamente questa è una modifica che va a beneficio dei cittadini, specialmente quelli che hanno lavorato in modo discontinuo. Tuttavia rimane importante un requisito: aver versato almeno 13 settimane di contributi per scopi previdenziali in un periodo di quattro anni precedenti. Inoltre rimane importante essere disoccupati in modo involontario.
Per gennaio 2022 iniziano oggi le erogazioni, fino al giorno 21. Si tratta quindi di una settimana in cui verranno corrisposti i pagamenti a tutti coloro che possono ricevere la NASPI.
Pagamenti INPS 2022: RdC
Un altro sostegno non meno importante della NASPI è il reddito di cittadinanza (RdC). Si questa erogazione si è discusso a lungo nel 2021, soprattutto per le modifiche da applicare alle diverse caratteristiche della misura. Questo sostegno viene indirizzato a chi si trova senza lavoro, come indennità a tutela della povertà e contro la disoccupazione.
Le recenti modifiche della misura vanno in una direzione di distribuzione di questi sostegni più controllata, e lìobiettivo è quello di evitare che i cittadini vengano disincentivati nella ricerca di un lavoro. Quello che si è registrato negli scorsi anni infatti è un fenomeno che portava i cittadini a rimanere fermi ricevendo gli importi mensili di questo aiuto, e a rinunciare a trovare un lavoro.
Da quest’anno i modi per mantenere attiva questa forma di pagamento saranno più difficili: oltre ad un maggiore controllo sulle richieste per questi pagamenti, l’RdC si rischierà di perdere se non si accettano le offerte di lavoro proposte dalle agenzie impiegate per questo scopo.
Al secondo rifiuto di un’offerta di lavoro derivata da queste realtà, il cittadino può perdere definitivamente l’accesso all’RdC. Si tratta di cambiamenti che rendono più stringente il reddito di cittadinanza, per garantire che venga erogato solamente a chi effettivamente si impegna nella ricerca e nell’accettazione di un lavoro.
A questo proposito, lo stato introduce nuove iniziative di formazione e accompagnamento al lavoro impiegando le agenzie interinali e le agenzie per il lavoro, mentre i navigator che vi lavoravano in precedenza vengono accantonati (non senza qualche protesta).
Per quanto riguarda i pagamenti di gennaio 2022 dell’RdC, la settimana dal 15 al 27 è da tenere d’occhio: il 15 gennaio partono le erogazioni per i nuovi cittadini che hanno richiesto l’RdC, mentre dal 27 gennaio 2022 verranno effettuati i pagamenti relativi alle mensilità già richieste in precedenza, per chi sta ricevendo il reddito di cittadinanza.
Pagamenti INPS 2022: l’Assegno Unico
Una novità importante per quest’anno riguarda il nuovo sostegno che viene corrisposto alle famiglie italiane, purché siano presenti figli all’interno del nucleo famigliare. Per questi genitori, con figli a carico fino a 21 anni, è possibile attingere ad un aiuto economico diretto e specifico, assegnato ogni mese.
L’attesa per questa misura è tanta, dato che per poterne beneficiare appieno è necessario ancora attendere almeno fino a marzo 2022. Tuttavia è già possibile, per chi ne è interessato e rientra nei requisiti, proporre la propria domanda di accesso a questo aiuto economico.
L’Assegno Unico andrà erogato in cifre diverse in base alla condizione specifica economica dei genitori e della famiglia, e può essere più o meno elevato in base alla situazione.
Fondamentale anche in questo caso è avere con sé, al momento della domanda, un indicatore ISEE accurato e aggiornato che rispecchi la situazione attuale della famiglia. In mancanza di questa informazione, l’Assegno Unico verrà comunque pagato, ma in misura minore.
In base alle tempistiche al momento dichiarate, i cittadini hanno ancora tutto il mese di gennaio e di febbraio 2022 per procedere al calcolo del proprio ISEE e presentare domanda di accesso all’Assegno Unico. La misura sarà effettivamente attiva solamente da marzo, per cui bisogna ancora attendere per ricevere la copertura economica a favore dei figli.
Pagamenti REM: torneranno?
Una delle misure per cui al momento esiste una grande incognita è il REM, ovvero il reddito di emergenza. Moltissimi italiani hanno richiesto un ritorno di questo sostegno, che tuttavia sembra essere passato in sordina. Come riporta un articolo di Ticonsiglio.it, questo tipo di pagamento INPS è fermo da diversi mesi:
“Pur essendo una delle misure di sostegno più diffuse e apprezzate nel corso della pandemia da Covid 19, il Reddito di Emergenza si è fermato all’ultima erogazione di settembre 2021.”
Nella teoria, questo tipo di aiuto è stato collegato in modo diretto al periodo di emergenza sanitaria, garantendo alcune erogazioni sotto forma di pagamenti mensili per un periodo in cui la situazione economica era fortemente penalizzata per tutti i cittadini.
Nella pratica, l’ultima mensilità, riferita al mese di settembre 2021, è arrivata in molti casi con tempi più lunghi del previsto, e nonostante le diverse richieste, il REM non è tornato per gli ultimi mesi del 2021. Questo fa pensare che non tornerà neanche per il 2022.
Nonostante il REM non sia stato prorogato al momento, c’è chi pensa in una sua reintroduzione a causa del perpetuarsi delle difficoltà sanitarie, a cui questa misura è sempre stata direttamente collegata. La domanda che si fanno molti italiani è come mai questo particolare sostegno non si vede in questi mesi, nonostante fino a marzo vi è la sicurezza assoluta dello stato di emergenza.
Per eventuali proroghe bisognerà ancora aspettare, anche se al momento sembrano improbabili, dato il silenzio generale su questa misura, che in passato ha sostenuto molti italiani.
Pagamenti INPS gennaio: altri sostegni
Oltre alla NASPI, l’RdC e l’Assegno Unico, per il 2022 si prospettano nuove misure di sostegno al reddito, e aiuti diretti non solamente alle famiglie e ai cittadini, ma anche alle imprese. Si parla in questi giorni di un nuovo Decreto Sostegni riferito al 2022, che dovrebbe arrivare per tutelare soprattutto alcuni settori lavorativi ancora una volta penalizzati dall’emergenza sanitaria: il turismo e lo spettacolo.
Anche la cassa integrazione è una forma di sostegno ai lavoratori che viene prorogata nel 2022. Si tratta di un aiuto che ancora una volta viene introdotto per le imprese in difficoltà a causa della pandemia.
Allo stesso modo vengono garantiti sostegni e incentivi a tutte le imprese che assumono persone particolarmente svantaggiate: ex lavoratori di aziende che sono in crisi economica, lavoratrici donne, giovani.
Altri tipi di aiuti arrivano anche sotto forma di carta acquisti, per i cittadini con reddito basso. Si tratta di un aiuto che torna anche questo mese per molte famiglie, sempre con la cifra di 80 euro ogni due mesi. Nel frattempo si discute su ulteriori misure da introdurre per questo periodo, almeno per la copertura dei primi mesi di 2022 in cui è ancora presente l’emergenza sanitaria.