Assegno unico, cosa cambia dopo le elezioni 2022? Le posizioni dei partiti

Quali sono le novità sull'assegno unico e cosa cambia dopo le elezioni del 25 settembre 2022? Ecco tutte le proposte e le idee dei partiti per il 2023.

Come cambia l’assegno unico dopo le elezioni 2022? Il nuovo bonus famiglia – attivo dal 1° marzo 2022 – è al centro dei programmi elettorali di tutti i partiti (o quasi) e ogni leader ha proposto idee, modifiche e novità sulla misura per il prossimo anno.

L’assegno unico 2023, quindi, potrebbe essere più alto per tutte le famiglie numerose in seguito alla rivalutazione e in conseguenza dell’aumento dell’inflazione, mentre la domanda INPS per l’erogazione del bonus per i figli potrebbe diventare automatica per le famiglie che ne hanno fruito nel corso di quest’anno. Non solo: l’assegno unico potrebbe essere potenziato per i genitori con figli disabili a carico.

Ecco quindi tutte le posizioni dei partiti sull’assegno unico e cosa potrebbe cambiare dopo le elezioni del 25 settembre 2022: novità, proposte e idee.

Assegno unico, cosa cambia dopo le elezioni 2022?

Considerando l’imminente appuntamento elettorale, i partiti politici stanno ultimando e presentando i programmi per le elezioni 2022: al centro del dibattito si trovano temi quali pensioni, lavoro e assegno unico. Il tema delle nascite e del sostegno alla genitorialità è molto sentito da quasi tutti i partiti, al punto da voler introdurre novità, modifiche e idee in vista della chiamata alle urne.

Che cosa cambia sull’assegno unico dopo le elezioni del 25 settembre 2022? Difficile a dirsi, dal momento in cui – nonostante i sondaggi abbiano le idee chiare – non sappiamo attualmente quale sarà il nuovo Presidente del Consiglio.

Al tempo stesso, molte delle proposte che i partiti hanno presentato per modificare e migliorare l’assegno unico non sono di facile attuazione: sarà difficile reperire le risorse per poter finanziare tutte le modifiche presenti nei programmi elettorali.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire quali sono le proposte e le modifiche sull’assegno unico presentate dai maggiori partiti politici in vista delle elezioni 2022: FdI, Lega, Pd e Terzo Polo.

Assegno unico dopo le elezioni 2022: il programma di Fratelli d’Italia

Giorgia Meloni ha da sempre difeso e sostenuto la genitorialità, soprattutto in un periodo in cui i dati sulla natalità in Italia non sono affatto confortanti. Al punto 1 del suo programma elettorale, infatti, si trova il “sostegno alla natalità e alla famiglia”, con l’idea di aumentare l’assegno unico a 300 euro al mese per il primo anno per ciascun figlio, e fino a 260 euro a partire dal secondo. 

Nel programma di Fratelli d’Italia, quindi, emerge la necessitò di potenziare l’assegno unico nei suoi importi, senza penalizzare le famiglie con un ISEE più alto, legato al possesso di una prima casa di proprietà.

Il potenziamento dell’assegno unico e la riforma dell’Isee sono atti indispensabili per promuovere la natalità e sostenere la famiglia.

Così si è espressa Giorgia Meloni, leader FdI, sostenendo la sua come “una proposta semplice e responsabile” che potrebbe spingere qualche giovane coppia a mettere al mondo dei figli con meno timore.

Sui possibili nuovi importi dell’assegno unico 2023 ci siamo occupati in un approfondimento dedicato, al quale rimandiamo alla lettura.

Assegno unico dopo le elezioni 2022: cosa propone la Lega

La proposta del leader della Lega Matteo Salvini, invece, è quella di introdurre anche in Italia il “modello Orban”, ovvero potenziare gli incentivi, le agevolazioni e i bonus famiglia così come avvenuto in Ungheria.

Nel Paese guidato da Orban, infatti, esistono “tantissimi aiuti, incentivi economici veri” per la famiglia: a partire da sostegni per i figli, fino ai congedi parentali estesi ai nonni.

Insomma, nel programma elettorale condiviso dall’alleanza di Centrodestra, appare doveroso potenziare l’assegno unico per le famiglie grazie alla “progressiva introduzione del quoziente familiare”.

Assegno unico dopo le elezioni 2022: le proposte del Pd e del Terzo Polo

Infine, passiamo ai programmi elettorali del Pd e del Terzo Polo: da sempre sostenitori dell’assegno unico per i figli, anche questi partiti puntano a un rafforzamento del sostegno alle famiglie, con un progressivo aumento degli importi del nuovo bonus mensile in seguito all’aumento dell’inflazione.

Secondo i dem, in particolare, devono essere rafforzate le clausole di salvaguardia per i ragazzi portatori di disabilità e per le persone fragili, oltre a una revisione del peso della prima casa nella determinazione dell’importo del sussidio.

Il Terzo Polo, invece, conferma il necessario “potenziamento dell’assegno unico” soprattutto per i figli disabili e per le famiglie numerose. Nel programma del Terzo Polo Renzi-Calenda compare anche l’introduzione di rimborso per i servizi di baby-sitting e badanti.

Assegno unico 2022: tutti i dati INPS

A partire dal mese della sua entrata in vigore, ovvero da gennaio 2022, l’assegno unico ha registrato un gran numero di richieste da parte delle famiglie italiane con figli a carico fino a 21 anni. Basti pensare che, all’interno di questa agevolazione, sono stati inglobati quasi tutti gli altri bonus per la nascita di un bambino.

Stando a quanto descritto dai dati raccolti e diffusi dall’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale dell’Inps, sono state raggiunte almeno 5,3 milioni di famiglie per un totale di 8,6 milioni di figli (esclusi i titolari del reddito di cittadinanza).

A partire dal 1° marzo 2022, quindi, sono stati erogati assegni per un ammontare complessivo pari ad oltre 6 miliardi di euro: l’importo medio del beneficio erogato dall’INPS è pari a 233 euro per una media di 1,6 figli per ciascun nucleo familiare.

Analizzando invece il limite reddituale delle famiglie che hanno richiesto l’assegno, possiamo notare come la maggior parte dei richiedenti (46%) abbia ottenuto il beneficio di importo massimo, ovvero erogato in presenza di un ISEE inferiore a 15 mila euro; mentre una buona parte dei nuclei familiari (20%) ha deciso di richiedere l’assegno unico senza ISEE accontentandosi dell’importo minimo.

In generale, infine, l’assegno unico viene erogato per la maggior parte dei figli nel Nord Italia, con una concentrazione maggiore in Lombardia.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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