Referendum Giustizia 2022: centrodestra attacca. Il motivo!

Referendum Giustizia 2022: la data del voto è stata fissata per domenica 12 giugno. Ma il centrodestra non ci sta. Ecco il motivo e la richiesta.

Si torna a parlare di Referendum 2022 sulla giustizia. Come noto nei giorni scorsi è stata stabilita la data dei Referendum 2022. Si voterà nella giornata di domenica 12 giugno insieme alle elezioni amministrative.

Ed è proprio questo “singolare”, ovvero la giornata e non le giornate, che ora è al centro del dibattito. Da più parti nel centrodestra si richiede che si voti anche il lunedì come avvenuto in tutte le ultime consultazioni elettorali e referendarie.

Il motivo è presto spiegato: votando anche il lunedì ci sarebbero possibilità in più per raggiungere il Quorum e rendere valida la consultazione. Vediamo per che cosa si vota e il dibattito sulle date.

Referendum Giustizia 2022: quando si vota?

La Corte Costituzionale nei mesi scorsi ha dato il via libera per 5 referendum tutti sul tema della Giustizia. Referendum che andranno a trattare diversi aspetti che sono stati illustrati nel dettaglio in questo mio articolo per Trend Online.

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri e il Governo Draghi hanno stabilito la data in cui si terranno i Referendum sulla giustizia. I cittadini saranno chiamati ad esprimersi nella giornata di domenica 12 giugno.

Gli italiani quel giorno potranno esprimersi sui 5 referendum e ci saranno contemporaneamente le elezioni amministrative in centinaia di Comuni italiani per eleggere i nuovi sindaci e i nuovi consigli comunali.

Questo accorpamento tra elezioni e referendum non è un classico nel nostro paese ma in questa condizione particolare con una pandemia ancora in atto e la guerra in Ucraina, il Governo ha deciso di unire le consultazioni in un’unica giornata anche per arrivare ad un risparmio economico non indifferente.

Referendum Giustizia 2022: il centrodestra chiede il voto anche di lunedì

I referendum nel nostro paese sono uno strumento che ha una sua validità solamente se avviene una condizione. Intanto va sottolineato che si tratta di referendum abrogativi di leggi esistenti.

Hanno effetto solamente se prende parte al voto il 50% più 1 degli aventi diritto al voto. Se non si raggiunge questa soglia la consultazione referendaria non è ritenuta valida e non ha nessun effetto con la legge che si voleva abrogare che rimane regolarmente in vigore.

Fatta questa premessa si capisce perchè anche la collocazione in calendario sia molto importante per una buona riuscita del referendum. E’ chiaro che un referendum disaggregato dalle elezioni avrebbe faticato ancora di più ad arrivare al Quorum. Un referendum abbinato alle elezioni intanto ha maggiori possibilità.

Di certo non aiuta troppo la data alla partecipazione visto che si è scelta una data sostanzialmente quasi estiva come quella del 12 giugno per andare al voto.

Scelta che è stata fatta per non impattare principalmente sul calendario scolastico e non creare una nuova interruzione alle lezioni in anni che per via del Covid sono stati complicati per la regolare frequentazione dei plessi scolastici.

Detto tutto questo ora il dibattito si è spostato sulla richiesta di votare per il referendum 2022 anche di lunedì per aumentare ancora le possibilità di arrivare al quorum. A chiederlo è soprattuto il centrodestra.

Referendum Giustizia 2022: Forza Italia: “Non comprimere l’espressione di voto dei cittadini”

La scelta di votare solamente di domenica è stata sicuramente fatta per avere un ulteriore risparmio nell’ambito delle operazioni di voto. Risparmio anche alla base dell’accorpamento.

Ambienti di Forza Italia sottolineano che è sicuramente un’ottima notizia che ci sia questo accorpamento tra referendum sulla giustizia ed elezioni ma serve anche un ulteriore decreto del Governo da parte del Ministero dell’Interno perchè si possa votare non solo domenica 12 giugno ma anche il lunedì seguente 13 giugno.

Per Forza Italia non si può arrivare ad una compressione del diritto dei cittadini di esprimersi su temi così importanti legati alla giustizia su cui per tanto tempo la politica ha deciso di non decidere”. Per gli esponenti azzurri sensibilissimi ai temi dei referendum:

“limitare l’appuntamento con i referendum sulla giustizia ad una sola giornata si ha un forte rischio che il quorum  non venga raggiunto visto che i dati dell’affluenza per questi appuntamenti sono spesso bassi”.

A pensare male, proseguono gli esponenti di Forza Italia, il “non rendere valido questo risultato non vorremmo che fosse lo scopo che ha una certa politica che da sempre è in un ruolo di subalternità con la magistratura”.

Referendum Giustizia 2022: le richieste della Lega e di Forza Italia

Non bastavano le polemiche tra Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle e il premier Mario Draghi (di cui parliamo ampiamente in questo articolo sempre di Trend Online) sulle spese militari che ora si apre questo nuovo fronte polemico questa volta tra gli esponenti del Governo e Lega e Forza Italia principalmente.

Anche la Lega che ha promosso i questiti è sulle stesse posizioni degli esponenti del partito di Silvio Berlusconi che temono che la data molto avanzata nel calendario e il fatto che ci sia solo una giornata di voto rendano lo sforzo nullo. E la campagna referendaria possa terminare in un fallimento senza il raggiungimento del quorum.

Servirebbe un decreto legge da parte dl Governo per tenere aperti i seggi almeno fino al lunedì alle 15 come avvenuto per diverse delle ultime consultazioni elettorali e referendarie. 

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è intervenuto personalmente sul tema sui profili social.

“E’ indispensabile un decreto che estenda gli orari di voti anche a lunedì 13 giugno come spesso si è fatto negli ultimi tempi”.

“Occorre combattere l’astensionisimo in ogni modo e favorire l’affluenza alle urne dei cittadini. Limitare questa possibilità di affluenza significa alterare i risultati dell’intera consultazione referendaria in maniera surrettizia”.

Berlusconi si è detto certo che il Governo e il Parlamento comprenderanno questa situazione e agiranno di conseguenza. 

Anche Fratelli d’Italia, che in questo momento come dicono i sondaggi a questo link è il primo partito italiano, sarebbe favorevole all’estensione del voto anche al 13 giugno.

Quindi di fatto sarebbe una richiesta di tutto il centrodestra al Governo e alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in particolare.

Referendum 2022 anche di lunedì: la posizione del Ministero dell’Interno

Come riposta il quotidiano la Repubblica dal Ministero dell’Interno non ci sarebbero pregiudizi. La celebrazione dei referendum in una sola giornata per ragioni di risparmio è stata definita con una legge che risale al 2013.

Sono state fatte, spiegano dal Viminale, eccezioni in questi ultimi anni soprattutto quelli più recenti con le urne aperte anche il lunedì mattina su indicazione del Comitato Tecnico Scentifico in modo da evitare assembramenti ai seggi elettorali.

Nei prossimi giorni si valuterà anche questo aspetto visto che servirà un Decreto Legge con adeguate motivazioni per estendere l’orario di voto.

Referendum 2022 e Elezioni Amministrative 2022: ecco per che cosa si vota

Domenica 12 giugno sarà l’election day in Italia. Si voterà per eleggere il sindaco e il consiglio comunale in quasi 1000 comuni. Di cui 4 capoluoghi di regione.

Per analizzare tutte le realtà chiamate al voto si può consultare questo articolo. Ballottaggio nei comuni con più di 15.000 abitanti se nessuno ottiene la maggioranza assoluta al primo turno programmato per il 26 giugno.

Contemporaneamente si tengono i 5 referendum spiegati nel dettaglio in questo articolo a questo link. I temi sono: la riforma del Csm, la valutazione dei magistrati, la separazione delle funzioni dei magistrati, la custodia cautelare e l’abolizione della legge Severino per cariche elettive. 

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