Home Blog

Ecco i 4 segni zodiacali con più serial killer e che faresti meglio a tener d’occhio

C’è davvero un legame tra la data di nascita di un serial killer e il suo segno zodiacale? Se siete appassionati di true crime e astrologia siete arrivati nel posto giusto.

Anche se l’astrologia non è una vera e propria scienza, non si può negare che ci sia un fondo di verità nell’analisi dei comportamenti delle persone. Almeno una volta nella vita ti sarai trovato a fare una ricerca sui segni zodiacali.

Infatti, sono in molti che hanno cercato di rispondere alla domanda: quali sono i segni zodiacali con più serial killer? Tra tutti i segni ce ne sono quattro che saltano all’occhio e non può essere solo una coincidenza!

I 4 segni zodiacali con più serial killer e cosa li rende così pericolosi

L’astrologia non è una scienza affidabile però a volte può essere una buon punto di partenza per conoscere chi ci circonda. Per questo motivo abbiamo cercato i segni zodiacali dei serial killer più noti:

4. Pesci

Il segno conosciuto per la sua tolleranza e sensibilità spesso non è in grado di gestire le emozioni proprie e altrui, rendendo comprensibile che a volte possa perdere il controllo. Tra i tanti serial killer che cadono nel segno dei pesci c’è Charles Cullen.

3. Vergine

Sospettato per trenta ma condannato per quattro omicidi Dean Curter è della vergine, segno della dea del grano e dell’agricoltura ben conosciuto per il suo approccio sistematico alla vita e per essere perfezionista fino al midollo.
Non stupisce, quindi, che è proprio questo segno ha poter fare l’omicidio perfetto… O una serie di omicidi perfetti.

Leggi anche: Quali sono i 3 segni zodiacali meno empatici di tutti?

2. Sagittario

Il serial killer statunitense Ted Bundy, noto per almeno una trentina di omicidi di giovani donne tra 1974 e il 1978, è del sagittario; segno desideroso di libertà ma spesso questo può sfociare nell’irresponsabilità e nell’essere spericolato… Sarà per questo che potrebbe scapparci il morto?

1. Gemelli

Indovinate di che segno era Jeffrey Dahmer, esatto: gemelli! È un segno creativo e socievole, ma al contempo volubile e irrequieto. Questa dualità che lo caratterizza lo rende un segno imprevedibile e pericoloso.

Carta Acquisti e Dedicata a te, doppio bonus spesa di 940 euro in arrivo: ecco per chi

0

Continua la missione del governo Meloni sul supporto delle fasce deboli della popolazione italiana. Dopo il rinnovo di alcuni bonus come quello della Luce e del gas, arriva la conferma di un doppio Bonus Spesa.

Si tratta di un agevolazione che potrebbe arrivare fino a 940 euro tra Carta Dedicata a te e Carta Acquisti.

Si tratta in realtà di un doppio Bonus legato a due misure erogate lo scorso anno: la Carte Dedicata a te è stata erogata dall’Inps in collaborazione con i comuni e Poste Italiane ma ancora non è attiva mentre la Carta Acquisti è già attiva.

Si tratta di due misure tra loro compatibili a cui si accede rispettando regole differenti.

Potrebbero perciò esserci famiglie che potrebbero beneficiare di entrambe mentre altre di una o dell’altra.

Nella migliore delle ipotesi dunque si potrebbe arrivare a 1.000 euro che secondo alcune ricerche potrebbe soddisfare la spesa alimentare per una famiglia di medie dimensione per circa 3 mesi.

Ma chi può beneficare e quali requisiti bisogna rispettare? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Carta Acquisti e Dedicata a te, doppio bonus spesa in arrivo di 940 euro: ecco chi le riceverà

Continuano le agevolazioni per le famiglie italiane: dopo i vari bonus bolletta gas e luce potrebbe arrivare un doppio bonus spesa da 940 euro per gli italiani.

In realtà si tratta, come abbiamo detto della somma di due Bonus, la Carta acquisti, dall’altra la Carta Dedicata a Te.

Anche se quest’ultima non è ancora operativa potrebbe diventarlo presto, insieme alla Carta Acquisti le famiglie che rispettano i requisiti potrebbero ottenere quasi mille euro per la precisione 940 euro, una cifra di tutto rispetto per le famiglie.

Novecentoquaranta, per la precisione, che sarebbero un aiuto non indifferente per le famiglie più in difficoltà.

La nuova Carta Dedicata a te, ancora non erogata potrebbe passare a 460 euro dai 382,50 euro previsti da spendere per beni di prima necessità, benzina ed abbonamenti del trasporto pubblico.

Per poterne usufruire l’ISEE non deve superare i 15.000 euro tenendo conto di alcuni parametri, e l’accredito dei 460 euro verrà fatto sulla stessa prepagata messa in circolazione a luglio 2023.

Proprio presso gli uffici postali i beneficiaria avvisati dai comuni hanno potuto ritira le card con l’importo già accreditato.

Va detto che la Carta Dedicata a te spetta a chi non beneficia di altri sostegni, come ad esempio l’Assegno di inclusione o il Supporto per la formazione e il lavoro.

A differenza della Carta acquisti, però, non se ne deve fare domanda: l’assegnazione avviene in automatico grazie alla collaborazione tra Comuni, Inps e Poste Italiane.

Proprio quest’ultima gestisce la carta con la quale si possono acquistare solamente alcuni generi alimentari, carburante o per gli abbonamenti ai mezzi pubblici.

Carta Acquisti, ecco come richiederla e i requisiti

La restante parte del doppio Bonus di 940 euro, arriva dal secondo Bonus spesa o meglio dalla Carta Acquisti, uno strumento che permette di ottenere altri 480 euro alle famiglie che presentano determinati requisiti.

Infatti nel nucleo familiare deve essere almeno un componente minore di 3 anni o maggiore di 65 anni.

Questi, hanno diritto a una carta acquisti ricaricabile con 40 euro mensili anche se l’accredito è bimestrale.

La carta acquisti può essere usata nei supermercati e negozi alimentari, in farmacie e parafarmacie ma non tutti sanno che è possibile usarla anche per pagare le bollette.

La domanda può essere inviata presso gli uffici di Poste italiane, e per poterla inoltrare è necessario soddisfare dei requisiti economici: le famiglie devono avere un Isee non superiore a 8.052,75 euro (valore aggiornato al 2024).

Se la carta acquisti è stata richiesta per un over 65, si guarda anche ai redditi percepiti dai singoli componenti che non devono superare gli 8.052,75 euro, limite che per chi ha compiuto 75 anni sale a 10.737 euro.

Inoltre non si deve essere proprietari di:

  • più di una utenza elettrica domestica (anche se non domestica);
  • più di due utenze del gas;
  • più di due autoveicoli;
  • più di un immobile a uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25%;
  • immobili non a uso abitativo con una quota superiore o uguale al 10%;
  • patrimonio mobiliare superiore a 15.000 euro.

Le differenze tra le due agevolazioni

C’è molta confusione tra le due misure: Carta Dedicata a Te e la Carta acquisti non sono la stessa cosa.

Le due prestazioni sono compatibili tra loro e pertanto una stessa famiglia può beneficiare di entrambe le card se si rispettano i requisiti.

Le due misure molto simili, permettono di ottenere un Bonus spesa di 940 euro. Entrambe sono emesse  da Poste Italiane e pensate per aiutare le famiglie in stato di necessità ma funzionano in maniera diversa.

La Carta acquisti viene richiesta e assegnata a chiunque rispetti determinati requisiti, mentre la Carta Dedicata a Te viene automaticamente dall’INPS.

Chiara Ferragni, buco finanziario da 4 milioni: alla ricerca di nuovi soci e liquidità

Fenice Srl, la società che gestisce il marchio dell’influencer di fama mondiale Chiara Ferragni, sta affrontando una significativa crisi finanziaria con un deficit nei conti di 4 milioni di euro. Questo deficit potrebbe minacciare la continuità operativa dell’azienda, spingendo la Ferragni a cercare urgentemente nuovi investitori e un’iniezione di capitale per garantire il futuro della società.

Chiara Ferragni: 6 milioni per non fallire

Il bilancio provvisorio di Fenice Srl, come riportato da “Il Messaggero”, evidenzia una situazione finanziaria critica, con una perdita di esercizio che si aggira intorno ai 4 milioni di euro. Questo deficit sostanziale ha reso imperativa una ricapitalizzazione immediata per salvaguardare la continuità operativa e finanziaria dell’azienda. In risposta a questa urgente necessità, Chiara Ferragni, figura di spicco dell’azienda, sta attivamente cercando di raccogliere almeno 6 milioni di euro in nuova liquidità.

Questo sforzo di raccolta fondi è cruciale non solo per coprire le perdite attuali, ma anche per posizionare l’azienda su una base più stabile per future operazioni e investimenti. La somma mirata di 6 milioni di euro rappresenta un passo proattivo per rafforzare il bilancio di Fenice Srl, permettendo all’azienda di affrontare eventuali sfide impreviste e di perseguire opportunità di crescita senza la pressione immediata delle restrizioni di flusso di cassa.

Questa manovra di ricapitalizzazione è un elemento chiave nella strategia di gestione della crisi di Ferragni, che dimostra una leadership responsabile e orientata al futuro. Riuscire a garantire questa nuova liquidità sarà essenziale per il rafforzamento e il rilancio delle attività di Fenice Srl, e per mantenere la fiducia degli investitori e dei partner commerciali nell’affrontare un periodo così turbolento.

Potenziali nuovi soci

Nel tentativo di stabilizzare e rilanciare Fenice Srl, si discutono potenziali investimenti da parte di figure chiave nel settore aziendale e della moda. Paolo Barletta e Lorenzo Castelli, già noti per il loro coinvolgimento in Alchimia Spa, il principale azionista di Fenice, sono tra i candidati considerati per unirsi come nuovi soci. La loro esperienza pregressa con Alchimia Spa potrebbe garantire una transizione fluida e una continuità nella visione strategica, elementi cruciali per il rilancio dell’azienda.

Inoltre, emergono altri nomi significativi nel panorama degli investitori potenziali, tra cui Francesco Trapani, legato al family office Vom Investment, e Marco Bizzarri di Nessifashion. La partecipazione di queste personalità potrebbe non solo portare un’iniezione di capitale fresco, ma anche una nuova direzione strategica e un’ampia rete di contatti nel settore del lusso e della moda. Francesco Trapani, con la sua esperienza nel lusso, avendo guidato brand di grande calibro, e Marco Bizzarri, noto per le sue competenze nel rinnovare e espandere marchi globali di moda, potrebbero apportare una visione e un approccio innovativi per il futuro di Fenice.

Queste potenziali collaborazioni sottolineano un interesse significativo nel salvataggio e nel rafforzamento della posizione di mercato di Fenice, mostrando come la sinergia tra esperienza consolidata e nuove strategie possa essere determinante nel mondo degli affari, soprattutto in tempi di incertezza economica. L’arrivo di nuovi soci con un forte background nel settore potrebbe quindi rappresentare una svolta decisiva per il futuro della società di Chiara Ferragni, offrendo nuove opportunità di crescita e sviluppo.

Il futuro di Fenice srl

Nonostante le difficoltà finanziarie, dal punto di vista patrimoniale la società sembra non avere problemi critici, anche se è previsto che possa chiudere l’anno in rosso per 1,5 milioni di euro. La situazione è complicata dal sodalizio tra Ferragni e il manager Fabio Maria Damato, che sembra essere giunto al capolinea. In caso di conclusione del loro rapporto professionale, si prevede una liquidazione che potrebbe raggiungere le sei cifre.

Il giro d’affari di Fenice è sceso drasticamente, passando da 14-16 milioni di euro a soli 7-8 milioni nell’ultimo anno, con un utile di 3,4 milioni registrato l’anno precedente.

Le altre imprese di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni non è solo la faccia di Fenice Srl. L’influencer gestisce anche altre due società: TBS Crew Srl, che si occupa dell’editoria del suo blog The Blonde Salad, e Ferragni Enterprise, che gestisce le sue proprietà immobiliari. Ferragni Enterprise è quasi interamente posseduta da Chiara, con una piccola quota dello 0,1% intestata alla madre, Marina Di Guardo.

Questa società è quasi interamente di proprietà di Chiara, ad eccezione di una piccola quota dello 0,1% detenuta dalla madre, Marina Di Guardo, che sottolinea un legame familiare anche negli affari.

Tuttavia, nonostante il successo e l’espansione delle sue imprese, la situazione attuale di Fenice Srl presenta delle sfide che richiedono attenzione immediata. La necessità di interventi rapidi e significativi è cruciale per assicurare la stabilità finanziaria e la continuità operativa della società. Questo potrebbe includere la ristrutturazione dei debiti, la revisione delle strategie di investimento, o l’implementazione di nuove politiche aziendali che rispondano meglio alle dinamiche di mercato attuali. Per Chiara Ferragni e il suo team, sarà fondamentale adottare misure efficaci per navigare attraverso questi ostacoli e mantenere la solidità delle sue attività commerciali, consolidando così la sua posizione nel competitivo panorama dell’imprenditoria digitale e immobiliare.

Il fenomeno sismico dei Campi Flegrei: dati e riflessioni

Il 27 aprile 2024, la zona vulcanica dei Campi Flegrei ha registrato un terremoto di magnitudo 3.9, il più forte di un nuovo sciame sismico che ha interessato l’area. Questo evento, avvenuto alle ore 5:44, rappresenta l’episodio più significativo di una serie di scosse che hanno riacceso l’attenzione sulla pericolosità sismica di una delle aree vulcaniche più monitorate d’Italia.

Il contesto dei Campi Flegrei

I Campi Flegrei, situati a nord-ovest della città di Napoli, comprendono una vasta caldera vulcanica nota per il suo bradisismo, ovvero il sollevamento e l’abbassamento del suolo. Questo fenomeno è strettamente legato alla sismicità dell’area, che registra frequentemente sciami sismici. Tali eventi non sono unici ai Campi Flegrei; fenomeni simili si verificano in altre aree vulcaniche del mondo, come sotto il Parco Nazionale dello Yellowstone negli Stati Uniti e l’Etna in Italia.

L’evento sismico

L’attività sismica del 27 aprile ha inizio alle ore 1:38 con diverse scosse minori, culminando nel terremoto delle 5:44. A seguito di questo, si sono verificate altre due scosse significative, una alle 8:15 e l’altra, la seconda più forte del giorno, alle 8:18. Fortunatamente, le verifiche effettuate dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco non hanno rilevato danni a persone o strutture.

La risposta delle autorità

In risposta a questi eventi, il Dipartimento della Protezione Civile, attraverso la Sala Situazione Italia, ha attivato le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione Civile per monitorare la situazione e coordinare eventuali misure di emergenza.

Cos’è uno sciame sismico?

Uno sciame sismico è una sequenza di terremoti che si verifica in un’area ristretta e per un periodo prolungato, senza un singolo evento predominante. Questo differisce dalle scosse di assestamento tipiche di un terremoto, dove una grande scossa principale è seguita da altre più piccole. Gli sciami sismici sono particolarmente comuni in zone con attività vulcanica, poiché il movimento dei fluidi geotermici può indurre fratturazioni nella roccia circostante.

Durata e implicazioni di uno sciame sismico

La durata di uno sciame sismico può variare notevolmente, estendendosi da giorni a anni, e può comprendere migliaia di eventi sismici. Ad esempio, uno sciame sismico ai Campi Flegrei negli anni ’80 è proseguito per diversi anni e ha incluso migliaia di scosse di varia intensità. Durante questo periodo, gli eventi sismici occasionalmente raggiungevano magnitudo significative, sollevando preoccupazioni tra gli abitanti locali e i ricercatori.

Gli sciami sismici sono particolarmente preoccupanti in quanto possono indicare un cambiamento nel comportamento sottostante del magma e potrebbero essere premonitori di un’eruzione vulcanica, soprattutto in aree vulcanicamente attive come i Campi Flegrei. Questo fenomeno rimane oggetto di studi intensivi da parte di geologi e sismologi, che cercano di comprendere meglio i meccanismi che li innescano e le possibili implicazioni per la previsione dei rischi sismici e vulcanici.

Quando preoccuparsi?

Sebbene la predizione precisa dei terremoti rimanga al di fuori delle capacità attuali della scienza sismologica, il monitoraggio attento della frequenza e dell’intensità delle scosse durante uno sciame sismico è essenziale. Variazioni significative in questi parametri possono suggerire un aumento della pressione nel sottosuolo, il che potrebbe preannunciare eventi sismici più gravi. Di conseguenza, è vitale che le comunità locali siano ben informate sui rischi sismici e preparate a rispondere prontamente in caso di emergenza.

Le autorità competenti svolgono un ruolo cruciale nel monitorare costantemente queste attività sismiche e nel comunicare efficacemente qualsiasi sviluppo rilevante alla popolazione. Questo impegno per la sicurezza include l’aggiornamento regolare dei piani di emergenza e l’educazione della comunità su come agire durante e dopo le scosse. La preparazione può ridurre significativamente i danni e salvaguardare le vite, soprattutto in aree con una storia di frequente attività sismica. Le pratiche di sicurezza, come le esercitazioni di evacuazione e l’installazione di kit di emergenza, sono fortemente raccomandate per aumentare la resilienza delle comunità alle minacce sismiche.

La recente attività sismica ai Campi Flegrei è un promemoria della dinamica e imprevedibile natura delle aree vulcaniche. Mentre la scienza continua a fare progressi nella comprensione dei terremoti e del bradisismo, la comunità deve rimanere informata e preparata.

Ultima possibilità di investire in Bitcoin Minetrix prima del lancio 

Bitcoin Minetrix ($BTCMTX) rappresenta una rivoluzione nello spazio delle criptovalute che promette di democratizzare uno degli aspetti più redditizi: il mining. In prossimità del lancio di $BTCMTX sui principali exchange, gli investitori hanno ancora un’ultima possibilità per partecipare alla prevendita e far parte di una nuova era.

Con oltre 13 milioni di dollari raccolti nella prevendita e il sostegno di una comunità in rapida crescita, Bitcoin Minetrix si presenta come un’opzione promettente per chi vuole diversificare il proprio portafoglio di investimenti con le criptovalute.

VAI ALLA PREVENDITA DI BITCOIN MINETRIX

Come funziona Bitcoin Minetrix?

Pioniere dell’innovazione nel settore delle criptovalute, Bitcoin Minetrix è in grado di superare le barriere tradizionali del mining di Bitcoin grazie al suo esclusivo modello “Stake-to-Mine“. 

Questo sistema ridefinisce la partecipazione e il rendimento degli investitori. Diamo un’occhiata più da vicino a come funziona questa affascinante piattaforma.

Il modello “Stake-to-Mine

Il cuore di Bitcoin Minetrix è il suo modello “Stake-to-Mine”, una proposta che consente agli utenti di guadagnare diritti di estrazione in cambio dell’investimento dei loro token $BTCMTX sulla piattaforma. Mettendo in stake i tuoi token accumuli crediti di mining, che possono essere utilizzati per ricevere una quota proporzionale dei Bitcoin estratti dalla rete Bitcoin di Minetrix.

A differenza dei metodi tradizionali, che richiedono investimenti significativi in hardware specializzato e competenze tecniche, Bitcoin Minetrix democratizza l’accesso rendendo il mining accessibile attraverso semplici operazioni di staking. 

Questo elimina la necessità di attrezzature costose e la gestione di strutture di mining, aprendo le porte a investitori di qualsiasi livello economico e competenza tecnica.

Sicurezza e trasparenza

Per garantire sicurezza e trasparenza, Bitcoin Minetrix opera sulla rete Ethereum, utilizzando smart contract che proteggono ogni transazione e processo di staking. 

Inoltre, la piattaforma è stata controllata da società di sicurezza blockchain di terze parti, che hanno convalidato la solidità e l’integrità del sistema.

Partecipando a Bitcoin Minetrix, gli staker beneficiano di una possibile rivalutazione del token $BTCMTX. Con l’adesione di un maggior numero di utenti e la crescita del sistema, si prevede un aumento della domanda di token, che potrebbe portare a una rivalutazione del token, offrendo così un doppio vantaggio agli investitori.

Perché investire in Bitcoin Minetrix prima del lancio

bMNkVVlvLFIEmw2FDI5PFo ra6Efr Q Nm13zrgYZ2gyC6YUI1pIZ5aMGOeWNn7edtCl8TpLAawesdY6ruTnIgy DMC9SYhr4Iiq66vaKtSlELpNnE8SzWnifRqNaMWutGmfgfGZi 5D2MQdqAUeqFY

La partecipazione anticipata alla prevendita consente agli investitori di acquistare i token $BTCMTX a prezzi potenzialmente più bassi, il che rappresenta un’eccellente opportunità di ingresso prima che il token acquisti valore dopo il lancio sugli exchange.

Inoltre, i primi investitori spesso beneficiano di bonus e promozioni esclusive durante la prevendita, che possono aumentare significativamente il potenziale ROI (ritorno sull’investimento).

Inoltre, la partecipazione anticipata consente agli investitori di far parte della community di Bitcoin Minetrix, influenzando le decisioni future del progetto attraverso meccanismi di governance e di voto. 

Infine, investire prima del lancio permette agli utenti di stabilire una posizione in Bitcoin Minetrix quando il mercato non è ancora saturo, offrendo un vantaggio competitivo.

Man mano che il progetto si diffonde e che un maggior numero di investitori viene a conoscenza dei suoi vantaggi, coloro che sono entrati per primi potrebbero vedere i loro investimenti iniziali crescere esponenzialmente di valore.

Come acquistare Bitcoin Minetrix passo dopo passo

Ecco una guida semplice per acquistare il token $BTCMTX passo dopo passo:

  1. Prepara il tuo portafoglio digitale: assicurati di avere un portafoglio che supporti i token ERC-20, come MetaMask o Trust Wallet.
  2. Acquista Ethereum o USDT: acquista ETH o USDT su un exchange affidabile. Non dimenticare di includere un extra per le spese di transazione di Ethereum.
  3. Connetti il tuo portafoglio alla piattaforma Bitcoin Minetrix: visita il sito ufficiale di Bitcoin Minetrix e connetti il tuo portafoglio utilizzando l’opzione “Connect Wallet”.
  4. Acquista i token $BTCMTX: inserisci la quantità di ETH o USDT che vuoi investire e conferma l’acquisto. Il numero di token $BTCMTX che riceverai sarà calcolato automaticamente. Attualmente, 1 $BTCMTX vale 0,0148 dollari.
  5. Conferma e monitora: segui la transazione in un browser blockchain come Etherscan fino alla sua conferma. I tuoi token appariranno nel tuo portafoglio una volta che la transazione sarà stata elaborata.

ULTIMA POSSIBILITÀ PER INVESTIRE IN BITCOIN MINETRIX

Juventus Milan, dove vederla in tv e in streaming e quali sono le probabili formazioni

Dopo la sconfitta nel derby, il Milan sfida la Juventus per rinsaldare il secondo posto e assicurarsi il piazzamento Champions: ecco dove vederla in tv e in streaming e quali sono le probabili formazioni La sfida dello Stadium è pronta a infiammare i tifosi bianconeri e quelli del diavolo: chi avrà la meglio?

La 34esima giornata di Serie A

All’Allianz Stadium la Juventus ospita il Milan nella gara più attesa della 34esima giornata di Serie A. La sfida vede fronteggiarsi la terza e la seconda forza del nostro campionato, con le due squadre che – svanito il sogno Scudetto – si giocano il posto alle spalle dell’Inter.

Se da una parte i bianconeri giungono al match forti del passaggio del turno in Coppa Italia contro la Lazio, dall’altra il Milan è reduce dalla sconfitta nel derby, nella quale si è visto espellere Calabria (con due giornate di squalifica) e Theo Hernandez (con una giornata di squalifica), che non possono quindi scendere in campo in una partita amatissima dai tifosi.

Juventus Milan, dove vederla in tv e in streaming

La partita è disponibile per tutti gli abbonati DAZN a partire dalle 18:00 del 27 aprile 2024. Inoltre, può essere seguita attraverso l’applicazione DAZN presente sul decoder Sky Q. In streaming la gara è visibile grazie alle app ufficiali di DAZN, Sky Go e Now TV, scaricabili su tutti i dispositivi mobili. La telecronaca è affidata a Stefano Borghi e Dario Marcolin.

Le formazioni

In casa Juventus, Cambiaso è pronto a tornare a destra mentre Kostic dovrebbe rimanere largo a sinistra. Mckennie partirà dal primo minuti, mentre in attacco sarebbe confermata la coppia Chiesa-Vlahovic, con Yildiz pronto a subentrare dalla panchina.

Il Milan, invece, in difesa deve fare a meno degli squalificati Calabria, Tomori e Theo Hernandez, con Florenzi che dovrebbe partire titolare a destra, Thiaw centrale e il giovane Jimenez a sinistra. A centrocampo riecco la coppia Reijnders-Bennacer, con Pulisic a destra, Loftus-Cheek sulla trequarti e Leao a sinistra. In attacco torna dal primo minuto Giroud.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Thiaw, Gabbia, Jimenez; Bennacer, Reijnders; Pulisic, Loftus Cheek, Leao; Giroud

Le quote dei bookmakers

I bookmakers vedono in vantaggio la Juventus, con l’1 dei bianconeri dato a 2.20. Segue poi il 2 dei rossoneri, dato a 3.30, mentre l’X è quello con la quota più alta, data sul 3.35.

Leggi anche: Chi è Maxence Lacroix, il giovane difensore francese nel mirino del Milan e della Juventus

Solo alcune famiglie potranno ottenere il bonus case green: a chi spetta

Il bonus case green non è disponibile per tutti. Questa purtroppo non è una bella notizia per gli italiani che avevano già in mente di usufruire di tale incentivo per ristrutturare case secondo i criteri stabiliti dalla direttiva sulle case green fortemente voluta dall’Unione Europea. Scopriamo qualche dettaglio in più e chi sono i potenziali beneficiari.

Bonus case green: tutti i limiti di questo incentivo

Questa notizia non ci voleva perché ora moltissimi italiani dovranno rinunciare ai lavori di casa che magari avevano già messo in conto, da tempo, di fare. Ma come mai tante famiglie saranno escluse da questo sistema di incentivi per adeguare i propri immobili agli standard europei? Semplice: in Italia la maggior parte degli edifici sono molto vecchi e poco efficienti a livello energetico e per tale ragione potrebbero essere sprovvisti di APE (Attestato di Prestazione Energetica).

Ma a cosa serve l’APE? L’Attestato di Prestazione energetica è uno dei requisiti obbligatori per valutare l’efficienza energetica di un edificio e dunque per venderlo, affittarlo e magari ristrutturarlo. Questo fa capire che se molti immobili italiani sono sprovvisti di tale certificato, i proprietari non potranno usufruire del bonus per le case green.

Come se non bastasse, anche per le banche diventa difficile intervenire nei casi in cui gli immobili non sono provvisti di APE. Tutto questo perché non si potrà fare una stima veritiera sui tassi d’interesse da applicare agli eventuali mutui per ristrutturazioni qualora si dovesse richiedere di voler usufruire del bonus case green. L’unica soluzione è quella di affidarsi allo Stato italiano che potrebbe mettere a disposizione dei bonus mirati ad adeguare gli edifici alle direttive europee.

Chi sono le uniche persone a poter usufruire di questi bonus

Nonostante ci siano molte problematiche che potrebbero bloccare il raggiungimento degli obiettivi fissati nella direttiva UE sulle case green, molte abitazioni italiane sono provviste di APE, anche basso, e hanno tutti i requisiti per ottenere il bonus case green.

Ovviamente i sostegni terranno conto di diversi priorità: il reddito dei nuclei familiari e i soggetti o le famiglie che devono urgentemente provvedere a ristrutturare i propri immobili. Per tale ragione potranno usufruire degli incentivi le seguenti categorie: famiglie con reddito più basso e proprietari di abitazioni non efficienti energeticamente.

È molto interessante anche il fatto che tra coloro che possono usufruire di questo bonus figurino i nuclei familiari residenti nell’immobile da ristrutturare. Questo punto, sebbene possa sembrare banale, è necessario affinché vengano privilegiate le prime case a svantaggio delle seconde case. In questo modo i possessori di più di un immobile, piuttosto che ristrutturare la seconda casa al fine di affittarla e trarne profitto, dovranno occuparsi prima dell’immobile in cui vivono per garantire una maggiore efficienza energetica alla loro abitazione.

Leggi anche: Cos’è lo scontrino dell’energia: ecco come cambiano le bollette di gas e luce

Ftse Mib: fase di consolidamento

0

Dopo due giornate consecutive in ribasso, l’ultima seduta della settimana portato un rimbalzo per le Borse europee che hanno chiuso gli scambi tutte in positivo.

Il Ftse100 e il Cac40 sono saliti rispettivamente dello 0,75% e dello 0,89%, mentre il Dax si è apprezzato dell’1,36%.

Ftse Mib: la settimana si chiude in positivo

Bene anche Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha archiviato la seduta a 34.249 punti, con un rialzo dello 0,91%, dopo aver segnato nell’intraday un massimo a 34.353 e un minimo a 34.051 punti.

Positivo anche il bilancio settimanale, visto che nelle ultime cinque sedute l’indice delle blue chip è salito dello 0,96% rispetto al close del venerdì precedente.

Il Ftse Mib in avvio di ottava ha allungato subito il passo, spingendosi a testare la soglia dei 34.500 punti, da cui è partito un ritracciamento in direzione di quota 33.700 punti, con successivo recupero verso i 34.250 punti prima del week-end.

Ftse Mib: fase di consolidamento

Nelle ultime giornate, malgrado un po’ di volatilità, il Ftse Mib ha dato un seguito al recupero partito dai minimi toccati di recente in area 33.300.

Con la tenuta di area 34.000 si potrà confidare in un nuovo tentativo rialzista verso i 34.500 punti, con allungo successivo verso i 34.900/35.000 punti.

Fino a quando il Ftse Mib si manterrà al di sotto di area 34.500, sarà reale il rischio di nuove incursioni ribassiste,

Segnali in tal senso giungeranno dalla perdita di quota 34.000 punti, per un primo approdo in area 34.000.

Sotto questo livello la discesa proseguirà verso i 33.800 e i 33.500 punti prima e successivamente verso i 33.200 e i 33.000 punti.

I market movers negli Stati Uniti

Per la prima seduta della prossima settimana non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo negli Stati Uniti.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si conoscerà l’indice relativo ala fiducia economica che ad aprile dovrebbe salire da 96,3 a 97 punti, mentre l’indice della fiducia dell’industria dovrebbe migliorare da -8,8 a -8,5 punti.

L’indice della fiducia servizi è visto in lieve frenata da 6,3 a 6,1 punti, mentre il dato preliminare della fiducia dei consumatori ad aprile dovrebbe scendere da 14,,9 a 14,7 punti.

In Germania si conoscerà il dato preliminare dell’indice dei prezzi al consumo che dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,6% rispetto al rialzo dello 0,4% precedente.

Sempre in Germania da seguire l’asta dei titoli di Stato con scadenza agosto 2024 e febbraio 2025, per un ammontare massimo di 2 miliardi di euro per ciascun titolo.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di: AVIO (0,23745 euro), Banca Sistema (0,065 euro), d’Amico Int. Shipping (0,2487 dollari lordi), Fiera Milano (0,14 euro), Saes Getters (12,51 euro), Servizi Italia (0,03 euro), FOPE (0,85 euro) e Gentili Mosconi (0,12 euro).

A presentare i conti del 2023 saranno Digital Value, Monrif, Softlab e TraWellCo, mentre ad alzare il velo sui dati del primo trimestre saranno Lottomatica Group, Zignago Vetro e Xenia Hotellerie Solution.

In agenda le assemblee per l’approvazione dati di bilancio dell’esercizio 2023 di: Philogen, Rai Way, Saras, The Italian Sea Group, Alkemy, B&C Speakers, Biesse, Cembre, El.En, Emak, Eurotech, Garofalo HC, Irce, LU-VE, Mondo TV, MutuiOnline, Newlat Food, OpenJobmetis, Orsero, Piovan, SECO, Tamburi, Zignago Vetro, Banca Profilo, Beewize, Beghelli, Brioschi, Centrale del Latte d’Italia, CIR, Class Editori, Gabetti PS, GPI, Il Sole24Ore, Immsi, Italian Exhibition Group, PLC, Ratti, Somec, Toscana Aeroporti, ABC Company, Acquazzurra, ALA, Alfio Bardolla, Alfonsino, Altea Green Power, Arterra Bioscience, Askoll EVA, Bifire, BolognaFiere, Circle, CleanBnB, Cloudia Research, Cofle, Comal, Convergenze, Copernico SIM, CrowdFundme, Destination Italia, DHH, Dotstay, Edil San Felice, EdiliziAcrobatica, e-Globe, Egomnia, Elsa Solutions, Emma Villas, Eprcomunicazione, ErreDue, Esautomotion, ESPE, Execus, Farmacosmo, FOS, Franchi Umberto Marmi, G-RENT, Giglio.com, Gismondi 1754, GM Leather, High Quality Food, Ilpra, IMD International Medical Devices, Industrie Chimiche Forestali, Iniziative Bresciane, Innovatec, International Care Company, iVision Tech, Laboratorio Farmaceutico ERFO, Lemon Sistem, Leone Film Group, Lindbergh, Maps, Monnalisa, Notorious Pictures, Nusco, NVP, Omer, Pasquarelli Auto, Planetel, Portobello, Pozzi Milano, Premia Finance, Racing Force, Redfish Longterm Capital, Relatech, RES, Reway Group, Riba Mundo Tecnologia; Rosetti Marino, SG Company, Shedir Pharma Group. SIAV, SIF Italia, Società Editoriale Il Fatto, Solutions Capital Management SIM, SosTravel.com, Spindox, Talea Group, Tenax International, TMP Group, TPS, Tweppy, Valtecne, Vimi Fasteners, Xenia Hotellerie Solution, Yakkyo e YOLO Group.

Da seguire in mattinata l’asta dei BTP con scadenza luglio 2029 per un ammontare compreso tra 2,75 e 3,25 miliardi di euro, mentre i BTP luglio 2024 saranno offerti per importo tra 3 e 3,5 miliardi di euro e i CCTeu aprile 2032 per un ammontare tra 3 e 3,5 miliardi di euro.

Piazza Affari: dividendi del 29 aprile. Quanto rendono?

0

Nuovo appuntamento a Piazza Affari con i dividendi, dopo che la stagione è stata ufficialmente inaugurata la scorsa settimana.

Dividendi: lunedì staccano 8 titoli di Piazza Affari

Dopo che lunedì scorso sono stati 15 i titoli del mercato italiano a staccare la cedola, di cui 8 blue chip, la prossima settimana saranno 8 i titoli pronti a remunerare i loro azionisti.

La data da segnare sul calendario è quella di lunedì 29 aprile, giorno in cui 8 azioni staccheranno il dividendo, in pagamento da giovedì 2 maggio.

Nel dettaglio si tratta di 6 titoli quotati sul segmento Star e 2 sull’Euronext Growth Milan.

Di seguito riportiamo l’elenco delle azioni, con il relativo dividendo e il rendimento calcolato sulla base dei prezzi di chiusura delle azioni del 26 aprile.

Dividendi Star

TITOLODIVIDENDORENDIMENTO
AVIO0,23745 euro2,17%
Banca Sistema0,065 euro4,44%
D’Amico Int. Shipping0,2487 dollari3,85%
Fiera Milano0,14 euro3,64%
Saes Getters12,51 euro32,62%
Servizi Italia0,03 euro1,64%

Dividendi Euronext Growth Milan

TITOLODIVIDENDORENDIMENTO
FOPE0,85 euro3,03%
Gentili Mosconi0,12 euro3,57%

Chi era Frank Tyson, ennesima vittima della polizia negli USA

Episodio di violenza della polizia, vittima un uomo di nomne Frank Tyson. Negli Stati Uniti, le comunità afroamericane continuano a essere teatro di incidenti tragici e mortali, segnati da un eccesso di violenza da parte delle forze di polizia. Nonostante le mobilitazioni e gli appelli del movimento “Black Lives Matter”, nato in seguito agli omicidi di George Floyd ed Eric Garner, che morirono pronunciando le parole “Non respiro”, i casi di violenza non sembrano diminuire.

L’ultimo tragico evento: la morte di Frank Tyson

L’ultimo episodio si è verificato a Canton, Ohio, dove Frank Tyson, un uomo di 53 anni, è morto in circostanze tragiche e sospette. Il 18 aprile, dopo un incidente stradale, Tyson è stato fermato dalla polizia. Un video di 36 minuti documenta gli ultimi momenti della sua vita, mostrando un agente che lo immobilizza a terra, premendo un ginocchio sulla sua schiena per oltre 30 secondi, nonostante le sue suppliche di essere lasciato respirare. Queste scene riecheggiano dolorosamente i casi di Floyd e Garner, sollevando nuove preoccupazioni sulle pratiche di arresto e l’uso della forza.

Cinque minuti dopo averlo immobilizzato, gli agenti hanno constatato l’assenza di battito cardiaco in Tyson, ma hanno tardato a iniziare la rianimazione cardiopolmonare. Un’ambulanza è arrivata solo successivamente, e l’uomo è stato dichiarato morto in ospedale.

Le conseguenze e le indagini in Corso

In risposta all’incidente, gli agenti coinvolti vengono sospesi in attesa dei risultati delle indagini. La morte di Tyson, che è stato scarcerato il 6 aprile dopo aver scontato 24 anni per sequestro di persona e furto, e che ha violato i termini della sua libertà condizionata, solleva interrogativi critici sulla responsabilità delle forze dell’ordine e sulle procedure adottate durante gli arresti.

Questo evento tragico non solo riaccende il dibattito sulla giustizia e l’equità delle pratiche di polizia, ma mette anche in luce la necessità di esaminare e potenzialmente riformare le metodologie adottate nel trattamento degli individui in condizione di libertà condizionata, specialmente quelli con un passato criminale significativo. Si pongono questioni sulla proporzionalità della forza utilizzata e sull’adeguatezza dei protocolli di intervento, in un contesto di crescente sensibilità pubblica verso le questioni di giustizia sociale e diritti civili.

L’indagine sull’incidente è cruciale per determinare se gli agenti coinvolti hanno agito all’interno delle linee guida operative standard e quali potrebbero essere le implicazioni per il futuro delle politiche di sicurezza pubblica. La comunità e i gruppi per i diritti civili seguono da vicino il corso delle indagini, sperando che il caso porti a una maggiore trasparenza e possibilmente a riforme significative nel modo in cui le forze dell’ordine gestiscono le interazioni con coloro che sono già stati penalizzati dal sistema giudiziario.

Un problema sistematico

Questo evento è solo l’ultimo di una serie di incidenti violenti che coinvolgono la polizia e la comunità afroamericana. Solo pochi giorni prima, il 10 aprile, Dezter Reed, un giovane afroamericano di 26 anni, è stato ucciso a Chicago da agenti in borghese che hanno sparato 96 colpi in 42 secondi. Inoltre, un mese prima, un ragazzo autistico di 15 anni è stato ucciso alle porte di Los Angeles per aver brandito una zappa.

I dati delle organizzazioni per i diritti civili indicano che il 10% delle uccisioni di afroamericani da parte della polizia inizia con fermi per incidenti o infrazioni stradali, e che gli afroamericani hanno una probabilità due volte e mezzo maggiore rispetto ai bianchi di essere uccisi dalla polizia.

Questi continui episodi di violenza sottolineano la necessità urgente di riforme profonde nelle politiche di polizia e nei sistemi di giustizia penale degli Stati Uniti. La ripetizione di queste tragedie solleva domande dolorose sulla disparità razziale e sull’efficacia delle misure prese per proteggere tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro razza.

Leggi anche: Chi è Jorit: età, lavoro, vita privata, murales e cosa è successo con Vladimir Putin