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Lattosio: perché fa male? È colpa di un enzima

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Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono di consumare alimenti ‘senza latte’. Vi siete mai chiesti perché il lattosio viene considerato quasi una specie di demonio? Vediamo perché fa male e se davvero una dieta priva di latticini & co è salutare.

Lattosio: perché ad alcune persone fa male?

Alcune persone – tante a dire la verità – hanno difficoltà a digerire il latte. Alcuni preferiscono eliminarlo completamente dalla dieta, mentre altri optano per prodotti senza lattosio. Questi ultimi vengono creati tramite due metodi biotecnologici diversi: inserendo l’enzima lattasi alla bevanda, oppure con un meccanismo che separa meccanicamente il latte dal lattosio. A prescindere da ciò, vi siete mai chiesti perché ad alcune persone fanno male i latticini?

Per digerire il latte è necessario un enzima, la lattasi, che divide il lattosio, una molecola di zucchero, in due molecole più piccole: il glucosio e il galattosio. Le molecole, ora di dimensioni ridotte, possono essere assorbite senza problemi dall’intestino tenue. Alcune persone, però, hanno bassi livelli di lattasi nel loro corpo. Questo significa che la digestione del lattosio avviene solo in seguito, nell’intestino crasso, tramite i batteri intestinali.

Di conseguenza, quanti hanno intolleranza al lattosio hanno parecchi problemi, come: diarrea o stitichezza, crampi addominali, gonfiore/meteorismo e flatulenza. Inoltre, possono manifestarsi anche nausea, mal di testa, spossatezza ed eruzioni cutanee.

Dieta senza lattosio: è davvero salutare?

Il lattosio è uno zucchero del latte presente in quasi tutti i suoi derivati. E’ per questo che quanti hanno problemi con il latte eliminano completamente questi cibi dalla propria alimentazione. E’ corretto, oppure è un comportamento del tutto/parzialmente sbagliato? Dipende. Quanti hanno un’allergia o un’intolleranza accertata fanno assolutamente bene a modificare la dieta, gli altri invece dovrebbero capire qual è la causa delle difficoltà digestive prima di prendere una decisione tanto drastica.

A lungo andare, infatti, l’esclusione di latte e formaggi dall’alimentazione può causare la riduzione da parte dell’organismo della lattasi, l’enzima che ne permette la digestione. Di conseguenza, coloro che non mangiano più latticini senza avere diagnosi accertate rischiano di diventare intolleranti ad alimenti di questo tipo. Ovviamente, c’è anche il rischio di carenze alimentari, in particolare di calcio e proteine essenziali.

Nel momento in cui si decide di eliminare il lattosio dall’alimentazione è consigliato chiedere consiglio ad un nutrizionista. Oggi, infatti, in commercio ci sono tanti prodotti vegetali che garantiscono le stesse sostanze nutritive di latticini & Co. In casi particolari, lo specialista potrebbe anche consigliare di assumere integratori di calcio per prevenirne la carenza.

Meghan Markle sbarca su Netflix con un programma di cucina e lifestyle

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Meghan Markle torna in televisione con un programma di cucina e lifestyle. Il format sbarcherà su Netflix e la vede dietro i fornelli per spiegare ai telespettatori le sue abitudini alimentari e tanti altri hobby che l’appassionano. Da sempre amante del buon cibo e dell’ottimo vino, la moglie di Harry d’Inghilterra si prepara a coronare un altro suo grande sogno.

Meghan Markle torna in tv: per lei un programma su Netflix

Fin dai suoi esordi nel mondo dello spettacolo, Meghan Markle non ha mai nascosto si essere una buona forchetta. Pensate che il nome del suo blog – The Tig – prendeva ispirazione proprio da un vino italiano, il Supertuscan Tignanello. Oggi, dopo essersi affermata come attrice, aver sposato il principe Harry d’Inghilterra e interrotto i rapporti con la Royal Family, sta per realizzare un suo grande sogno: condurre un programma di cucina e lifestyle. Il format sbarcherà su Neflix, dove ormai lei e il marito sono di casa.

Dopo la docuserie sulla vita di coppia, dove appariva anche Harry, e la produzione Heart of Invictus, dedicata agli atleti veterani di guerra, Meghan torna in video da sola. Il programma è prodotto dalla loro società Archewell Productions, in collaborazione con la Boardwalk Pictures, che ha firmato format famosi come Chef’s Table di Netflix. Inoltre, ci saranno Michael Steed, regista di show di un certo livello, quali Anthony Bourdain: Parts Unknown in onda su BBC, e Leah Hariton, showrunner della trasmissione Selena + Chef, con protagonista Selena Gomez.

Il programma che vedrà la Markle dietro i fornelli non si occuperà solo di cucina, ma anche di giardinaggio, di beauty e di lifestyle in generale. Le riprese dovrebbero iniziare proprio in questi giorni, in una location affittata proprio per l’occasione.

Meghan Markle: la location del programma in onda su Netflix

Stando alle prime indiscrezioni, il programma che condurrà Meghan Markle su Netflix andrà in onda da una location scelta dalla stessa duchessa. Si tratta di una villa situata a Montecito, in California, dove i Sussex vivono ormai da anni. La dimora è stata presa in affitto proprio per il format, pertanto la cucina che si vedrà in video non è quella dove l’attrice prepara ottimi manicaretti per la sua famiglia.

Molto probabilmente, il format sarà collegato anche al nuovo progetto imprenditoriale di Meghan, American Riviera Orchard. Quest’ultimo è stato lanciato proprio nei giorni scorsi, con l’invio di una serie di marmellate in edizione limitata ad alcune influencer, tra cui la stilista Tracy Robbins.

Al momento, non c’è ancora una data ufficiale per il debutto su Netflix. A breve dovrebbero iniziare le registrazioni, per cui la messa in onda potrebbe slittare anche a fine estate o addirittura in autunno.

Truffa del capo, in pericolo i dipendenti di molte aziende: cosa fare per proteggersi

La truffa del capo torna a colpire i lavoratori di diverse aziende italiane con il fine illecito di svuotare conti corrente. La peculiarità di questo raggiro sta nel fatto che non si tratta di vere e proprie e-mail o sms phishing facilmente individuabili, ma di messaggi provenienti dal finto capo dell’azienda per cui si lavora. Scopriamo dunque come fare ad accorgerci della truffa e cosa fare nel caso in cui si dovesse essere vittime del raggiro.

La truffa del capo colpisce ancora: come individuarla

Era da un po’ che non si sentiva parlare di questo inganno, ma dopo un recente caso di cronaca avvenuto in Veneto, segnalato alla Polizia di Stato di Verona, l’argomento è tornato attuale ed è necessario informasi per evitare di cadere in questa operazione altamente illegale. Lo scopo dei truffatori è solo uno: prosciugare i conti corrente della proprie vittime.

I truffatori non utilizzano banali e sospetti messaggi che fanno pensare subito al phishing con annessi link ingannevoli. Nella truffa del capo i criminali informatici sanno bene chi colpire: i dipendenti che figurano in organigrammi di aziende. Ma come fanno ad individuarli? Semplice, consultando i siti internet delle aziende dove sono riportati i loro lavoratori e i rispettivi ruoli.

Nella maggior parte dei casi di truffa del capo le vittime sono quasi sempre manager di medio livello o dipendenti degli uffici contabili. Il motivo per cui sono colpite queste categorie di lavoratori è da ricercare nella possibilità di questi ultimi di poter accedere o ai dati economici di un’azienda o perché potrebbero essere contattati con più facilità dal proprio capo.

Individuare questa truffa non è semplice perché il messaggio arriverà direttamente da una persona che si spaccia per il CEO (ossia il capo) dell’azienda per non destare sospetti e rendere il tutto più credibile.

Cosa fare se ci si imbatte nella truffa del capo

Una volta individuata la truffa che consiste in un messaggio inusuale da parte del CEO dell’azienda per cui si lavora è necessario intervenire in maniera immediata. La prima cosa da fare è non rispondere al messaggio ne assecondare le richieste fatte dal finto capo che di solito consistono in bonifici su conti correnti, soprattutto esteri, di ingenti somme di denaro.

Successivamente sarà opportuno fare una verifica interna provando a contattare gli uffici competenti che controlleranno direttamente la veridicità del messaggio e delle conseguenti richieste.

Constatato che si tratti di una truffa sarà opportuno denunciare il tutto anche alle forze dell’ordine che procederanno con le indagini del caso.

Leggi anche: Attenti alla truffa PosteInfo, arriva un falso SMS: come riconoscerla e difendersi

Inter Torino, dove vederla in TV e le probabili formazioni

Dopo la vittoria dello scudetto l’Inter è pronta a festeggiare con i suoi tifosi al termine della sfida contro il Torino: ecco dove vederla in TV e in streaming e le probabili formazioni.

La 34^ giornata di Serie A

L’Inter ospita a San Siro il Torino dopo la vittoria dello scudetto, matematicamente ottenuto con la partita nella gara contro il Milan, con i nerazzurri che devono fare a meno di Dumfries (squalificato dopo l’espulsione della scorsa giornata).

Dall’altra parte, il Torino arriva a Milano dopo 3 gare senza vittoria, alla ricerca di tre punti importanti per tener vivo il sogno europeo della squadra di Juric.

Inter Torino, dove vederla in TV e in streaming

La partita è visibile a tutti gli abbonati DAZN a partire dalle 12:30 di domenica 28 aprile 2024. La sfida può essere seguita anche attraverso l’applicazione DAZN presente sul decoder Sky Q.

La gara è disponibile in streaming grazie alle app ufficiali di DAZN, Sky Go e Now TV, scaricabili gratuitamente dagli store dei dispositivi mobile.

Le formazioni

Per l’Inter in difesa scalpita Bisseck, anche se al momento Pavard pare in vantaggio. Sulla destra, senza lo squalificato Dumfries, Darmian parte dal primo minuto, mentre Dimarco potrebbe lasciare spazio a Carlos Augusto. Davanti Lautaro e Thuram vanno verso la conferma anche se non è da escludere la partenza dal primo di Arnautovic e Sanchez.

In casa Torino, Juric punta a schierare l’11 titolare migliore possibile. In difesa spazio a Tameze, Buongiorno e Rodriguez. A centrocampo Ricci dovrebbe sostituire lo squalificato Linetty, mentre in attacco Sanabria dovrebbe tornare titolare a discapito di Okereke.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Ilic, Vojvoda; Vlasic; Sanabria, Zapata

Le quote dei bookmakers

Nonostante il campionato già chiuso i bookmakers danno ampiamente in vantaggio l’Inter, con l’1 dato a 1.44. Segue poi l’X a 3.80, mentre la vittoria del Torino è data addirittura a 6.50.

Intanto in casa nerazzurra è tutto pronto per la grande festa che colora le vie di Milano di nerazzurro.

Dichiarazioni controverse del Generale Vannacci scatenano il dibattito pre-elezioni europee

Recentemente, il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega per le prossime elezioni europee, ha rilasciato un’intervista a “La Stampa” che ha suscitato forti reazioni nel panorama politico italiano. Le sue affermazioni riguardanti l’educazione degli studenti con disabilità, la sua visione sull’aborto, e i commenti su figure storiche controversie come Mussolini, hanno alimentato un acceso dibattito.

Classi separate per studenti con disabilità

Nell’intervista, il generale Vannacci ha proposto l’idea di classi separate per gli studenti con disabilità, sostenendo che ciò potrebbe permettere agli studenti con maggiori difficoltà di ricevere un aiuto più specifico. Ha paragonato la situazione a non far correre un disabile con un atleta che fa il record dei cento metri, suggerendo che, sebbene possano partecipare insieme per lo spirito di appartenenza, i bisogni specifici dovrebbero essere gestiti separatamente.

Questa posizione ha scatenato una forte opposizione, con critici che hanno paragonato le sue parole a concetti promossi durante il nazismo. Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, ha etichettato le parole di Vannacci come un echi di ideologie pericolose e passate.

Controversie su Mussolini e aborto

Oltre alle sue dichiarazioni sull’educazione, il generale Vannacci ha anche toccato argomenti storici e sensibili come il fascismo e l’aborto. Ha difeso la libertà di esprimere opinioni senza essere etichettato come antifascista e ha descritto Mussolini come uno statista, paragonandolo a figure come Cavour e Stalin, una posizione che ha inevitabilmente suscitato ulteriori critiche.

Sull’aborto, ha espresso la visione che esso sia una “infelice necessità” piuttosto che un diritto, una posizione che contrasta fortemente con le attuali leggi italiane e le normative europee che riconoscono l’aborto come un diritto della donna.

Le richieste di distanziamento

Le dichiarazioni del generale Roberto Vannacci hanno scatenato un’ondata di reazioni, superando i confini della semplice critica per toccare questioni di risposta politica ufficiale. Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha espresso una reazione particolarmente forte, chiedendo alla ministra della Disabilità, Locatelli, di dissociarsi pubblicamente dalle parole di Vannacci, che ha descritto come “un orrore”. Questa richiesta sottolinea la gravità percepita delle affermazioni e l’importanza di una presa di posizione chiara e decisa da parte dei membri del governo.

L’incidente arriva in un periodo particolarmente sensibile, poiché la Lega di Matteo Salvini è in piena preparazione per le imminenti elezioni europee. In questo contesto, le parole di Vannacci possono rappresentare un’incognita per la campagna elettorale del partito. La possibilità che queste affermazioni influenzino negativamente l’immagine della Lega potrebbe costringere il partito a una riflessione strategica, specialmente se l’opinione pubblica dovesse reagire negativamente. Salvini e il suo partito potrebbero trovarsi nella posizione di dover chiarire la loro posizione rispetto ai temi sollevati da Vannacci per evitare danni alla loro immagine e coerenza politica.

Le implicazioni di tali dichiarazioni non sono limitate alla politica interna, ma si estendono anche al panorama europeo, dove le questioni di valori e di posizionamento etico dei partiti giocano un ruolo cruciale. Di conseguenza, la gestione di questa situazione da parte della Lega potrebbe rivelarsi un momento decisivo nella definizione del loro profilo politico sia a livello nazionale che internazionale.

La riflessione su Vannacci

Le recenti dichiarazioni del generale Roberto Vannacci hanno aperto un dibattito significativo sulla rappresentanza politica e i valori che ci aspettiamo dai nostri leader. Queste affermazioni, che toccano temi fondamentali come l’etica, la responsabilità e la visione politica, sollevano interrogativi critici sulla direzione in cui si muovono i nostri sistemi politici. La maniera in cui il pubblico e i politici risponderanno a tali dichiarazioni potrebbe avere un impatto decisivo sul clima politico e sociale non solo in Italia, ma anche in un contesto europeo più ampio.

Con le elezioni imminenti, l’eco di queste discussioni è destinata a influenzare l’opinione pubblica e a modellare le campagne elettorali. I cittadini, infatti, potrebbero sentirsi spinti a riflettere più profondamente sul tipo di leadership che desiderano e sui valori che ritengono indispensabili per i loro rappresentanti. Inoltre, la reazione dei partiti e dei politici a queste affermazioni può rivelare molto sul loro allineamento etico e sulla loro volontà di adattarsi o resistere a cambiamenti nel panorama politico.

In questo contesto, la capacità dei leader di rispondere in modo autentico e di prendere posizioni chiare può rafforzare la fiducia degli elettori o, al contrario, esacerbare il disincanto politico. Quindi, le ripercussioni di queste discussioni sono fondamentali non solo per la definizione del risultato delle prossime elezioni, ma anche per il futuro del dibattito politico e della coesione sociale in Italia e oltre.

Ecco i 4 segni zodiacali con più serial killer e che faresti meglio a tener d’occhio

C’è davvero un legame tra la data di nascita di un serial killer e il suo segno zodiacale? Se siete appassionati di true crime e astrologia siete arrivati nel posto giusto.

Anche se l’astrologia non è una vera e propria scienza, non si può negare che ci sia un fondo di verità nell’analisi dei comportamenti delle persone. Almeno una volta nella vita ti sarai trovato a fare una ricerca sui segni zodiacali.

Infatti, sono in molti che hanno cercato di rispondere alla domanda: quali sono i segni zodiacali con più serial killer? Tra tutti i segni ce ne sono quattro che saltano all’occhio e non può essere solo una coincidenza!

I 4 segni zodiacali con più serial killer e cosa li rende così pericolosi

L’astrologia non è una scienza affidabile però a volte può essere una buon punto di partenza per conoscere chi ci circonda. Per questo motivo abbiamo cercato i segni zodiacali dei serial killer più noti:

4. Pesci

Il segno conosciuto per la sua tolleranza e sensibilità spesso non è in grado di gestire le emozioni proprie e altrui, rendendo comprensibile che a volte possa perdere il controllo. Tra i tanti serial killer che cadono nel segno dei pesci c’è Charles Cullen.

3. Vergine

Sospettato per trenta ma condannato per quattro omicidi Dean Curter è della vergine, segno della dea del grano e dell’agricoltura ben conosciuto per il suo approccio sistematico alla vita e per essere perfezionista fino al midollo.
Non stupisce, quindi, che è proprio questo segno ha poter fare l’omicidio perfetto… O una serie di omicidi perfetti.

Leggi anche: Quali sono i 3 segni zodiacali meno empatici di tutti?

2. Sagittario

Il serial killer statunitense Ted Bundy, noto per almeno una trentina di omicidi di giovani donne tra 1974 e il 1978, è del sagittario; segno desideroso di libertà ma spesso questo può sfociare nell’irresponsabilità e nell’essere spericolato… Sarà per questo che potrebbe scapparci il morto?

1. Gemelli

Indovinate di che segno era Jeffrey Dahmer, esatto: gemelli! È un segno creativo e socievole, ma al contempo volubile e irrequieto. Questa dualità che lo caratterizza lo rende un segno imprevedibile e pericoloso.

Carta Acquisti e Dedicata a te, doppio bonus spesa di 940 euro in arrivo: ecco per chi

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Continua la missione del governo Meloni sul supporto delle fasce deboli della popolazione italiana. Dopo il rinnovo di alcuni bonus come quello della Luce e del gas, arriva la conferma di un doppio Bonus Spesa.

Si tratta di un agevolazione che potrebbe arrivare fino a 940 euro tra Carta Dedicata a te e Carta Acquisti.

Si tratta in realtà di un doppio Bonus legato a due misure erogate lo scorso anno: la Carte Dedicata a te è stata erogata dall’Inps in collaborazione con i comuni e Poste Italiane ma ancora non è attiva mentre la Carta Acquisti è già attiva.

Si tratta di due misure tra loro compatibili a cui si accede rispettando regole differenti.

Potrebbero perciò esserci famiglie che potrebbero beneficiare di entrambe mentre altre di una o dell’altra.

Nella migliore delle ipotesi dunque si potrebbe arrivare a 1.000 euro che secondo alcune ricerche potrebbe soddisfare la spesa alimentare per una famiglia di medie dimensione per circa 3 mesi.

Ma chi può beneficare e quali requisiti bisogna rispettare? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Carta Acquisti e Dedicata a te, doppio bonus spesa in arrivo di 940 euro: ecco chi le riceverà

Continuano le agevolazioni per le famiglie italiane: dopo i vari bonus bolletta gas e luce potrebbe arrivare un doppio bonus spesa da 940 euro per gli italiani.

In realtà si tratta, come abbiamo detto della somma di due Bonus, la Carta acquisti, dall’altra la Carta Dedicata a Te.

Anche se quest’ultima non è ancora operativa potrebbe diventarlo presto, insieme alla Carta Acquisti le famiglie che rispettano i requisiti potrebbero ottenere quasi mille euro per la precisione 940 euro, una cifra di tutto rispetto per le famiglie.

Novecentoquaranta, per la precisione, che sarebbero un aiuto non indifferente per le famiglie più in difficoltà.

La nuova Carta Dedicata a te, ancora non erogata potrebbe passare a 460 euro dai 382,50 euro previsti da spendere per beni di prima necessità, benzina ed abbonamenti del trasporto pubblico.

Per poterne usufruire l’ISEE non deve superare i 15.000 euro tenendo conto di alcuni parametri, e l’accredito dei 460 euro verrà fatto sulla stessa prepagata messa in circolazione a luglio 2023.

Proprio presso gli uffici postali i beneficiaria avvisati dai comuni hanno potuto ritira le card con l’importo già accreditato.

Va detto che la Carta Dedicata a te spetta a chi non beneficia di altri sostegni, come ad esempio l’Assegno di inclusione o il Supporto per la formazione e il lavoro.

A differenza della Carta acquisti, però, non se ne deve fare domanda: l’assegnazione avviene in automatico grazie alla collaborazione tra Comuni, Inps e Poste Italiane.

Proprio quest’ultima gestisce la carta con la quale si possono acquistare solamente alcuni generi alimentari, carburante o per gli abbonamenti ai mezzi pubblici.

Carta Acquisti, ecco come richiederla e i requisiti

La restante parte del doppio Bonus di 940 euro, arriva dal secondo Bonus spesa o meglio dalla Carta Acquisti, uno strumento che permette di ottenere altri 480 euro alle famiglie che presentano determinati requisiti.

Infatti nel nucleo familiare deve essere almeno un componente minore di 3 anni o maggiore di 65 anni.

Questi, hanno diritto a una carta acquisti ricaricabile con 40 euro mensili anche se l’accredito è bimestrale.

La carta acquisti può essere usata nei supermercati e negozi alimentari, in farmacie e parafarmacie ma non tutti sanno che è possibile usarla anche per pagare le bollette.

La domanda può essere inviata presso gli uffici di Poste italiane, e per poterla inoltrare è necessario soddisfare dei requisiti economici: le famiglie devono avere un Isee non superiore a 8.052,75 euro (valore aggiornato al 2024).

Se la carta acquisti è stata richiesta per un over 65, si guarda anche ai redditi percepiti dai singoli componenti che non devono superare gli 8.052,75 euro, limite che per chi ha compiuto 75 anni sale a 10.737 euro.

Inoltre non si deve essere proprietari di:

  • più di una utenza elettrica domestica (anche se non domestica);
  • più di due utenze del gas;
  • più di due autoveicoli;
  • più di un immobile a uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25%;
  • immobili non a uso abitativo con una quota superiore o uguale al 10%;
  • patrimonio mobiliare superiore a 15.000 euro.

Le differenze tra le due agevolazioni

C’è molta confusione tra le due misure: Carta Dedicata a Te e la Carta acquisti non sono la stessa cosa.

Le due prestazioni sono compatibili tra loro e pertanto una stessa famiglia può beneficiare di entrambe le card se si rispettano i requisiti.

Le due misure molto simili, permettono di ottenere un Bonus spesa di 940 euro. Entrambe sono emesse  da Poste Italiane e pensate per aiutare le famiglie in stato di necessità ma funzionano in maniera diversa.

La Carta acquisti viene richiesta e assegnata a chiunque rispetti determinati requisiti, mentre la Carta Dedicata a Te viene automaticamente dall’INPS.

Chiara Ferragni, buco finanziario da 4 milioni: alla ricerca di nuovi soci e liquidità

Fenice Srl, la società che gestisce il marchio dell’influencer di fama mondiale Chiara Ferragni, sta affrontando una significativa crisi finanziaria con un deficit nei conti di 4 milioni di euro. Questo deficit potrebbe minacciare la continuità operativa dell’azienda, spingendo la Ferragni a cercare urgentemente nuovi investitori e un’iniezione di capitale per garantire il futuro della società.

Chiara Ferragni: 6 milioni per non fallire

Il bilancio provvisorio di Fenice Srl, come riportato da “Il Messaggero”, evidenzia una situazione finanziaria critica, con una perdita di esercizio che si aggira intorno ai 4 milioni di euro. Questo deficit sostanziale ha reso imperativa una ricapitalizzazione immediata per salvaguardare la continuità operativa e finanziaria dell’azienda. In risposta a questa urgente necessità, Chiara Ferragni, figura di spicco dell’azienda, sta attivamente cercando di raccogliere almeno 6 milioni di euro in nuova liquidità.

Questo sforzo di raccolta fondi è cruciale non solo per coprire le perdite attuali, ma anche per posizionare l’azienda su una base più stabile per future operazioni e investimenti. La somma mirata di 6 milioni di euro rappresenta un passo proattivo per rafforzare il bilancio di Fenice Srl, permettendo all’azienda di affrontare eventuali sfide impreviste e di perseguire opportunità di crescita senza la pressione immediata delle restrizioni di flusso di cassa.

Questa manovra di ricapitalizzazione è un elemento chiave nella strategia di gestione della crisi di Ferragni, che dimostra una leadership responsabile e orientata al futuro. Riuscire a garantire questa nuova liquidità sarà essenziale per il rafforzamento e il rilancio delle attività di Fenice Srl, e per mantenere la fiducia degli investitori e dei partner commerciali nell’affrontare un periodo così turbolento.

Potenziali nuovi soci

Nel tentativo di stabilizzare e rilanciare Fenice Srl, si discutono potenziali investimenti da parte di figure chiave nel settore aziendale e della moda. Paolo Barletta e Lorenzo Castelli, già noti per il loro coinvolgimento in Alchimia Spa, il principale azionista di Fenice, sono tra i candidati considerati per unirsi come nuovi soci. La loro esperienza pregressa con Alchimia Spa potrebbe garantire una transizione fluida e una continuità nella visione strategica, elementi cruciali per il rilancio dell’azienda.

Inoltre, emergono altri nomi significativi nel panorama degli investitori potenziali, tra cui Francesco Trapani, legato al family office Vom Investment, e Marco Bizzarri di Nessifashion. La partecipazione di queste personalità potrebbe non solo portare un’iniezione di capitale fresco, ma anche una nuova direzione strategica e un’ampia rete di contatti nel settore del lusso e della moda. Francesco Trapani, con la sua esperienza nel lusso, avendo guidato brand di grande calibro, e Marco Bizzarri, noto per le sue competenze nel rinnovare e espandere marchi globali di moda, potrebbero apportare una visione e un approccio innovativi per il futuro di Fenice.

Queste potenziali collaborazioni sottolineano un interesse significativo nel salvataggio e nel rafforzamento della posizione di mercato di Fenice, mostrando come la sinergia tra esperienza consolidata e nuove strategie possa essere determinante nel mondo degli affari, soprattutto in tempi di incertezza economica. L’arrivo di nuovi soci con un forte background nel settore potrebbe quindi rappresentare una svolta decisiva per il futuro della società di Chiara Ferragni, offrendo nuove opportunità di crescita e sviluppo.

Il futuro di Fenice srl

Nonostante le difficoltà finanziarie, dal punto di vista patrimoniale la società sembra non avere problemi critici, anche se è previsto che possa chiudere l’anno in rosso per 1,5 milioni di euro. La situazione è complicata dal sodalizio tra Ferragni e il manager Fabio Maria Damato, che sembra essere giunto al capolinea. In caso di conclusione del loro rapporto professionale, si prevede una liquidazione che potrebbe raggiungere le sei cifre.

Il giro d’affari di Fenice è sceso drasticamente, passando da 14-16 milioni di euro a soli 7-8 milioni nell’ultimo anno, con un utile di 3,4 milioni registrato l’anno precedente.

Le altre imprese di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni non è solo la faccia di Fenice Srl. L’influencer gestisce anche altre due società: TBS Crew Srl, che si occupa dell’editoria del suo blog The Blonde Salad, e Ferragni Enterprise, che gestisce le sue proprietà immobiliari. Ferragni Enterprise è quasi interamente posseduta da Chiara, con una piccola quota dello 0,1% intestata alla madre, Marina Di Guardo.

Questa società è quasi interamente di proprietà di Chiara, ad eccezione di una piccola quota dello 0,1% detenuta dalla madre, Marina Di Guardo, che sottolinea un legame familiare anche negli affari.

Tuttavia, nonostante il successo e l’espansione delle sue imprese, la situazione attuale di Fenice Srl presenta delle sfide che richiedono attenzione immediata. La necessità di interventi rapidi e significativi è cruciale per assicurare la stabilità finanziaria e la continuità operativa della società. Questo potrebbe includere la ristrutturazione dei debiti, la revisione delle strategie di investimento, o l’implementazione di nuove politiche aziendali che rispondano meglio alle dinamiche di mercato attuali. Per Chiara Ferragni e il suo team, sarà fondamentale adottare misure efficaci per navigare attraverso questi ostacoli e mantenere la solidità delle sue attività commerciali, consolidando così la sua posizione nel competitivo panorama dell’imprenditoria digitale e immobiliare.

Il fenomeno sismico dei Campi Flegrei: dati e riflessioni

Il 27 aprile 2024, la zona vulcanica dei Campi Flegrei ha registrato un terremoto di magnitudo 3.9, il più forte di un nuovo sciame sismico che ha interessato l’area. Questo evento, avvenuto alle ore 5:44, rappresenta l’episodio più significativo di una serie di scosse che hanno riacceso l’attenzione sulla pericolosità sismica di una delle aree vulcaniche più monitorate d’Italia.

Il contesto dei Campi Flegrei

I Campi Flegrei, situati a nord-ovest della città di Napoli, comprendono una vasta caldera vulcanica nota per il suo bradisismo, ovvero il sollevamento e l’abbassamento del suolo. Questo fenomeno è strettamente legato alla sismicità dell’area, che registra frequentemente sciami sismici. Tali eventi non sono unici ai Campi Flegrei; fenomeni simili si verificano in altre aree vulcaniche del mondo, come sotto il Parco Nazionale dello Yellowstone negli Stati Uniti e l’Etna in Italia.

L’evento sismico

L’attività sismica del 27 aprile ha inizio alle ore 1:38 con diverse scosse minori, culminando nel terremoto delle 5:44. A seguito di questo, si sono verificate altre due scosse significative, una alle 8:15 e l’altra, la seconda più forte del giorno, alle 8:18. Fortunatamente, le verifiche effettuate dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco non hanno rilevato danni a persone o strutture.

La risposta delle autorità

In risposta a questi eventi, il Dipartimento della Protezione Civile, attraverso la Sala Situazione Italia, ha attivato le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione Civile per monitorare la situazione e coordinare eventuali misure di emergenza.

Cos’è uno sciame sismico?

Uno sciame sismico è una sequenza di terremoti che si verifica in un’area ristretta e per un periodo prolungato, senza un singolo evento predominante. Questo differisce dalle scosse di assestamento tipiche di un terremoto, dove una grande scossa principale è seguita da altre più piccole. Gli sciami sismici sono particolarmente comuni in zone con attività vulcanica, poiché il movimento dei fluidi geotermici può indurre fratturazioni nella roccia circostante.

Durata e implicazioni di uno sciame sismico

La durata di uno sciame sismico può variare notevolmente, estendendosi da giorni a anni, e può comprendere migliaia di eventi sismici. Ad esempio, uno sciame sismico ai Campi Flegrei negli anni ’80 è proseguito per diversi anni e ha incluso migliaia di scosse di varia intensità. Durante questo periodo, gli eventi sismici occasionalmente raggiungevano magnitudo significative, sollevando preoccupazioni tra gli abitanti locali e i ricercatori.

Gli sciami sismici sono particolarmente preoccupanti in quanto possono indicare un cambiamento nel comportamento sottostante del magma e potrebbero essere premonitori di un’eruzione vulcanica, soprattutto in aree vulcanicamente attive come i Campi Flegrei. Questo fenomeno rimane oggetto di studi intensivi da parte di geologi e sismologi, che cercano di comprendere meglio i meccanismi che li innescano e le possibili implicazioni per la previsione dei rischi sismici e vulcanici.

Quando preoccuparsi?

Sebbene la predizione precisa dei terremoti rimanga al di fuori delle capacità attuali della scienza sismologica, il monitoraggio attento della frequenza e dell’intensità delle scosse durante uno sciame sismico è essenziale. Variazioni significative in questi parametri possono suggerire un aumento della pressione nel sottosuolo, il che potrebbe preannunciare eventi sismici più gravi. Di conseguenza, è vitale che le comunità locali siano ben informate sui rischi sismici e preparate a rispondere prontamente in caso di emergenza.

Le autorità competenti svolgono un ruolo cruciale nel monitorare costantemente queste attività sismiche e nel comunicare efficacemente qualsiasi sviluppo rilevante alla popolazione. Questo impegno per la sicurezza include l’aggiornamento regolare dei piani di emergenza e l’educazione della comunità su come agire durante e dopo le scosse. La preparazione può ridurre significativamente i danni e salvaguardare le vite, soprattutto in aree con una storia di frequente attività sismica. Le pratiche di sicurezza, come le esercitazioni di evacuazione e l’installazione di kit di emergenza, sono fortemente raccomandate per aumentare la resilienza delle comunità alle minacce sismiche.

La recente attività sismica ai Campi Flegrei è un promemoria della dinamica e imprevedibile natura delle aree vulcaniche. Mentre la scienza continua a fare progressi nella comprensione dei terremoti e del bradisismo, la comunità deve rimanere informata e preparata.

Ultima possibilità di investire in Bitcoin Minetrix prima del lancio 

Bitcoin Minetrix ($BTCMTX) rappresenta una rivoluzione nello spazio delle criptovalute che promette di democratizzare uno degli aspetti più redditizi: il mining. In prossimità del lancio di $BTCMTX sui principali exchange, gli investitori hanno ancora un’ultima possibilità per partecipare alla prevendita e far parte di una nuova era.

Con oltre 13 milioni di dollari raccolti nella prevendita e il sostegno di una comunità in rapida crescita, Bitcoin Minetrix si presenta come un’opzione promettente per chi vuole diversificare il proprio portafoglio di investimenti con le criptovalute.

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Come funziona Bitcoin Minetrix?

Pioniere dell’innovazione nel settore delle criptovalute, Bitcoin Minetrix è in grado di superare le barriere tradizionali del mining di Bitcoin grazie al suo esclusivo modello “Stake-to-Mine“. 

Questo sistema ridefinisce la partecipazione e il rendimento degli investitori. Diamo un’occhiata più da vicino a come funziona questa affascinante piattaforma.

Il modello “Stake-to-Mine

Il cuore di Bitcoin Minetrix è il suo modello “Stake-to-Mine”, una proposta che consente agli utenti di guadagnare diritti di estrazione in cambio dell’investimento dei loro token $BTCMTX sulla piattaforma. Mettendo in stake i tuoi token accumuli crediti di mining, che possono essere utilizzati per ricevere una quota proporzionale dei Bitcoin estratti dalla rete Bitcoin di Minetrix.

A differenza dei metodi tradizionali, che richiedono investimenti significativi in hardware specializzato e competenze tecniche, Bitcoin Minetrix democratizza l’accesso rendendo il mining accessibile attraverso semplici operazioni di staking. 

Questo elimina la necessità di attrezzature costose e la gestione di strutture di mining, aprendo le porte a investitori di qualsiasi livello economico e competenza tecnica.

Sicurezza e trasparenza

Per garantire sicurezza e trasparenza, Bitcoin Minetrix opera sulla rete Ethereum, utilizzando smart contract che proteggono ogni transazione e processo di staking. 

Inoltre, la piattaforma è stata controllata da società di sicurezza blockchain di terze parti, che hanno convalidato la solidità e l’integrità del sistema.

Partecipando a Bitcoin Minetrix, gli staker beneficiano di una possibile rivalutazione del token $BTCMTX. Con l’adesione di un maggior numero di utenti e la crescita del sistema, si prevede un aumento della domanda di token, che potrebbe portare a una rivalutazione del token, offrendo così un doppio vantaggio agli investitori.

Perché investire in Bitcoin Minetrix prima del lancio

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La partecipazione anticipata alla prevendita consente agli investitori di acquistare i token $BTCMTX a prezzi potenzialmente più bassi, il che rappresenta un’eccellente opportunità di ingresso prima che il token acquisti valore dopo il lancio sugli exchange.

Inoltre, i primi investitori spesso beneficiano di bonus e promozioni esclusive durante la prevendita, che possono aumentare significativamente il potenziale ROI (ritorno sull’investimento).

Inoltre, la partecipazione anticipata consente agli investitori di far parte della community di Bitcoin Minetrix, influenzando le decisioni future del progetto attraverso meccanismi di governance e di voto. 

Infine, investire prima del lancio permette agli utenti di stabilire una posizione in Bitcoin Minetrix quando il mercato non è ancora saturo, offrendo un vantaggio competitivo.

Man mano che il progetto si diffonde e che un maggior numero di investitori viene a conoscenza dei suoi vantaggi, coloro che sono entrati per primi potrebbero vedere i loro investimenti iniziali crescere esponenzialmente di valore.

Come acquistare Bitcoin Minetrix passo dopo passo

Ecco una guida semplice per acquistare il token $BTCMTX passo dopo passo:

  1. Prepara il tuo portafoglio digitale: assicurati di avere un portafoglio che supporti i token ERC-20, come MetaMask o Trust Wallet.
  2. Acquista Ethereum o USDT: acquista ETH o USDT su un exchange affidabile. Non dimenticare di includere un extra per le spese di transazione di Ethereum.
  3. Connetti il tuo portafoglio alla piattaforma Bitcoin Minetrix: visita il sito ufficiale di Bitcoin Minetrix e connetti il tuo portafoglio utilizzando l’opzione “Connect Wallet”.
  4. Acquista i token $BTCMTX: inserisci la quantità di ETH o USDT che vuoi investire e conferma l’acquisto. Il numero di token $BTCMTX che riceverai sarà calcolato automaticamente. Attualmente, 1 $BTCMTX vale 0,0148 dollari.
  5. Conferma e monitora: segui la transazione in un browser blockchain come Etherscan fino alla sua conferma. I tuoi token appariranno nel tuo portafoglio una volta che la transazione sarà stata elaborata.

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