Manovra 2023, ultime limature: novità su pensioni, Superbonus, Pos e tetto contanti

Manovra 2023, ultime modifiche in Parlamento: ecco le novità sulle pensioni, sul Superbonus, come cambia l'obbligo del Pos e il tetto ai contanti.

Ultime modifiche alla Manovra 2023 in Parlamento dopo il parere positivo della Commissione Ue sulla maggior parte delle norme inserite. Come ha sintetizzato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, un giudizio “complessivamente positivo, con alcuni rilievi critici”.

Prima dell’approvazione, però, spuntano nuove limature sulle pensioni, sul Superbonus, sul Pos e sul tetto ai contanti: in particolare, salta la proroga del Superbonus al 31 dicembre 2022, mentre avanza l’ipotesi di reintroduzione di 18app.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire quali sono le novità della Manovra 2023 e come cambiano le norme in vista della sua approvazione definitiva.

Manovra 2023: ultime limature in Parlamento

La Manovra 2023 ha ottenuto il giudizio positivo della Commissione europea su quasi tutte le norme inserite, eccetto l’obbligo del Pos e il tetto ai contanti. La maggioranza d Governo accelera sui lavori di approvazione della Legge di Bilancio 2023 entro fine anno.

A tal fine, proprio il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è espresso sulla Manovra 2023 rilasciando un commento particolare:

Siamo nella Champions League dell’Europa, l’Italia è inserita nella metà dei paesi europei dalla parte giusta.

La Commissione, tutto sommato, ha promosso il documento programmatico di bilancio italiano, elogiando il lavoro dell’esecutivo nel contenimento della spesa corrente, ma segnalando alcune criticità.

Nel dettaglio, non sono piaciute le opzioni per andare in pensione nel 2023 (in particolare le Quote sperimentali), l’obbligo del Pos con limite a 40 o 60 euro, il mini condono delle cartelle esattoriali, e il tetto ai contanti fissato a 5.000 euro.

Nonostante tutto, Giorgia Meloni ha voluto sottolineare come

il giudizio della Commissione europea dica che abbiamo fatto una manovra molto seria. Siamo tra le nazioni che hanno avuto il giudizio migliore e credo che questo chiami anche alla responsabilità del Parlamento italiano.

Queste le parole della premier non appena arrivata all’Europa Building, per partecipare al Consiglio Europeo.

Manovra 2023, cosa cambia sul Pos e sul tetto ai contanti?

Il dibattito della maggioranza, quindi, si è nuovamente aperto per ridefinire e modificare le norme sull’obbligo del Pos e sul tetto ai contanti. Cosa potrebbe cambiare dopo la bocciatura di Bruxelles?

Il tetto all’utilizzo del denaro contante dovrebbe rimanere immutato a 5.000 euro – da quanto si apprende – mentre potrebbe cambiare la soglia per l’accettazione dei pagamenti con Pos, con nuovo limite a 30 euro (stando alle ipotesi).

Ma questa sarebbe solo una delle numerose novità in arrivo: già da venerdì dovrebbe iniziare il vaglio dei numerosi emendamenti alla Manovra 2023, mentre lunedì dovrebbe partire l’iter per arrivare all’approvazione della finanziaria.

Manovra 2023, salta la proroga del Superbonus a dicembre

Novità anche sul Superbonus: è saltata l’ipotesi di proroga al 31 dicembre 2022 per i condomini. Il termine per la presentazione della Cilas al 25 novembre 2022, quindi, non verrà esteso nemmeno fino alla fine dell’anno.

Sulle cessioni del credito, invece, sono stati sciolti i nodi grazie a un emendamento presentato in Senato: le banche e gli istituti di credito potranno maturare fino a tre cessioni dei crediti (precedentemente erano soltanto due).

Manovra 2023, pensioni minime a 600 euro solo per over 75

Cambiano anche le norme sull’aumento delle pensioni minime: la rivalutazione ci sarà, al 120% per i trattamenti minimi, con aumenti fino a 600 euro rivolti esclusivamente ai titolari con almeno 75 anni di età. Per lo meno questa sarebbe l’apertura del Tesoro.

Per quanto riguarda Opzione Donna 2023, invece, si va verso al proroga dei requisiti previsti per quest’anno, eliminando la quota figli.

Manovra 2023: torna 18app per i giovani di 18 anni?

Infine, dopo le numerose discussioni e polemiche in merito alla cancellazione del bonus cultura, o meglio la sostituzione dell’agevolazione per i 18enni con la nuova Carta Cultura, il Governo pare aver fatto marcia indietro.

Stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe essere presentato un nuovo emendamento da Fratelli d’Italia per il ritorno di 18app con soglia ISEE fissata a 50.000 euro. I ragazzi nati nel 2004, quindi, avranno diritto ai 500 euro solo se soddisferanno il requisito reddituale.

Manovra 2023, nessuna novità sul Reddito di cittadinanza e sul cuneo fiscale

Non sono state apportate modifiche nella Manovra, invece, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza e il cuneo fiscale: quest’ultimo rimane confermato fino a 3 punti per chi possiede un reddito inferiore a 20.000 euro, e fino a 2 punti per chi possiede un reddito fino a 35.000 euro.

Il reddito di cittadinanza, per i titolari considerati occupabili, si riduce a otto mesi massimi a partire da gennaio 2023. La misura verrà poi cancellata a partire dal 2024 e sostituita da un altro sussidio.

Ciò permetterà allo Stato di risparmiare un tesoretto pari a 734 milioni di euro.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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