Green pass abolito: cambia tutto da febbraio. Ecco la data!

Attenzione alla data di abolizione del Green pass! Il Governo programma la riapertura e fissa il calendario: le novità su mascherine, tamponi, Green pass.

Il premier Mario Draghi è fiducioso in merito alla riapertura dell’Italia: nelle prossime settimane si andrà a definire il calendario e il graduale allentamento delle restrizioni. In conferenza stampa il premier ha annunciato: 

I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo una Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi.

L’esecutivo si interroga sulle riaperture e guarda alla fine dell’emergenza sanitaria. Con la fine dello stato di emergenza al 31 marzo 2022 potremmo dire addio anche al Green pass? Da quando sarà abolito?

Il Governo si interroga sulla data di cancellazione della certificazione verde e inizia a fissare alcuni paletti. Nel frattempo, viene cancellato completamente il sistema a colori delle Regioni, ma solo per i vaccinati: in zona rossa le restrizioni riguarderanno solo i No Vax.

E ancora: Green pass illimitato dopo la terza dose di vaccino e nuove regole sul suo utilizzo. A breve saranno eliminate le mascherine all’aperto e le discoteche potranno riaprire le serrande: è stata fissata la data.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire che cosa sta cambiando su Green pass, mascherine, restrizioni e quarantena. Ecco quando verrà abolito il Green pass e quali sono le date di riapertura dell’Italia dopo a pandemia. 

Green pass abolito: perché adesso si potrebbe eliminare?

Di Green pass abolito si è iniziato a parlare sin da ottobre 2021, quando aveva iniziato a diffondersi sul web una bufala che indicata la data del 20 ottobre come possibile data di abolizione della certificazione verde. In realtà, di lì in avanti si sono susseguite moltissime nuove restrizioni e regole che hanno limitato la vita sociale dei cittadini. 

Ad oggi, con una campagna vaccinale che prosegue a ritmo cadenzato e con un numero di contagi giornalieri, ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari in lenta discesa, si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel.

In realtà, già da febbraio 2022 sono cambiate moltissime regole in merito all’obbligo di utilizzo del Green pass: si è partiti dai luoghi dove si prevedevano maggiori assembramenti, fino ai luoghi della vita pubblica e sociale. 

Dal 1° febbraio 2022, inoltre, il Green pass “base” è obbligatorio anche per entrare negli uffici pubblici, in Posta, in Banca, e persino nei negozi e nei centri commerciali. Sempre tra le ultime novità in merito alle nuove regole Covid, è scattato l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, con multe e sanzioni dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° febbraio. 

Ma questa dovrebbe essere l’ultima stretta sulla certificazione verde.

Green pass con durata illimitata: per chi? Le nuove regole!

Il Governo, nell’ultima cabina di regia, ha stabilito che la durata del Green pass per tutti coloro che hanno già effettuato la terza dose, e per coloro che hanno effettuato due somministrazioni di vaccino e si sono contagiati prima del booster, sia illimitata: non ci sarà più bisogno di preoccuparsi sulla data di scadenza della certificazione.

Per chi ha effettuato la prima dose, invece, la certificazione è valida dal 15esimo giorno successivo alla data di vaccinazione e fino alla successiva prenotazione. Dopo la seconda dose, infine, il Green pass rimane valido per i successivi 6 mesi.

Ma in molti si stanno anche chiedendo: quando si metterà un punto a tutto questo? Fino a quando dovremmo avere in tasca il nostro Green pass per accedere ai luoghi pubblici, per viaggiare o per fare shopping? Finalmente iniziano a spuntare delle date… Vediamo cosa può cambiare.

Green pass e stato di emergenza: cosa succede al 31 marzo 2022?

La fine dello stato di emergenza è fissata al 31 marzo 2022 e il Governo intende non prorogare ulteriormente questo termine, programmando invece una graduale riapertura dell’Italia. Così come avvenuto dopo il lockdown, quindi, anche in questo caso si potrà procedere con un calendario delle riaperture e un graduale allentamento delle restrizioni.

Sicuramente all’inizio il Green pass continuerà ad essere sfruttato, anche dopo l’emergenza, soprattutto per accedere ai luoghi maggiormente a rischio di contagio: negli spazi chiusi o particolarmente affollati. Nonostante questo, l’estate potrebbe fare da spartiacque per dire addio al Green pass.

Inizialmente di dovrebbe procedere con l’abbandono delle mascherine all’aperto e con la riapertura delle discoteche e delle sale da ballo (chiuse ormai dal 30 dicembre). In seguito si dovrà continuare ad utilizzare il Green pass fino a quando la curva epidemiologica non permetterà di allentare altre restrizioni.

Solo a quel punto potremmo dire addio definitivamente alla certificazione verde.

Green pass verso l’addio a marzo? Facciamo chiarezza!

Tutti coloro che speravano di dire addio al Green pass già dopo la fine dello stato di emergenza potrebbero rimanere delusi. La certificazione resterà obbligatoria anche dopo marzo 2022, a prescindere dalla proroga o meno dello stato di emergenza.

D’altronde, per tutti gli over 50 l’obbligo vaccinale anche sul lavoro scatta dal 15 febbraio 2022 e scade al 15 giugno 2022: ciò significa che almeno sino a quel momento il Green pass dovrà restare attivo.

Ma una norma che potrebbe far discutere riguarda il trattamento differenziato tra italiani e stranieri. Nel nuovo decreto del Consiglio dei Ministri, infatti, compare una particolare attenzione ai turisti in arrivo in Italia. 

Tale norma permette ai visitatori che hanno effettuato la vaccinazione con vaccini riconosciuti in Italia anche da più di 6 mesi, oppure a coloro che hanno effettuato le dosi indicate ma con vaccini non riconosciuti in Italia, di accedere ugualmente agli hotel, ai bar, ai ristoranti, nei negozi o centri commerciali e in tutte quelle attività per le quali gli italiani necessitano la vaccinazione o la guarigione dal Covid effettuando un tampone. Per quale motivo?

È stata proprio un’indicazione dell’Unione Europea a prevedere questa semplificazione per i turisti in arrivo in Italia, in quanto in altri Paesi europei il Green pass rimane valido per 9 mesi, mentre nel bel Paese la durata è limitata a 6 mesi. 

Tuttavia, ciò potrebbe non favorire in ogni caso il turismo: i viaggiatori preferiranno visitare luoghi dove non sarà necessario effettuare un tampone ogni due o quattro giorni…

Green pass fino a quando? Ecco la data!

Fino a quando dovremmo convivere con il Green pass? Finalmente c’è una data a partire dalla quale si potrebbe dimenticare la certificazione verde. 

Nonostante lo stato di emergenza sia in scadenza al 31 marzo 2022, la certificazione verde continuerà ad essere utilizzata per un lungo periodo, come ha specificato il premier Mario Draghi. L’allentamento delle restrizioni deve essere graduale e andare di pari passo con le evidenze della curva epidemiologica.

Come scrive il quotidiano spagnolo El Pais, citando fonti europee, la Commissione Europea potrebbe approvare l’obbligo di Green pass per viaggiare nel vecchio continente addirittura sino a giugno 2023. I singoli Paesi europei, però, potranno adottare norme diverse in merito all’utilizzo presso le attività commerciali nazionali.

Mentre in Italia si guarda all’abolizione del Green pass almeno per la prossima estate – questa sarebbe la linea del Governo in seguito alla lenta discesa della curva dei contagi e dei ricoveri – negli altri Stati europei si pensa ad abolire la certificazione con anticipo.

In Francia, per esempio, il ministro della Salute Olivier Veran, in un’intervista a Bfmtv, ha evidenziato come viste le dinamiche attuali si possa auspicare l’abolizione del Green pass già prima dal mese di luglio 2022.

Green pass, mascherine e riaperture: segnatevi questa data!

Le prime date di riapertura da segnare sul calendario sono già state fissate. Come spiega un articolo del Corriere della Sera, pare che dall’11 febbraio 2022 si potranno togliere le mascherine all’aperto in tutta Italia, mentre si dovranno continuare a indossare i dispositivi di protezione individuale in tutti i luoghi chiusi. Sui mezzi pubblici continuerà ad essere obbligatoria la mascherina ffp2.

Nei cinema e nei teatri si dovrà sempre indossare la mascherina, mentre per nelle palestre e nei centri sportivi sarà possibile togliere la mascherina nel momento di svolgimento dell’attività fisica.

I contatti stretti di individui positivi che hanno effettuato il booster (terza dose) da meno di 120 giorni, e che non presentano sintomi, non saranno sottoposti alla quarantena, ma dovranno indossare la mascherina ffp2 per 10 giorni.

E ancora: fino al 10 febbraio le discoteche potranno effettuare solo servizi di ristorazione al tavolo, mentre dall’11 febbraio 2022 dovrebbero tornare a riaprire anche le sale da ballo e le discoteche vere e proprie con obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale. Per ballare si potrà togliere la mascherina, ma l’accesso sarà consentito solo con Super Green pass (per vaccinato o guariti dal Covid-19).

Super Green pass e addio zona rossa: via libera per i vaccinati

Infine, nuove regole anche sul sistema a colori delle Regioni: cambiano le regole e saltano le zone arancioni e gialle. Restano le zone rosse, ma le restrizioni applicate – ovvero non si può uscire se non per motivi di salute, lavoro o necessità – si applicheranno solo alle persone non vaccinate.

Ciò significa che chi ha effettuato la vaccinazione non sarà sottoposto a ulteriori restrizioni e potrà muoversi liberamente anche in zona rossa. Al momento, comunque, in Italia non vi sono zone rosse.

Infine, il Governo ha varato anche nuove regole sulla scuola e sulla Dad affinché si possano garantire le lezioni in presenza per gli alunni vaccinati. Infatti, se ci saranno dei contagi in classe, gli alunni vaccinati senza sintomi riconducibili al Covid potranno proseguire le lezioni in presenza indossando la mascherina ffp2 per i 10 giorni successivi. Gli alunni non vaccinati, invece, saranno sottoposti a tampone e dovranno svolgere le lezioni in didattica a distanza.

Per la riammissione in classe non sarà più obbligatorio il certificato medico, ma basterà il tampone negativo. Un successivo vademecum del Ministero chiarirà tutte le regole Covid per la scuola.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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