Blog Giallozafferano e NFT: una ricetta marketing perfetta

Il blog Giallozafferano lancia gli NFT e crea una perfetta strategia di marketing digitale. Vantaggi e potenzialità del NFT marketing.

Il mondo delle ricette fa un passo (enorme) nel digitale e, anzi, nel metaverso, sbarcando in quello degli NFT: le ricette del blog di cucina più noto d’Italia, GialloZafferano, infatti, diventano opere d’arte digitali e sfruttano il potere del marketing per NFT.

Una notizia, quella uscita dal blog parte di Mondadori Media S.P.A., che ha lasciato di stucco milioni di lettori.

In effetti, però, per quanto possa sembrare strano, si tratta di una ricetta di marketing, o meglio di digital marketing, a dir poco perfetta.

In questo articolo, scopriremo che cosa effettivamente significhi che le ricette del blog di cucina diventino NFT e in quale misura utilizzare gli NFT possa essere un modo interessante e vantaggioso per implementare la propria strategia di marketing aziendale.

Il blog Giallozafferano certifica le proprie ricette con gli NFT

La notizia che è esplosa in rete a inizio Giugno ha reso noto come il blog GialloZafferano abbia lanciato il suo primo set di 15 NFT da collezione. Ricordiamo cosa sono i Non fungible token?

Con bene “non fungibile” si intende un bene non replicabile. Nel caso delle ricette, però?

In realtà, quando si acquista un NFT non si acquista l’oggetto digitale in sé ma i diritti su di esso. Ecco quindi che acquistano gli NFT delle ricette di GialloZafferano non si acquisteranno le ricette o gli ingredienti o la paternità del piatto.

Chi acquisterà questi token avrà il privilegio di visionare la ricetta originale di uno dei piatti più famosi della cucina italiana e la possibilità di riscattare il benefit ad esso collegato.

Come si collega però questa strategia legata al mondo degli NFT al mondo del marketing digitale?

Proviamo a riflettere. Quale sarà l’obiettivo di Mondadori dietro a questa iniziativa? In realtà, ve n’è più di uno.

  • innovare il mondo della cucina portando nel metaverso le ricette più autentiche del panorama italiano;

  • diffondere la conoscenza e l’autenticità del vero Made in Italy;

  • proteggere la firma di queste ricette (si tratta di chef importantissimi);

  • certificare l’originalità e genuinità delle ricette attraverso la tecnologia blockchain.

Sul piano umano, c’è anche la volontà di fare qualcosa di buono per la comunità, dal momento che l’iniziativa sostiene Banco Alimentare, che dona cibo a chi ne ha bisogno.

Ecco, quindi, che già introducendoci negli obiettivi di Giallozafferano, riusciamo a capire meglio come la strategia basata sugli NFT possa avere a che vedere con il marketing. Facciamo più luce su questo aspetto.

L’idea di Giallozafferano: gli NFT che trasmettono il valore del brand

Molto prima del Blog GialloZafferano, altri importantissimi brand avevano deciso di sfruttare il potere del NFT marketing a loro vantaggio. Tra tutti, citiamo Gucci, Adidas, Coca Cola e Ray-Ban, ma si tratta solo di pochi esempi. Ne vedremo 3 in fondo all’articolo.

Ad ogni modo, gli NFT negli ultimi anni sono diventati a dir poco popolari, anche tra chi non è esperto del settore.

Da un lato, il loro legame con la tecnologia blockchain, dall’altro il fatto di permettere ogni membro della comunità di esprimere se stesso acquistando opere di proprio gusto, gli NFT sono diventati parte di un mondo pop.

Per le aziende si tratta di una vera e propria manna. Creando degli asset digitali, infatti, i brand possono riuscire a veicolare il valore dell’azienda.

Grazie agli NFT, infatti, non ci si deve più limitare alla creazione di un prodotto fisico, ma il valore dell’azienda può essere trasmesso anche attraverso qualcosa che non si può percepire direttamente.

Ecco quindi che il nostro target, se ben indirizzato da una corretta strategia di marketing, come nel caso del blog GialloZafferano, potrebbe fare di tutto pur di avere quei certificati di proprietà. Se non altro, per quel pizzico di vanità.

Più che quel certificato, infatti, viene in realtà trasmesso all’acquirente il valore attorno ad esso. L’acquirente, in un certo senso, si sentirà parte integrante di un progetto ben più grande.

I vantaggi di fare NFT marketing per le aziende: lo storytelling

Grazie agli NFT, le aziende hanno l’opportunità di raccontare se stesse in modi sempre nuovi.

Si tratta di un concetto di cui abbiamo parlato spesso nei nostri articoli: il potere dello storytelling.

Gli NFT, per essere percepiti dalla community come oggetti di valore, devono necessariamente essere raccontati. E raccontati bene.

Cosa comporta quindi l’utilizzo degli NFT all’interno di una strategia di storytelling applicata al marketing? Ecco alcuni vantaggi.

  • Essere in contatto più diretto con il proprio pubblico.

  • Il proprio pubblico si sente parte della realtà aziendale. Acquistando un NFT, infatti, un utente desidera portare “a casa” un qualcosa che è simbolo dei propri valori ma anche del proprio status tra gli altri membri della comunità (brand ambassador).

  • Il brand può iniziare a creare un’offerta di prodotti che non si deve più limitare al mondo fisico;

  • L’estensione delle vendite ad un pubblico sempre più vasto (potenzialmente chiunque può essere raggiunto).

Non nel caso del blog GialloZafferano, ma più in generale, gli NFT eliminano i problemi legati alla gestione di un’attività commerciale legata ai prodotti fisici: difetti di produzione, costi di spedizione, ecc.

Di conseguenza, se la strategia è ben ragionata, tutto ciò può comportare anche un considerevole aumento del profitto.

Dall’idea di Giallozafferano: strategia NFT marketing in 5 step

In questo paragrafo, più che sui passi che portano a creare il proprio NFT, ci concentreremo su come costruire una strategia marketing per fare in modo che tale NFT venga promosso e venduto nel mercato.

L’idea del blog GialloZafferano, in tal senso, è esemplare. Nel loro progetto, infatti, sono presenti svariate caratteristiche che ora andremo ad illustrare e che possono essere replicate per il proprio progetto.

  • Fase 1. Preparare un file dove si racconta il proprio progetto.

In questo step, bisogna definire qual è lo scopo del nostro NFT. Anche un NFT bellissimo, ma senza valore, non sarà utile e non verrà venduto.

Bisogna capire in cosa consiste e come verrà visualizzato.

Soprattutto, bisogna mettere nero su bianco quanto si vorrà investire sul progetto. Dall’altro lato, pianificare il ritorno economico.

  • Fase 2. Creare un sito web dedicato.

Il blog GialloZafferano ha creato una sezione specifica del sito in cui non soltanto spiega il progetto, ma anche racconta che cosa siano gli NFT per chi non sia un esperto del settore. Qui bisognerà avvalersi di tutte le tecniche di ottimizzazione dei siti web (SEO, ma non solo).

  • Fase 3. Presenza social.

Il social media marketing non può mancare in questa fase ed è importante per riuscire a raggiungere un pubblico più ampio.

Quando si parla di NFT, probabilmente Twitter e Discord sono le piattaforme più utilizzate, ma vale la pena verificare anche la reazione del proprio pubblico negli account social aziendali già attivi.

  • Fase 4. Dare esclusività al progetto.

Il barlume di esclusività incita gli interessati a partecipare. Ecco quindi che fare in modo che gli interessati possano iniziare a mintare gli NFT prima della data ufficiale di rilascio, oltre a spronare alcuni indecisi può dare un’aura di esclusività all’intero progetto.

Collaborare con altre realtà o anche realtà più grandi della propria può essere un vero trampolino di lancio per il proprio progetto. Nel sito di GialloZafferano si vedono chiaramente le realtà con cui il blog ha collaborato per la realizzazione degli NFT.

Ad ogni modo, ci si può avvalere delle tecniche di influencer marketing, tenendo bene in considerazione tutte le regole del caso. Nella pratica, è necessario saper scegliere l’influencer giusto per il proprio progetto, onde evitare pericolosi danni di immagine.

3 esempi di NFT Marketing di successo

Tra i vari esempi di NFT Marketing, oltre a quello di GialloZafferano, ne citiamo 3.

  • Le bevande nel metaverso: l’esempio di Coca Cola nel 2021

Il colosso di Atlanta nell’estate del 2021 ha infatti creato e venduto all’asta 4 NFT. Il ricavato dell’asta è stato dato in beneficenza a Special Olympics International, un’associazione sportiva dedicata alla disabilità.

Coca Cola, per realizzare il progetto, ha collaborato con Tafi, azienda dello Utah, specializzata nella creazione di avatar e contenuti virtuali.

Un progetto che ha fruttato ben 575.000 dollari in 72 ore.

  • La moda nel Metaverso: Gucci nel 2022

Il colosso italiano della moda ha collaborato con Superplastic per la realizzazione di NFT che sono usciti ad inizio 2022. Dopo aver già avviato le prime sperimentazioni nel Metaverso con Gucci Aria NFT, ora con la collaborazione con Superplastic ha realizzato Supergucci.

Si tratta di una serie ultra-limitata di CryptoJanky Nft e sculture in ceramica che sono state messe in vendita a partire febbraio 2022.

  • Di nuovo l’alta moda, con Dolce & Gabbana nel 2021.

La prima collezione del brand Dolce & Gabbana, Genesi, ebbe un risultato stellare a settembre 2021. Il brand ha infatti venduto all’asta la collezione digitale composta da nove creazioni di NFT con un profitto di quasi 6 milioni di dollari.

In seguito, D&G ha annunciato il lancio della DGFamily NFT Community. La collezione verrà realizzata  in collaborazione sempre con UNXD, che già aveva collaborato con il brand per la creazione della Collezione Genesi.

Si potrebbe continuare con decine e decine di esempi, da Pepsi Cola a Nike ad Adidas.

Certamente il mondo degli NFT è un’opportunità più che golosa per i brand, anche se non si occupano di ricette.

Redazione Trend-online.com
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