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Attenti alla truffa del pacco regalo Shein: è tutto falso, ecco come riconoscerla

Passano i giorni, ma a quanto pare non passano mai di moda le truffe. Una delle più recenti è quella del finto pacco regalo proveniente da Shein: non c’è niente di vero, anzi è un enorme pericolo per gli utenti. Scopriamo come riconoscere ed evitare questo raggiro.

Come funziona la truffa del pacco regalo Shein

Similmente a molte altre, questo tentativo di raggiro utilizza un presunto regalo gratuito elargito da brand famosi nell’ambito di vincite fortunatissime. Non c’è nemmeno da dire che è completamente fasullo e mira solo a rubare i vostri dati e i vostri risparmi.

Questa truffa viene operata via e-mail. All’interno del messaggio di posta, l’utente viene avvisato che avrebbe vinto un fantastico “pacco regalo Shein” che dovrà solo riscattare e farsi spedire immettendo dei dati. Si invita a cliccare velocemente su un link per arraffare il premio.

E invece si tratta del fenomeno del phishing: la mail non proviene da Shein bensì dai truffatori. Ancor peggio, il link conduce su un sito web fasullo e pericolosissimo: esso imita soltanto nell’aspetto quello di Shein, ma in realtà è creato apposta per sottrarre i dati più sensibili, come quelli personali o delle carte di credito.

Se l’utente ci casca e continua a credere di aver vinto qualcosa, finisce per immettere i propri dati su questo sito. Così facendo regala ai cybercriminali un mucchio di informazioni personali e, nei casi peggiori, dando loro la possibilità di sottrarre denaro dalle carte di credito. Per questo la primissima regola in qualsiasi caso di dubbio è non immettere mai i propri dati.

Come riconoscere l’email falsa del pacco regalo Shein e difendersi

Per il “pacco regalo Shein” così come per mille altre, le truffe via mail usano sempre gli stessi metodi. È accaduto poco tempo fa, ad esempio, con l’email truffa dell’agenzia delle entrate. Ci sono principalmente due strategie emotive per spingere l’utente all’errore di cliccare sul sito falso:

  • L’emergenza, ad esempio un finto conto bloccato, una falsa denuncia, un pericolo inventato, per convincere ad accedere subito per riparare all’errore;
  • La fortuna, come in questo caso, ad esempio una clamorosa vincita o un guadagno da riscattare velocemente.

Quando una mail contiene uno di questi elementi e in aggiunta mette fretta, è quasi sempre truffa. In tal caso valgono tutti i metodi per difendersi dal phishing.

Per individuare efficacemente una mail truffa, bisogna prima di tutto osservare l’indirizzo email da cui proviene. Molto spesso, quello delle frodi è strano, irriconoscibile e pieno di numeri e lettere a caso, o nei casi più complessi è solo simile a uno originale, ma mai uguale.

In aggiunta, nelle mail fasulle ci sono sempre degli elementi fuori posto: immagini imprecise, testi con errori grammaticali, paragrafazioni e ordini mescolati, un logo incollato a casaccio. Anche solo uno di essi è un campanello d’allarme – le aziende vere non fanno questi errori.

Ma il metodo più importante per individuare il phishing è legato al sito-truffa. Prima di cliccare, controllate l’indirizzo URL del sito su cui state per andare, passandoci sopra col mouse o visualizzandolo nella barra degli indirizzi. Poi aprite una nuova scheda e andate per conto vostro sul vero sito Shein: potrete così appurare che sono diversi, e che quello della mail era falso.

In generale, quando ricevete una mail inaspettata e troppo sorprendente, dovete essere sospettosissimi. Ricordate che le truffe via posta elettronica sono migliaia e migliaia ogni singolo giorno, e che la quasi totalità della posta sconosciuta che ricevete è fasulla e pericolosa.

Non accedete mai a link sconosciuti e ancor peggio non immettete i vostri dati, o correrete seri pericoli per la sicurezza informatica e i vostri risparmi. E ricordate di eliminare la mail fasulla e di bloccare e segnalare l’indirizzo da cui proviene.

Covid, la nuova variante Kp2 allarma gli esperti: quali sono i sintomi

La nuova variante del Covid che prende il nome di Kp2 si sta già diffondendo a macchia d’olio. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere: le Nazioni in cui si sta diffondendo, i sintomi e l’efficacia dei vaccini a disposizione contro questa nuova variante.

Scoperta una nuova variante Covid denominata Kp2: cosa sappiamo

Una nuova variante del famigerato Covid sta circolando indisturbatamente tra le persone negli Stati Uniti d’America (USA). Ad oggi si stima che tale variante è riscontrata in un caso su quattro di pazienti positivi al Covid. Gli esperti hanno alzato il livello di allerta invitando tutti alla prudenza senza creare panico ne isteria collettiva. Attualmente i vaccini disponibili riuscirebbero a fornire una protezione parziale. Fortunatamente i sintomi di Kp2 sono blandi e sebbene sia aumentata la contagiosità resta basso il rischio di mortalità e di infezioni gravi. Pier Luigi Lopalco, intervistato ai microfoni di Repubblica, a proposito dei sintomi, ha dichiarato:

Anche nel caso, molto probabile, in cui KP2 arrivi in Italia e si diffonda, come sta facendo negli Stati Uniti, i sintomi non dovrebbero essere più gravi di quelli tipici di un’influenza stagionale.

Quali sono i sintomi della nuova variante Covid kp2

I sintomi di questa nuova variante, andando nello specifico, sono molto simili a quelli della comune influenza e dunque, qualora non si dovesse effettuare un tampone specifico su consiglio medico, potrebbe essere confusa con un malanno stagionale. I sintomi tipici di questa variante sono anche gli stessi di JN.1, sottovariante della variante Omicron, quindi:

  • mal di gola;
  • tosse;
  • stanchezza;
  • febbre;
  • dolori muscolari;
  • perdita del gusto o dell’olfatto;
  • dispnea;
  • nausea;
  • vomito;
  • diarrea.

Quali sono i sintomi della variante EG.5

Una delle ultime varianti che ha colpito la nostra Nazione lo scorso anno causando un’impennata dei casi di Covid è stata la EG.5, denominata Eris. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’aveva classificata come una variante sotto monitoraggio (VUM), salvo poi essere considerata una variante di interesse (VOI) già a partire dal mese di agosto 2023.

Così come per la maggior parte delle altre varianti del Covid i sintomi erano:

  • mal di gola;
  • tosse secca;
  • congestione nasale;
  • naso che cola;
  • stanchezza;
  • affaticamento;
  • mal di testa;
  • dolori articolari;
  • Dolori muscolari.

Leggi anche: Zanzara della malaria in Puglia, qual è il rischio di diffusione in Italia?

Jannik Sinner, ecco come davvero sta il tennista italiano dopo l’infortunio di Montecarlo

Dopo il ritiro a Madrid di Jannik Sinner, tutti i tifosi italiani sono rimasti con il fiato sospeso, in attesa di notizie sulle sue condizioni. Ecco come sta Jannik Sinner dopo l’infortunio e qual è la gravità.

Jannik Sinner rompe il silenzio e alimenta i dubbi: ecco come sta

Dopo giorni di preoccupazione e di dubbi sulla sua partecipazione al master 1000 di Roma, Jannik Sinner è uscito allo scoperto in conferenza stampa, confermando purtroppo quelle voci che lo vedevano costretto a fermarsi a causa dell’infortunio.

Al CONI, accompagnato dal presedente della Federtennis Angelo Binaghi, ha risposto e fatto chiarezza sui motivi che gli impediscono di giocare davanti ai suoi tifosi:

Pensavamo fosse un problema non grave, invece con la risonanza abbiamo visto che qualcosa non va al 100%, non voglio dire cosa esattamente ma abbiamo tutto sotto controllo. Di sicuro se il problema non è curato al cento per cento mi fermo ancora, non ho voglia di buttare via tre anni di carriera in futuro. Non ho fretta. Curare il corpo è molto più importante di tutto.

Parole importanti quelle dell’altoatesino, che ha specificato inoltre che Roma potrebbe non essere l’unico torneo da saltare. Infatti, in meno di un mese, ha inizio il secondo dei tornei del Grande Slam, il Roland Garros, storica competizione giocata sui campi in terra rossa di Parigi.

In caso non fosse al 100%, il giocatore ha detto che non parteciperà per non rischiare di condizionare il suo futuro come tennista, considerando anche che le partite si decidono al meglio di 5 set e ciò comporta un grande sforzo fisico. A tal proposito, Sinner ha spiegato:

Ora non sto facendo i movimenti che faccio normalmente e ci sto molto attento. Stiamo facendo lavori a bassa intensità. Avremo più risposte tra una settimana una settimana e mezzo. Giocherò a Parigi solo se sarò in grado al 100%, se c’è mezzo dubbio vedremo,  anche perché è 3 su 5.

Nonostante il rischio di saltare anche questo Slam, Sinner ha anche rassicurato i suoi fan sulla classifica del ranking e i punti che non guadagnerà non potendo partecipare. È consapevole di non poter fare “una bella cosa” (diventare il primo nel ranking ATP).

L’annuncio del ritiro dal Master di Roma

Con un messaggio sui social, l’altoatesino ha comunicato a tutti la rinuncia al torneo nella Capitale italiana:

Non è facile scrivere questo messaggio, ma dopo aver parlato di nuovo con i medici e gli specialisti dei miei problemi all’anca devo annunciare che purtroppo non potrò giocare a Roma. 

Ovviamente sono molto triste di non aver recuperato, essendo uno dei miei tornei preferiti in assoluto. Non vedevo l’ora di tornare e giocare a casa davanti al pubblico italiano. Verrò comunque a Roma per qualche giorno e passerò al Foro Italico. Grazie per i vostri messaggi di supporto che apprezzo tantissimo! Ora lavorerò con la mia squadra e i medici per essere pronto per Roland Garros. A presto, forza

Non è facile scrivere questo messaggio ma dopo aver parlato di nuovo con i medici e gli specialisti dei miei problemi all’anca devo annunciare che purtroppo non potrò giocare a Roma”, scrive il campione azzurro sui social, spiegando che sarà comunque presente al Foro Italico. “Ovviamente sono molto triste di non aver recuperato, essendo uno dei miei tornei preferiti in assoluto. Non vedevo l’ora di tornare e giocare a casa davanti al pubblico italiano. Verrò comunque a Roma per qualche giorno e passerò al Foro Italico. Grazie per i vostri messaggi di supporto che apprezzo tantissimo! Ora lavorerò con la mia squadra e i medici per essere pronto per Roland Garros. A presto, forza

Chi è Stefano Bontempi: vita privata e curiosità sul coreografo

Conosciuto soprattutto per essere il coreografo di Loretta Goggi, Stefano Bontempi vanta una carriera degna di nota. Considerato il maestro di Fosse-style e figura di spicco nel musical americano, si è occupato per tre anni degli Oscar del Musical Italiani. Vediamo chi è, ripercorrendo la sua carriera e la vita privata.

Stefano Bontempi: chi è il coreografo, danzatore e attore

Danzatore, coreografo e attore di musical, Stefano Bontempi vanta una carriera di oltre trent’anni. Diplomato presso l’Accademia nazionale di Danza Classica di Roma, è anche laureato in Lingue e Culture Straniere all’Università Roma 3. Conosciuto soprattutto per essere il coreografo e l’assistente personale di Loretta Goggi, per la quale ha firmato 2 one-woman-show e il musical Gypsy, è considerato il maestro di Fosse-style e la figura di spicco nel musical americano.

Tra i musical più famosi che portano la firma di Bontempi si ricordano: Cats, La cage aux folles, Cabaret, Chicago, Fame, Giamburrasca, Stanno suonando la nostra canzone, Kiss me Kate, Profondo rosso, Ti amo , sei perfetto… ora cambia!, Machbeth, Squalo, Febbre da cavallo e Facciamo l’amore!. Inoltre, Stefano è stato il coreografo ufficiale degli Oscar del Musical Italiani per tre edizioni.

Nel curriculum di Bontempi ci sono anche importanti collaborazioni musicali: è scrittore di musica pop insieme al maestro e compositore Fabio Frizzi. In passato, ha lavorato con nomi di spicco del panorama italiano, come: Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Johnny Dorelli, Giampiero Ingrassia, Gianluca Guidi, Serena Rossi, Maria Laura Baccarini, Luca Barbareschi, Enrico Brignano e Lorenza Mario. Con quest’ultima, Garrison Rochelle e Barbara Cola, nel 2024 si occupa del musical Saranno Famosi.

La vita privata di Stefano Bontempi: chi è la moglie?

Molto riservato, tanto che non possiede neanche un profilo social ufficiale, Stefano Bontempi ha sempre mantenuto la sua vita privata lontano dai riflettori. Non sappiamo se sia sposato o single, se abbia dei figli o meno. La sfera familiare e sentimentale è avvolta nel mistero.

Molto attivo nel campo della beneficenza, Stefano ha seguito e continua a seguire spettacoli i cui ricavati vengono destinati ad organizzazioni più o meno note. Nel 2017, ad esempio, ha diretto una serata-spettacolo a favore della Fondazione AIRC per la Ricerca sul cancro. Non solo, sostiene anche “un’associazione internazionale che si occupa del rispetto del nostro territorio in termini di spazio-natura ed animali“.

Chi è Lorenza Mario: vita privata e curiosità sull’attrice, ballerina e conduttrice

Attrice, ballerina e conduttrice, Lorenza Mario vanta una carriera di oltre trent’anni, che l’ha vista anche fare parte della grande famiglia de Il Bagaglino. Vediamo chi è, ripercorrendo la sua vita, sia professionale che sentimentale.

Lorenza Mario: chi è l’attrice, ballerina e conduttrice veneta

Classe 1969, Lorenza Mario è nata il 9 ottobre a Camposampiero, in provincia di Padova, sotto il segno zodiacale della Bilancia. Appassionata di ballo e canto fin da bambina, è diventata ballerina professionista danzando con la compagnia Veneto Balletto e ha iniziato a studiare musica arrivando a pubblicare il primo singolo solo nel 2018. Dopo il diploma al Liceo Linguistico, nel 1990 ha debuttato a teatro.

Lorenza è arrivata in televisione sempre nei primi anni Novanta, nel corpo di ballo di programmi di successo, quali: Acqua Calda, Il grande gioco dell’oca, Buona domenica, Re per una notte e Fantastica Italiana. Nel 1996 è entrata a far parte di uno dei format più famosi dell’epoca, ossia Il Bagaglino, dove ha lavorato per tre anni. Intervistata nel programma Oggi è un altro giorno, ha raccontato:

Mi chiamò Pingitore. Lui mi disse: ‘Lorenza, io vorrei chiederle se lei ha piacere di essere la prima donna del Bagaglino. Te la senti?’. Io volevo dirgli no a questa domanda, però alla fine una settimana dopo stavo al Bagaglino.

Nel 1998, la Mario ha mosso qualche passo anche come attrice, entrando nel cast di due miniserie di successo: I misteri di Cascina Vianello e Provincia segreta. L’anno dopo è stata prima ballerina e poi conduttrice di Domenica In. Successivamente, tranne che in sporadiche occasioni, si è dedicata soprattutto al teatro, recitando e ballando in musical e commedie.

Tra le ultime apparizioni televisive si ricordano Tale e Quale Show di Carlo Conti, L’anno che verrà di Amadeus e Amici di Maria de Filippi nel 2018. In quest’ultimo ingaggio, Lorenza è stata docente di una masterclass sul musical. Nel 2024, la Mario è tournée con i colleghi Garrison Rochelle e Barbara Cola con lo spettacolo Saranno Famosi.

La vita privata di Lorenza Mario: chi è il marito?

Nel 2001, la Mario ha sposato il tenore Alessandro Safina. Dalla loro unione è nato un figlio, Pietro, venuto alla luce nel 2002. A distanza di dieci anni dal sì, la coppia ha deciso di divorziare. Da quel momento, l’attrice ha iniziato una relazione che dura ancora oggi, quella con l’imprenditore e manager Federico Piron, presidente di Khyimeia Group. In merito al rapporto con il compagno, Lorenza ha dichiarato:

Abbiamo gli stessi valori: la lealtà, il rispetto reciproco, la stima. Fin da subito ci è sembrato di conoscerci da sempre… La nostra giornata perfetta è sul divano, sotto una coperta gigante, a vedere un bel film.

Real Madrid Bayern Monaco, semifinale di Champions: dove vederla in TV e formazioni

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Il Real Madrid di Ancelotti ospita il Bayern Monaco di Tuchel nella semifinale di ritorno di Champions League. Ecco dove vederla in TV, le probabili formazioni e le quote.

Real Madrid-Bayern Monaco, semifinale di Champions League

Momento decisivo per la stagione di Real Madrid e Bayern Monaco, che mercoledì 8 maggio si affronteranno per decretare chi approderà in finale di Champions League.

La sfida d’andata è stata aperta, intensa e divertente, e il 2-2 che n’è scaturito lascia ogni discorso qualificazione ancora aperto. Per i Blancos i gol sono arrivati da Vinicius, mentre per i bavaresi il tabellino indica Sané e Kane come marcatori.

Carlo Ancelotti vuole riuscire a portare la squadra in finale per raggiungere un nuovo, ennesimo, successo. Potrà contare sul calore del proprio pubblico e avrà il vantaggio di giocare tra le mura amiche.

Gli uomini di Tuchel, però, non hanno alcuna intenzione di cedere il passo, anche perché l’ultimo atto del torneo è proprio lì a un passo. La partita d’andata non ha di certo deluso le aspettative, staremo a vedere come finirà quella di ritorno.

Real Madrid-Bayern Monaco, dove vederla in TV e in streaming

Due corazzate a confronto nella competizione per club più avvincente e seguita del pianeta. Spagnoli e bavaresi sono pronti a darsi battaglia con l’obiettivo di raggiungere la finale in una sfida che si prospetta entusiasmante, ecco dove vederla in TV.

Real Madrid-Bayern Monaco sarà visibile, previo abbonamento, in diretta e in esclusiva su Amazon Prime Video. La si potrà seguire in streaming scaricando l’applicazione ufficiale ed effettuando l’accesso. La telecronaca è stata affidata a Sandro Piccinini, il quale sarà affiancato nel commento da Massimo Ambrosini.

Quando e dove si gioca

Real Madrid-Bayern Monaco, semifinale di ritorno di Champions League, andrà in scena mercoledì 8 maggio, alle ore 21:00, al Santiago Bernabeu di Madrid.

Probabili formazioni di Real Madrid-Bayern Monaco

Carlo Ancelotti schiererà la sua squadra con il 4-3-1-2. Davanti a Lunin, partiranno Lucas Vazquez e Mendy sulle corsie e Nacho e Rudiger al centro della difesa. Le chiavi del centrocampo saranno in mano a Tchouameni, al suo fianco ci saranno Kroos e Valverde. Sulla trequarti, alle spalle del tandem brasiliano composto da Vinicius e Rodrygo, spazio all’enorme qualità di Bellingham.

Tuchel risponde con il 4-2-3-1. Tra i pali dei bavaresi via libera all’esperienza di Neuer. Davanti al portierone tedesco, Kimmich si prenderà la banda di destra mentre quella di sinistra sarà occupata da Mazraoui. Dier e Kim formeranno la coppia di centrali difensivi.

Il duo di centrocampo sarà composto da Goretzka e Laimer mentre sulla trequarti, alle spalle di Kane unica punta, i titolari saranno Sané, Muller e Musiala.

REAL MADRID (4-3-1-2): Lunin; Lucas Vazquez, Nacho, Rüdiger, Mendy; Valverde, Tchouameni, Kroos; Bellingham; Vinicius Junior, Rodrygo. Allenatore: Ancelotti.

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Dier, Kim, Mazraoui; Goretzka, Laimer; Sané, Müller, Musiala; Kane. Allenatore: Tuchel.

Leggi anche: Atalanta Fiorentina, quando potrebbe giocarsi il recupero: ecco le ipotesi e tutte le polemiche

Le quote

Entrambe le compagini hanno tutte le carte in regola per superare il turno e approdare all’ultimo atto della competizione, ma solo una ci riuscirà. Dato il 2-2- maturato all’andata, i 90 minuti potrebbero anche non bastare e la partita potrebbe prolungarsi.

I bavaresi hanno fallito l’obiettivo Bundesliga, vinta dal Bayer Leverkusen, mentre gli spagnoli hanno conquistato la Liga mettendo un nuovo trofeo in bacheca. La coppa dalle grandi orecchie è diventato quindi l’ultimo obiettivo stagionale per entrambe e l’occasione di tornare sul tetto d’Europa è più ghiotta che mai.

I Blancos avranno un vantaggio non da poco: giocare al Santiago Bernabeu. Il fattore campo potrebbe essere determinante e le maggiori agenzie di scommesse concordano su questo. Il segno 1, infatti, è dato a 1.90 mentre il 2 a 3.75.

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Borse: cielo sereno questa settimana? Eur/Usd buy o sell?

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Di seguito riportiamo l’intervista ad Emanuele Rigo, Market Analyst ad AlephFinance, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro sta provando a spingersi in direzione di quota 1,08. Quali i possibili sviluppi nel breve?

Per l’euro-dollaro mi aspetto un po’ di risalita, principalmente perché i corsi si erano spostati molto violentemente in basso sulle aspettative del mercato in merito a un possibile rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.

Euro-Dollaro: le attese nel breve

Il cross era sceso molto vicino a quota 1,06 e ora siamo a poca distanza di area 1,08, con la possibilità di allungare ora in direzione di 1,085, livello di soglia da tenere d’occhio e che potrebbe aprire la strada a ulteriori rialzi.

Per il momento quindi outlook positivo sull’euro-dollaro in attesa di vedere come si svilupperà il movimento.

La view sull’oro

L’oro ha ritracciato dai massimi storici, ma sta risalendo da area 2.300 dollari. Quali le attese per le prossime sedute?

L’oro ha perso quasi 100/120 dollari dai massimi assoluti e ciò avvenuto per via del rafforzamento temporaneo del biglietto verde.

Adesso la situazione sembra stabilizzata, siamo tornati sopra quota 2.320 dollari e le attese sono per una risalita verso i 2.360/2.370 dollari.

Anche per il gold dovrebbe fare breccia il parziale arretramento della forza del dollaro che potrebbe proseguire nelle prossime giornate.

L’analisi del petrolio

Il petrolio si mantiene al di sotto degli 80 dollari al barile. Vede ulteriori ripiegamenti dai livelli attuali?

Il petrolio, non essendo riuscito a superare gli 88 dollari, è sceso prima in prossimità degli 82 dollari, poi ha provato un po’ il recupero, per calare successivamente sotto gli 80 dollari.

Ieri l’oro nero ha recuperato leggermente terreno, ma la tendenza di fondo è di un possibile arretramento dei corsi in direzione dei 76/75,5 dollari.

La flessione dei corsi potrebbe proseguire ancora per qualche giornate e potrebbe portare il petrolio verso i 76 dollari al barile.

Come si muoveranno le Borse?

I mercati azionari hanno ritracciato dagli ultimi massimi. Si tratta solo di una pausa e poi si torna a salire?

I mercati azionari a livello globale sembrano aver interiorizzato un po’ di storno rispetto ai livelli di massimo assoluto toccato un po’ dappertutto, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, si pensi al Dax.

Questa fase di arretramento ha aperto le porte a ulteriori recuperi, tenendo presente che c’è stato un momento in concomitanza dei dati usciti negli Stati Uniti che avevano portato a prezzare la possibilità, seppure remota, di un rialzo dei tassi USA.

Ora questa possibilità sembra abbastanza scemata, grazie anche alle parole del presidente Powell che ha parlato di una non considerazione di un possibile incremento del costo del denaro.

Ieri i mercati azionari hanno avviato l’ottava abbastanza tranquilli e sembra possa esserci una settimana con il cielo sereno in questo inizio di maggio, senza dimenticare che abbiamo poi il famoso sell in may and go away, ma forse abbiamo ancora qualche settimana prima di quel momento.

Ftse Mib: occhio a Banca MPS, Banco BPM e Unicredit

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Petrolio: chiusura in rialzo ieri per le quotazioni dell’oro nero che si sono fermate a 78,48 dollari, con un rialzo dello 0,49%.

Wall Street: chiusura positiva anche ieri per la piazza azionaria americana, dove il Dow Jones e l’S&P500 sono saliti dello 0,46% e dell’1,03%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 16.349,24 punti, in rialzo dell’1,99%.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Dati Macro ed Eventi Usa: si segnala solo l’indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene statunitensi.

Risultati trimestrali USA: da seguire dopo la chiusura di Wall Street i conti del secondo trimestre dell’esercizio 2023-2024 di Walt Disney, dai quali ci si attende un utile per azione di 1,11 dollari.

Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa

Dati Macro ed Eventi Europa: si conosceranno le vendite al dettaglio che a marzo dovrebbero salire dello 0,6% dopo il calo dello 0,5% precedente.

In Francia la bilancia commerciale a marzo dovrebbe vedere un deficit in miglioramento da 5,2 a 5 miliardi di euro, mentre il dato relativo all’occupazione del primo trimestre dovrebbe rimanere invariato sulla parità.

In Germania la bilancia commerciale a marzo dovrebbe mostrare un saldo positivo in miglioramento da 21,4 a 22,4 miliardi di euro,

Gli ordini all’industria a marzo dovrebbero salire dello 0,4% rispetto allo 0,2% precedente.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

Risultati societari a Piazza Affari: da seguire diversi titoli che presenteranno i risultati del primo trimestre e si tratta di Banco BPM, Banca MPS, Campari, Ferrari, FinecoBkank, Inwit, Leonardo e Unicredit.

Al test dei conti anche Ariston Holding, Banca Popolare di Sondrio, Credem, Intercos, Philogen, IGD SIIQ, Orsero, Safilo Group, EdiliziAcrobatica, Growens e Intred.

Assemblee a Piazza Affari: in agenda le riunioni assembleari di alcune società per l’approvazione dei dati dell’esercizio 2023 e si tratta di: Snam, GVS, Technogym, Olidata, Seri Industrial, Pattern e STAR7.

Utility: focus su DL Agricoltura. I titoli in e out

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Chiusura positiva oggi per le utility quotate sul Ftse Mib che hanno terminato le contrattazioni in salita.

Utility in positivo:steccano solo Terna ed ERG

A fare eccezione sono stati solo due titoli e si tratta di Terna ed ERG che hanno chiuso in frazionale calo rispettivamente dello 0,13% e dello 0,08%.

Sono saliti di pari passo Snam ed Hera che hanno guadagnato lo 0,81% e lo 0,2%, preceduti di pochissimo da Italgas con un vantaggio dello 0,86%.

Sono riusciti a a fare meglio A2A ed Enel che hanno chiuso gli scambi con un rialzo dell’1,05% e dell’1,2%.

Utility in positivo, ma BTP poco mossi

Le utility hanno guadagnato terreno malgrado i segnali poco convincenti arrivati dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si è ristretto leggermente e si è fermato a 132,09 punti base, con un calo dello 0,34%, mentre qualche vendita sui BTP ha favorito un lieve rialzo dei tassi, con il rendimento del titolo a 10 anni salito dello 0,17% al 3,799%.

Utility: prime discussioni sul DL Agricoltura

Le utility sono finite sotto la lente sulla scia delle ultime novità dal mondo della politica.

Prima levata di scudi contro la bozza del Decreto Legge Agricoltura, discusso dal governo questa settimana e che prevede la dichiarazione di non idoneità dei terreni agricoli all’installazione di impianti solari a terra.

Secondo Elettricità Futura, il decreto potrebbe bloccare l’80% dei progetti solari in corso, rendendo di fatto impossibile il raggiungimento dei target di installazione nazionali al 2030.

Il ministro il ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Pichetto Fratin, è intervenuto attivando una mediazione con lo scopo di trovare un accordo che soddisfi sia le richieste degli agricoltori che delle società energetiche.

Utility: il commento di Equita SIM

Al di là della mediazione del ministro Fratin, secondo gli analisti di Equita SIM si tratta di una notizia negativa per il settore renewables, con ERG e ALERION che hanno target di crescita nel solare.

Questo comparto dimostra le difficoltà sul fronte autorizzazioni, oltre al fatto che il settore sta ancora aspettando da mesi l’approvazione del nuovo sistema di incentivi (Decreto FER-X) e la definizione delle “aree idonee” da parte delle regioni.

Ulteriori rallentamenti nell’installazione di capacità solare potrebbero essere paradossalmente positivi per i power generators, quindi per titoli come A2A, IREN e Enel, perché si allontanerebbe il momento di potenziale pressione sui prezzi di mercato delle renewables.

Anche le regioni, nel frattempo, stanno facendo ostruzionismo, come il caso della Sardegna che ha stabilito una moratoria di 18 mesi sui processi autorizzativi in corso.

Nel primo trimestre di quest’anno, sono stati installati 1,844MW di capacità rinnovabile di cui 1,721 MW di Solare, su 90mila impianti ossia 18 kw medio ad impianto, e 2.142 MW di eolico, su 25 impianti con taglia media di 5-6 MW.

Si tratta di circa 630 MW in più rispetto allo stesso periodo del 2023 tuttavia ancora esposto alle installazioni di piccola taglia.

Proiettando il dato su base annua si arriverebbe a circa 7.600 MW di installato, ancora inferiore al target di 10-11GW annui per raggiungere i target PNIEC.

Tensioni in Rai: le accuse di Erica Agostini fanno polemica


Le recenti tensioni nella Rai hanno portato alla luce una profonda spaccatura sindacale e accuse di censura e pressioni politiche da parte di giornalisti come Erica Agostini, che sollevano questioni significative sulla libertà di stampa in Italia. Un recente sciopero annunciato da UsigRai, che ha visto una partecipazione dimezzata rispetto alle aspettative, mette in evidenza la complessità e le sfide interne che i giornalisti del servizio pubblico stanno affrontando.

Contesto dello sciopero in Rai

Il 6 maggio, nonostante lo sciopero proclamato da UsigRai, le principali testate giornalistiche della Radio Televisione Italiana, come Tg1, Tg2 e RaiNews, hanno trasmesso le loro edizioni del pranzo in un formato che si avvicinava alla normalità. Questa decisione ha sollevato diverse questioni riguardo alla coesione interna tra i giornalisti e ha messo in luce possibili dinamiche di resistenza all’interno dell’organizzazione.

La scelta di andare in onda nonostante lo sciopero può essere vista come un indicatore di una divisione significativa tra i giornalisti. Alcuni potrebbero aver scelto di non aderire allo sciopero per motivi personali o professionali, mentre altri potrebbero aver subito pressioni per garantire la continuità del servizio informativo. Questo aspetto solleva preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e all’autonomia editoriale all’interno di un ente pubblico che dovrebbe, idealmente, rimanere indipendente da influenze politiche e pressioni esterne.

Critici e osservatori hanno interpretato questa situazione come un riflesso dell’influenza politica all’interno dell’emittente. Le pressioni per mantenere le trasmissioni attive durante uno sciopero evidenziano un potenziale conflitto tra le direttive aziendali e l’integrità giornalistica, questioni che toccano il cuore del dibattito sulla governance dei media pubblici in Italia.

La conferenza di UsigRai e FNSI

Parallelamente allo sciopero, UsigRai e la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) hanno tenuto una conferenza presso l’Associazione della Stampa Estera per rispondere alle accuse di censura da parte dell’azienda. Durante l’evento, figure note come Serena Bortone e Sigfrido Ranucci hanno discusso le sfide attuali che i giornalisti Rai stanno affrontando, evidenziando una crescente preoccupazione per l’integrità del giornalismo nel contesto di crescente controllo politico.

Le accuse di Enrica Agostini

Enrica Agostini, giornalista di RaiNews e membro del Comitato di Redazione, ha espresso in modo eloquente le difficoltà incontrate dai giornalisti sotto la sua amministrazione. Agostini ha denunciato le forti pressioni subite, citando esempi concreti di notizie significative che sono state trasmesse in ritardo o modificate, evidenziando una tendenza alla censura e alla manipolazione dell’informazione da parte delle autorità superiori.

Censura o propaganda?

Secondo Agostini, la situazione attuale vede una discrepanza nell’approccio alla copertura delle notizie politiche, con un’enfasi eccessiva su video autoprodotti che favoriscono certe narrazioni politiche. Questo, afferma Agostini, avviene principalmente con figure politiche di destra, mentre simili strategie non vengono applicate nei confronti della sinistra, suggerendo una parzialità nell’informazione trasmessa.

La risposta di UsigRai a Tg1 e Tg2

In risposta alla programmazione regolare di Tg1 e Tg2 durante lo sciopero, UsigRai ha criticato aspramente i direttori dei notiziari per il loro approccio anti-sindacale, accusandoli di manipolare la durata delle trasmissioni per minimizzare l’impatto dello sciopero. Queste azioni sono state descritte come un tentativo di occultare il dissenso e le problematiche interne, compromettendo la trasparenza e l’obiettività dell’informazione.

Le prospettive di conflitto interno in Rai

Le tensioni in Rai non solo mettono in discussione la libertà di stampa e l’indipendenza dei giornalisti in Italia, ma sollevano anche preoccupazioni più ampie sulla salute della democrazia nel paese. La lotta per mantenere l’integrità del giornalismo in un ambiente così polarizzato è fondamentale per garantire che il pubblico riceva un’informazione corretta e non filtrata.

Il dibattito sull’influenza politica nei media statali è un argomento che necessita di una discussione approfondita e continua. La comunità giornalistica e la società civile devono rimanere vigili e impegnate per difendere i principi di trasparenza e indipendenza che sono fondamentali per un’informazione libera e imparziale.