Home Blog Pagina 2

TG.Casino, il crypto casino su Telegram, diventa sponsor ufficiale del Milan

Milan e TG.Casino annunciano una nuova partnership, che vede la piattaforma di crypto casinò diventare Official Regional iGaming Partner dei Rossoneri in Europa.

Questa nuova collaborazione tra due leader nei rispettivi campi offre una grande opportunità per creare un progetto innovativo. Questa partnership dimostra l’intento della piattaforma di affrontare e battere la concorrenza dell’iGaming per diventare la destinazione finale per tutti i giocatori ambiziosi. L’accordo catapulta TG.Casino ai vertici di GameFi portando il marchio nei salotti e sui cellulari di decine di milioni di utenti in tutta Europa.

Grazie a questa nuova partnership, i possessori di token $TGC avranno la possibilità di vincere tantissime esperienze offerte dal club rossonero. Dalle visite al centro sportivo di Milanello all’ottenimento delle maglie ufficiali del Milan fino all’accesso VIP allo stadio San Siro, gli appassionati di calcio avranno la possibilità di vivere esperienze uniche ed esclusive.

La nuova partnership fornisce all’AC Milan un nuovo strumento di coinvolgimento dei tifosi, creando esperienze personalizzate che mirano a dare loro maggiore accesso e ad avvicinarli ancora di più alla loro squadra del cuore.

Vai a TG.Casino su Telegram

Ftse Mib si prepara a un breakout. Banco BPM o Bper?

0

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Massimiliano De Marco, analista tecnico di Robotrend.com, con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib sta recuperando terreno in direzione dei top raggiunti di recente. Quali le attese per le prossime sedute?

Lo scenario più probabile è che l’indice Ftse Mib stia disegnando un consolidamento triangolare, preludio a un tentativo di breakout successivo.

Ftse Mib: possibili scenari ora

Nel breve è possibile un test della parte bassa del triangolo, in area 33.800, per poi provare la rottura della parte alta a 34.350.

Lo scenario verrebbe invalidato da un passaggio dell’indice Ftse Mib sotto i 33.500 punti.

Focus su Banco BPM e Bper Banca

Banco BPM e Bper Banca offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?

Banco BPM questa mattina ha ritoccato il massimo segnato ad aprile, ma sta avendo difficoltà a rimanere al di sopra di esso.

Per mantenere una view rialzista in modo convinto bisogna quindi attendere una chiusura daily del titolo al di sopra di 6,42 euro per avere speranze di un breakout duraturo.

Discorso simile per Bper Banca, che oltre al massimo di qualche settimana fa si trova a cozzare contro la soglia psicologica dei 5 euro.

In caso di breakout, per cui è opportuno attendere una chiusura al di sopra della soglia, la fermata successiva per Bper Banca sarebbe la resistenza a 5,20 euro.

La view su Campari e Amplifon

Campari e Amplifon hanno fatto il pieno di acquisti dopo i conti del primo trimestre. Cosa fare con questi due titoli?

Campari ha flirtato con i minimi del 2022 prima del recente rimbalzo, ma non sembra essere “al riparo”.

Di certo quota 9 è un supporto formidabile, ma al momento non è chiaro quale potrebbe essere il pattern di medio.

Considerata la rottura del downtrend dell’ultimo anno, è plausibile attendersi una continuazione rialzista fino a tenuta del minimo a 9,32 euro da cui è partito l’ultimo rialzo.

Amplifon ha nel mirino il precedente massimo relativo di un anno fa, e plausibilmente proverà a raggiungere il ritracciamento classico della discesa 2022 in area 38,4 euro.

Per questo titolo segnaliamo un supporto a quota 32,6 euro.

Uno sguardo a Wall Street

Come si muoverà la Borsa statunitense nel breve?

Borse americane in gran spolvero nelle ultime sedute: la rottura del flag ribassista dell’S&P500 ha dato spinta per approssimarsi ai massimi storici distanti ormai solo un centinaio di punti.

Con il movimento supportato dalla discesa della volatilità, difficile immaginare più di un consolidamento: eventualmente il primo supporto di rilievo è in area 5.150, ma quando si entra nella modalità di buy the dip tenuta negli ultimi giorni, non aspettertei ritracciamenti particolarmente profondi.

Elezioni europee: come fare gli scrutatori, requisiti e compenso

Si avvicina il giorno delle elezioni europee, in cui gli italiani dovranno andare a votare chi saranno i loro rappresentanti in Parlamento europeo.

Che sia in una scuola, in un ospedale o in un altro tipo di struttura pubblica tutti incontreranno gli scrutatori, figure ausiliare che si occupano di verificare lo svolgimento regolare del voto.

Ecco come si presenta la domanda per essere scrutatore di seggio, quali sono i requisiti fondamentali e qual è il compenso per il ruolo durante le elezioni, sia europee, come quelle del 8-9 giugno 2024, che regionali.

Come presentare domanda per essere scrutatore di seggio

Per poter diventare scrutatore di seggio è necessaria l’iscrizione all’apposito Albo.

I moduli per presentare domanda si possono trovare all’interno dei siti web dei propri comuni di residenza e si possono compilare online per caricarli sulla piattaforma, oppure stamparli per poi consegnarli fisicamente presso gli uffici stabiliti.

Una volta fatta la richiesta, la palla passa alla commissione elettorale, presieduta dal sindaco, che assieme ad un determinato numero di consiglieri comunali decide poi se nominare o meno i candidati.

Il form viene messo a disposizione per la candidatura da lunedì 6 maggio a giovedì 6 giugno.

Quali sono i requisiti necessari per fare domanda

Per poter presentare domanda per diventare scrutatore di seggio, bisogna rispettare diversi requisiti fondamentali.

Bisogna innanzitutto possedere la cittadinanza italiana ed essere residenti nel comune in cui si fa richiesta. Un’altra cosa necessaria è avere il diploma di scuola Media inferiore ed essere iscritti alle liste elettorali.

L’Albo degli scrutatori non è aperto e impossibilita al fare domanda ai dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti. Come loro, anche gli appartenenti alle Forze armate in servizio, il personale medico provinciale e quello ufficiale sanitario, i segretari e le segretarie comunali, i dipendenti degli uffici elettorali comunali e i candidati alle elezioni per le quali si svolgono le votazioni.

Quanto vengono pagati gli scrutatori per le elezioni europee

Nel decreto elezioni, approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 gennaio 2024, è stata prevista la possibilità di accorpamento delle europee con le regionali e le comunali, insieme all’aumento del compenso del 15% per coloro che lavoreranno come scrutatori e presidenti di seggio.

In base a quali elezioni vengono svolte insieme a quelle europee all’interno del seggio di appartenenza, il compenso per i due giorni di votazione cambia:

  • Solo elezioni europee 2024 (una scheda): 110,40 euro
  • Elezioni europee e comunali 2024 (2 schede): 163 euro
  • Elezioni europee, comunali e circoscrizionali 2024 (3 schede): 188 euro
  • Elezioni europee e regionali (Piemonte): 163 euro
  • Elezioni europee, regionali e comunali (3 schede): 188 euro
  • Elezioni europee, regionali, comunali e circoscrizionali (4 schede): 213 euro

Leggi anche Elezioni europee 2024, ufficiali le liste in Italia: tutti i big candidati

3 titoli del portafoglio di Warren Buffett da avere ora

Warren Buffett ha dichiarato in più occasioni che a suo avviso il periodo ideale per detenere in portafoglio un titolo azionario è “per sempre”, puntando in particolare su aziende che realizzano prodotti richiesti costantemente.

C’è da dire che non sempre ci sono società che durano per sempre, visto che in alcuni casi dalla vetta del successo possono cadere in disgrazia, ma ce ne sono 3 attualmente presenti tra gli investimenti di Warren Buffett, che vale la pena comprare e tenere per sempre e si tratta di: Apple, Amazon e Floor & Decor.

Le 3 azioni migliori secondo Warren Buffett

Secondo Warren Buffett, imprenditore, economista e filantropo statunitense tra i più famosi al mondo, ci sono 3 aziende su cui puntare, con azioni che rappresentano una garanzia. Ecco quali sono.

1. Apple

Apple rappresenta circa il 45% del portafoglio Berkshire Hathaway per buone ragioni.

I suoi prodotti di consumo, come l’iPhone, sono diventati una necessità nella società connessa di oggi e, nonostante una capitalizzazione di mercato che si avvicina ai 3mila miliardi di dollari, gli investitori dovrebbero comunque considerarla una scelta avvincente.

Certo i prodotti Apple non registrano più una crescita a due cifre come gli anni passati, ma i Servizi Apple, come AppleCare, iCloud e Apple TV+, si confermano su una traiettoria di crescita.

Nei primi nove mesi dell’anno fiscale 2023, archiviata l’1 luglio scorso, i ricavi di Apple sono calati del 3% a 294 miliardi di dollari, ma quelli dei servizi Apple sono aumentati del 7%.

Inoltre, i costi operativi sono aumentati del 9% durante quel periodo, portando a un utile netto di 74 miliardi di dollari nei primi tre trimestri dell’anno fiscale 2023, a fronte di un calo dei profitti di oltre il 6%.

La società vanta quasi 180 miliardi di dollari di liquidità e il suo solido bilancio è probabilmente uno dei motivi per cui il team di Buffett continua a detenere una massiccia posizione in Apple.

2. Amazon

Un’altra azienda solida che ha attirato l’attenzione di Buffett e del suo team è Amazon, ma per ragioni che non ci si aspetta.

La maggior parte dei consumatori conosce Amazon per il suo e-commerce e servizi come Amazon Prime.

Tuttavia, all’interno dei suoi due segmenti legati all’e-commerce, la pubblicità, gli abbonamenti e i servizi di vendita di terze parti potrebbero mascherare la lenta crescita delle vendite online.

Invece, la crescita più forte di Amazon è arrivata dal suo prodotto di infrastruttura cloud, Amazon Web Service.

Per i primi due trimestri del 2023, le vendite nette di Amazon sono state pari a 262 milioni di dollari, in rialzo del 10%.

La società è tornata alla redditività, tanto che ha guadagnato 9,9 miliardi di dollari nei primi sei mesi dell’anno, invertendo la perdita di 5,9 miliardi di dollari per lo stesso periodo nel 2022.

Finché AWS e le attività legate ai siti potranno crescere rapidamente, Amazon dovrebbe continuare ad avere un futuro brillante.

3. Floor & Decor

Floor & Decor può attrarre gli investitori che hanno perso la crescita di Home Depot e Lowe’s nei decenni passati.

La società è nel pieno di un’espansione a livello nazionale: alla fine del secondo trimestre, il numero dei negozi ammontava a 203 sedi in 36 stati e questo numero include 14 dei 32 negozi necessari per raggiungere l’obiettivo di espansione per il 2024.

Questo sviluppo ha aiutato le vendite nette del gruppo per la prima metà dell’anno a salire a 2,3 miliardi di dollari, con un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Certo, il dato è lontano dall’incremento del 24% registrato nel 2022, ma l’espansione continua nonostante aumento dei tassi di interesse e un’economia stagnante.

Eurovision 2024, chi sono i 3 favoriti e in che posizione è Angelina Mango

L’Eurovision 2024, al via il 7 maggio, vede l’Italia in gara con Angelina Mango e la sua canzone La noia, con la quale ha vinto il festival di Sanremo 2024. Oltre a lei però ci sono altri 35 cantanti in gara che cercheranno di soffiarle la vittoria della competizione canora più ambita in Europa.

Ecco chi sono i favoriti e le chance di vittoria di Angelina.

Eurovision 2024, i 4 favoriti

1. Baby Lasagna, Croazia, Rim Tim Tagi Dim

Il più quotato alla vittoria finale è il croato Baby Lasagna, pseudonimo di Marko Purišić, con la sua canzone Rim Tim Tagi Dim. Il classe ’95, che propone musica pop punk, techno, metal e house, parla del viaggio di un ragazzo dalla Croazia per cercare il futuro in un altro Paese, con la sua vittoria quotata a 2,25.

2. Nemo, Svizzera, The Code

A giocarsi il trionfo c’è anche la Svizzera con Nemo, cantante non binary in gara con il brano The Code. La sua vittoria, data a 4,50, andrebbe ad interrompere un digiuno che per il Paese elvetico dura da 36 anni, quando Céline Dion vinse l’Eurovision con il brano Ne partez pas sans moi. Molto attesa è inoltre anche l’esibizione del rapper 24enne di Bienne, con il testo della sua canzone che per molti è uno dei migliori in gara.

3. Angelina Mango, Italia, La noia

Oltre a Nemo a 4,50 i bookmakers danno anche la vittoria della nostra Angelina Mango, in gara con il brano vincitore di Sanremo La noia. La sua esibizione potrebbe riportare in Italia l’Eurovision dopo il trionfo dei Maneskin nel 2021.

Leggi anche: Angelina Mango all’Eurovision: perché la versione de “La noia” è diversa?

4. Al’ona Al’ona e Jerry Heil, Ucraina, Teresa & Maria

A 7 è invece data la vittoria del duo ucraino Al’ona Al’ona e Jerry Heil, il quale non aveva mai lavorato assieme prima d’ora. Le due, in gara con il brano Teresa & Maria, celebra la forza delle donne e la loro resilienza. Altra grande occasione quindi per l’Ucraina, la quale potrebbe bissare il successo del 2022 della Kalush Orchestra.

Menzioni d’onore

A pari merito, a quota 15, i bookmakers piazzano:

  1. la Slovenia, in gara con la canzone Veronika di Raiven che fa riferimento a Veronica di Desenice, contessa di Celje, la quale fu la prima donna a essere giudicata colpevole di stregoneria in Slovenia. Si presume che il suocero abbia ordito il suo omicidio, poiché la considerava inadatta a sposare suo figlio a causa della sua bassa estrazione sociale;
  2. l’Olanda, con il rapper Joost Klein e la canzone Europapa, tributo dell’artista al padre morto quando aveva 11 anni. Il testo parla di un orfano che cerca sé stesso in tutta Europa seguendo le parole del padre: “Diceva che il mondo è senza confini” canta infatti a fine brano.
  3. la Francia, con Slimane e la sua Mon Amour, una ballata raffinata che mette in mostra le doti vocali dell’artista.

Chiara Ferragni, il gruppo Telegram è un flop e lei sembra sparita: ecco cosa sta succedendo

Continua il periodo no di Chiara Ferragni che, dopo il pandoro gate e la separazione con Fedez, ora deve affrontare il flop del suo canale Telegram.

Il cambio di direzione degli ultimi mesi dell’influencer non è certamente passato inosservato, con Chiara che ha deciso di mostrarsi più diretta, aperta e terra terra. Per mostrarsi aperta al dialogo la Ferragni ultimamente ha iniziato a rispondere con più frequenza ai commenti sotto ai post raccontando dettagli della sua vita oppure interagendo attraverso le domande inviate nell’apposito box nelle storie. Aprire un canale Telegram è un altro passo in questa direzione, eppure l’iniziativa sembra già naufragata.

L’influencer è sbarcata sulla famosa app di messaggistica che, al contrario di Instagram, permette ai membri di un canale di commentare i post pubblicati da chi lo ha aperto. Infatti, Chiara ha motivato la scelta di spostarsi su questa piattaforma proprio con il desiderio di parlare di più con i suoi fan affezionati.

Così, nasce il gruppo “Chiara’s most loyal”, composto dai followers più leali. Dopo pochi mesi, tuttavia, il progetto sembra già un flop e l’imprenditrice digitale non si fa più sentire: ecco cos’è successo.

Chiara Ferragni su Telegram: cos’è il canale Chiara’s most loyal

Chiara Ferragni ha aperto un canale su Telegram. Il suo scopo è quello di comunicare più apertamente con i suoi followers, leggendo i commenti e interagendo con loro. L’influencer, che ha già un canale molto simile su Instagram, ha spiegato in questo modo la decisione di spostarsi su una nuova piattaforma. Infatti, Telegram è l’unico social che consente a tutti gli iscritti ad un canale di lasciare commenti, reazioni e messaggi.

Così, il 15 marzo è nato “Chiara’s most loyal”, un posto dedicato ai fan più affezionati di Chiara Ferragni. In poche ore, il canale ha raggiunto i 20.000 iscritti ma si è presto fermato intorno ai 60.000. Un risultato un po’ deludente se lo si compara ai numeri del suo canale su Instagram, che conta 380.000 membri.

Ma di cosa si tratta? “Chiara’s most loyal” non è altro che un posto dedicato ai fan che desiderano comunicare con l’influencer e accedere a contenuti esclusivi. Unirsi al canale è gratuito, così come commentare un post o lasciare una reazione.

Ogni volta che qualcuno pubblica un nuovo commento, Chiara può leggerlo e decidere se lasciarlo pubblico, oscurarlo o cancellarlo. Inoltre, può gestire e moderare le azioni degli iscritti al suo canale e persino proibire alcune specifiche parole. Quando l’amministratore vieta una parola, tutti i commenti che la contengono sono cancellati automaticamente al momento della pubblicazione.

Il flop del canale Telegram: un altro scivolone per Chiara Ferragni?

La nuova strategia di Chiara Ferragni non sembra stare portando i frutti sperati. Dopo l’intervista a Che Tempo Che Fa, Chiara Ferragni ha riaperto i commenti sul suo profilo Instagram e ha ripetuto più volte di voler comunicare di più con i suoi followers. Da qui è nata l’idea del canale “Chiara’s most loyal”. In realtà, su Telegram Chiara ha pubblicato pochissimi messaggi e qualche fotografia di se stessa, mostrando l’outfit del giorno o chiedendo ai suoi followers di raccontarle come stanno. I post hanno raggiunto qualche migliaio di commenti quasi tutti positivi, anche perché le critiche più aspre sono state prontamente oscurate.

Infatti, non c’è voluto molto perché gli iscritti al canale notassero un particolare: Chiara Ferragni ha bloccato alcune parole sul suo canale Telegram. Si tratta di tutte i termini legati al caso Balocco, per cui l’influencer è attualmente indagata per truffa aggravata. Ogni commento contenente una di queste parole è prontamente cancellato in automatico dalla piattaforma. Questo ha scatenato subito una polemica, che Chiara Ferragni non ha ancora commentato. 

Quel canale è diventato un posto molto strano: ecco perché

L’ultimo post sul canale Telegram risale al 20 marzo 2024, con l’influencer che non ha più interagito con i fan dall’ultimo: “Vi leggo. Come procede questa settimana?“. Gli accoliti più leali della Ferragni non hanno però abbandonato il gruppo, continuando a commentare sotto l’ultimo post e portandolo a ben 3700 messaggi. Dopo i primi giorni in cui vi era qualche entusiasta e qualche critica, le cose sono però velocemente sfuggite di mano. Gli utenti hanno iniziato a commentare ciò che accadeva a Chiara, dalle vacanze a Dubai ai risvolti del caso Balocco, con il canale che è diventato una sorta di esperimento sociale. Tra i membri, infatti, c’è persino chi ha deciso di raccontare agli altri la loro storia oltre che a commentare la vita della Ferragni.

C’è chi parla della propria vita scrivendo: “Ho 38 anni, due figli ma ho iniziato a studiare per laurearmi“. E chi condivide le proprie idee: “Quando uno si sposa deve accettare qualsiasi problema futuro“, mentre altri ancora continuano a rispondere alla domanda iniziale posta dalla Ferragni. E ancora: “Abbastanza bene. Mia figlia vorrebbe che le lasciassi la casa ma le pago già le bollette“, oppure: “Uno schifo Chiara, la tua spero meglio“, “Così così, troppo lavoro“, tutti uniti da un singolo punto in comune, Chiara Ferragni.

Leggi anche: Crisi nella società di Chiara Ferragni: Fabio Maria Damato rompe il silenzio sul “Pandoro-gate”

Gelato Bauli al panettone, al pandoro e al croissant: ecco dove comprare le novità dell’estate

0

Un recente accordo tra Bauli e Tonitto porta sulle tavole dei consumatori i gelati al panettone, pandoro e croissant. Quella che fino a pochi anni fa sembrava un sogno, ora è realtà. Finalmente si può assaggiare il gelato Bauli al panettone, al pandoro e al croissant all’albicocca. Se in estate senti la mancanza del tipico dolce natalizio, niente paura: d’ora in poi è possibile assaporare questa combinazione di gusti persino durante la bella stagione. Dolci come pandoro e panettone sono presenti tra gli scaffali del supermercato solo in un determinato periodo dell’anno, ma la nuova collaborazione consente di portare tutta la bontà di questi dolci nel banco surgelati, in una versione fresca e sfiziosa. Il gelato Bauli è la novità che in tanti sono curiosi di assaggiare: ecco allora dove comprarlo.

Gelato Bauli al panettone: quando esce

L’innovazione nel mondo del gelato italiano prende una nuova, deliziosa piega con l’introduzione di gusti ispirati a dolci tradizionali italiani, grazie alla collaborazione tra Bauli e Tonitto 1939. Questa sinergia tra due realtà storiche del panorama dolciario e gelatiero italiano ha portato alla creazione di gusti unici come gelato al panettone, pandoro e croissant all’albicocca, arricchendo il già vasto assortimento di gelati con sapori che evocano la tradizione pasticcera italiana.

Bauli, con sede a Verona, è una delle aziende più riconosciute per la produzione di panettoni e pandori, dolci che sono simboli delle festività natalizie italiane. L’unione delle competenze di Bauli nella pasticceria con l’expertise gelatiera di Tonitto 1939, una storica azienda di Genova che ha visto una crescita notevole del 93% negli ultimi quattro anni, rappresenta un esempio eccellente di come le tradizioni possono essere trasformate e adattate per il gusto contemporaneo.

Tonitto 1939, in particolare, ha guadagnato un posto di rilievo nel settore gelatiero italiano, diventando la prima azienda del suo campo a ricevere il Marchio Storico d’Interesse Nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico. Questo riconoscimento non solo sottolinea la qualità e l’importanza storica dei suoi prodotti, ma anche la capacità dell’azienda di innovare e mantenere alti standard di produzione introducendo un Gelato Bauli in collaborazione con il famoso brand.

Questi nuovi gusti di gelato non solo soddisfano il palato degli amanti del gelato ma rappresentano anche un omaggio alla ricchezza delle tradizioni dolciarie italiane. Con la loro introduzione, Bauli e Tonitto 1939 offrono una nuova esperienza gustativa che promette di conquistare sia i mercati italiani sia quelli internazionali, continuando a portare l’eccellenza italiana nel mondo.

Il gelato al panettone può rientrare sicuramente nella classifica dei 20 gusti più strani. Per poter assaggiare questi nuovi tre gusti bisogna aspettare ancora per poco. Infatti, tutti e tre i gusti saranno disponibili da questa estate.

La collaborazione

La collaborazione tra Bauli e Tonitto 1939 rappresenta una strategia intelligente e tempestiva per entrambe le aziende, data la crescente domanda nel settore dei gelati, che ha registrato un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Questo aumento riflette un interesse sempre maggiore dei consumatori per prodotti innovativi e di qualità nel mercato dei dessert surgelati.

Per Bauli, noto per i suoi dolci tradizionali, questa mossa verso il reparto dei surgelati rappresenta un’opportunità significativa di diversificare la propria offerta e di sfruttare la popolarità della categoria dei gelati per accrescere ulteriormente il proprio brand. L’idea di trasformare i sapori classici del panettone e del pandoro in gelati estivi è una risposta creativa alla necessità di adattarsi alle preferenze dei consumatori durante i mesi più caldi, offrendo un’alternativa fresca e gustosa ai tradizionali dolci.

La scelta di sviluppare gusti come quello del gelato al panettone o al croissant all’albicocca è particolarmente azzeccata, poiché unisce il richiamo del nuovo e dell’innovativo con il conforto dei sapori tradizionali italiani, rendendo questi gelati ideali sia come dessert di fine pasto che come snack rinfrescante a metà giornata.

Mentre Bauli e Tonitto 1939 si preparano al lancio di questi nuovi prodotti, c’è un’attesa palpabile tra i consumatori, ansiosi di scoprire questi nuovi sapori. Se il lancio riuscirà a soddisfare le aspettative, il Gelato Bauli potrebbe non solo rafforzare la presenza di Bauli nel settore dei surgelati, ma anche consolidare ulteriormente la reputazione di Tonitto 1939 come leader innovativo nel mercato dei gelati. Le aziende sperano che l’introduzione di questi nuovi prodotti si traduca in successo commerciale e apprezzamento da parte dei consumatori, sottolineando l’importanza di adattare continuamente l’offerta alle tendenze del mercato e alle preferenze del pubblico.

Ecco perché il vaccino Covid Astrazeneca è stato ritirato dal mercato

Il gigante farmaceutico Astrazeneca ha annunciato che il vaccino contro il Covid-19 non verrà più immesso sul mercato per possibili gravi effetti collaterali: ecco quali sarebbero e perché è stato ritirato.

Il vaccino Astrazeneca ritirato dal mercato: le cause

Uno dei primi vaccini utilizzati per contrastare l’epidemia del Covid-19 che si è sviluppata a partire dall’inizio del 2020, il vaccino Astrazeneca, è stato ritirato dal mercato con un comunicato dell’azienda stessa tramite il quotidiano “The Telegraph”. L’azienda anglo-svedese, il cui nome completo è Oxford – Astrazeneca, ha preso questa decisione visti i rari (ma comunque possibili) effetti collaterali di trombosi causati dal vaccino. Sebbene i casi si stimano essere circa 2/3 persone ogni 100 mila somministrazioni, l’azienda ha deciso di ritirare dal mercato il prodotto a partire dalla data di martedì 7 maggio 2024 per evitare alcun tipo di rischio.

Le dichiarazioni dell’azienda

È stata l’azienda stessa a dichiarare la fine della produzione e distribuzione di Vaxzevria (nome scientifico del farmaco), annunciando anche che sul mercato al momento è presente “un’eccedenza di vaccini aggiornati”, che lasciano così la sanità mondiale in mani sicure.

I meriti del vaccino sono oggettivi e la stessa azienda ricorda che il suo lavoro è stato riconosciuto a livello mondiale per la cura del Covid negli anni difficili post-pandemia. Astrazeneca, infatti, ricorda:

i nostri sforzi sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo e sono ampiamente considerati come una componente fondamentale per porre fine alla pandemia globale.

10 lavori più pagati al mondo: ecco dove si guadagna di più e perché

Non tutti i lavori sono uguali, o meglio, alcuni lavori offrono delle possibilità di guadagno notevoli con stipendi decisamente più alti della media. È il caso dei 10 lavori più pagati al mondo, professioni con le quali diventare ricchi diventa possibile, anzi facile!

In tutto il mondo, a prescindere dal Paese, alcuni sbocchi lavoratori garantiscono guadagni notevoli e, anche per questo, destano molto interesse tra i giovani che sono in procinto di scegliere che percorso di studio intraprendere. Ecco la lista dei 10 lavori più pagati al mondo: quali sono e quanto si guadagna.

Lavori più pagati al mondo: i primi 5 dove si guadagna di più

Tra le prime posizioni della classifica dei lavori più pagati al mondo ci sono quelli legati all’ambiente sanitario e ospedalieri. Ecco i profili professionali con cui, in media, si guadagna uno stipendio più alto:

  • Anestesista
  • Chirurgo
  • Medico
  • Ortodontista
  • Dentista

Passando ai numeri,  lo stipendio medio annuale percepito da una figura professionale come quella dell’anestesista è pari in Italia 77.000 euro, negli USA 410.000 $ mentre nel Regno Unito è pari a 195.000 £.

Per quanto riguarda, invece, la figura del chirurgo, la retribuzione è pari a 125.000 mila euro in Italia, 120.000£ nel Regno Unito fino a raggiungere uno stipendio da capogiro negli Stati Uniti, pari a 495.000 $.

Altri lavori con guadagni sorprendenti

Tra le posizioni comprese dal 6° al 10° posto tra i lavori più pagati al Mondo, ci sono invece le seguenti:

Ad esempio, un amministratore delegato in Italia può percepire uno stipendio pari a circa 150.000 euro, mentre nel Regno Unito può ottenere una busta paga di 175.000£ fino ad arrivare agli Stati Uniti, in cui il CEO di un’azienda riceve circa 315.000$ all’anno.

Leggi anche: Quale università scegliere: ecco le 7 lauree con cui si guadagna di più

Gli altri lavori più pagati al mondo

Se le figure dei medici e degli chirurghi sono in generale quelle che risultano essere più remunerate in Italia ma anche nel resto del mondo, ci sono comunque tante altre figure professionali di vari settori piuttosto variegati che rientrano nella classifica dei 30 lavori più pagati nel mondo. Ecco l’elenco:

  • Controllore traffico aereo: stipendio 60.000€ in Italia, 150.000$ in USA, 105.000£ in UK
  • Pilota di linea: stipendio 75.000€ in Italia, 240.000$ in USA, 115.000£ in UK
  • Farmacista: stipendio 35.000€ in Italia, 135.000$ in USA, 45.000£ in UK
  • Psichiatra: stipendio da 85.000€ in Italia, 235.000$ in USA e 90.000 £ in UK
  • Senior data scientist: stipendio 55.000€ in Italia, 160.000$ in USA, 80.000£ in UK
  • Broker finanziario: stipendio da 80.000€ in Italia, 80.000 $ in USA, e 100.000£ in UK
  • Direttore finanziario: stipendio da 75.000€ in Italia, 150.000$ in USA, 60.000£ in UK

Zapoteca, qual è il significato di questa domanda uscita nel test di medicina

Zapoteca“, è questa la parola di cui è stato chiesto il significato nel test di medicina. Molti futuri studenti erano davvero sorpresi di aver trovato questa strana domanda sebbene fossero consapevoli di dover affrontare temi di cultura generali. Consultando diverse fonti abbiamo scoperto il significato del termine e il trabocchetto teso a coloro che si stanno preparando per accedere a medicina.

Qual è il vero significato della parola Zapoteca, presente nel test di medicina

Questa parola ha tratto in inganno moltissimi aspiranti medicini che hanno mosso anche delle critiche circa l’utilità di queste conoscenze. Le opzioni erano multiple ed erroneamente, in tanti, hanno pensato che per ottenere la risposta giusta fosse necessario spolverare le desinenze del greco antico. Il suffisso -teca, infatti, presente anche in parole come biblioteca, farebbe pensare ad un luogo di deposito.

Purtroppo per loro, però, la risposta era completamente diversa da ciò che pensavano. Zapoteca, infatti, fa riferimento agli Zapotechi. Ma chi sono questi Zapotechi? Una risposta la fornisce il sito della Treccani in cui si legge che gli Zapotechi sono una:

Popolazione del Messico meridionale, imparentata alla grande famiglia mixteco-zapoteca, divisa in più tribù e sottotribù, che apparve, secondo la tradizione, nell’odierno stato di Oaxaca nel sec. I a.C.

Adesso che si conosce il significato di questa parola i dubbi sono sempre maggiori e il quesito che si stanno ponendo tanti futuri studenti è: “Ma è davvero necessario, ai fine della preparazione per l’accesso in una facoltà scientifica, dover apprendere queste nozioni?“.

La banca dati dei test di medicina

La domanda sul significato di Zapoteca è solo uno dei tanti quesiti proposti dal famigerato test di medicina. Da quest’anno gli studenti possono però gioire in quanto il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato una banca dati contente le 3.500 domande da cui verranno estratte a caso le 60 domande presenti nel test.

Nonostante questa sia una novità assoluta che potrebbe agevolare molti futuri studenti che da anni provano ad entrare nella tanto ambita facoltà scientifica, le polemiche non sono mancate. In molti sostengono infatti che grazie alle banche dati entreranno solo gli studenti che imparano a memoria e sono avvantaggiati dalla memoria fotografica. Sarebbero penalizzati, invece, coloro che eseguono un studio metodico e non mnemonico.

Leggi anche: Università migliori al mondo 2024: le italiane nella top ten per singole materie