Reddito di cittadinanza, ultima ora INPS: importo ridotto!

Ultima ora RdC: l'INPS taglia gli importi del reddito di cittadinanza alle famiglie. Scopri quali sono i bonus cumulabili e non cumulabili con il sussidio.

Brutte notizie per i percettori del reddito di cittadinanza: una nuova circolare INPS individua due nuove prestazioni sociali da inserire nel Siuss, ovvero quel sistema utile per determinare gli importi del sussidio. Che cosa significa? Prossimamente saranno presi in considerazione atri benefici incompatibili con il reddito di cittadinanza.

Dunque e famiglie che percepiscono uno di questi contributi e bonus, potrebbero vedersi ridotto l’importo del reddito di cittadinanza. I benefici andranno a scalare sulla quota B, ovvero il contributo legato all’affitto. Ma non solo. Quali sono le prestazioni e i bonus incompatibili con il reddito di cittadinanza? Chi rischia il taglio dell’assegno?

Ultima ora pagamenti RdC: quando arriva la ricarica di marzo 2022? Pagamento anticipato a fine mese? Ecco le date di ricarica RdC e quando arriva l’integrazione dell’assegno unico e universale.

Reddito di cittadinanza, ultima ora: INPS taglia gli importi

Dopo il colpo di scena INPS sulle pensioni di aprile 2022, arriva un’altra pessima notizia per i nuclei familiari più in difficoltà: un’ultima ora sul reddito di cittadinanza ci informa che nei prossimi mesi l’importo del sussidio potrebbe ridursi. 

A comunicare quanto segue è stato proprio l’Istituto Previdenziale, con il messaggio 1244 del 18 marzo scorso: si tratta, in sostanza, dell’introduzione di due nuove categorie inserite nei contributi economici del “Siuss” – il sistema informativo utile per il calcolo del reddito di cittadinanza – che vanno a incidere sugli importi RdC.

È noto, infatti, che nel determinare l’importo del reddito vanno a incidere non solo la composizione del nucleo familiare (secondo le cifre previste dalla scala di equivalenza), ma anche altri contributi eventualmente beneficiari dalla famiglia richiedente. A questi si aggiungono altre due voci.

Per spiegare con chiarezza la questione ci affidiamo a un video di Mr LUL, pubblicato e visibile anche su Youtube, nel quale vengono specificate le conseguenze di questa decisione: l’importo del reddito di cittadinanza sarà ridotto, ma non per tutti.

Nella seconda parte del nostro articolo, invece, cerchiamo di capire quali sono questi due contributi che vanno a incidere sul calcolo dell’importo RdC e quali saranno i nuclei familiari che vedranno ridotti gli importi del sussidio.

Reddito di cittadinanza, ultima ora: la comunicazione INPS

La comunicazione dell’INPS del 18 marzo 2022 non è stata resa nota da tutte le testate online, ma è importante conoscere i contenuti per capire i motivi per cui nei prossimi mesi gli importi RdC saranno ridotti. Non è stato chiarito l’orizzonte temporale di applicazione della decisione, ma potrebbe riguardare il breve periodo.

Infatti, come spiega l’Istituto nel messaggio 1244:

il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha consentito, nel tempo, di introdurre nuove categorie di prestazioni sociali.

Come noto, l’importo RdC prevede diverse componenti

  • l’integrazione al reddito familiare;
  • il contributo per l’affitto (fino a 280 euro massimi ogni mese) oppure, in alternativa, il contributo per la rata del mutuo (ridotto a un massimo di 150 euro al mese).

Queste nuove categorie di prestazioni sociali inserite nel Siuss andranno a incidere sul calcolo del reddito di cittadinanza, riducendone l’importo per le famiglie. Ma quali sono i nuclei familiari a rischio?

Reddito di cittadinanza: importo ridotto, ma non per tutti!

Il taglio degli importi del reddito di cittadinanza non riguarda tutti indistintamente, ma solo quei nuclei familiari che beneficiano di queste due nuove prestazioni sociali inserite nel Siuss: proprio per il fato di ottenere questi benefici, le famiglie andranno a perdere qualcosa sul reddito di cittadinanza.

Come spiega la comunicazione INPS, le due nuove categorie saranno:

  • i contributi economici per affitti erogati dai Comuni attingendo dalle risorse del Fondo nazionale a sostegno delle locazioni;
  • le misure delle Provincie autonome che perseguono gli stessi obiettivi del reddito di cittadinanza.

Vediamo nel dettaglio quali sono le prestazioni economiche che non saranno più cumulabili con il reddito di cittadinanza, e quali invece si potranno ancora percepire.

Reddito di cittadinanza e contributo affitti

Sulla base della circolare emanata dall’INPS, i contributi economici che definiamo “bonus affitti” erogati dai Comuni nel corso del 2021 – le cui risorse rientrano del Fondo nazionale sopra citato – NON saranno più compatibili “con la quota destinata all’affitto” prevista dal reddito di cittadinanza (la cosiddetta quota B).

Saranno quindi gli enti territoriali a dover trasmettere i dati di questi bonus erogati nel 2021 al sistema informativo, in modo da permettere all’INPS di ricalcolare – al ribasso – gli importi RdC di queste famiglie.

I contributi per l’affitto erogati attingendo ad altri fondi diversi da quello sopra citato, invece, non andranno a impattare sull’importo del reddito di cittadinanza e risulteranno quindi cumulabili con esso. Allo stesso modo anche i bonus percepiti prima del 2021 dal Fondo medesimo saranno cumulabili.

Reddito di cittadinanza e similari dalle Province autonome

La seconda prestazione inserita nel Siuss e che andrà a incidere sull’importo RdC riguarda tutta una serie di aiuti erogati dalle Provincie Autonome (Trento e Bolzano) che perseguono “finalità analoghe a quelle del reddito di cittadinanza”.

Tutti i beneficiari di almeno una di queste misure andranno a perdere una parte di reddito di cittadinanza. Saranno le Provincie Autonome stesse a comunicare all’INPS l’elenco dei beneficiari, affinché si possa calcolare la riduzione dell’importo RdC.

Reddito di cittadinanza, ultima ora pagamenti: quando arriva la ricarica?

Passiamo ora ai pagamenti del reddito di cittadinanza relativi al mese di marzo 2022: quando arriva la ricarica mensile? Sappiamo che le date canoniche di accredito del pagamento sulla carta RdC sono due: la prima a metà mese, la seconda a fine mese.

Infatti, lo scorso 15 marzo 2022 sono arrivati i pagamenti RdC per tutti i nuovi beneficiari che hanno richiesto per la prima volta il sussidio, ma anche per chi ha richiesto il rinnovo dopo una mensilità di sospensione. Sono arrivati lo stesso giorno anche gli eventuali arretrati relativi a mensilità precedenti.

È atteso invece per il 27 marzo il pagamento RdC per tutti i vecchi beneficiari. Ma attenzione: il 27 marzo cade di domenica: come avvenuto per i mesi precedenti, quindi, la ricarica potrebbe essere anticipata a venerdì 25 marzo 2022 per tutti. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, l’accredito della mensilità corrente potrebbe slittare a lunedì 28 marzo 2022.

Ancora non sono state inserite le elaborazioni, ma invitiamo a monitorare la propria pagina personale INPS (Fascicolo previdenziale), in modo da rimanere aggiornati sulle date di pagamento. 

Reddito di cittadinanza, pagamenti: quando arriva l’assegno unico?

A partire dal mese di marzo 2022, le famiglie con figli a carico fino a 21 anni hanno diritto a ricevere anche l’assegno universale, in sostituzione al vecchio assegno temporaneo. Ma i pagamenti dell’assegno per i figli per i percettori RdC quando arrivano?

Ricordiamo che tutti i beneficiari RdC non devono presentare alcuna domanda all’INPS per ottenere l’assegno universale: quest’ultimo viene erogato in automatico, come avvenuto per l’assegno temporaneo.  A marzo 2022, quindi, ci sarà un doppio pagamento (assegno temporaneo di febbraio + assegno universale di marzo)? 

INPS per la Famiglia aveva risposto alla domanda sui social, ma si è poi smentita ed è tornata sui suoi passi. Inizialmente, infatti, pareva che l’assegno universale competenza marzo potesse essere erogato nel corso del mese corrente, mentre successivamente è stato chiarito che la nuova misura verrà accreditata a metà aprile.

Dunque i percettori RdC potranno ottenere a marzo 2022 il pagamento dell’assegno temporaneo competenza febbraio: la data di accredito sulla carta RdC dovrebbe avvenire in occasione del pagamento della ricarica mensile.

Reddito di cittadinanza: come controllare l’avvenuto pagamento?

Al di là del calendario dei pagamenti INPS di marzo 2022, esiste anche un metodo più sicuro per verificare le date di pagamento e l’avvenuto accredito dell’importo mensile RdC.

Tutti i percettori del sussidio possono sfruttare metodi diversi per controllare quando è stato accreditato il pagamento. 

Anzitutto, accedendo al sito web ufficiale del reddito di cittadinanza, effettuando l’accesso con le proprie credenziali SPID, è possibile selezionare l’opzione “verifica del saldo disponibile” sulla carta rilasciata da Poste Italiane.

In alternativa, recandosi presso gli sportelli ATM è possibile verificare il saldo presente sulla carta, oltre a effettuare operazioni di prelievo del denaro.

Ulteriori metodi utili per verificare le date di pagamento del reddito di cittadinanza riguardano i contatti con Poste Italiane, INPS, oppure il numero verde 800 666 888, messo a disposizione proprio per conoscere i dettagli sui pagamenti del beneficio.

Reddito di cittadinanza: le ultime novità sull’obbligo di Green pass

Come abbiamo spiegato in un precedente articolo su reddito di cittadinanza e Green pass, sono in arrivo alcune novità per i beneficiari del sussidio.

Il Governo ha approvato un nuovo decreto Covid che mette al capolinea il Green pass e ne stabilisce una data di abolizione. A partire dal 1° maggio 2022 pare che la certificazione verde non sia più necessaria per alcuna attività o servizio.

Attenzione però: già dal 1° aprile alcune regole cambiano. Il Green pass non è più obbligatorio – dal 1° aprile appunto – per entrare in Posta, in Banca, nei centri per l’impiego, nei negozi, e in tutte le attività all’aperto, compresi i tavolini di bar e ristoranti esclusivamente all’aperto.

Ciò significa che anche i percettori del reddito di cittadinanza non dovranno più esibire il Green pass per accedere ai centri per l’impiego, mentre è stato confermato l’obbligo vaccinale per gli over 50 (anche per accedere ai PUC), che potranno comunque recarsi sul luogo di lavoro con il Green pass base.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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