Frizzante chiusura di settimana per Interpump che oggi si è messo in evidenza tra le blue chip, piazzandosi nella seconda posizione all’interno del paniere dei riferimento.
Interpump tra i migliori del Ftse Mib
Il titolo dopo aver perso terreno per due giornate di fila e dopo aver ceduto ieri quasi due punti percentuali, si è riscattato oggi con un bel rialzo.
A fine giornata Interpump si è presentato a 41,48 euro, con un progresso del 2,88% e volumi di scambio vivaci, visto che sono transitate sul mercato oltre 350mila azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 250mila.
Focus sulla trimestrale di Parker
Interpump è salito dopo che ieri la statunitense Parker ha riportato i risultati del terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2024, mostrando margini molto robusti nella divisione industriale, la più comparabile con Interpump hydraulics, nonostante una performance organica negativa.
L’outlook per l’esercizio 2024, che termina a giugno, è stato leggermente rivisto al ribasso in termini di performance organica, e marginalmente aumentato in termini di margine, e implica un calo organico del 4-5% nel settore industriale nel secondo trimestre di quest’anno.
In dettaglio, sempre per il solo settore industriale, la performance organica di Parker in Nord Ameirca è stata in contrazione del 4,6% negli ultimi tre mesi, con un calo del 3,1% nel RoW.
I margini sono stati invece molto solidi, in aumento di 120 punti base in Nord America e di 10 basis points in RoW.
Gli ordini sono diminuiti del 4% in Nord America e dell’8% in RoW e Parker ha commentato per il Nord America una riduzione delle scorte che continua a un ritmo rallentato, mentre per RoW un’acquisizione ordini volatile in EMEA.
Per l’esercizio 2024, la guidance della divisione industriale è stata abbassata da -1,5% organico in Nord Ameirca a -2,5% e da -2% a -2,5% in RoW.
Spunti dalla call di Parker
Equita SIM evidenzia che dalla call di Parker sono emersi alcuni spunti interessanti per quanto riguarda la divisione Industrial.
Il Nord America sta dando segnali di miglioramento, con aprile partito bene e segnali di confidenza sulla fine del destocking.
Il management ha segnalato che si sta entrando nel quinto trimestre di ordini negativi in Nord America, con cicli che solitamente durano 6 trimestri.
L’Europa non sta invece dando un segnale simile, con ordini che rimangono deboli e destocking che prosegue.
Lo scenario di prezzi è tornato alla normalità, ossia con un paio di incrementi prezzo annui giustificati da inflazione sui costi e volontà di proteggere i margini. Non ci sono riduzione di prezzi neppure sui mercati con volumi più deboli.
Non ci sono cancellazioni di ordini o slittamenti di consegne significativi, con backlog che rimane su livelli storicamente alti.
Interpump sotto la lente di Equita SIM
Equita SIM evidenzia che Interpump ha registrato una performance molto peggiore di Parker nel quarto trimestre del 2023, sia per l’andamento organico che per quello dei margini della divisione idraulica.
Gli analisti si aspettano una performance più debole anche nel primo trimestre di quest’anno, con un moderato miglioramento della performance nel secondo.
Equita SIM parla di qualche spunto positivo su Nord America, ma ancora pochi da EMEA per chiamare il bottom del ciclo sull’idraulica.
Gli analisti ritengono comunque che le indicazioni finora siano coerenti con le loro proiezioni di -5% di vendite organiche nel settore dell’idraulica per Interpump nel 2024.
La guidance a livello di gruppo dipenderà anche dalla resilienza della divisione water jetting, che gli esperti vedono crescere organicamente sia nel primo trimestre che nell’intero 2024, portando a un calo complessivamente moderato delle vendite organiche di gruppo.
Confermata la view bullish su Interpump, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 53 euro.