La corsa al rialzo dei mutui sta man mano frenando: infatti, scende la rata mensile con un risparmio considerevole di ben 576 euro, secondo le prime stime.
Al contempo, si attende la riduzione dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea (BCE) prevista per il mese di giugno. Nella riunione tenuta a marzo 2024, sono emersi argomenti a favore della considerazione di un calo dei tassi di interesse.
Quindi, per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile si profilano buone notizie, perché grazie al taglio dei tassi scenderà anche la rata.
Di quanto scende la rata mensile dei mutui
La Banca d’Italia ha rilevato un abbassamento dei tassi di interesse sui mutui erogati a febbraio. Si parla di un abbassamento al 4,31% rispetto al 4,38% del mese di gennaio 2024.
Una modica diminuzione che, numeri alla mano, si traduce in un lieve risparmio sulla rata mensile. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,34%, rispetto al 5,48% nel mese precedente, quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,81%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5%.
Si denota un leggero cambio di rotta. L’inversione rilevata da Bankitalia si collega con quella riscontrata dall’ABI, che ha puntualizzato che i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento sono in diminuzione.
I tassi di interesse sui mutui per l’acquisto di immobili sono diminuiti nel mese di febbraio 2024. Per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile, il tasso scende rispetto ai massimi registrati nel mese di novembre 2023, di ben 48 euro al mese che si traducono in un risparmio di 576 euro l’anno.
Taglio dei tassi di interesse della BCE a giugno 2024
La Banca Centrale Europea indirizza la politica monetaria e stabilisce gli interessi che si pagano sui mutui.
Se parliamo di taglio ufficiale – quasi – dei tassi di interesse non si dovrà attendere, poi, così tanto. Il taglio è alle porte e, meno di colpi di scena dell’ultimo momento e se l’inflazione procederà ancora verso l’agognato 2% nell’Eurozona, allora nel mese di giugno 2024 la BCE dovrebbe sforbiciare di 25 punti il costo del denaro.
La tendenza al ribasso, secondo le stime, dovrebbe proseguire per tutto l’anno 2024, con il conseguente alleggerimento delle rate dei mutui.
Si tratta di una contrazione attesa da mesi, dopo ben dieci rialzi conseguiti degli interessi dal mese di luglio al mese di settembre 2023. Un’operazione dettata da una particolare situazione per contrastare l’impennata dell’inflazione in Europa.
Naturalmente, le conseguenze le hanno risentite le famiglie: gli aumenti dei tassi sono costanti molto sulla rata mensile del mutuo.
Quali sono le stime di crescita
In base alle ultime proiezioni si prevede una crescita dello 0,6%, una dell’1,5% nel 2025 e dell’1,6% nel 2025. Aumenti che sono sostenuti dai consumi, ma anche dagli investimenti. I secondi sono molto più legati dei primi all’andamento dei tassi d’interesse.
In ogni caso, si segnala una leggera e graduale ripresa che, nella seconda metà del 2024, dovrebbe diventare sempre più tangibile ed evidente.
Mutui a tasso fisso o variabile: cosa conviene ora
Si tratta di una domanda molto frequente, alla quale, ogni volta, si deve dare una risposta differente.
Intanto ripassiamo cosa sono i tassi: si tratta di interessi che si pagano sull’importo di denaro concesso da un istituto di credito. Se si opta per il tasso fisso, allora la rata mensile da pagare rimane inalterata per tutta la durata del mutuo. Invece, quando si sceglie il tasso variabile, si assume un vero e proprio rischio. In tal caso, i tassi di interesse possono salire o scendere, facendo alzare o diminuendo, di conseguenza, la rata mensile da pagare.
Probabilmente allo stato attuale delle cose, considerando i tassi di interesse relativamente bassi, converrebbe stipulare un mutuo a tasso fisso.
Facendo alcuni calcoli, si potrebbe ottenere un risparmio di circa un centinaio di euro, ma sempre a seconda dell’istituto di credito. Dopo due anni di aumenti, in questo momento, i mutui a tasso fisso iniziano a costare meno.
Le famiglie che nei prossimi mesi dovranno pagare tassi elevati potranno optare per la surroga del mutuo. Si tratta di un’opzione che permette di cambiare il proprio mutuo, scegliendo un’altra banca che offre condizioni migliori.
Quando si contrae un mutuo non si resta necessariamente legati alla stessa banca. In base alla Legge n. 40/2007, è possibile trasferire il proprio mutuo a costo zero a un secondo istituto di credito che offre condizioni molto più vantaggiose. Optando per la surroga è possibile modificare parametri come, per esempio, la durata e lo stesso tasso; ma l’importo residuo da pagare rimane invariato.
D’altra parte, a subire i maggiori effetti del taglio dei tassi di interesse saranno i mutui a tasso variabile. In un anno si tratterebbe di un risparmio di 576 euro.
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