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Belve, anticipazioni e ospiti della puntata del 30 aprile

Francesca Fagnani torna con la quinta puntata del programma più tagliente di sempre: ecco quali sono le anticipazioni dell’ultima puntata di belve.

In onda martedì 30 aprile su Rai 2 ecco quali sono gli ospiti e le interviste della serata.

Le anticipazioni dell’ultima puntata di Belve: ecco le interviste

Il programma condotto da Francesca Fagnani è giunto all’ultima puntata: andrà in onda martedì 30 aprile 2024 alle ore 21.20 su Rai 2 e gli ospiti saranno Francesca Pascale, Mara Maionchi e Piero Chiambretti.

La prima intervista sarà con Francesca Pascale, ex parlamentare ed ex compagna di Silvio Berlusconi, attuale moglie di Paola Turci, cercherà di rispondere alle domande della Fagnani riguardante il suo passato, la sua vita privata e su molto altro ancora.

La seconda intervista è con Mara Maionchi, talent scout musicale, conosciuta attraverso i programmi di X Factor e Italia’s Got Talent, risponderà con estrema schiettezza alle domande della belva Francesca.

Dalle anticipazioni sembra proprio che Mara abbia molto da dire: cominciando dal cantante Tiziano Ferro. Così esordisce la Maionchi:

Tiziano Ferro perché non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato ad essere quello che alla fine, in parte, è. Ma questo non è importante, non è mica d’obbligo avere della riconoscenza

Non solo, Mara parla anche del tradimento di suo marito:

Devo ammettere che in parte è stata anche colpa mia se ha cercato qualcosa fuori. La luce rossa non c’era mai, una tragedia insomma. Sessualmente sono un po’ modesta… non sono proprio portata per le luci rosse… ho sempre l’abat jour”

E soprattutto anche sul gioco d’azzardo:

Non mi sono spaventata ma l’ho trovato un po’ eccessivo. In una sera ho vinto anche 23mila euro a una slot machine

Ultima intervista è quella di Piero Chiambretto, conduttore che rientra su Rai 3 con un nuovo programma chiamato Donne sull’orlo di una crisi di nervi.

Nell’ultima puntata di belve non manca il momento dedicato all’intrattenimento, che si concluderà con l’intervento delle Eterobasiche, Valeria De Angeli e Maria Chiara Cicolani.

Bere acqua e sale al mattino fa male? Ecco cosa c’è da sapere

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In molti sostengono che bere acqua e sale al mattino faccia bene e aiuti a depurarsi. E’ davvero questa la realtà dei fatti o si tratta di un’abitudine che fa male? Vediamo cosa dicono gli esperti in merito e quali sono le controindicazioni da tenere bene a mente.

Acqua e sale fa male? Ecco cosa c’è da sapere

Negli ultimi tempi, a suon di hashtag #solewater, è diventata di gran moda un’abitudine che consiglia di bere un bicchiere di acqua e sale al mattino. Secondo i sostenitori, questa ultima chicca di benessere consente di aumentare i livelli di energia, agevolare la digestione, migliorare il sonno e avere tanti altri vantaggi per la salute e il benessere fisico e mentale. Ma si tratta di un trucco davvero benefico oppure fa male?

Da che mondo è mondo, sappiamo che bere un bicchiere di acqua al mattino, a stomaco vuoto, è un’ottima abitudine che aiuta a reidratare il corpo dopo il digiuno notturno. Cosa succede, però, se aggiungiamo un pizzico di sale? Secondo gli esperti – veri e non semplici fan di discipline pseudoscientifiche – non ci sono abbastanza studi volti a sostenere i benefici di questa pratica. Inoltre, la nuova tendenza suggerisce di usare sale Rosa dell’Himalaya, che in realtà non ha una maggiore ricchezza di minerali rispetto a quello classico da cucina. Silvia Foti, biologa nutrizionista all’ospedale Cristo Re di Roma, raggiunta da La cucina italiana, ha dichiarato:

Non è possibile confermare che sia realmente efficace nel favorire la disintossicazione, migliorare il sonno, coadiuvare la perdita di peso e contrastare la ritenzione idrica. Quello che, invece, potrebbe essere effettivamente vero è che bere acqua e sale contribuirebbe a mantenersi idratati e a garantirsi un adeguato apporto di sodio. Tuttavia, se si pensa che mediamente con la dieta si assume già una quota di questo minerale superiore ai 2 grammi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa pratica in realtà risulta essere poco utile alla salute.

Quali sono gli effetti collaterali del sale?

Appurato che bere acqua e sale al mattino non fa male ma neanche bene, è necessario parlare di una pratica orientale che utilizza questo composto per effettuare una specie di lavaggi intestinali. In India, dove è molto gettonata, si chiama shanka prakshalana ed è considerata una vera e propria purificazione. In sostanza, si bevono 10/16 bicchieri di acqua tepida con sale e si eseguono una serie di esercizi di yoga. Ovviamente, il bagno deve essere a disposizione per tutta la giornata.

Tralasciando i benefici di questa pratica, che ribadiamo non hanno evidenze scientifiche, ci sono delle controindicazioni da tenere bene a mente. E’ assolutamente sconsigliata ai giovani sotto i 14 anni, alle donne in gravidanza o durante il ciclo e a chi soffre di ulcera o gravi patologie del tratto digerente, dissenteria, colite ulcerosa o presenta problemi fisici gravi. Inoltre, è vietata agli ipertesi o a quanti hanno pressione bassa e ai cardiopatici.

A questo punto, è opportuno ricordare quali sono gli effetti collaterali del sale:

  • può danneggiare i reni;
  • aumenta la pressione sanguigna e comporta quindi il rischio di sviluppare ipertensione;
  • comporta ritenzione di liquidi;
  • aumenta il rischio di osteoporosi e carie;
  • può far male allo stomaco;
  • determina ipertensione oculare o disturbi della vista;
  • può aumentare il rischio di pressione alta in gravidanza (ipertensione gravidica).

Cosa fa acqua e sale sulla pelle?

Mentre bere acqua e sale fa male, gli effetti benefici sulla pelle sono diversi e tutti attestati. L’acqua salata, infatti, è una grande alleata dell’epidermide e la rende più bella e luminosa, andando anche a svolgere un effetto scrub 100% naturale. Non solo, aiuta perfino a disinfettare la cute e a combattere le infezioni. Ovviamente, parliamo dell’acqua di mare, ricca di minerali come: cloro, bromo, calcio, magnesio e iodio.

Ftse Mib verso una fase critica. I titoli da valutare ora

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Di seguito riportiamo l’intervista al trader Davide Biocchi, al quale abbiamo rivolto delle domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib sta provando a dare un seguito al recupero partito dai minimi toccati di recente. Quali le attese nel breve?

Molti pensano che quello in atto sia già il rimbalzo dei rimbalzi, qualcuno crede che sia solo un momento di stanca di un ribasso che deve ancora manifestarsi per bene.

Qualcun altro ancora, come me, pensa che il mercato semplicemente sta diventando più nervoso e che si stia andando verso una fase un po’ critica in cui, a seconda di un dato macro o di una trimestrale, il mercato può reagire in diversi modi, sempre più legati a emotività e proiezioni a breve.

Ftse Mib: quali i possibili scenari nel breve?

Questo può tradursi in un andamento laterale del Ftse Mib che può salire un po’ e poi tornare indietro.

Quello attuale è il momento delle banche e delle utilities e tale scenario potrà durare fino a quando la BCE non taglierà i tassi, perché allora magari le banche usciranno un po’ dai portafogli per lasciare più spazio alle utility.

Il future sul Ftse Mib ha già segnato nuovi massimi di periodo e potrebbe anche farne altri, mentre se guardiamo il Ftse Mib sembra orientato a rivedere i top in area 35.000 almeno fino allo stacco dei prossimi dividendi.

Dopo l’indice potrebbe muoversi un po’ in laterale, salvo qualche sorpresa delle trimestrali, per le quali molto dipenderà da quello che potranno raccontare circa il futuro.

La view su ENI e Saipem

Quali strategie ci può suggerire per ENI e Saipem dopo la prova dei conti e sulla scia dell’andamento del petrolio?

ENI per l’ennesima volta ha fallito il tentativo di superare la soglia di prezzo molto impegnativa dei 15,8 euro che non riesce a violare ormai da tempo e ogni volta che la raggiunge torna indietro.

Nel breve termine mi viene un po’ difficile pensare che ci siano dei fattori che possano spingere a dei super acquisti su questo comparto.

Vedo il mercato un po’ in attesa e di certo non comprerei ENI a cuor leggero ora. Se il titolo dovesse superare i 15,8 euro potrei valutare un ingresso long.

Saipem ha un po’ ritracciato e questo era anche un po’ doveroso dopo aver corso tanto.

Il titolo ha un grafico che racconta di una storia più divertente di quella di ENI, ma bisogna tenere conto che ha iniziato a entrare a contatto con un’area in cui chi era dentro prima dell’aumento di capitale, inizia a rivedere i suoi soldi e scappa.

A differenza di ENI, per Saipem non c’è un livello oltre cui valuterei un acquisto.

Focus su Enel e A2A

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Enel e A2A e quali indicazioni operative ci può fornire per entrambi?

Enel ha raggiunto un livello importante e se dovesse realizzare una chiusura sopra i 6,2 euro, troverà una prima resistenza a 6,3/6,33 euro, oltre cui il titolo troverà un bel buco, tanto che potrebbe salire fino ad area 6,6 euro.

A2A è uno di quei titoli di cui abbiamo molto bene nelle scorse settimane e ieri ha superato anche la resistenza di area 1,84.

Con conferme sopra tale soglia il titolo potrà spingersi in direzione dello stop successivo a 1,81 euro.

Ftse Mib: Stellantis e altri al test dei conti

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Petrolio: chiusura negativa ieri per le quotazioni dell’oro nero che si sono fermate a 82,68 dollari, in ribasso dell’1,39%.

Wall Street: chiusura positiva anche ieri per la piazza azionaria americana, dove il Dow Jones e l’S&P500 sono saliti dello 0,38% e dello 0,32%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 15.983,08 punti, in rialzo dello 0,35%.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Dati Macro ed Eventi Usa: si segnala l’indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene statunitense.

L’indice relativo al costo del lavoro del primo trimestre dovrebbe salire dell’1% rispetto allo 0,9% della rilevazione precedente.

Per l’indice S&P Case Shiller si prevede un rialzo dal 6,6% al 6,7% su base annua, mentre l’indice Chicago PMI ad aprile dovrebbe salire da 41,4 a 44,9 punti.

L’indice della fiducia dei consumatori ad aprile è atteso in frenata da 104,7 a 104 punti.

Risultati trimestrali USA: da seguire prima dell’avvio degli scambi i conti degli ultimi tre mesi di 3M e di Eli Lilly, con un eps previsto a 2,1 e a 2,46 dollari, mentre Corning e Sysco Corp. dovrebbero riportare un utile per azione di 0,35 e di 0,95 dollari.

Per le trimestrali di McDonald’s e di Coca-Cola ci si attende un eps di 2,72 e di 0,7 dollari.

A mercati chiusi si guarderà ai conti di Paypal Holdings e di AMD con un utile per azione previsto a 1,22 e a 0,61 dollari, mentre per Starbucks si prevede un eps di 0,79 dollari.

Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa

Dati Macro ed Eventi Europa: si conoscerà la prima lettura del primo trimestre che dovrebbe salire dello 0,2% dopo lo 0,1% precedente, mentre la stima preliminare dell’inflazione ad aprile è attesa in positivo del 2,4% su base annua, in linea con la lettura di marzo.

In Germania si conosceranno le vendite al dettaglio che a febbraio dovrebbero salire dell’1,5% dopo la flessione dellì1,9% precedente, mentre i prezzi import a marzo dovrebbero crescere dello 0,2% dopo il calo dello 0,2% di febbraio.

Il tasso di disoccupazione ad aprile è atteso invariato al 5,9%, mentre il PIL del primo trimestre dovrebbe salire dello 0,1% dopo il calo dello 0,3% precedente.

In Francia, il PIL del primo trimestre dovrebbe salire dello 0,1%, in linea con la lettura precedente, mentre l’inflazione ad aprile dovrebbe aumentare dallo 0,2% allo 0,5%.

Anche in Italia si conoscerà il PIL del primo trimestre, atteso in salita dello 0,1% dopo il rialzo dello 0,2% precedente, mentre l’inflazione ad aprile è vista in positivo dello 0,2% dopo la lettura sulla parità di marzo.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

Risultati societari a Piazza Affari: da seguire Stellantis, Lottomatica, BasicNet, SERI Industrial e VNE che presenteranno i risultati del primo trimestre di quest’anno, mentre ad alzare il velo sui conti dell’esercizio 2023 saranno FAE Technology, Imprendiroma, Promotica e Vantea Smart.

Assemblee a Piazza Affari: in agenda le assemblea di diverse società per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023 e si tratta di: Hera, NEXI, Tenaris, Biesse, Datalogic, Beewize, Bioera, ABC Company, Arterra Bioscience, Cofle, Comal, Destination Italia, EdiliziAcrobatica, Franchi Umberto Marmi. High Quality Food, Italian Wine Brands, Longino&Cardenal, SIF Italia, SosTravel.com, Spindox, Tenax International e TMP Group.

Stellantis ancora in rialzo. Domani i ricavi trimestrali

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Tra le blue chip che oggi hanno mostrato più forza relativa rispetto al Ftse Mib troviamo anche Stellantis.

Stellantis in rialzo per la seconda seduta di fila

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un progresso di oltre mezzo punto percentuale, ha guadagnato terreno per la seconda giornata consecutiva.

Stellantis si è presentato al close a 23,225 euro, con un vantaggio dello 0,78% e oltre 7 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 9,5 milioni.

Stellantis: domani i dati sui ricavi del 1° trimestre

Stellantis ha guadagnato ancora terreno alla vigilia dei dati relativi al fatturato del primo trimestre che saranno diffusi prima dell’apertura di Piazza Affari.

Stellantis: la preview di Equita SIM

Alla luce dei dati relativi alle immatricolazioni pubblicati fino a ora, gli analisti di Equita SIM ritengono che il fatturato del primo trimestre di Stellantis sia in calo del 10% anno su anno a circa 42,5 miliardi di euro.

Il dato sarà penalizzato in primo luogo dai volumi, solo in parte compensato dalla crescita in Europa, ma anche dall’effetto mix, dato che negli Stati Uniti la peggior performance è imputabile a RAM in calo del 26% anno su anno, in attesa del phase in del nuovo RAM 1500, oltre che dal forex, che nel primo trimestre del 2023 è stato l’unico trimestre positivo dello scorso anno.

Gli analisti non si aspettano alcun contributo dai prezzi, come nel quarto trimestre del 2023.

Gli esperti della SIM milanese si aspettano un recupero in corso d’anno col lancio dei nuovi modelli, ma la loro stima di fatturato 2024 in rialzo del 2% a 192,7 miliardi di euro, con volumi/mix circa +2% e prezzi -2%, perde visibilità.

In attesa dei dati ufficiali, gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish su Stellantis, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 26,5 euro.

Stellantis: la view di Bank of America

A scommettere sul titolo è anche Bank of America Global Research che invita ad acquistare, in attesa di un primo trimestre debole per Stellantis.

Gli analisti evidenziano però che un’eventuale debolezza del titolo potrebbe offrire un’opportunità di acquisto in una equity story attraente.

Chi è Piero Chiambretti: vita privata e curiosità sul conduttore

Considerato uno dei conduttori più prolifici della televisione italiana, Piero Chiambretti sta per tornare in Rai dopo tanti anni di lontananza. Vediamo chi è, ripercorrendo la sua carriera, iniziata come dj, e la vita privata, segnata dalla battaglia legale con l’ex moglie per il mantenimento della figlia.

Piero Chiambretti: chi è il conduttore piemontese

Classe 1956, Piero Chiambretti è nato il 30 maggio ad Aosta, sotto il segno zodiacale dei Gemelli, ma è cresciuto a Torino. Sua mamma era Felicita Chiambretti, poetessa e autrice di canzoni morta nel 2020 a causa del Covid. Ha mosso i passi nel mondo del lavoro nel 1976, come dj in discoteca e in alcune emittenti radiofoniche del capoluogo piemontese, mentre dal 1981 al 1986 ha lavorato come animatore turistico sulle navi da crociera.

Nel frattempo, Piero ha partecipato ad alcuni provini, vincendo nel 1982 il concorso Rai Un volto nuovo per gli anni ’80. Così, nel 1985 è sbarcato su Rai1, nello show Il sabato dello Zecchino. Poco dopo è stata la volta del format per ragazzi Magic!. Il successo vero e proprio, però, è arrivato nel 1987, con il programma Va’ pensiero, seguito da Complimenti per la trasmissione e Prove tecniche per la trasmissione.

A questo punto, la carriera di Chiambretti ha preso il via. Ha condotto il Festival di Sanremo per due edizioni: nel 1997 accanto a Mike Bongiorno e Valeria Marini e nel 2008 con Pippo Baudo, Bianca Guaccero e Andrea Osvárt. Tra i programmi più famosi che lo hanno visto al timone, da Rai a Mediaset passando per La7 – si ricordano: Chiambretti c’è, Markette, Chiambretti Night – Solo per numeri uno, Grand Hotel Chiambretti, CR4 – La repubblica delle donne e Tiki Taka – La repubblica del pallone.

Qual è il nome di Chiambretti?

Piero Chiambretti, che all’anagrafe si chiama proprio così, ha avuto una vita sentimentale leggermente turbolenta, specialmente per la battaglia legale con la madre di sua figlia. Dal 2002 al 2009 è stato fidanzato con Ingrid Muccitelli, redattrice di Markette tra il 2004 e il 2006. A distanza di qualche mese dalla rottura, il conduttore ha iniziato una relazione con Federica Laviosa, che nel 2011 lo rende papà per la prima volta della piccola Margherita.

Il loro matrimonio, celebrato nel 2009, è giunto al capolinea nel 2016. Da quel momento è iniziata una battaglia legale per il mantenimento della bambina, che li ha portati anche a diversi botta e risposta a mezzo stampa. Alla fine della fiera, Piero è riuscito a vincere la causa, portando l’assegno da 3 mila e 1,500 euro al mese.

Quanti anni ha Margherita Chiambretti?

Margherita, figlia unica di Piero Chiambretti, è nata il 26 maggio 2011 dalla relazione con Federica Laviosa.

Cosa fa oggi Piero Chiambretti?

A distanza di tanti anni dall’addio alla Rai, nel 2024 Piero Chiambretti è tornato a lavorare in Viale Mazzini. I vertici gli hanno affidato due programmi sul terzo canale della televisione di Stato, uno in onda nella prima serata del martedì e l’altro quotidiano in access prime time. Al momento, non ci sono molti dettagli sulle trasmissioni, sappiamo solo che una dovrebbe debuttare a maggio e l’altra in autunno.

Che programmi ha fatto Piero Chiambretti?

Di seguito, tutti i programmi condotti da Piero Chiambretti:

  • 1977 – Non siamo gazzose
  • 1982 – Il delicone
  • 1983-1984 – Forte fortissimo TV Top
  • 1984 – Quo vadiz?
  • 1985 – Il sabato dello Zecchino
  • 1985 – Festa per il compleanno del nostro amico Paperino
  • 1986 – Magic!
  • 1987 – Proffimamente non stop
  • 1987 – Va’ pensiero
  • 1987-1988 – Big!
  • 1988-1989 – Complimenti per la trasmissione
  • 1989-1990 – Prove tecniche di trasmissione
  • 1990 – Prove tecniche di Mondiale
  • 1990-1991 – Un tesoro di Capodanno
  • 1991 – Caccia al leone
  • 1991-1992 – Goodbye Cortina
  • 1991 – Miss Italia nel mondo
  • 1991-1992 – Il portalettere
  • 1992-1993 – Telegiornale zero
  • 1993 – Pubblimania
  • 1993 – Leoni d’oro
  • 1993 – Servizi Segreti
  • 1994-1995 – Il laureato – Viaggio ai confini della facoltà
  • 1996 – Il laureato Bis
  • 1995-1997, 1999-2001 – Concerto del Primo Maggio
  • 1996 – Tutti in una notte
  • 1996-1997 – Cinegiornale Chiambretti
  • 1997, 2001, 2008 – Festival di Sanremo
  • 1997 – L’inviato speciale – L’uomo giusto al momento sbagliato
  • 1998, 2007 – DopoFestival
  • 1999 – Annunci di rete
  • 1999 – L’ora a modo loro
  • 1999 – Meteo
  • 1999 – Orgoglio coatto
  • 1999 – Fenomeni
  • 2001 – David di Donatello
  • 2001-2003 – Chiambretti c’è
  • 2002 – Musicultura
  • 2002 – Italian Music Awards
  • 2003-2004 – Pronto Chiambretti
  • 2004-2008 – Markette – Tutto fa brodo in TV
  • 2006 – Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali
  • 2008 – Chiambretti Speciale
  • 2009-2011 – Chiambretti Night
  • 2011 – Chiambretti Muzik Show
  • 2012 – Chiambretti Sunday Show – La muzika sta cambiando
  • 2013-2014, 2016 – Striscia la notizia
  • 2014 – Chiambretti Supermarket
  • 2015-2016 – Grand Hotel Chiambretti
  • 2015, 2019 – Sanremo Giovani
  • 2016-2018 – Matrix Chiambretti
  • 2017 – La partita del cuore
  • 2018-2020 – #CR4 – La Repubblica delle donne
  • 2020-2022 – Tiki Taka – La repubblica del pallone
  • Dal 2023 – La TV dei 100 e uno

ENI: nuove indicazioni dai broker dopo la trimestrale

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Seduta senza infamia e senza lode per ENI che, dopo aver archiviato la giornata di venerdì scorso con un frazionale rialzo dello 0,04%, anche oggi si è fermato appena sopra la parità.

ENI poco sopra la parità

Il titolo ha terminato le contrattazioni a 15,274 euro, con un lieve progresso dello 0,09% e oltre 6 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a più di 10 milioni.

ENI è rimasto sotto i riflettori sulla scia dei dati del primo trimestre diffusi venerdì scorso.

ENI sotto la lente di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che la performance del primo trimestre di ENI è stata superiore alle attese, accompagnata da un miglioramento di outlook CFFO/EBIT adjusted proforma a oltre 14,5 miliardi di euro ciascuno e dall’incremento del piano di buyback a 1,6 miliardi di euro, da 1,1 miliardi.

Gli esperti della SIM milanese confermano le stime 2024 che erano già superiori alla guidance precedente di ENI.

Equita SIM ha modificato contestualmente le stime in funzione dei nuovi indicatori economici proforma e del nuovo reporting divisionale.

Gli analisti migliorano leggermente le stime dal 2025 in funzione dell’incremento del piano di buy-back.

Gli esperti ribadiscono una visione positiva sul titolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 19,5 euro, basato sul modello della somma delle parti. Sul 2024 il titolo tratta a circa 7 volte il multiplo prezzo-utili, circa l’% free cash flow yield.

La remunerazione è molto competitiva e pari ad un total return di circa il 10%, come risultante dal dividend yield per circa il 7% e buyback yield per circa il 3%.

ENI: Berenberg rivede il prezzo obiettivo

Più cauti i colleghi di Berenberg che da una parte hanno confermato la raccomandazione “hold” sul titolo e dall’altra hanno ritoccato il prezzo obiettivo da 15 a 15,5 euro dopo la buona trimestrale diffusa dal gruppo.

Conoscete Santorini in Cina? Ecco cosa vedere nell’isola fake

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Se siete ‘frequentatori’ assidui di TikTok conoscerete senz’altro la Santorini in Cina, una copia abbastanza fedele della famosa isola greca. Vediamo cosa vedere e quali sono i pregi di questa famosa meta turistica che sorge sul lago Erhai.

Santorini in Cina: ecco cosa vedere nella meta sul lago Erhai

I cinesi ne sanno una più del diavolo e, dopo a questa ennesima prova di imitazione, dobbiamo sottolineare che non si tratta di un modo di dire. Per aumentare il proprio turismo interno e offrire ai cittadini un’esperienza europea senza lasciare i confini nazionali, hanno pensato bene di creare una copia di Santorini in Cina. Si tratta del Resort Santorini Dali e si trova provincia dello Yunnan, precisamente sulle sponde del lago Erhai.

Casette bianche con i tetti blu, terrazzi con vista mozzafiato sul lago, atmosfere magiche e perfino prelibatezze tipiche dell’isola greca: Santorini in Cina, almeno all’apparenza, non ha nulla da invidiare all’originale. Quanti hanno visitato il resort e possono fare un paragone con la località ‘vera’ garantiscono che c’è perfino lo stesso vento.

Sole caldo, acqua cristallina e case bianche dalla cupola blu: ecco Santorini. Ma non sono andata in Grecia per visitarla”, ha dichiarato l’influencer Yasmin von Roon su TikTok mostrando ai fan il resort. Ovviamente, la località non affaccia sul Mar Egeo ma sul lago Erhai e non occupa 76 km quadrati ma solo 15. Inoltre, è costruita sul lato della catena montuosa Cangshan, chiamato Ideal State of Dali.

Quanto è costato realizzare Santorini in Cina?

Rispetto alla Santorini originale, la copia che si trova in Cina offre molto meno spazio. Ricordiamo, infatti, che si tratta di una ricostruzione di una parte dell’isola greca ed è un resort. Certo, gli edifici, i sentieri bianchi, le cupole dipinte di blu, le piante in fiore e i cibi mediterranei possono trarre in inganno e dare la sensazione di essere in Grecia, ma quanti hanno la fortuna di poter fare un paragone con la vera isola non si lasceranno facilmente trarre in inganno.

La Santorini cinese è gettonata soprattutto dalle coppie che cercano un luogo romantico o dai novelli sposini in luna di miele. Ovviamente, è la meta preferita anche degli influencer, sempre alla ricerca della location perfetta per lo scatto del giorno. Non stupisce, quindi, che su TikTok stiano spopolando video con tag al Resort Santorini Dali.

La falsa Santorini, siamo pronti a scommetterlo, riuscirà ad attirare anche turisti stranieri che, trovandosi in Cina, non si faranno sfuggire l’occasione di visitare un pezzo d’Europa. Ma quanto è costata questa impresa? Circa 1 miliardo di euro, una cifra che quanti si sono imbarcati nella costruzione contano di recuperare nel giro di pochi anni. D’altronde, una camera matrimoniale costa circa 300 euro a notte.

Ftse Mib in attesa di nuovi spunti

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La settimana è partita a due velocità per le Borse europee che non sono riuscite a muoversi tutte nella stessa direzione di marcia.

Il Dax e il Cac40 sono scesi rispettivamente dello 0,24% e dello 0,29%, mentre il Ftse100 è salito dello 0,09%.

Ad avere la meglio è stata Piazza Affari, che ha superato anche se di poco quella londinese, con il Ftse Mib fermatosi a 34.296 punti, in rialzo dello 0,14%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 34.432 e un minimo a 34.181 punti.

Ftse Mib in attesa di nuovi spunti

La seduta odierna non ha offerto spunti di rilievo rispetto al quadro già delineatosi la scorsa settimana.

Il Ftse Mib si è mantenuto al di sopra della soglia dei 34.000 punti e dopo aver provato ad avvicinare l’area dei 34.500 ha frenato un po’ il passo.

Nuovo spunti rialzisti si avranno con la rottura dei 34.500 punti, con proiezioni a 34.900/35.000 punti.

Al ribasso il primo supporto da monitorare è in area 34.200, sotto cui si guarderà ai 34.000 punti, la cui tenuta sarà essenziale per evitare discese verso i 33.800 e i 33.500 punti prima e in seguito in direzione dei 33.200 e dei 33.000 punti .

I market movers negli Stati Uniti

Per la prossima seduta, sul fronte macro USA si segnala l’indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene statunitense.

L’indice relativo al costo del lavoro del primo trimestre dovrebbe salire dell’1% rispetto allo 0,9% della rilevazione precedente.

Per l’indice S&P Case Shiller si prevede un rialzo dal 6,6% al 6,7% su base annua, mentre l’indice Chicago PMI ad aprile dovrebbe salire da 41,4 a 44,9 punti.

L’indice della fiducia dei consumatori ad aprile è atteso in frenata da 104,7 a 104 punti.

Sul versante societario, da seguire prima dell’avvio degli scambi i conti degli ultimi tre mesi di 3M e di Eli Lilly, con un eps previsto a 2,1 e a 2,46 dollari, mentre Corning e Sysco Corp. dovrebbero riportare un utile per azione di 0,35 e di 0,95 dollari.

Per le trimestrali di McDonald’s e di Coca-Cola ci si attende un eps di 2,72 e di 0,7 dollari.

A mercati chiusi si guarderà ai conti di Paypal Holdings e di AMD con un utile per azione previsto a 1,22 e a 0,61 dollari, mentre per Starbucks si prevede un eps di 0,79 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si conoscerà la prima lettura del primo trimestre che dovrebbe salire dello 0,2% dopo lo 0,1% precedente, mentre la stima preliminare dell’inflazione ad aprile è attesa in positivo del 2,4% su base annua, in linea con la lettura di marzo.

In Germania si conosceranno le vendite al dettaglio che a febbraio dovrebbero salire dell’1,5% dopo la flessione dellì1,9% precedente, mentre i prezzi import a marzo dovrebbero crescere dello 0,2% dopo il calo dello 0,2% di febbraio.

Il tasso di disoccupazione ad aprile è atteso invariato al 5,9%, mentre il PIL del primo trimestre dovrebbe salire dello 0,1% dopo il calo dello 0,3% precedente.

In Francia, il PIL del primo trimestre dovrebbe salire dello 0,1%, in linea con la lettura precedente, mentre l’inflazione ad aprile dovrebbe aumentare dallo 0,2% allo 0,5%.

Anche in Italia si conoscerà il PIL del primo trimestre, atteso in salita dello 0,1% dopo il rialzo dello 0,2% precedente, mentre l’inflazione ad aprile è vista in positivo dello 0,2% dopo la lettura sulla parità di marzo.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Stellantis, Lottomatica, BasicNet, SERI Industrial e VNE che presenteranno i risultati del primo trimestre di quest’anno, mentre ad alzare il velo sui conti dell’esercizio 2023 saranno FAE Technology, Imprendiroma, Promotica e Vantea Smart.

In agenda le assemblea di diverse società per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023 e si tratta di: Hera, NEXI, Tenaris, Biesse, Datalogic, Beewize, Bioera, ABC Company, Arterra Bioscience, Cofle, Comal, Destination Italia, EdiliziAcrobatica, Franchi Umberto Marmi. High Quality Food, Italian Wine Brands, Longino&Cardenal, SIF Italia, SosTravel.com, Spindox, Tenax International e TMP Group.

Ariston nazionalizzata dal Cremlino: uno scontro diplomatico

La decisione del Cremlino di nazionalizzare l’Ariston Thermo Group e trasferirla temporaneamente sotto l’amministrazione di un’impresa del gruppo Gazprom ha scatenato un acceso scontro diplomatico tra Italia e Russia.

La forte azione di Mosca: l’Ariston nazionalizzata

L’azione intrapresa da Mosca, qualificata come risposta a ciò che la Russia percepisce come “atti ostili”, ha innescato una reazione formale da parte dell’Italia, culminata con la convocazione dell’ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov. Durante questo incontro tenutosi al ministero degli Esteri, il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, ha chiarito la posizione del governo italiano, esprimendo forte disappunto per le misure punitive adottate contro Ariston, un’azienda che, pur avendo significative operazioni in Russia, non è direttamente coinvolta nelle tensioni geopolitiche attuali.

L’Italia ha richiesto con fermezza il ritiro delle misure restrittive imposte dalla Russia, sottolineando che tali azioni colpiscono ingiustamente le legittime attività economiche di imprese straniere che operano nel territorio russo. Questa posizione è in linea con quella dell’Unione Europea e segue in particolare gli orientamenti della Germania, che condivide preoccupazioni simili riguardo agli effetti di tali politiche sulle aziende europee. Questa solidarietà tra membri dell’UE riflette una strategia comune per affrontare e risolvere questioni che potrebbero avere implicazioni economiche negative più ampie, mantenendo un fronte unito nel dialogo con la Russia.

L’incontro tra Guariglia e Paramonov rappresenta un tentativo critico di risolvere diplomaticamente la questione, cercando di minimizzare ulteriori tensioni e di promuovere un ambiente di business stabile e prevedibile per le aziende europee in Russia. La risposta italiana mira non solo a proteggere gli interessi nazionali, ma anche a sostenere i principi di libero commercio e di cooperazione economica internazionale, elementi fondamentali per la crescita e la stabilità globale.

Reazioni e strategie di risposta

Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha risposto con prudenza alla recente decisione della Russia di imporre restrizioni commerciali su diverse aziende italiane, tra cui Ariston, mantenendo un dialogo diretto con l’azienda per comprendere meglio l’impatto delle misure. Tajani ha inoltre annunciato l’intenzione di consultare i partner del G7 e dell’Unione Europea per valutare una risposta coordinata ed appropriata. Questa mossa diplomatica rientra in un contesto più ampio in cui oltre 21 aziende straniere hanno subito misure restrittive simili da parte di Mosca, indicando una strategia più vasta di pressione economica e politica.

Dal canto suo, la posizione ufficiale di Mosca, espressa attraverso una dichiarazione dell’ambasciata russa, insiste sulla legalità delle decisioni adottate, rimproverando le autorità italiane per aver, a loro dire, sacrificato gli interessi nazionali italiani a favore di quello che viene descritto come “avventure geopolitiche antirusse”. L’ambasciatore russo in Italia, Sergey Paramonov, ha criticato il tono percepito come aggressivo e irresponsabile dei leader occidentali, attribuendo a queste dinamiche la responsabilità dell’escalation delle tensioni tra la Russia e i paesi occidentali.

Questo scenario di tensioni crescenti evidenzia non solo le sfide immediate legate al commercio e alla diplomazia, ma solleva anche questioni più profonde riguardo l’equilibrio dei poteri globali e la stabilità internazionale. Le decisioni future prese dal Ministro Tajani, in concerto con i partner internazionali, potrebbero quindi avere implicazioni significative non solo per le relazioni Italia-Russia, ma anche per il più ampio tessuto delle relazioni internazionali nel contesto delle attuali tensioni geopolitiche.

Supporto governativo e azioni di salvaguardia dell’azienda Ariston

Nel frattempo, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha tenuto una conference call con i vertici di Ariston Group, inclusi il presidente Paolo Merloni e l’amministratore delegato Maurizio Brusadelli, con la partecipazione del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Durante la call, è stata discussa l’azione che il governo italiano sta portando avanti con la Commissione UE per sviluppare nuovi strumenti di tutela per le imprese italiane ed europee nell’ambito del quadro sanzionatorio di Bruxelles.

Le tensioni tra Italia e Russia sottolineano la complessità e la delicatezza delle relazioni internazionali in un periodo di crescente instabilità geopolitica. Mentre l’Italia si adopera per proteggere i suoi interessi economici e mantenere un dialogo costruttivo, la situazione di Ariston Thermo Group rimane un punto critico nel dibattito sulle future relazioni economiche e diplomatiche tra Occidente e Russia.

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