Hai una Partita Iva? Scopri i bonus 2022 che puoi richiedere

Quali sono i bonus Partita Iva 2022 da richiedere subito: contributi a fondo perduto per tutti, agevolazioni sulle bollette, bonus Internet e molto altro!

Hai aperto una Partita Iva negli ultimi anni? Sei in possesso di una Partita Iva da molti anni? In qualsiasi posizione ti trovi, hai diritto a una serie di bonus Partita Iva 2022 da richiedere subito! Alcuni bonus sono in scadenza a marzo 2022, mentre altri proseguiranno nel corso dell’anno.

Complice la pandemia di Covid-19, la guerra tra Russia e Ucraina e tutte le incertezze legate al periodo, anche i lavoratori autonomi hanno diritto a ricevere opportuni sostegni da parte dello Stato. Ed ecco quindi confermati moltissimi bonus Partita Iva già conosciuti in passato – come l’indennità ISCRO o il bonus bancomat – e altrettante novità dal decreto Sostegni ter – contributi a fondo perduto per molti settori economici, misure per il turismo, le agenzie di viaggio e gli alberghi, bonus bollette per Partite Iva, e bonus Internet con voucher connettività fino a 2.500 euro.

Andiamo con ordine e cerchiamo di capire quali sono i bonus Partita Iva 2022 che si possono ancora richiedere ed entro quando inoltrare la propria richiesta.

Bonus Partita Iva 2022: contributi a fondo perduto per tutti!

Partiamo subito con tutta la carrellata di contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni ter, ma (alcuni) ancora in attesa di decreto attuativo (come abbiamo spiegato in un precedente articolo).

Nel testo del provvedimento approvato lo scorso gennaio 2022, sono stati inseriti diversi contributi a fondo perduto per le Partite Iva dei seguenti settori:

  • Turismo
  • Moda e Tessile
  • Eventi e Wedding
  • Discoteche e altre attività rimaste chiuse per lungo tempo, 
  • Sport,
  • Spettacolo.

A questi settori vanno ad aggiungersi anche i parchi tematici, i giardini zoologici, il settore HO.RE.CA., i proprietari delle piscine, i centri termali, le agenzie di viaggio, i musei, i cinema e il settore dell’audiovisivo. 

Ma quali sono in concreto i contributi a fondo perduto che si possono richiedere?

Partite Iva: Fondo perduto attività chiuse

Le attività che hanno subito una lunga chiusura, protratta per almeno 100 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021, come le discoteche o attività similari, possono accedere al Fondo per le attività chiuse. 

Già previsto dai precedenti provvedimenti, questo fondo è stato ampliato dal decreto Sostegni ter per sostenere tutte le attività economiche e le Partite Iva che, a causa delle restrizioni e della pandemia, si sono viste costrette a rimanere chiuse.

Per le suddette attività è prevista anche la sospensione dei versamenti di gennaio 2022, con rinvio al 16 settembre 2022 senza applicazione di interessi.

Partite Iva: Fondo perduto per il commercio al dettaglio

Il decreto Sostegni ter ha introdotto anche dei ristori sottoforma di contributi a fondo perduto tra il 40% e il 60% per il settore del commercio al dettaglio.

In particolare, gli aiuti spettano ai settori maggiormente colpiti dalla crisi pandemica: per esempio, benzina, abbigliamento, mobili, elettronica, cartoleria… I requisiti per poter accedere agli aiuti sono i seguenti:

  • fatturato non superiore a 2 milioni di euro nel 2019;
  • registrazione di perdite per almeno il 30% nel 2021 rispetto al 2019.

Per richiedere tali contributi, però, è necessario attendere decreto attuativo.

Partite Iva: fondo perduto per il settore wedding e HO.RE.CA

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha previsto anche dei fondi per il settore wedding, organizzazione di eventi e matrimoni, feste, intrattenimento, HO.RE.CA, che nel 2020 hanno subito cali di fatturato pari ad almeno il 30%.

I contributi verranno finanziati con 60 milioni di euro, ma occorre attendere i decreti attuativi per poter richiedere i ristori.

Partite Iva: Fondo perduto per lo sport

Non stiamo parlando di un nuovo bonus collaboratori sportivi, ma invece di una nuova tranche di aiuti per il settore dello sport: in particolare, a beneficiare del fondo perduto saranno le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD). 

Per la gestione e manutenzione delle piscine, ma anche per impianti natatori o polivalenti rimasti chiusi a causa delle restrizioni sono stati introdotti aiuti aggiuntivi rispetto al già previsto bonus sanificazione.

Bonus Partita Iva 2022: misure per il turismo

Passiamo ora a un’altra tipologia di aiuti riservati al settore del turismo, alle agenzie di viaggio e ai tour operator, agli alberghi e alle strutture ricettive.

Il pacchetto di aiuti ha preso il via da febbraio ed è in scadenza al 30 marzo 2022: si tratta del Superbonus alberghi, ovvero la possibilità di godere di incentivi, agevolazioni e credito di imposta per gli interventi di manutenzione o ristrutturazione degli edifici adibiti all’accoglimento dei turisti. È previsto un credito di imposta all’80%, con un aggiuntivo (e cumulabile) contributo a fondo perduto fino al 50%, nel limite di 40 mila euro.

Non solo: il decreto Sostegni bis aveva introdotto anche un bonus affitti per le strutture turistiche: in caso di riduzione del fatturato di almeno il 50% rispetto al periodo precedente al Covid-19, è possibile ottenere un credito di imposta fino al 60% sui canoni di locazione per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022.

Bonus fibra per Partite Iva: come ottenerlo

È ancora attivo anche il bonus Internet o bonus fibra destinato alle piccole, medie o grandi imprese e anche ai titolari di Partita Iva. Di che cosa si tratta? Il voucher connettività permette di ottenere un contributo variabile da 300 euro fino a 2.500 euro per installare una connessione a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s. 

Si tratta della seconda fase del bonus pc e tablet: dapprima destinate alle famiglie in difficoltà economica, ad oggi lo possono richiedere le imprese (identificate con la propria Partita Iva) per una sola volta.

Esistono ben quattro tipologie di voucher che variano al variare della prestazione – in termini di velocità in download e upload – relativi all’offerta:

  • Voucher fino a 300 euro per l’installazione di una connessione con velocità compresa tra 30 Mbit/s e 300 Mbit/s;
  • Voucher da 300 euro + fino a 500 euro (solo per le connessioni da 1Gbit/s) per l’installazione di connessioni con velocità compresa tra 300 Mbit/s e 1Gbit/s;
  • Voucher da 500 euro + fino a 500 euro (solo per le connessioni da 1Gbit/s) per l’installazione di connessioni con velocità compresa tra 300 Mbit/s e 1Gbit/s con banda minima garantita superiore a 30 Mbit/s;
  • Voucher da 2.000 euro + fino a 500 euro (solo per le connessioni da 1Gbit/s) per l’installazione di una connessione con velocità superiore a 1Gbit/s e banda minima garantita superiore a 100 Mbit/s.

Tutti questi voucher si possono richiedere direttamente sul sito web del Ministero per lo Sviluppo Economico entro il 15 dicembre 2022, o fino a quando saranno disponibili le risorse.

Bonus bollette per Partite Iva 2022: come funziona

Il bonus bollette non riguarda solo le famiglie! Anche le Partite Iva possono ottenere vantaggi, sconti e bonus sulle bollette, almeno fino a giugno 2022.

Anzitutto, per i lavoratori autonomi titolari di Partita Iva è previsto l’annullamento degli oneri di sistema, se la fornitura ha una potenza inferiore a 16,5 Kw. Inoltre, è prevista l’applicazione dell’Iva al 5% (fino a giugno 2022) su gas metano per usi civili e industriali.

Sono stai istituiti anche due crediti di imposta per le imprese:

  • pari al 20% per le imprese energivore che hanno sostenuto spese per l’acquisto di componente energetica da utilizzare nel secondo trimestre del 2022;
  • pari al 15% per le imprese a forte consumo di gas, qualora abbiamo acquistato e consumato la materia prima nel primo trimestre 2022. In questo caso, però, il prezzo del gas deve aver subito un rialzo almeno del 30% rispetto al 2019.

Indennità ISCRO e bonus bancomat: le misure proseguono

E concludiamo con due bonus che ormai tutte le Partite Iva conoscono a magari hanno già sfruttato: si tratta dell’indennità ISCRO da 800 euro e del bonus bancomat.

L’indennità ISCRO per i lavoratori autonomi è stata introdotta già dallo scorso anno e resterà valida per tre anni: si potrà richiedere una sola volta. Non stiamo parlando né di un bonus né di contributi a fondo perduto, quando di una cassa integrazione riservata ai lavoratori autonomi dapprima esclusi da ogni altro beneficio similare.

Grazie a ISCRO si possono ottenere da 250 euro fino a 800 euro di cassa integrazione per sei mesi, ma solo per i lavoratori che soddisfano alcuni requisiti. Oltre all’iscrizione alla Gestione Separata e al possesso di una Partita Iva da almeno 4 anni, è necessario anche aver conseguito compensi inferiori di almeno il 50% rispetto alla media dei compensi ottenuti negli ultimi tre anni. È poi opportuno aver dichiarato un reddito inferiore a 8.245 euro all’anno, non essere titolari di pensione o reddito di cittadinanza.

Il bonus bancomat, invece, è una misura introdotta in seguito alla sospensione del cashback di Stato, riservata ai titolari di Partita Iva. In che cosa consiste? Acquistando o noleggiando un Pos è possibile ottenere un credito di imposta sulle spese sostenute fino a 160 euro; mentre dotandosi di strumenti tecnologici avanzati connessi al registratore di cassa è possibile ottenere un credito di imposta fino a 320 euro. 

Specifichiamo meglio gli importi. Per il primo credito di imposta, fino a 160 euro, è previsto un bonus:

  • al 70% per i soggetti con ricavi inferiori a 200 mila euro;
  • al 40% per i soggetti i cui compensi sono compresi tra 200 mila e 1 milione di euro;
  • al 10% per i soggetti che hanno conseguito ricavi superiori a 1 milione ma inferiori a 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda il secondo credito di imposta, fino a 320 euro, invece, la tabella da seguire è questa:

  • 100% per i soggetti con ricavi inferiori a 200 mila euro;
  • 70% per i soggetti i cui compensi sono compresi tra 200 mila e 1 milione di euro;
  • 40% per i soggetti che hanno conseguito ricavi superiori a 1 milione ma inferiori a 5 milioni di euro.

Il bonus bancomat, quindi, consente di ottenere fino a 480 euro per la dotazione e l’utilizzo di un Pos in grado di accettare i pagamenti elettronici. La scadenza della misura è fissata al 30 giugno 2022.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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