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Latte Esselunga ritirato, segnalato uno strano odore: i lotti ritirati dal mercato

Il latte Esselunga ritirato momentaneamente dal commercio apparteneva a tre lotti differenti. È stato segnalato un odore sgradevole che proveniva proprio dalle confezioni dell’alimento che sono stato messe sotto osservazione. Scopriamo tutti i dettagli e cosa fare nel caso in cui si ha in casa il latte appartenente ai lotti richiamati.

Latte Esselunga ritirato: tutti i lotti degli alimenti tolti degli scaffali

I consumatori e clienti dell’Esselunga sono stati preventivamente avvisati dopo che la catena di supermercati ha volontariamente richiamato dal commercio alcuni lotti di latte a causa di un’anomalia olfattiva che ha reso necessari dei controlli specifici. Non si tratta di un solo lotto e di un solo prodotto, ma di tre lotti: i primi due appartenenti alla stesso marca ma con caratteristiche differenti e l’ultimo appartenente ad una marca diversa. Quanto segue sono i prodotti ritirati:

  • Latte fresco pastorizzato intero di alta qualità a marchio Esselunga (lotto e data di scadenza coincidono: 9/05/2024. Venduto in bottiglie in Pet da 500 ml e da 1 l);
  • Latte fresco pastorizzato parzialmente scremato a marchio Esselunga (lotto e data di scadenza coincidono: 9/05/2024. Venduto in bottiglie in Pet da 500 ml e da 1 l);
  • Pavilat Latte fresco pastorizzato parzialmente scremato (lotto e data di scadenza coincidono: 9/05/2024. Venduto in bottiglie in Pet da 500 ml e da 1 l).

Chi ha prodotto il latte ritirato dal commercio

Sebbene abbiano due nomi diversi, sembra che entrambi gli alimenti siano prodotti da Latteria Soresina Società Cooperativa Agricola. La sede dello stabilimento è sita in via Dei Mille 13/17, a Soresina, in provincia di Cremona. Il marchio di identificazione è il seguente: IT 03 171 CE.

Cosa fare se è stato acquistato un prodotto appartenente ad uno dei lotti ritirato

Qualora si abbia già nel frigorifero e nella dispensa di casa una confezione o più del latte appartenente ai lotti sospetti non bisogna andare nel panico. La prima cosa da fare è controllare se il prodotto appartiene a quel lotto. In caso negativo si più tranquillamente consumare l’alimento; in caso positivo, invece, sarebbe opportuno non consumarlo. Il richiamo, va ricordato, è stato fatto in via precauzionale quindi è probabile che non vi sia nulla di anomalo nel prodotto e che si possa anche consumare senza conseguenze.

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George Ilenikhena, chi è il baby bomber più giovane della Champions che piace all’Inter

L’Inter è alla ricerca di una quarta punta per completare il reparto offensivo e sembra aver messo gli occhi sul giocatore più giovane della storia ad aver segnato un gol in una partita della Champions League. Ecco chi è George Ilenikhena, giovanissimo bomber in forza all’Anversa.

Chi è George Ilenikhena

George Ilenikhena è nato il 16 agosto 2006 a Lagos. È un attaccante centrale alto 1,85 m, molto forte fisicamente e con ampi margini di miglioramento sia a livello tecnico sia dal punto di vista tattico. Brilla grazie al suo istinto, alla rapidità dei movimenti e alla capacità di attaccare lo spazio libero.

Ha iniziato a giocare a calcio nel Antony FE, squadra del quartiere parigino in cui è cresciuto. La prima squadra professionistica in cui milita è l’Amiens, in cui arriva nel 2021, a 15 anni.

Inizia la stagione 2022/2023 giocando nella squadra riserve del club, in quinta divisione francese, e in 10 presenze realizza ben 6 gol. È ancora il girone di andata quando viene promosso in prima squadra, esordendo il 19 novembre in Coppa di Francia. Il 10 gennaio 2023 fa il suo esordio in nella Ligue 2, subentrando dalla panchina nella partita contro il Guingamp. Solo tre giorni dopo segna il suo primo gol contro il Bordeaux. A fine campionato ha collezionato in totale 17 presenze e segnato un’altra rete.

Nell’estate 2023, l’Anversa, squadra campione del Belgio, lo acquista per la cifra di 6 milioni. La sua prima partita giocata è la finale di Supercoppa del Belgio. Il giocatore subentra dalla panchina e segna uno dei rigori, decisivi per la vittoria del trofeo.

Il 12 dicembre 2023, da subentrato, segna il suo primo gol in Champions League al 92° minuto, regalando all’Anversa, un’inaspettata vittoria contro il Barcellona. Questo gol lo ha reso inoltre il giocatore più giovane di sempre a segnare in Champions League, a 17 anni, 3 mesi e 27 giorni.

Da questo momento il suo nome è sui taccuini di molti club in tutta Europa, che vedono in lui il potenziale per diventare un vero bomber. Addirittura molti giornali lo definiscono già il nuovo Osimhen, soprattutto perché nato nella stessa città del campione nigeriano.

Un baby fenomeno che non ha mai giocato in Nazionale

George Ilenikhena, nonostante le grandi qualità e il doppio passaporto, non ha mai giocato in Nazionale.

Il giocatore nato a Lagos ha il passaporto nigeriano, ma visto che è cresciuto e ha vissuto a Parigi ha ottenuto così anche la cittadinanza francese.

Eppure la convocazione non è ancora arrivata, forse anche a causa degli affollati reparti offensivi delle due rappresentative che vantano un pacchetto attaccanti più che invidiabile.

La concorrenza per l’Inter

Se nell’estate 2023 all’Anversa sono bastati 6 milioni per strapparlo alla Francia, l’Inter dovrebbe spendere molto di più se decidesse di portarlo via dal Belgio. La cifra, infatti, è compresa tra i 20 e i 30 milioni, ma la spesa non è l’unico problema da affrontare.

Anche molti big club di Premier League hanno messo gli occhi su George Ilenikhena e considerando la loro maggior disponibilità economica, a fronte di un’offerta troppo onerosa, i nerazzurri non potrebbero controbattere e dovrebbero puntare verso altri lid. Per questo motivo, resta ancora viva la pista che porta ad Albert Gudmundsson del Genoa.

Nuovo yacht per Zuckerberg: il prezzo folle dell’imbarcazione

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Mark Zuckerberg ha comprato un nuovo e lussuosissimo yacht. Il co-fondatore di Facebook e amministratore delegato di Meta non ha acquistato un’imbarcazione qualsiasi, ma una che è stata costruita per l’oligarca russo Vladimir Potanin. Neanche a dirlo, il prezzo è folle.

Nuovo yacht per Zuckerberg: il prezzo è folle

Il nuovo yacht di Mark Zuckerberg è bellissimo, imponente e dotato di ogni comfort. Parliamo di un’imbarcazione che solo poche persone al mondo possono permettersi di acquistare. Lunga 118 metri, può ospitare 24 ospiti e 48 membri di equipaggio, arrivando a raggiungere una velocità di 24 nodi.

Lo yacht, un Launchpad che in fase di costruzione era stato battezzato come Project 1010, è stato commissionato dall’oligarca russo Vladimir Potanin ai cantieri olandesi Feadship. L’esplosione della guerra in Russia e le conseguenti sanzioni internazionali hanno costretto il committente a rinunciare all’ordine. Parliamo di un uomo il cui patrimonio, prima del conflitto voluto da Putin, era maggiore di 30 miliardi di dollari, cifra che gli ha fatto ottenere il titolo di secondo personaggio più ricco del Paese.

Potanin, azionista di maggioranza di Norilsk Nickel, azienda mineraria che produce il 15% del nichel e il 40% del palladio usati nel mondo, non poteva commissionare uno yacht semplice. Ecco perché, quando l’imbarcazione è tornata in vendita sul mercato, Zuckemberg non si è fatto scappare l’affare. Il prezzo, ovviamente, è folle: 300 milioni di dollari.

Zuckerberg: i dettagli dello yacht da 300 milioni di dollari

Le sanzioni occidentali alla Russia hanno impedito a Potanin di completare l’acquisto di Project 1010, motivo per cui la barca è rimasta ferma nel cantiere Feadshipper un po’ di tempo. Appena le autorità olandesi hanno dato il via libera per la vendita a un nuovo acquirente, Mark Zuckemberg ha colto la palla al balzo e ha investito 300 milioni di dollari nel suo nuovo giocattolino da 24 nodi.

Launchpad è stato curato dallo studio dell’archistar Espen Øino, mentre gli interni portano la firma dello studio francese Zuretti Interior Design. Il co-fondatore di Facebook e amministratore delegato di Meta è stato avvistato per la prima volta nel cantiere navale olandese sul finire del mese di dicembre 2023. Negli ultimi giorni, invece, l’imbarcazione è apparsa attraccata a Port Everglades, Fort Lauderdale, in Florida, dettaglio che fa presupporre che la vendita sia andata a buon fine. Stando a quanto sostengono i beninformati, Zuckemberg inaugurerà lo yacht in occasione del suo compleanno, il 14 maggio 2024.

The idea of you, storia vera o funfiction? Ecco la verità sul film con Anne Hathaway

È disponibile su Prime Video il film The Idea Of You, film tratto dall’omonimo romanzo di Robinne Lee.

Guardando questa commedia romantica però moltissimi spettatori hanno notato una certa somiglianza tra Hayes, protagonista del film, e il cantante Harry Styles, ex membro degli One Direction.

Mentre i fan elaborano teorie, la scrittrice del romanzo e l’attrice che interpreta la protagonista, Anne Hathaway, ci hanno tenuto a sciogliere ogni dubbio. The idea of you è una storia vera? Ecco la trama del film, perché si pensa riguardi Harry Styles e la risposta definitiva.

The Idea of you, la trama del film

Il film The idea of you ha come protagonista Solène (Anne Hathaway), una madre di 40 anni che ha divorziato dopo che il marito l’ha lasciata per una donna più giovane.

Un giorno a causa di un contrattempo dell’ex, si ritrova ad accompagnare la figlia adolescente, Izzy, e i suoi amici al Coachella.

Dopo aver lasciato i giovani in giro per il festival, finisce casualmente nella roulotte di Hayes Campbell (Nicholas Galitzine), cantante 24enne della boy band August Moon. Il ragazzo rimane folgorato dalla donna e nonostante i 16 anni di differenza, tra i due scatta la scintilla.

Solène e Hayes iniziano così una relazione e il film racconta del loro amore e le loro vicissitudini, tra il mantenere il segreto e le difficoltà dovute alla differenza di età.

Le somiglianze tra Hayes e Harry Styles

Si dai primi trailer diffusi dall’account Instagram di Prime Video, i fan non hanno potuto fare a meno di notare la somiglianza fisica tra il protagonista e il cantante Harry Styles.

Harry Styles prima di diventare un cantante solista, faceva parte degli One Direction, boyband britannica diventata famosa in tutto il mondo grazie alle sue canzoni e ai balletti dei membri della band.

Proprio come lui, anche Hayes fa parte di una boy band, gli August Moon, e guardando le centinaia di video su TikTok in cui i due vengono messi a confronto tra balletti, voce e interviste è innegabile che una somiglianza ci sia.

La domanda quindi sorge spontanea: The idea of you è ispirato da Harry Styles e quindi tratto da una storia vera? Secondo alcuni fan assolutamente sì, e addirittura, alcuni credono che il personaggio interpretato da Anne Hathaway sia ispirato ad Olivia Wilde, attrice che ha avuto una relazione con Harry Styles e che come Solène, è più grande della sua dolce metà, anche se solo di 10 anni.

The Idea of you è tratto da una storia vera?

Arrivando quindi a ciò che più interessa agli appassionati, il film è tratto da una storia vera? Molti guardando la pellicola si sono fatti questa domanda. A rispondere però è la stessa attrice:

No! Devono darsi tutti una calmata. Scusate, probabilmente non dovrei essere così tanto reattiva verso questa cosa. Ma penso proprio che non lo sia.

Maradona, un terremoto danneggia lo stadio e la Curva B resta chiusa: partite a rischio?

Le scosse di terremoto che stanno coinvolgendo i Campi Flegrei nell’ultimo periodo hanno preso in causa anche lo stadio Maradona, danneggiato dalla ricorrente attività sismica. In particolar modo, a rimanere coinvolta è stata la Curva B, la quale rimane chiusa per i lavori di messa in sicurezza fino a data da destinarsi. Ecco cosa sta succedendo e cosa rischiano i tifosi del Napoli.

Lo stadio Maradona coinvolto dal terremoto: ecco cos’è successo

A parlarne è il quotidiano Il Mattino, che spiega come le scosse più potenti registrate a metà aprile 2024 abbiano costretto il comune a intervenire tempestivamente. L’amministrazione cittadina, attraverso documenti ufficiali del Comune di Napoli, fa sapere:

In esito al sopralluogo effettuato successivamente all’incontro calcistico anche in considerazione degli eventi sismici che si sono verificati presso la zona in cui insiste lo stadio nei giorni antecedenti il predetto incontro, riconducibili indubbiamente all’attività di bradisismo in atto presso l’area flegrea, i tecnici del servizio tecnico Edilizia Sportiva hanno eseguito apposite verifiche, al termine delle quali hanno riscontrato alcune criticità presso le gradinate dell’anello inferiore dello stadio e in particolare nel settore B4 della Curva B.

Dopo aver smantellato la parte superiore dei gradoni, infatti, i tecnici hanno appurato che il prefabbricato su cui appoggia la gradinata si era spaccato. Questo ha portato il Comune ad avviare subito i lavori, affidandosi a una società specializzata in verifiche ingegneristiche, la quale si è occupata di compiere controlli anche negli altri settori dello stadio.

La Curva B resta chiusa

A essere coinvolta dalle scosse di terremoto è stata la parte sottostante alla Curva B inferiore: tutto è iniziato il 14 aprile in occasione di Napoli-Frosinone, dopo che tre scosse avevano colpito il capoluogo partenopeo. Dal giorno dopo la partita sono stati avviati lavori per un totale di 113mila euro con l’obiettivo di riparare il settore e ripristinarne la sicurezza, con l’anello inferiore che resta chiuso fino alla fine dei lavori. Inizialmente erano previsti solo 45 giorni di restauro, con l’opera di messa in sicura che si sta però prolungando e potrebbe proseguire fino a fine stagione.

Intanto il fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei continua a preoccupare la popolazione che vive nell’area interessata.

Banco BPM cauto dopo i conti. Analisti divisi sul titolo

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La seduta odierna prosegue nel segno dell’incertezza per Banco BPM, che appare indeciso sul da farsi.

Banco BPM cala dopo due rialzi di fila

Il titolo, archiviata la sessione di ieri con un progresso di circa due punti percentuali, oggi ha provato inizialmente a salire, ma dopo aver toccato un top intraday a 6,436 euro, ha innestato la retromarcia.

Negli ultimi minuti, Banco BPM si presenta a 6,342 euro, con un frazionale ribasso dello 0,03% e oltre 12 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a più di 17 milioni.

Banco BPM: i conti del primo trimestre

Banco BPM è cauto dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre, chiuso con un utile netto in rialzo del 40% a 370 milioni di euro, mentre i ricavi totali sono saliti del 15% a 1,434 miliardi di euro.

Il margine di interesse ha mostrato un incremento del 16% a 864 milioni di euro e l’utile operativo del 25% a 765 milioni.

Banco BPM: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM parlano di risultati superiori alle attese principalmente grazie a maggiori commissioni e minori accantonamenti per perdite su crediti.

Il margine di interesse è stato sostanzialmente in linea con le attese e si segnala la sorpresa positiva del 4% sul fronte delle commissioni a 522 milioni di euro, in crescita del 6%, principalmente grazie all’ottima dinamica delle investment fees che hanno beneficiato di un contesto di mercato favorevole e di un trimestre particolarmente positivo sul fronte della sottoscrizione di prodotti da parte della clientela.

Sotto la linea operativa, principale sorpresa positiva dal costo del rischio a 31 punti base, significativamente più basso dei 43 basis points stimati a fronte di un default rate ulteriormente in calo al di sotto dell’1%.

Banco BPM: spunti dalla call

Quanto ai principali spunti dalla call, Banco BPM ha momentaneamente ribadito la guidance per il 2024, evidenziando però un outlook positivo e una possibile revisione con il primo semestre di quest’anno.

La banca sta incrementando la dimensione del replicating portfolio, che dovrebbe supportare la top line in una fase di discesa dei tassi, mentre il net interest income 2024 è atteso in crescita anno su anno.

Ad oggi non ci sono segnali di deterioramento dell’asset quality e il forte incremento del CET1 ha beneficiato per 24 punti di un minore impatto da revisione dei modelli rispetto a quanto conservativamente stimato a fine anno.

Da segnalare che considerazioni su eventuali distribuzioni di eccesso di capitale verranno prese a fine 2025/2026.

Banco BPM: Equita SIM rivede stime e target price

Dopo la call, gli analisti di Equita SIM hanno deciso di incrementare in media del 6% le stime di utile per il 2024, 2025 e 2026, principalmente per riflettere un minore costo del rischio.

La view su Banco BPM resta cauta, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo alzato del 9% a 7,2 euro.

Banco BPM: cauta la view di Jefferies e Deutsche Bank

Lo stesso rating è stato reiterato da Jefferies, con un target price a 6,1 euro, sulla scia di un utile trimestrale superiore al consenso.

Gli esperti segnalano le sorprese positive in termini di forte evoluzione del capitale e miglioramento della qualità dell’attivo.

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Deutsche Bank che su Banco BPM hanno una raccomandazione “hold” con un fair value a 6,5 euro.

Commentando la trimestrale, la banca tedesca parla della sorpresa positiva su commissioni e capitale, segnalando l’inatteso aumento del Common Equity Tier 1.

Banco BPM al vaglio di UBS

Restano abbottonati anche gli analisti di UBS che oggi hanno ribadito il rating “neutral”, con un prezzo obiettivo rivisto verso l’alto da 6,3 a 6,6 euro.

Gli esperti hanno ritoccato anche le stime sugli utili, alzandole del 4%-5% con riferimento al 2024-2026.

Banco BPM: bullish la strategia di Intesa

A scommettere sul titolo è Intesa Sanpaolo, che invita ad acquistare con un target price a 7 euro, sulla scia della solida trimestrale.

Gli analisti fanno notare che il management di Banco BPM sembra pronto ad alzare la sua guidance 2024 con la prossima stagione dei conti, ad agosto.

Banco BPM: i giudizi di Citi e di Morgan Stanley

Ottimisti anche i colleghi di Citi che invitano ad acquistare il ttiolo, con un fair value a 6,85 euro, dopo che la trimestrale ha mostrato solidi trend operativi e un capitale migliore, accompagnati da opportunità di miglioramento dei target nel secondo trimestre.

Gruber-Mentana e “l’incontinenza”: cosa è successo tra i due conduttori

La lite Gruber Mentana è continuata dopo che la conduttrice televisiva ha attaccato il giornalista in maniera seccata con la frase: “L’incontinenza è una brutta cosa“. La risposta di Enrico Mentana non è tardata ad arrivare e ha chiesto chiarezza alla sua azienda affermando che trarrà delle conclusione a cui seguiranno dirette conseguenze. Ripercorriamo insieme tutta la vicenda.

Gruber Mentana: la conduttrice va all’attacco a causa di un ritardo causato proprio dal giornalista

Lily Gruber ha inaugurato la puntata della sua trasmissione 8 e mezzo del 6 maggio 2024, che va in onda su La7 alle 20.30, lanciando una frecciatina al collega Enrico Mentana. Le sue parole sono state le seguenti:

Buonasera e benvenuti alle 20.46 non alle 20.30 e a 8 e mezzo. Ma insomma, l’incontinenza è una brutta cosa. Scusateci di questo ritardo.

La conduttrice ha contestato al suo predecessore, dunque Enrico Mentana, di essere andato oltre il tempo che aveva a disposizione per chiudere il suo telegiornale. Le puntate di 8 e mezzo, infatti, con una precisione quasi svizzera (minuto più minuto meno) vanno sempre in onda alle 20.30. In quell’occasione, però, il direttore del TgLa7 aveva deciso di togliere ben 16 minuti alla trasmissione della sua collega per continuare il telegiornale.

La risposta di Mentana alla conduttrice

Enrico Mentana non le ha mandate a dire e non ha ignorato l’attacco da parte della collega; anzi, ha risposto in maniera educata ma determinata alla Gruber sia attraverso i suoi profili social ufficiali sia in diretta durante la conduzione del telegiornale.

Il giornalista non ha apprezzato le parole utilizzate da Lily Gruber, soprattutto perché ha fatto riferimento all’incontinenza che non è una parola proprio gentile in quanto in ambito medico potrebbe indicare addirittura una condizione che fa riferimento a diverse patologie.

Tralasciando l’ambito medico, a cui sicuramente la Gruber non faceva riferimento, Enrico Mentana si è, in un primo momento, scusato con i telespettatori e poi ha spiegato i motivi del ritardo che erano legati ad alcune notizie di rilevanza internazionale e ai sondaggi politici.

Successivamente ha fatto nomi e cognomi citando proprio la collega e ha dichiarato:

Chi ci ha seguito, Lilli Gruber, ha avuto parole molto sgradevoli e offensive nei confronti del sottoscritto, sono qui da 14 anni e non ho mai offeso nessuno. 

Il giornalista potrebbe dimettersi? Ecco i possibili scenari

Dopo aver espresso la sua opinione sulle parole usate dalla conduttrice di 8 e mezzo, Mentana ha anche menzionato l’azienda affermando:

Gradirei reciprocità e che nell’azienda non ci fosse il mutismo che accompagna la vicenda da 24 ore. Domani vedremo se c’è stato qualcosa, sennò trarrò le conclusioni e le dovute conseguenze.

Queste parole fanno tremare sia gli spettatori di La7 che la dirigenza dell’azienda. In molti si stanno chiedendo se Enrico Mentana, in caso di un mancato intervento da parte dei vertici di La7, abbia davvero intenzione di rassegnare le sue dimissioni. Per ora la situazione è rimasta ancora invariata e non sappiamo se c’è stato un confronto tra i due interessati ne se c’è stata un’intermediazione dell’azienda.

I post sui social di Enrico Mentana

Lily Gruber non ha risposto alla replica di Mentana ma ha continuato a condurre la sua trasmissione con molta serenità. Il direttore del TgLa7, però, come abbiamo già menzionato, ha utilizzato anche i suoi profili social per fare chiarezza sulla vicenda. Queste le parole del direttore:

Dall’uno al nove per cento in mezz’ora. Questa è la curva degli ascolti, del tutto simile a quelle dei giorni precedenti, del Tgla7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel Tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio grevemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente.

Non contento, Mentana, ha di nuovo chiamato in causa i vertici dell’emittente televisiva:

Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi.

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I 7 Paesi più pericolosi al mondo: ecco quali evitare

Quando si organizza un viaggio all’estero è bene informarsi a 360 gradi su tutto quello che succede in quel Paese e sulla sua situazione politica, economica e sociale. Esistono Paesi in cui sono presenti tantissime bellezze naturali e artificiali da visitare, ma in cui sono presenti anche situazioni difficili che possono portare ad attacchi terroristici o a molta criminalità nelle strade.

Per aiutare questa ricerca è stato creato nel 2005 il Global Risk Report che lista i Paesi con il maggior pericolo al mondo sia per il tasso di criminalità, sia per la situazione politica. Aiuta così ad informarsi su un Paese prima di visitarlo e di capire quindi quali provvedimenti è meglio prendere.

I 7 Paesi più pericolosi al mondo

Sono tanti i motivi che rendono pericoloso un Paese: dai malcontenti politici, che possono scoppiare in vere e proprie guerre, alla criminalità diffusa che può sfociare in scontri tra gang, furti, sequestri di persona con finalità di riscatto.

Per questo, è importante conoscere le caratteristiche delle destinazioni scelte e valutare eventuali alternative.

Conosciamo quindi i Paesi in cui è troppo pericoloso viaggiare.

1. Messico

Nell’elenco degli itinerari più richiesti appare spesso il Messico, dove è possibile visitare delle splendide opere d’arti naturali e archeologiche.

Purtroppo nel Paese è presente un alto tasso di criminalità diffusa su gran parte del territorio, ma soprattutto nelle città principali come Los Cabos, Acapulco e Tijuana.

Non è da escludere neppure Città del Messico, che sebbene sia una meta interessante da visitare, è una città che registra un altissimo tasso di omicidi e sono frequenti furti e sparatorie.

 2. Pakistan

La sua capitale, Islamabad, è una meta che incuriosisce molti viaggiatori proprio per le sue bellezze caratteristiche, ma è allo stesso tempo una città poco sicura da visitare.

Tra i rischi maggiori riscontrati dalla Farnesina, si vede la possibilità di attacchi terroristici derivati dalle continue proteste che insorgono in tutto il Paese e che spesso hanno risvolti molto violenti, pericolosi anche per i turisti che si trovano a viaggiare in quelle zone.

3. Sri Lanka

L’isola dello Sri Lanka è una meta molto ambita e attualmente regna la pace. Nonostante ciò, i recenti attacchi terroristici minano la sicurezza e la situazione pacifica potrebbe dissolversi da un momento all’altro.

Per questo, potrebbe risultare molto rischioso decidere di viaggiare nel celebnre Paese asiatico.

4. Kenya

L’Africa è una meta molto amata soprattutto per il gusto esotico che la caratterizza.

Ma se c’è uno stato africano in cui è bene prestare massima attenzione: il Kenya. Infatti, soprattutto nelle grandi città come Mombasa e Nairobi, sono presenti altissimi tassi di criminalità organizzata che sfociano in aggressioni a mano armata anche in pieno giorno.

5. Venezuela

Nonostante nel Paese permanga la pace, sono comunque a rischio gli standard di sicurezza.

Le bellezze del Venezuela attirano tanti visitatori da ogni parte del mondo, ma purtroppo la pace è precaria e il Paese si colloca su un livello di criticità alto, anche per quanto riguarda la criminalità. Non a caso, Caracas è considerata la città più pericolosa al mondo.

6. Russia

La Russia è il Paese con la maggior estensione sul nostro pianeta e di conseguenza ha tantissime bellezze da offrire al turismo, sia dal punto di vista naturale sia artificiale.

Da anni però la situazione politica è pericolosa, dovuta al leader Vladimir Putin che detiene il potere da ormai 24 anni. Il culmine è arrivato con l’invasione e l’inizio con la guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022 (anche se c’erano già stati attacchi nel 2014) portando la situazione sul confine tra i due Paesi invivibile, infatti ora è fortemente sconsigliato visitare il Paese vista la delicata situazione.

7. Israele

La situazione in Israele dopo il 7 ottobre 2023 è diventata difficilissima e il tasso di pericolo del Paese è altissimo. Non solo nei territori vicini alla striscia di Gaza ma in generale in tutto il Paese vige la massima allerta per la guerra in corso. È inoltre fortemente consigliato ai cittadini italiani di tornare in Italia secondo le disposizioni date.

Tutti i consigli per viaggiare in sicurezza

Se il viaggio diventa una necessità e non si può fare a meno di doversi recare in zone pericolose, sono importanti delle avvertenze per potersi sentire tutelati qualora dovesse succedere il peggio. La Farnesina ha messo a disposizione dei consigli su come prepararsi prima di dover affrontare un viaggio rischioso.

Tra questi, l’accorgimento iniziale è quello di informarsi prima di intraprendere un viaggio pericoloso: sul sito ViaggiareSicuri.it è presente la lista di tutti i Paesi del mondo e si può risalire a tutte le informazioni sulla situazione in cui il Paese si trova in quel momento. In questo modo, si è consapevoli di ciò che si potrebbe rischiare e ci si può organizzare di conseguenza.

Un altro passo da compiere è quella di informare la Farnesina e iscriversi al portale Dove Siamo nel Mondo. In questo modo, in caso di emergenza, lo Stato italiano è informato di tutti gli spostamenti e, qualora ce ne fosse la necessità, è in grado di procedere con eventuali interventi. I dati inseriti nella piattaforma verranno cancellati 48 ore dal rientro in Italia.

In ultimo, se si viaggia in zone particolarmente pericolose, è bene procedere con un’assicurazione sanitaria. Questa scelta è importante sia se viaggia nei Paesi Ue sia in quelli extraeuropei, ed è consigliata sia per poter accedere a cure medico-sanitarie nel luogo visitato sia per procedere con un eventuale rimpatrio con l’aero-ambulanza, qualora la situazione lo richiedesse.

Qual è la nazione meno sicura al mondo?

Tirate le somme in questo momento le nazioni meno sicure al mondo in cui viaggiare sono quelle colpite dalla guerra, non solo le zone del Medio Oriente ma soprattutto il confine russo – ucraino e i territori adiacenti alla striscia di Gaza.

Fincantieri non reagisce ai rumor. Cosa bolle in pentola?

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La seduta odierna prosegue in calo per Fincantieri che al momento si muove sostanzialmente in linea con l’indice di riferimento, il Ftse Italia Mid Cap.

Fincantieri in calo dopo il rialzo di ieri

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un progresso di oltre un punto percentuale, oggi ha tentato di spingersi ancora in avanti, salvo poi muoversi a passo di gambero.

Mentre scriviamo, Fincantieri passa di mano a 0,676 euro, con una flessione dello 0,15% e oltre 2,4 milioni di azioni scambiate fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10 milioni.

Fincantieri: rumor su Cda straordinario domani

Il titolo non sembra trovare alcun supporto nelle ultime indicazioni riportate dalla stampa.

Secondo Il Sole 24 Ore, il deal tra Fincantieri e Leonardo per l’acquisizione delle attività ex-WASS sarebbe in dirittura d’arrivo, con un CDA straordinario di Fincantieri previsto per domani 9 maggio.

Dall’articolo non emergono altre novità rispetto a quanto già riportato in passato, ossia che le attività oggetto di acquisto avrebbero un fatturato di 150/200 milioni di euro, circa il 2,5% del fatturato atteso nel 2024 per Fincantieri.

In secondo luogo la valutazione sarebbe compresa tra 250 e 300 milioni di euro e Fincantieri starebbe valutando diverse opzioni di finanziamento del deal incluso un aumento di capitale.

Fincantieri: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ricordano che WASS produce sonar e siluri con l’acquisizione che rientrerebbe nella strategia di Fincantieri di rafforzamento del business militare con focus sul dominio subacqueo.

Nel corso della conference call dei risultati del primo trimestre di quest’anno, il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha confermato che le due società stanno lavorando molto attivamente sul deal in questi giorni.

Gli esperti della SIM milanese ricordano di aver sempre ritenuto concreta la possibilità di realizzazione di questo deal.

Rimane da capire l’operazione valutando il perimetro effettivo delle attività di WASS oggi parte di una divisione interna di Leonardo e non società autonoma, i numeri, oggi non noti, la valorizzazione e la modalità scelta da Fincantieri per finanziare il deal.

A detta degli analisti di Equita SIM, la scelta più ragionevole rimane l’aumento di capitale.

Fincantieri e Leonardo: la strategia di Equita SIM

In attesa di novità, non cambia la strategia suggerita per Fincantieri, con la conferma da parte della SIM milanese di una raccomandazione “hold”, a fronte di un prezzo obiettivo pari a 0,54 euro.

Bullish invece la view su Leonardo, visto che il titolo è coperto con un rating “buy” e un target price a 23 euro.

Siria Magri, chi è la moglie del politico Giovanni Toti

Chi è Siria Magri, la moglie del noto Giovanni Toti, ex direttore del Tg4 e Studio Aperto e presidente della Regione Liguria. Come il marito, in molti si ricorderanno di lei per la sua proficua carriera giornalistica: ecco tuto quello che c’è da sapere su di lei, dalla carriera alla vita privata.

Chi è Siria Magri, la carriera

Siria Magri (vero nome Rosa Magri) nasce a Bergamo il 5 giugno 1962 e ha vissuto la sua infanzia a Chiuduno, un piccolo comune di 6000 abitanti in provincia di Bergamo.

La sua carriera inizia presto, subito dopo le scuole superiori, con una collaborazione nell’archivio de L’Eco di Bergamo. Successivamente, viene assunta a Bergamo Tv con il ruolo di giornalista sportiva.

Nel 1988 entra in Mediaset (allora ancora Fininvest), lavorando come giornalista sportiva ed entrando nell’albo relativo nel 1992. Nello stesso anno, inoltre, viene nominata responsabile della pagina sportiva del neonato Tg5. Dopo il suo ingresso in Mediaset, non si è mai allontanata dall’azienda e la sua carriera è stata in costante ascesa, diventando nel 1993 conduttrice di Studio Aperto.

Dopo aver assunto il ruolo di caporedattrice nel 2010, ha iniziato a ricoprire il ruolo di vice-direttrice di Videonews, testata giornalistica che si occupa dei programmi di informazione di Mediaset.

Oggi cura diversi programmi, tra cui “Quarto Grado” condotto da Gianluigi Nuzzi insieme a Sabrina Scampini e Alessandra Viero. Va a lei, inoltre, il merito per la cura dei dettagli nei programmi di Barbara D’Urso.

Il matrimonio con Giovanni Toti

Conosciuto tra i corridoi di Mediaset nei suoi primi anni come giornalista sportiva, sposa Giovanni Toti nel 2003. I due non hanno figli. La Magri, inoltre, preferisce restare lontana dai social e dal gossip, nonostante sia lei sia il marito siano figure particolarmente conosciute. Tendenza confermata anche dopo lo scandalo che ha coinvolto Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari. Nelle ore successive alla notizia, infatti, anche Siria Magri ha preferito mantenere uno stretto riserbo e silenzio.