Il fentanyl è un analgesico, appartenente alla classe degli oppioidi, che viene prodotto da sintesi chimica. A differenza di altre sostanze appartenenti alla stessa famiglia, come l’eroina e la morfina, viene completamente sintetizzato in laboratorio. Quindi, non è necessario estrarre l’oppio dai baccelli di papavero per ottenerlo.
Il fentanyl fu sintetizzato per la prima volta nel 1960 da Paul Janssen e, sin da subito, si è rivelato uno degli antidolorifici più efficaci mai utilizzati. Per questo motivo, viene impiegato ancora oggi in campo medico, per contrastare i dolori più profondi di alcune patologie.
Se assunto in autonomia, senza seguire le indicazioni di uno specialista, può provocare dipendenza e avere conseguenze molto serie sull’organismo. Ecco quali sono gli effetti del fentanyl sul corpo e come si sta muovendo il Governo italiano per contrastarne la diffusione nel nostro Paese, dove è scattato l’allarme per le tracce di fentanyl ritrovate nella zona di Terni in una dose di eroina.
In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.
Sommario:
- Fentanyl, gli effetti sul corpo
- Fentanyl in una dose di eroina: scatta l’allerta in Italia
- Quando viene prescritto il fentanyl?
- Quanto dura l’astinenza da fentanyl?
- Il piano di prevenzione contro il fentanyl del Governo italiano
Fentanyl, gli effetti sul corpo
Il fentanyl è una sostanza liposolubile, che si scioglie nei grassi con molta rapidità. Questa sua capacità gli permette di penetrare nel cervello molto velocemente, provocando immediatamente nel consumatore un senso di rilassamento e intorpidimento.
Il fentanyl, che è circa 100 volte più potente della morfina, oltre a interrompere l’impulso doloroso, interviene nel rilascio della dopamina, il neurotrasmettitore della ricompensa, scaturendo a chi lo assume sensazioni di benessere ed euforia.
Queste sensazioni piacevoli possono spingere il consumatore ad assumere una dose dopo l’altra, creando quindi assuefazione al corpo. Infatti, più si assume la sostanza più l’organismo ne diventa tollerante, e per avere gli effetti delle prime volte, è necessario aumentare le dosi di assunzione.
Fentanyl in una dose di eroina: scatta l’allerta in Italia
Dopo il piano di prevenzione contro il fentanyl elaborato dal Governo, per la prima volta in Italia scatta l’allerta per la presenza della droga tra le più letali in circolazione. Dalle analisi condotte dall’Istituto superiore di sanità, l’oppioide è stato riscontrato come sostanza da taglio in una dose di eroina sequestrata nella zona di Terni.
L’allerta è stata diramata dal sistema nazionale di allerta rapida per le droghe, coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga. Le tracce di fentanyl in una dose di eroina sono state individuate con un controllo a campione svolto su un utente del Sert di Terni.
Il Ministero della Salute ha già diramato una nota firmata dal direttore alla prevenzione Francesco Vaia. Il comunicato è stato inviato alle Regioni per segnalare l’innalzamento al livello 3 dell’allerta per il fentanyl in Italia. Agli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome viene chiesto di diffondere con urgenza ai Dipartimenti per le dipendenze e dei Servizi pubblici per le dipendenze (SerD) delle Aassll e alle Comunità terapeutiche e al personale socio-sanitario tutte le indicazioni necessarie per “informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute”.
Nel comunicato si riportano gli esiti delle analisi:
Dopo un test colorimetrico sul posto il campione è stato successivamente analizzato dal Laboratorio di Medicina Legale. I risultati analitici ricevuti in data 24 aprile 2024 hanno identificato nel campione fentanyl (5%), eroina (50%), codeina (30%) e diazepam (15%).
Quando viene prescritto il fentanyl?
Il fentanyl, per le sue eccellenti proprietà analgesiche, è prescritto per contrastare il dolore intenso nei pazienti oncologici, sia quello cronico sia quello episodico. Inoltre, viene impiegato in campo anestetico prima degli interventi chirurgici e come sedativo e/o antidolorifico post-operatorio.
La sua assunzione può avvenire sostanzialmente in ogni modo. Infatti, può essere ingerito in pasticche o anche iniettato, fumato e sniffato. Può essere assunto anche tramite cerotti transdermici, ovvero dei dispositivi medici che vengono applicati sulla pelle e rilasciano la sostanza gradualmente.
Simultaneamente all’utilizzo medico e farmaceutico, attorno al fentanyl si è costruito un mercato illegale, con conseguenze davvero tragiche. Basti pensare che nel 2021 il 90% dei circa 80.000 decessi correlati agli oppiacei negli Stati Uniti è stato provocato dalla sua assunzione.
Quanto dura l’astinenza da fentanyl?
Sviluppata la dipendenza da fentanyl, se si interrompe l’assunzione della sostanza possono insorgere delle crisi di astinenza, che provocano nell’individuo diversi sintomi. Tra questi, possono insorgere:
• nervosismo
• vertigini e stordimento
• dolori muscolari
• insonnia
• ansia
• nausea e vomito
• stati depressivi
I sintomi di astinenza generalmente iniziano circa tra le due e le quattro ore dopo l’ultimo utilizzo e raggiungono il picco entro due o quattro giorni, per poi attenuarsi dopo una settimana o dieci giorni.
Invece, per coloro che usano un cerotto transdermico, essendo a rilascio prolungato, ci vuole più tempo perché la crisi di astinenza inizi. I sintomi si presentano circa 24 ore dopo la sua rimozione e potrebbero protrarsi per oltre dieci giorni.
La durata dell’astinenza dipende poi dalla salute generale dell’individuo, da quanto tempo la droga è stata consumata e in quali quantità.
Il piano di prevenzione contro il fentanyl del Governo italiano
L’11 marzo 2024 il Governo italiano ha annunciato l’adozione di un “piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici”.
Il piano punta a diffondere una maggiore consapevolezza nei cittadini sui rischi legati all’assunzione della sostanza e a incrementare i controlli sul commercio dei «precursori» delle droghe, ossia le sostanze chimiche con cui si possono produrre nei laboratori le droghe sintetiche, proprio come il fentanyl.