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Quanto guadagna un rettore universitario: tra cifre da capogiro e aumenti di stipendio

Quanto guadagna un rettore di un’università italiana? Gli stipendi sono altissimi e vanno decisamente oltre la media nazionale. Di recente si è accesa nuovamente la polemica in quanto altri lavoratori appartenenti a questa figura professionale stanno chiedendo degli aumenti che superano il doppio della loro paga lorda annuale.

Lo stipendio di un rettore italiano: quanto guadagna

Gli stipendi dei rettori nelle università pubbliche italiane variano da ateneo ad ateneo. Non esiste una cifra fissa, ma varia a seconda delle responsabilità che hanno all’interno delle università e della grandezza dell’ateneo. Inevitabilmente i rettori dei grandi atenei guadagnano molto di più rispetto a quelli di università più piccole in numero di iscritti e che offrono un’offerta formativa più limitata. È molto difficile calcolare una media degli stipendi percepiti dai rettori in quanto sono fortemente variabili; ad ogni modo, le paghe per questa prestigiosa professione oscilla da un minimo di 21mila euro lordi all’anno fino ad oltre 50mila euro lordi all’anno.

Le polemiche sull’aumento degli stipendi ai rettori

Uno degli ultimi rettori ad aver chiesto un aumento dello stipendio è stato Stefano Bronzini, dell’Università di Bari. Dopo aver ottenuto il via libera del Consiglio di amministrazione, il rettore, ha chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanzia un incremento del 128% del suo stipendio per portare il suo compenso lordo annuo da 71mila a 160mila euro.

Prima di Bronzini, anche Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, aveva chiesto un aumento di stipendio da 36mila euro lordi all’anno a 121mila euro lordi all’anno. Ancora prima dei due rettori delle università baresi, anche il rettore dell’Università di Cagliari, nel 2021 aveva chiesto un aumento dello stipendio da 60mila a 132mila euro lordi all’anno.

La decisione dei rettori è sempre stata presa in quanto le loro responsabilità sono aumentate sempre di più e i bilanci permettono di offrire un compenso annuale decisamente più alto.

Dopo aver appreso di questi continui aumenti di stipendio, i sindacati sono insorti. Il sindacalista Luca Sacchi, Flc Cgil, come riportato dal giornale Open, ha dichiarato:

Lo troviamo inopportuno e ci lascia stupiti. Siamo in una stagione in cui i salari dei pubblici dipendenti sono bloccati al rinnovo contrattuale del 2019 e non si riescono a coprire gli effetti dell’inflazione reale.

Cosa dice la legge a proposito dell’aumento di stipendio ai rettori

È possibile che i rettori chiedano ed ottengano aumenti di stipendio che vanno oltre il 100% del loro compenso medio annuale? Assolutamente si ed è tutto possibile grazie ad un decreto del 2022 emanato dal governo guidato dall’ex premier Mario Draghi. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) numero 143 del 22 agosto 2022, ha disciplinato in materia di remunerazione, compensi e tutte le altre forme di pagamento spettanti ai membri dei consigli di amministrazione e di controllo, sia ordinari che straordinari, delle istituzioni pubbliche.

Dunque è previsto, per i rettori delle università italiane un aumento della retribuzione, laddove richiesto. Inoltre, maggiore sarà l’ateneo e maggiore sarà la retribuzione che spetta al rettore.

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Attenti alla telefonata dell’offerta TIM in scadenza, è una truffa: come riconoscerla e difendersi

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Il mondo dei truffatori non si ferma mai, ed elabora nuove tecniche per cercare di raggirare persone oneste e consumatori. Una delle ultime arrivate è la fregatura legata a una presunta offerta TIM in scadenza, e invece è tutto finto. Vediamo in cosa consiste, come riconoscerla e come difendersi efficacemente.

Truffa con la telefonata offerta TIM in scadenza, come funziona

Molti consumatori hanno denunciato di aver ricevuto una telefonata da un call center TIM che poi si è rivelato completamente fasullo. Il funzionamento di questa truffa è piuttosto banale e simile a molte altre della stessa tipologia.

Sul proprio telefono cellulare giunge una chiamata da un numero sospetto (che non corrisponde certo al classico 187 né ad altri indirizzi originali TIM). Eppure, nel caso si risponda, l’operatore inizia a dire che fa parte di un call center di TIM, e prova a menzionare che l’offerta TIM dell’utente sarebbe in scadenza o già scaduta.

Come spesso accade, l’operatore farà leva sui classici elementi dei truffatori telefonici: rischio e fretta. Premerà sul rischio dicendo che dal prossimo mese l’utente pagherà molto di più, e sulla fretta aggiungendo che potrà invece disdire, cambiare operatore o aprire un contratto migliore solo entro pochissimi giorni. I due elementi vogliono impaurire per spingere il truffato ad agire subito.

Questa operazione può ripetersi anche con delle piccole differenze, ad esempio millantando che si tratta di un call center di un altro operatore. Ma resta una fregatura da quattro soldi, e scovarla è semplice: vi spieghiamo come.

Come riconoscere la truffa dell’offerta TIM in scadenza

Il primo elemento per capire la falsità della chiamata è sempre il numero del chiamante. I truffatori chiamano da un numero che non è né il 187 né un altro dei contatti originali TIM. In molti casi, il vostro smartphone vi avviserà in anticipo che si tratta di spam. Se ciò accade, non rispondete affatto.

In secondo luogo, ricordate una cosa importante: quando in una telefonata (o anche in una mail, SMS o altro) vi viene messa costantemente fretta, emergenza e senso di pericolo, si tratta praticamente quasi sempre di una truffa. Nessun vero operatore sano di mente si sognerebbe mai di farvi sentire in pericolo, saprebbe che si rivelerebbe controproducente. Queste cose le fanno i truffatori per convincere a effettuare azioni sbagliate in modo impulsivo e incontrollato.

Ma per riconoscere questo raggiro c’è un metodo semplice. Se avete già risposto e avete il dubbio, provate a fare delle domande all’operatore, nel modo più approfondito possibile e senza rivelare nulla da parte vostra. Chiedetegli di elencarvi tutti i vostri dati, tutti i dettagli dell’offerta e della presunta scadenza, i vincoli del contratto, la data di sottoscrizione, il codice utente e così via.

I call center truffa non posseggono quasi nessuno di questi elementi. Se si tratta di un tentativo di fregatura, molto spesso tentenneranno, diventeranno estremamente elusivi cercando di non darvi vere risposte, o addirittura riattaccheranno. E sarete certi che era solo una frode, potete segnalare e bloccare il numero.

5 difese dalla truffa dell’offerta TIM in scadenza

Difendersi da questi attacchi alla propria sicurezza è in fin dei conti facile. Ecco 5 metodi efficaci.

  1. Innanzitutto siate estremamente sospettosi e diffidenti, verso tutto e tutti. Ogni telefonata che non provenga da un numero sicuro e salvato in rubrica (e che non sia già attesa e programmata) ha un’elevata possibilità di essere solo una truffa.
  2. Se decidete di rispondere, non rivelate alcun dato personale al chiamante: se fosse un vero operatore dovrebbe già conoscerli lui! State attenti, perché cercherà di farvele dire con l’inganno per apparire più realistico. In aggiunta, c’è quella famosa parola che non dovete mai dire al telefono, perché potrebbe essere sfruttata per truffe informatiche complesse.
  3. Ricordate che cambiano solo le scuse dei truffatori, ma il metodo è sempre lo stesso: cercare di far sentire in pericolo, in emergenza, spingere ad agire subito. In questo caso è sufficiente tenere le orecchie ben aperte, non farsi allarmare e controllare autonomamente (non con l’operatore) eventuali situazioni dubbie. Naturalmente, non sottoscrivete nulla di nulla al telefono.
  4. Nel momento in cui siete sicuri che è una telefonata falsa, riattaccate subito e bloccate il numero. Ancor meglio, dovreste cercare di non rispondere alle chiamate spam, perché i truffatori continuano a chiamare di più i numeri che rispondono maggiormente. Quindi, se non siete mai telefonabili, avrete meno telefonate in futuro.
  5. Per aiutarvi a capire subito se la chiamata è fasulla, c’è il vostro smartphone: sono disponibili facilmente e gratuitamente molte app per bloccare le chiamate pubblicitarie. E se avete ricevuto una chiamata persa da uno sconosciuto, non richiamate mai, perché è la cosa più pericolosa in assoluto: potrebbero prosciugarvi il credito all’istante tramite un numero a pagamento.

Atalanta Fiorentina, quando potrebbe giocarsi il recupero: ecco le ipotesi e tutte le polemiche

Atalanta e Fiorentina devono recuperare la partita valevole per la 29^ giornata di Serie A. Il problema è che il calendario della Serie A è fittissimo e le due squadre sono ancora in corsa rispettivamente in Europa League e Conference League. Ecco quindi quando si potrebbe giocare il recupero di Atalanta Fiorentina.

Atalanta Fiorentina, quando si gioca il recupero della 29^ giornata

Le due squadre devono recuperare la partita di campionato che si sarebbe dovuta disputare il 17 marzo, il giorno in cui Joe Barone ha avuto un malore e il match è stato sospeso.

Il calendario di Serie A è molto fitto e anche pensare di recuperare la partita durante la settimana è impossibile, perché entrambi i team sono in semifinale di una competizione europea: l’Atalanta affronta il Marsiglia in Europa League e la Fiorentina in Conference League se la deve vedere con il Club Brugge.

Mercoledì 15 maggio 2024 si gioca la finale di Coppa Italia, in cui i bergamaschi affrontano la Juventus, rendendo impossibile quindi recuperare la partita.

Il 22 maggio è la data della finale di Europa League, quindi in caso la Dea dovesse eliminare il Marsiglia, non potrebbe essere disponibile per l’incontro.

Considerando che l’ultima giornata di Serie A è il 26 maggio, solo in caso di eliminazione dell’Atalanta la partita sarebbe recuperata entro la fine del campionato.

Il 29 maggio, invece, la stessa situazione potrebbe verificarsi per la Fiorentina, che in caso di vittoria nel doppio confronto con il Club Brugge, sarebbe impegnata nella finale di Conference League, con il recupero che avverrebbe allora venerdì 31 (comunque a campionato finito).

Se entrambe le formazioni dovessero disputare la rispettiva finale, allora la prima data disponibile sarebbe quella del 2 giugno, il giorno dopo la finale di Champions. Poi ci sarà il rilascio obbligatorio dei giocatori, impegnati agli Europei e alla Coppa America.

Le polemiche

Questa situazione, che crea chiaramente disagi alle altre squadre in lotta per il quinto posto, non ha lasciato indifferenti altri allenatori di Serie A, con Igor Tudor e Daniele De Rossi che si sono espressi sulla situazione. Il tecnico della Lazio ha commentato:

Giocare a fine campionato non è una cosa né giusta né regolare. Nel calcio italiano c’è tanto da migliorare su queste cose, io capisco che il calendario è complicato ma bisogna migliorare sulla regolarità di queste partite e nei modi di organizzare questi recuperi.

Il romanista aggiunge:

Recuperare Atalanta-Fiorentina a campionato finito ci obbliga ad andare a Bergamo a vincere? Sì. Sarà giocata tardissimo e probabilmente per loro sarà una finale, non possiamo permetterci di arrivarci con noi in vacanza aspettando di vedere loro cosa faranno. Giocarla così lontano falsa tutto: non è colpa di nessuno, ma ci fa fare calcoli diversi.

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Enzo Avitabile: chi è il compositore, dalla carriera alla morte della moglie

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La musica italiana vanta di uno dei talenti più sopraffini, compositore di melodie molto note nel mondo del cinema e non solo. Si tratta di Enzo Avitabile: scopriamo chi è, dalla carriera che gli ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti alla vita privata.

SOMMARIO:

  • Enzo Avitabile, chi è il compositore
  • La carriera di Enzo Avitabile
  • La vita privata

Enzo Avitabile, chi è il compositore della musica italiana

Tanti i talenti italiani che negli anni si sono fatti strada nel mondo musicale e, tra questi, vi è un compositore che ha creato alcune delle melodie più amate di sempre.

Enzo Avitabile, infatti, è divenuto una delle personalità di spicco della musica italiana: nato l’1 marzo 1955 a Marianella, nel quartiere di Piscinola, il compositore dimostra sin da giovanissimo una forte passione per il mondo musicale.

Alla sola età di 7 anni inizia a esibirsi dinanzi al pubblico, appassionandosi al sassofono, per poi diplomarsi al Conservatorio di San Pietro specializzandosi nel flauto.

La sua grande passione per la musica jazz lo porta a collaborare con alcuni dei talenti più noti nel mondo della musica: ecco le curiosità sulla carriera del compositore.

Dalle collaborazioni al cinema: la carriera di Enzo Avitabile

A partire dagli anni Settanta, la carriera di Enzo Avitabile prende il volo, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei nomi più noti del mondo della musica.

Il musicista, infatti, può vantare l’unione musicale con Pino Daniele ed Edoardo Bennato, suonando il sassofono per alcuni dei loro album.

Da qui partono le collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi nel mondo della musica, realizzando brani come Leave me or Love me con Randy Crawford e E c’è ancora mare con Giorgia.

Oltre a queste collaborazioni, Enzo Avitabile decide di intraprendere persino una carriera da solista, pubblicando il suo primo album “Avitabile”, a cui seguiranno altri dischi come “S.O.S Brothers” e “Alta Tensione”.

Ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2018 assieme a Peppe Servillo con il brano Il coraggio di ogni giorno, ma non solo. Enzo Avitabile ha anche intrapreso una carriera musicale nel mondo del cinema, componendo melodie molto apprezzate che gli hanno permesso la vittoria di premi prestigiosi.

Nel 2010, Avitabile è protagonista del documentario Passione, il quale vede alla regia l’americano John Turturro nelle strade di Napoli, esaltando le melodie dei compositori legati alla tradizione partenopea.

Nel 2017, il compositore trionfa grazie ai brani scritti per Indivisibili, il film di Edoardo De Angelis che gli permette di vincere i Nastri D’argento, a cui si aggiunge la recente collaborazione con Netflix per la realizzazione delle musiche per la serie La vita bugiarda degli Adulti.

Il suo nome è stato presente anche ai David di Donatello 2024, con cui il compositore gareggiava al fianco di Matteo Garrone per il film Io, Capitano.

La vita privata di Enzo Avitabile dopo la morte della moglie

La carriera di Enzo Avitabile si è però alternata a momenti molti dolorosi per il compositore, come la morte della moglie Maria avvenuta nel 2002.

La perdita prematura della moglie ha così cambiato per sempre la vita di Avitabile, dovendo fare i conti con la dura realtà presentatasi negli anni più importanti della sua carriera.

Dopo questo tragico evento, Enzo ha dovuto trascorrere dei momenti di difficoltà finanziaria, potendo però contare sull’aiuto di persone a lui molto care, tra cui Red Canzian, il quale ha sostenuto il compositore nei periodi per lui più complessi.

Enzo Avitabile, inoltre, ha avuto il sostegno delle sue due figlie, Angela e Connie, sempre rimaste al fianco del padre e che ora rallegrano le sue giornate anche grazie agli amati nipotini sempre al fianco del compositore.

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Come risparmiare soldi ogni mese da zero, anche per chi non ha neppure 1 euro da parte

In molti si pongono l’obiettivo di risparmiare ogni mese dei soldi, ma cominciare a farlo è forse la parte più difficile

Ecco allora i primi passi da muovere per partire da zero e imparare a risparmiare soldi ogni mese.

SOMMARIO:

  • Come risparmiare soldi ogni mese
  • Come risparmiare con lo stipendio mensile
  • Come aumentare i risparmi

Come risparmiare soldi ogni mese

Iniziamo subito col precisare che il risparmio è un’attitudine e non una questione di denaro. Sicuramente, se le entrate mensili sono ristrette e si fatica ad arrivare a fine mese, è evidente che sarà difficile mettere da parte delle somme soddisfacenti.

Ma tutto sta a cominciare, per entrare nella mentalità giusta. Anche solo 10€ da mettere nel salvadanaio, sono sufficienti per modificare l’approccio psicologico che abbiamo nei confronti del denaro.

In base alle proprie entrate, la regola per calcolare quanti soldi bisognerebbe mettere da parte al mese è quella che prevede la proporzione 50/30/20. In pratica, solo la metà di quanto si guadagna mensilmente dovrebbe servire a coprire le spese vive ovvero affitto, utenze, bollette, benzina, farmaci.

Il 30% delle entrate va dedicato allo svago e al tempo libero (compreso lo sport o l’abbigliamento) e il 20% ai risparmi.

Si tratta di indicazioni di massima, vale la pena approfondire anche scoprendo in costa consiste l’approccio “paga te stesso” per risparmiare nel mese.

Se proprio non si riesce a rientrare in questi parametri si possono eliminare ad esempio le spese per la piscina o la palestra, optando per sport all’aria aperta o un tapis roulant a casa. Nel 20% dedicato ai risparmi, si deve conteggiare l’eventuale rimborso di piccoli debiti e finanziamenti (perché comunque rappresentano un investimento per il futuro).

In questo caso allora è evidente che la somma da destinare ai risparmi si assottiglia ancora di più.

Come si fa a risparmiare con lo stipendio mensile

Ecco a seguire alcuni utili consigli per ben cominciare l’anno nuovo, con tutte le migliori intenzioni per risparmiare un po’ di soldi ogni mese.

Il decalogo per risparmiare soldi ogni mese:

  1. Primo passo. Non appena arriva la tua entrata mensile, metti qualcosa da parte. Anche poco per cominciare. Tanto, se serve, l’avrai sempre lì a disposizione, fino alla fine del mese.
  2. Prendi il 50-60% delle entrate e suddividi le spese, tra quelle alimentari e le utenze, eventualmente l’affitto da pagare o il mutuo.
  3. Ora, annota la parte restante di denaro, da dedicare ad esempio all’acquisto di un nuovo paio di scarpe o qualche piccolo svago.
  4. Una volta allocate le risorse, l’obiettivo è risparmiare il più possibile su quel budget previsto. Ovviamente laddove possibile. Su mutuo o canone di locazione, evidentemente c’è poco da fare.
  5. Sulla spesa al supermercato però è possibile. Quante volte, per fretta o comodità, hai acquistato dei prodotti che invece sai che sono più economici da un’altra parte?
  6. Lo stesso vale per il pagamento delle bollette: assicurati di avere l’offerta migliore (cambiare ogni tanto fa bene) e prestando massima attenzione al risparmio energetico in casa.
  7. Il risparmio si mette in atto anche fuori casa, è ovvio. Il caffè al bar deve essere un’eccezione, quando si incontra un amico, non un’abitudine giornaliera, se si vuole risparmiare.
  8. Lo stesso vale per il pranzo in ufficio oppure le merende dei figli a scuola, da preparare da sé e non da acquistare presso i distributori automatici.
  9. Cucina tanto e in abbondanza per congelare. Fai la spesa al mercato rionale e acquista le verdure in offerta, così da cucinarle e conservar le in freezer.
  10. Infine, adottare un approccio alla vita minimalista ed ecologico, oltre a far bene a noi e al pianeta, permette anche di risparmiare soldi ogni mese. Andare a piedi ogni volta che è possibile, invece di utilizzare l’auto, riciclare magari vendendo abiti usati, riparare e non buttare, avere il minimo indispensabile, imparando ad eliminare il superfluo.

Come aumentare i risparmi: qualche rinuncia è d’obbligo

Certo, pensare di veder crescere i propri risparmi, senza fare rinunce o prevedendo qualche sacrificio in più non è possibile. Chi pensa il contrario, non è realistico.

Il punto è che sono tante le famiglie che pur lavorando e sacrificandosi per una vita intera, oggi si ritrovano senza risparmi o, il che è purtroppo ancora peggio, con molti debiti da saldare.

Il problema, in questo caso, sta nella mancanza di un’educazione finanziaria che invece è utile impartire anche ai figli, fin da piccoli.

Inutile piangere sul latte versato: come correre ai ripari? Il primo passo è valutare con attenzione ogni minimo spreco, così da iniziare a ridurre il carico delle spese.

Per i debiti, si può optare per un nuovo finanziamento che vada ad estinguerli tutti, per poi ripartire con un’unica rata da pagare mensilmente, più proporzionata al proprio budget, chiedendo all’intero nucleo familiare di stringere la cinghia.

C’è un ulteriore modo per aumentare i risparmi però: arrotondare lo stipendio seriamente. Tutti possono contribuire in famiglia, vendendo ad esempio vestiti e oggetti di seconda mano online, offrendosi per il doposcuola dei più piccoli o come babysitter per il vicinato.

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Chi è Leo Gassmann: vita privata, titolo di studio e curiosità sul figlio d’arte

Leo Gassmann, figlio di Alessandro e nipote del grande Vittorio, è uno dei più celebri cantautori italiani in rampa di lancio.

Ecco la vita privata di Leo Gassmann e la sua carriera nel mondo della musica italiana.

Leo Gassmann, chi è? Biografia del figlio dell’attore Alessandro

Leo Gassmann ha un cognome davvero celebre. È infatti il figlio Alessandro Gassmann, celebre attore italiano che non ha di certo bisogno di ulteriori presentazioni.

Anche la madre di Leo fa parte del mondo dello spettacolo: si tratta dell’attrice Sabrina Knaflitz, attiva sia al cinema, che in TV e teatro.

Il cantautore è dunque anche nipote del compianto Vittorio Gassmann, uno dei nomi più celebri del cinema nostrano. Essendo il padre di Alessandro, Vittorio Gassmann era il nonno di Leo.

Il giovane Gassmann è nato a Roma, dove ha passato gran parte della sua vita, il 22 novembre 1998.

Cosa ha studiato Leo Gassmann: il suo titolo di studio

Ha iniziato a studiare musica da bambino.

Inizia con l’apprendimento di uno strumento a soli sette anni, dedicandosi alla chitarra. A partire dai nove anni, poi, ha frequentato il conservatorio romano di Santa Cecilia, proseguendo poi la sua carriera scolastica all’Università, dove ha conseguito una Laurea in Psicologia nel 2021.

Leo Gassmann, da X Factor a Sanremo: carriera del giovane artista

La carriera di Leo Gassmann nel mondo della musica inizia ufficialmente nel 2018. Fu questo l’anno in cui il giovane Gassmann prese parte al talent show X Factor. Leo riesce ad arrivare al serale ed ha modo di presentare anche il proprio inedito sul palco dello show, Piuma.

Purtroppo, l’artista non riesce ad arrivare alla finale del talent, dato che si è classificato quinto. Nonostante non sia riuscito a conquistarsi il podio, questo non gli impedisce, l’anno successivo, di pubblicare dei singoli di successo. Il più apprezzato è decisamente Dimmi dove sei.

Nel 2020 approda sul palco dell’Ariston per la prima volta. Partecipa infatti alla competizione canora più famosa d’Italia nella sezione Giovani, col brano Va bene così. Un brano che gli consente di guadagnarsi la vittoria di Sanremo Giovani 2020.

Dopo la vittoria, pubblica un album di inediti, il primo album ufficiale di Leo Gassman: Strike.

Ha partecipato inoltre a Sanremo 2023 insieme ai grandi artisti italiani della sezione Big.

Leo Gassmann vita privata: la fidanzata è una cantante nota al pubblico

Per quanto riguarda le curiosità sulla vita privata di Leo Gassmann, bisogna dire che il giovane artista è sempre stato abbastanza discreto in merito.

Le riviste di gossip lo vedevano al fianco di una misteriosa e storica fidanzata di nome Anna. Tuttavia, recentemente si è scoperto che tale Anna è in realtà la cantante (e, dunque, collega di Leo) Enula Bareggi. La cantante, conosciuta semplicemente come Enula, è un volto amato dal pubblico, dato che è nota per la sua partecipazione al talent Amici, a cui ha preso parte nel 2021.

La coppia avrebbe avuto vari momenti di crisi, culminante con una temporanea separazione nel 2020. Al momento, comunque, Leo Gassmann ed Enula sembrerebbero essere nuovamente fidanzati, dopo un riavvicinamento avvenuto qualche mese fa.

Intesa Sanpaolo vivace. Analisti entusiasti dopo trimestrale

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Avvio di settimana in buon progresso per Intesa Sanpaolo che oggi mostra una evidente forza relativa rispetto al Ftse Mib.

Intesa Sanpaolo si riscatta dopo il calo di venerdì

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con una flessione di oltre tre punti percentuali, recupera a grandi passi oggi.

Negli ultimi minuti Intesa Sanpaolo viene fotografato a 3,5575 euro, con un vantaggio del 2,76% e oltre 43 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 93 milioni.

Il titolo mette a segno la migliore performance non solo nel settore bancario, ma nell’intero paniere delle blue chip, dopo che venerdì scorso Intesa Sanpaolo ha presentato i risultati del primo trimestre di quest’anno.

Intesa Sanpaolo: i conti del 1° trimestre

Il gruppo ha chiuso periodo in esame con un utile netto pari a 2,301 miliardi di euro, a fronte di ricavi totali in rialzo dell’11% a 6,732 miliardi.

Il margine di interesse è cresciuto del 21% a 3,932 miliardi di euro, mentre l’utile operativo è aumentato del 18% a 4,162 miliardi di euro.

Intesa Sanpaolo: il commento di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM, Intesa Sanpaolo ha riportato nel primo trimestre risultati di buona qualità e superiori alle attese, con principali sorprese positive da commissioni/assicurazione, minori costi operativi e un più basso costo del rischio. In particolare.

A livello di ricavi, si segnala che il margine di interesse è in linea con le attese e in leggero calo su base trimestrale, mentre i costi operativi sono stati migliori delle stime, con il cost-income che si è attestato a un eccellente 38% rispetto al 41% stimato.

Il costo del rischio si è attestato a livelli estremamente contenuti a 22 punti base, migliore delle attese di Equita SIM.

Il CET1 è aumentato di 10 punti base su base trimestrale al 13,3%. includendo un impatto di 55 punti base da buyback di 1,7 miliardi di euro.

Outlook

Quanto all’outlook, è stata ribadita l’indicazione di utile 2024-2025 in crescita rispetto al 2023 e atteso a oltre 8 miliardi di euro.

In particolare sul 2024 sono attesi una solido crescita dei ricavi, costi stabili e costo del rischio contenuto.

Intesa Sanpaolo: Equita SIM rivede stime e target

Gli analisti di Equita SIM hanno incrementato in media del 5% le stime di utile 2024-, stimando sul 2024-2025 un utile netto in area 8,6 miliardi di euro.

La SIM milanese ha aumentato del 5% il prezzo obiettivo a 4 euro, confermando la raccomandazione “buy” su Intesa Sanpaolo che detta degli analisti tratta a multipli che ritengono ancora interessanti, in relazione all’elevata profittabilità attesa e a un business model in grado di garantire elevata visibilità sui target anche in contesti di mercato meno favorevoli.

Inoltre, con un dividend yield di circa il 10%, secondo gli analisti sostenibile nel tempo, Intesa Sanpaolo continua a rimanere un profilo estremamente attraente sotto il profilo della remunerazione.

Intesa Sanpaolo: anche Jefferies alza il prezzo obiettivo

A puntare sul titolo è anche Jefferies che oggi ha reiterato la raccomandazione “buy”, con un target price incrementato da 3,9 a 4,1 euro,

Anche in questo caso il broker ha alzato le stime, aumentandole dell’1% per quest’anno e del 4%-5% per il 2025 e il 2026, alla luce del maggiore margine di interesse e di più alti ricavi assicurativi.

Intesa Sanpaolo: la view di JP Morgan

Buone notizie anche da JP Morgan che consiglia di sovrappesare Intesa Sanpaolo in portafoglio, sulla scia della solida trimestrale supportata da una crescita delle commissioni, dal forte controllo dei costi e da minori accantonamenti.

Salernitana Atalanta: dove vederla in TV e quali sono le probabili formazioni del posticipo

La 35^ giornata di Serie A volge al termine con due posticipi. Ecco tutto quello che bisogna sapere su Salernitana Atalanta: dove vederla in TV e in diretta streaming, le probabili formazioni e i pronostici sul match.

Salernitana Atalanta, il primo posticipo della 35^ giornata di Serie A

Il campionato di Serie A 2023-2024 è agli sgoccioli e poche cose sono state già decise matematicamente. Tra queste, la vittoria dello scudetto da parte dell’Inter e la retrocessione della Salernitana a seguito della sconfitta nella giornata precedente contro il Frosinone per 3-0.

I padroni di casa non si giocano quindi nulla nella partita contro i bergamaschi, ma non per questo si tireranno indietro. L’obiettivo, al contrario, è portare a casa qualche punto anche solo per un fattore di orgoglio, per contraccambiare tutto l’affetto che i tifosi hanno dimostrato loro in questi anni disputati nel maggiore campionato italiano. Il periodo non è dei migliori e i risultati lo dimostrano: 4 sconfitte e 1 pareggio nelle ultime 5 e sempre almeno due gol subiti in tutti questi match.

L’Atalanta, invece, è in una situazione opposta rispetto alla Salernitana: è in piena corsa per un posto nella Champions League 2024/2025, lotta per conquistare la finale di Europa League e viene da un buon periodo in campionato, segnato da 3 vittorie, 1 pareggio e la sorprendente sconfitta contro il Cagliari. In queste partite, inoltre, ha sempre segnato almeno 2 reti (eccetto nella trasferta in Sardegna).

Salernitana Atalanta, dove vederla in diretta TV e in streaming

Il fischio di inizio è previsto alle 18.00 di lunedì 6 maggio allo stadio Arechi di Salerno.

La partita è visibile solo su DAZN (canale 214 del satellite). In streaming, invece, è possibile seguirla dal sito e dall’app di DAZN.

Le probabili formazioni della partita

La Salernitana di Colantuono (arrivato sulla panchina granata negli ultimissimi mesi del campionato) non dovrebbe giocare con particolari sorprese. Gli unici dubbi riguardano due giocatori di grande esperienza che però non dovrebbero farcela a partire titolari: Boateng e Candreva. Al posto del primo dovrebbe giocare Manolas e al posto dell’ex Inter dovrebbe avere continuità Vignato. Per il resto, pare sia confermata la formazione che ha caratterizzato la maggior parte del girone di ritorno.

Gasperini, invece, prevede un quasi totale turnover (con l’eccezione di Scalvini) per riposare al meglio in vista della semifinale di ritorno di Europa League contro il Marsiglia, prevista a Bergamo giovedì 9 maggio 2024. Ritorna titolare Lookman, supportato da Miranchuk e Touré. A centrocampo turnover totale con Pasalic e Adopo al posto di De Roon e Ederson, Bakker e Hateboer al posto di Ruggeri e Zappacosta. In difesa Bonfanti e Hien sostituiscono Kolasinac e Djimsiti. In porta Carnesecchi al posto di Musso.

SALERNITANA (3-4-2-1): Costil, Manolas, Fazio, Pirola, Zanoli, Coulibaly, Basic, Bradaric, Tchaouna, Vignato, Ikwuemesi. All. Colantuono.

ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi, Scalvini, Hien, Bonfanti, Hateboer, Adopo, Pasalic, Bakker, Miranchuk, Touré, Lookman. All. Gasperini.

I pronostici sul match

Il risultato della partita tra Salernitana e Atalanta sembra già scritto, con la vittoria della Dea quotata 1.33. La vittoria dei padroni di casa e il pareggio sono quotati rispettivamente 8 e 5.50.

Oltre alla vittoria dell’Atalanta, un altro esito visto bene dai bookmaker è Over 2,5 gol (con almeno 3 reti segnate nel corso del match), quotato 1.53. Infatti, ci si aspetta una goleada da parte degli ospiti che non sono certo nuovi a partite in cui si mostrano aggressivi e incisivi fin dai primi minuti, per fare subito più gol e mettere la partita in cassaforte il prima possibile. Proprio per questo, una quota interessante è l’Atalanta vincente del primo tempo (che è quotata 1.80).

Paola Ferrari, chi è la giornalista Rai: marito, figli e lavoro

Paola Ferrari, giornalista Rai, è stata protagonista di dichiarazioni che hanno fatto discutere, dalle critiche alla Leotta al flirt con Berlusconi, passando per la madre che tentò di ucciderla. 

Ecco chi è Paola Ferrari, il marito, i figli e la carriera tra il giornalismo e la politica.

Paola Ferrari: biografia e malattia di Paola Ferrari

Nata a Milano il 6 ottobre 1960, Paola Ferrari vive un’infanzia poco felice a causa del rapporto controverso con sua madre: per questo motivo, a 15 anni decise di andare via di casa.

Fa il suo esordio nel mondo dello spettacolo come modella di fotoromanzi nella rivista Grand Hotel e, nel 1997, diventa centralinista nel celebre programma Portobello.

Da tempo appassionata di sport, inizia una carriera giornalistica anche in questo settore, divenendo volto Rai di note trasmissioni calcistiche.

Oltre la sua vita professionale, Paola Ferrari ha passato un duro periodo a causa di un tumore alla pelle, che le ha lasciato una cicatrice sul viso. Nel 2014 si è sottoposta a un delicato intervento per rimuovere un carcinoma.

La Ferrari ha raccontato di aver scoperto della malattia fortuitamente, mentre si trovava presso l’Istituto Europeo di Oncologia.

Dal giornalismo alla politica: carriera di Paola Ferrari

Paola Ferrari è uno dei volti più noti e amati del giornalismo sportivo italiano.

Nel 1998 diventa co-conduttrice di Dribbling insieme a Gianni Cerqueti e, dal 1996 al 1999, conduce la Domenica Sportiva.

Passa successivamente al TG2 nella rubrica Costume e Società, per poi approdare alla conduzione del telegiornale.

La sua carriera nell’ambito del giornalismo sportivo non è però ancora terminata: conduce nel 2001 Pole Position, la trasmissione legata alla Formula 1 e diventa la prima conduttrice donna di 90° minuto.

Nel 2008 sperimenta in un nuovo campo, dandosi alla politica: presenta la sua candidatura alla Camera dei Deputati per la circoscrizione Lazio, con Francesco Storace e Daniela Santanchè.

Torna a condurre La Domenica Sportiva e 90° minuto, arrivando poi a condurre gli appuntamenti pre e post-partita degli appuntamenti calcistici.

Ha ricevuto importanti riconoscimenti per la sua carriera nel mondo dello sport, come il premio Brera per giornalisti sportivi, il premio Ussi-Coni e il premio Beppe Viola. 

Nel 2018 è stata protagonista del programma Le spose di Costantino, fingendosi la moglie di Costantino della Gherardesca per scoprire le tradizioni del Ghana nei viaggi di nozze.

Paola Ferrari, vita privata e curiosità

Paola Ferrari è sposata con il manager Marco De Benedetti, figlio di Carlo De Benedetti e presidente del gruppo GEDI, editore di numerosi quotidiani tra i quali La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX.

Paola Ferrari e Marco De Benedetti sono stati presentati da Alba Parietti quando Paola aveva 36 anni: lei era restia a una relazione, in quanto riteneva Marco un figlio di papà.

Successivamente però nasce l’amore e i due si sposano nel 1997, dando alla luce due figli: Alessandro e Virginia.

Paola Ferrari e le dichiarazioni che han fatto discutere

In un’intervista al Corriere della Sera la giornalista di 90° minuto ha rilasciato varie dichiarazioni, alcune delle quali hanno fatto molto discutere. Sul rapporto con la madre ad esempio la Ferrari ha affermato che:

“Mia madre ha avuto un forte esaurimento ed ha cominciato ad essere molto violenta. Ha cercato di uccidermi almeno tre volte, la prima annegandomi. Si accaniva anche contro mia nonna inferma e le dava delle forbiciate sulle braccia. Mio padre si disinteressava: era come se quello che succedeva in casa non lo riguardasse, più tardi ho scoperto che aveva una relazione extraconiugale dal quale era nato un figlio, morto a 45 anni. Oggi papà ha 94 anni e mi occupo di lui. Mia madre non riesco ad andare a trovarla al cimitero”

 Sugli esordi in Tv invece ha parlato così di Enzo Tortora, il quale fu il primo a notarla:

“Un secondo padre. Mi venne a cercare in tutta Busto Arsizio e disse che avrebbe voluto portarmi in Rai, stava per partire Portobello”.

Sul marito invece afferma:

“Dopo quattro mesi mi ha chiesto di sposarlo. Si è dato molto da fare per conquistarmi, aiutato anche dalla mamma Mita, che era un’amica di Alba e poi è diventata anche amica mia. Lo metteva al corrente dei pranzi ai quali partecipavo e lui passava per il caffè…”

Sul suocero dice invece:

“All’inizio pensava che fossi una delle tante, che me ne sarei andata in fretta. Quando ha capito che potevo restare non è stato molto carino, mi ha lanciato più frecciatine”.

La Ferrari ha poi parlato di un flirt con Silvio Berlusconi:

“Durante una cena nella casa di via Rovani con Montanelli, mi sfilò dai capelli il fermaglio di finta madreperla. “La mia donna non deve indossare nulla di falso”, disse. Ero ferita, decisi di non vederlo più”.

Non sono poi mancate le stoccate a Diletta Leotta, verso la quale ha affermato:

“È molto brava e porta introiti pubblicitari. Però se mi chiede se vorrei che mia figlia Virginia fosse come lei, allora le rispondo di no. Nobilitare il nudo con il femminismo mi pare una meschinità: una volta non volevamo sembrare belle ma brave, ora vogliono essere prima di tutto belle, è un passo indietro”

Sulla Satta che l’ha definita rosicona invece:

“Mi è spiaciuto: quando ho commentato il suo gesto di togliersi la giacca in trasmissione, era contro le battute maschili che ne sono seguite. Lei ha pensato che ce l’avessi con lei. Non sono invidiosa, piuttosto sono stata invidiata…”.

Le migliori criptovalute AI su cui investire oggi

Nell’era digitale, l’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando non solo la tecnologia, ma anche il settore finanziario. Le criptovalute AI emergono come leader in questo nuovo panorama, promettendo non solo rendimenti finanziari allettanti, ma anche innovazioni disruptive. 

Questo articolo esplora le criptovalute AI più promettenti del momento, quelle che stanno mostrando una crescita esponenziale e che potrebbero rappresentare opportunità d’investimento sagge. Mentre il mercato delle criptovalute è noto per la sua volatilità, queste monete basate sull’AI potrebbero essere il prossimo grande passo per gli investitori che cercano di capitalizzare sulle tecnologie del futuro.

NEAR Protocol

NEAR Protocol (NEAR) si sta affermando come una delle criptovalute AI più innovative del 2024. Con un impegno costante verso l’ottimizzazione e l’espansione, NEAR ha introdotto transazioni meta e account a saldo zero, semplificando l’ingresso di nuovi utenti. 

Il 2023 ha visto miglioramenti significativi nella performance dei nodi e nell’esperienza utente, ponendo le basi per un 2024 ancora più promettente. L’attesa validazione senza stato, prevista per il secondo trimestre, promette di migliorare ulteriormente le prestazioni di ogni shard, consolidando NEAR come una scelta privilegiata per gli investitori attenti all’innovazione.

Render

Render (RNDR) sta emergendo come una forza trainante nel settore delle criptovalute AI, grazie alla sua soluzione di rendering su GPU costruita su Ethereum. Con la possibilità di noleggiare capacità di GPU su richiesta, Render Network introduce un nuovo livello di efficienza nell’interpretazione 3D. 

Nel 2024, RNDR ha mostrato una crescita impressionante, con previsioni che indicano un aumento del valore fino a $11,89 e un ROI potenziale del 27,4%. Questa performance notevole segnala un potenziale significativo per gli investitori che cercano di sfruttare l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla blockchain.

Bittensor 

Bittensor (TAO) sta rivoluzionando il campo dell’apprendimento automatico decentralizzato. Con la sua rete neurale globale, Bittensor permette ai modelli di intelligenza artificiale di collaborare, creando una mente collettiva digitale. Questo approccio decentralizzato favorisce una rapida espansione e condivisione della conoscenza, simile a una biblioteca inarrestabile che cresce esponenzialmente. 

Il protocollo Bittensor trasforma l’intelligenza delle macchine in una merce scambiabile, incentivando la collaborazione e guidando l’innovazione ai confini dell’apprendimento automatico. Con un valore attuale di $471,34, TAO rappresenta un’opportunità intrigante per gli investitori nel 2024.

The Graph 

The Graph (GRT) è un protocollo di indicizzazione e interrogazione decentralizzato che sta guadagnando terreno nel 2024. Con la sua capacità di accedere ai dati di altre blockchain, come Ethereum e IPFS, The Graph si posiziona come una risorsa essenziale per gli sviluppatori. 

La sua architettura senza autorizzazione e il meccanismo di consenso Proof of Stake (PoS) promuovono una rete più sicura e stabile. Con previsioni di crescita fino a $0,872 entro ottobre 2024, GRT rappresenta un’opportunità di investimento con un potenziale significativo di apprezzamento nel breve termine.

Fetch.ai

Fetch.ai (FET) si distingue nel panorama delle criptovalute AI per la sua piattaforma che combina blockchain, apprendimento automatico e intelligenza artificiale per automatizzare le reti economiche. Nel 2024, FET ha mostrato una crescita notevole, con una capitalizzazione di mercato che ha superato i 2 miliardi di dollari. 

La rete Fetch.ai mira a decentralizzare i mercati digitali e a rendere l’IA accessibile a tutti. Con un prezzo attuale di $2,48 e previsioni di crescita fino a $3,77 nel breve termine, FET si posiziona come una scelta d’investimento promettente per coloro che cercano di sfruttare le potenzialità dell’AI nel settore delle criptovalute.

WienerAI 

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WienerAI (WAI) è una nuova criptovaluta che fonde l’umorismo delle meme coin con la potenza dell’intelligenza artificiale. Lanciata nel 2024, ha già raccolto 1 milione di dollari nella sua fase di prevendita. Il token WAI, acquistabile al prezzo di $0,000704, promette di essere un’aggiunta divertente ma anche utile per gli investitori. 

Con lo sviluppo del trading bot AI intuitivo, WienerAI offrirà anche analisi di mercato e suggerimenti di trading in tempo reale, rendendolo attraente per trader di tutti i livelli. Le previsioni per il 2024 vedono WienerAI raggiungere 0,005 dollari, con potenziale di crescita continuo.

Conclusioni

In conclusione, l’ascesa delle criptovalute AI nel 2024 rappresenta un’evoluzione significativa nel settore finanziario. Queste monete non solo offrono opportunità di investimento, ma anche progressi tecnologici che potrebbero trasformare molteplici industrie.