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Prelievo contanti, cambia la modalità per le operazioni allo sportello: tutte le novità

Prelievo contanti: è in arrivo una rivoluzione che potrebbe agevolare o mandare in crisi i possessori di carte di credito e di debito. È da anni che la tecnologia applicata ai servizi bancari sta facendo passi da gigante ma questa volta si potrà dire addirittura addio alla propria carta per prelevare banconote nei vari ATM autorizzati.

Qual è la novità che rivoluziona il prelievo dei contanti allo sportello bancario

Non bisognerà applicare tecnologie aliene o strumenti all’avanguardia e costosi per prelevare allo sportello, ma la novità consisterà proprio nel poter utilizzare uno strumento che tutti noi possediamo e ne facciamo un uso quotidiano: lo smartphone.

Ebbene, molti circuiti bancari e sportelli ATM per il prelievo di banconote stanno permettendo ai propri clienti di prelevare contanti senza dover portare con sé la carta di credito o di debito ma solo il cellulare su cui è collegato il proprio conto corrente.

Per capire se lo sportello presso cui ci si è recati permette di sfruttare questo nuovo sistema di prelievo bisognerà vedere se è riportata la scritta “PayPass“. Qualora si dovesse leggere la parola menzionata la procedura da seguire sarà uguale a quella tradizionale, ossia quella con carta di credito o di debito. L’unica differenza è che al posto di inserire la carta bisognerà avvicinare il proprio dispositivo mobile al lettore indicato dallo sportello.

Dunque, come abbiamo già detto, nulla di altamente tecnologico o costoso, ma un servizio pratico e rapido alla portata di tutti. Infine, riguardo il tema commissioni, non saranno applicate commissioni extra per aver usufruito di questo servizio, ma saranno applicate le commissioni già previste dalla banca di cui si è clienti.

Il nuovo sistema mobile tra entusiasmo e scetticismo

La necessità di istituire ed implementare questa funzione non è nata per puro caso, ma segue un’attenta analisi dei dati iniziata da quando è stato possibile collegare le proprie carte e i propri conti corrente al cellulare.

Lo scetticismo iniziale era lecito, ma con il tempo sempre più utenti, soprattutto giovani, hanno iniziato ad abbandonare la carta di debito o di credito per risparmiare spazio ed uscire di casa in maniera sempre più comoda. L’Osservatorio Innovative Payments in collaborazione con Ipsos, ha realizzato una serie di interviste, alle quali hanno risposto circa 6,4 milioni di italiani, a proposito dell’utilizzo di soluzioni di mobile payment. Già solo nel 2022, il 15% di coloro che hanno partecipato al sondaggio aveva dichiarato di utilizzare sistemi come Apple Pay, Google Wallet o altri effettuare transazioni elettroniche.

Alla luce di questi dati è emersa quindi l’importanza di realizzare un sistema connesso agli sportelli che potesse agevolare ulteriormente le operazioni economiche dei clienti che utilizzano soluzioni di mobile payment.

Non mancano gli scettici che poco si fidano dei nuovi sistemi tecnologici o non ne sono molto pratici. Per loro questa rivoluzione nel prelievo allo sportello potrebbe essere più un disagio che un beneficio. Ma abbiamo buone notizie anche per loro: nonostante questa funzione potrebbe essere aggiunta a tutti gli sportelli, il metodo di prelievo con l’inserimento della carta di credito o di debito resterà comunque attivo per tutti.

Leggi anche: Cos’è lo scontrino dell’energia: ecco come cambiano le bollette di gas e luce

Ftse Mib: i due livelli da sorvegliare ora

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Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Luca Guerreri, intermediario assicurativo e risk manager di Polizzamigliore.it, con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib ha avviato un bel recupero dai minimi dei giorni scorsi, salvo poi tornare un po’ indietro. Quali i possibili scenari per le prossime sedute?

Dopo il superamento di quota 34.000 punti, persa nuovamente per una manciata di punti al termine della giornata di ieri, l’indice Ftse Mib presenta una situazione tecnica rimane incerta.

Ftse Mib: quali i possibili scenari nel breve?

Dal mio punto di vista, sarà necessario attendere il superamento da parte del Ftse Mib della resistenza posta in area 34.780.

Una volta violato questo ostacolo, si potrà guardare al target successivo in area 35.000.

Sarà necessario prestare la massima attenzione ad una discesa dell’indice oltre quota 33.600 punti, visto che tale evento potrebbe dare inizio ad un’inversione di tendenza.

La view su Banco BPM e Bper Banca

Banco BPM e Bper Banca sono due temi su cui vale la pena puntare in questa fase di mercato?

Banco BPM si trova attualmente a ridosso del livello dei 6,10 euro, e se la rottura di questa resistenza dovesse essere confermata, allora potremo individuare un primo target in area 6,40 euro per il titolo.

Per quanto concerne Bper Banca la situazione tecnica è costruttiva, motivo per cui sarebbe opportuno mantenere in portafoglio questo titolo.

L‘analisi di Stellantis e Ferrari

Stellantis e Ferrari sono da mettere in portafoglio sugli attuali livelli di prezzo?

Stellantis presenta attualmente una situazione tecnica molto interessante e se il rimbalzo sul supporto in area 22,89 euro dovesse essere confermato, allora potremo avere notevoli spunti long.

In tal caso si potranno ipotizzare per il titolo dei target anche profondi, posti in primis in area 24,80 euro.

L’attuale livello di Ferrari, che ieri ha chiuso le contrattazioni poco sopra i 386 euro, rimane ancora interessante.

Consiglierei, dunque, per chi ha posizioni aperte su questo titolo, di mantenerle in essere.

Ftse Mib: i titoli sotto la lente oggi

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Petrolio: chiusura positiva ieri per le quotazioni dell’oro nero che si sono fermate a 83,74 dollari, in rialzo dell’1,07%.

Nel pomeriggio sarà diffuso il consueto report sulle scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti.

Wall Street: chiusura negativa ieri per la piazza azionaria americana, dove il Dow Jones e l’S&P500 sono scesi dello 0,98% e dello 0,46%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 15.611,76 punti, in calo dello 0,64%.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Dati Macro ed Eventi Usa: si segnalano i redditi personali che a marzo dovrebbero salire dello 0,5% dopo il rialzo dello 0,3% precedente, mentre le spese per consumi sono viste in positivo dello 0,6% dopo l’incremento dello 0,8% di febbraio.

In agenda anche l’indice relativo alla fiducia Michigan di aprile che dovrebbe attestarsi a 77,8 punti rispetto ai 79,4 punti di marzo.

Risultati trimestrali USA: da seguire prima dell’avvio degli scambi a Wall Street i risultati degli ultimi tre mesi di Abbvie e Colgate-Palmolive che dovrebbero riportare un utile per azione di 2,23 e di 0,81 dollari, mentre per Chevron ed Exxon Mobil si sitma un eps di 2,87 e di 2,2 dollari e per Kellogg Co un utile per azione di 0,85 dollari.

Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa

Dati Macro ed Eventi Europa: si guarderà alla Francia dove sarà diffuso l’indice relativo alla fiducia dei consumatori che ad aprile dovrebbe salire da 91 a 93 punti.

A mercati chiusi è atteso l’aggiornamento del rating della Francia da parte di Fitch e Moody’s, mentre DBRS si pronuncerà su quello dell’Italia.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

Assemblee a Piazza Affari: previste le riunioni assembleari di varie società per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023 e si tratta di: Ambromobiliare, Cyberoo, Dovalue, Eukedos, Gambero Rosso, Interpump, Mondadori, Sanlorenzo, Triboo e Valsoia.

Webuild scende, ma raccolta ordini superiore alle stime

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Anche la seduta odierna si è conclusa con il segno meno per Webuild che oggi ha perso nuovamente terreno.

Webuild scende ancora

Il titolo, dopo aver ceduto ieri circa un punto e mezzo percentuale, ha terminato gli scambi in flessione dell’1,01% oggi, ferma dosi a 2,166 euro, con oltre 1,6 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,8 milioni.

Webuild ha perso ancora terreno dopo aver riportato un aggiornamento sulla raccolta d’ordini da inizio anno che ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro, superiore alla stima di Equita SIM pari a 4,9 miliardi.

Webuild: i dati sulla raccolta ordini da inizio 2023

La raccolta ordini da inizio anno è pari al 47% della stima che gli analisti hanno sull’anno 2024.

Gli esperti segnalano che il dato, così come le loro stime e la guidance 2024 della società, non include la commessa relativa al Ponte sullo Stretto di Messina e le connesse opere che hanno un valore complessivo stimato di circa 12 miliardi di euro, di cui il 45% di pertinenza di Webuild.

A livello geografico, i nuovi ordini sono stati presi in Medio Oriente per 4,3 miliardi di euro, in Nord America per 0,5 miliardi e in Europa per 0,7 miliardi.

Webuild ha inoltre comunicato che la pipeline commerciale si attesta attualmente a 73 miliardi di euro, di cui 13 miliardi relativi a gare in attesa di aggiudicazione.

Alla luce dell’andamento del business e dell’attività commerciale, Webuild ha confermato la guidance 2024 che anticipa un fatturato superiore a 11 miliardi di euro, in rialzo di oltre il 10%, un Ebitda adjusted superiore a 900 milioni, una posizione finanziaria netta di oltre 400 milioni e un book-to-bill superiore a 1 volta.

Gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish su Webuild, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 3 euro.

Webuild: la view di Kepler Cheuvreux e di Mediobanca

A puntare sul titolo è anche Kepler Cheuvreux che oggi ha reiterato il rating “buy”, con un target price a 3,2 euro, dopo che Webuild ha acquisito da inizio anno nuovi ordini per 5,5 miliardi di euro, pari a circa il 50% di quelli attesi per l’intero 2024.

Buone notizie anche da Mediobanca Research che oggi ha ribadito la raccomandazione “outperform”, anche se gli analisti segnalano che dall’aggiornamento di ieri non sono arrivate novità, con il focus sulla regola esecuzione del portafoglio ordini.

Webuild: l’analisi di Exane e di Banca Akros

Al coro degli ottimisti si aggiunge anche Exane che su Webuild ha una raccomandazione “outperform”, confermata dopo che la raccolta ordini del primo trimestre è stata solida.

Gli analisti parlano in ogni caso di una notizia marginale, visto che la maggior parte degli ordini da inizio anno è stata già annunciata in occasione dei conti del 2023.

Infine, Banca Akros consiglia di accumulare Webuild, con un prezzo obiettivo a 3 euro, evidenziando che l’attuale portafoglio del gruppo assicura elevata visibilità sulle attività nel corso dei prossimi anni.

Ftse Mib: a rischio un ritorno sui recenti minimi

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Altro segno meno per le Borse europee che dopo il calo della vigilia hanno perso terreno anche oggi.

A fare eccezione è stata solo la piazza londinese che ha visto il Ftse 100 salire in controtendenza dello 0,48%, mentre il Cac40 e il Dax sono scesi rispettivamente dello 0,93% e dello 0,95%.

A rimanere leggermente più indietro è stata Piazza Affari, che ha visto il Ftse Mib terminare le contrattazioni a 33.939 punti, in flessione dello 0,97%, dopo aver segnato nell’intraday un massimo a 34.323 e un minimo a 33.736 punti.

Ftse Mib: a rischio un ritorno sui recenti minimi

L’indice delle blue chip ha dato un seguito alla flessione di ieri dopo aver fallito il test di area 34.500, scendendo poco al di sotto dei 34.000 punti.

L’abbandono confermato di questo livello aprirà le porte a ulteriori flessioni, con primo approdo in area 33.800 e successivamente sui 33.500 punti.

Approfondimenti ribassisti oltre tale soglia costringeranno a spostare l’attenzione sui 33.200 punti prima e in area 33.000 in seguito.

Ritorni al di sopra dei 34.00 punti vedranno il Ftse Mib tentare dei recuperi verso i 34.200/34.300 punti in primis e in seguito in direzione dei 34.500 punti, con estensioni fino ai 34.900/35.000 punti, da cui i corsi sono stati respinti di recente.

I market movers negli Stati Uniti

Per l’ultima seduta della settimana sul fronte macro USA si segnalano i redditi personali che a marzo dovrebbero salire dello 0,5% dopo il rialzo dello 0,3% precedente, mentre le spese per consumi sono viste in positivo dello 0,6% dopo l’incremento dello 0,8% di febbraio.

In agenda anche l’indice relativo alla fiducia Michigan di aprile che dovrebbe attestarsi a 77,8 punti rispetto ai 79,4 punti di marzo.

Sul versante societario, da seguire prima dell’avvio degli scambi a Wall Street i risultati degli ultimi tre mesi di Abbvie e Colgate-Palmolive che dovrebbero riportare un utile per azione di 2,23 e di 0,81 dollari, mentre per Chevron ed Exxon Mobil si sitma un eps di 2,87 e di 2,2 dollari e per Kellogg Co un utile per azione di 0,85 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà alla Francia dove sarà diffuso l’indice relativo alla fiducia dei consumatori che ad aprile dovrebbe salire da 91 a 93 punti.

A mercati chiusi è atteso l’aggiornamento del rating della Francia da parte di Fitch e Moody’s, mentre DBRS si pronuncerà su quello dell’Italia.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnalano le riunioni assembleari di diverse società per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023 e si tratta di: Ambromobiliare, Cyberoo, Dovalue, Eukedos, Gambero Rosso, Interpump, Mondadori, Sanlorenzo, Triboo e Valsoia.

Prysmian sotto scacco. Che fare con il titolo?

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Cala il sipario su una seduta pesante per Prysmian, che è stato colpito dalle vendite dopo due giornate consecutive in luce verde.

Prysmian tra i peggiori del Ftse Mib

Archiviata la sessione di ieri con un rialzo di quasi due punti percentuali, il titolo da subito si è posizionato al di sotto della parità, allungando progressivamente il passo al ribasso.

A fine giornata, Prysmian si è fermato a 49,44 euro, con una flessione del 2,72% e volumi di scambio vivaci, visto che sono transitate sul mercato oltre 1 milione di azioni, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 800mila.

Il titolo ha mostrato una evidente debolezza relativa rispetto al Ftse Mib, occupando una delle ultime posizioni nel paniere delle blue chip.

Prysmian: Jefferies conferma view cauta

Prysmian ha risentito della negativa intonazione del settore industriale, senza trovare sostegno nelle ultime indicazioni arrivate dagli analisti.

Oggi quelli di Jefferies hanno ribadito la raccomandazione “hold” sul titolo, con un prezzo obiettivo a 49 euro, già superato dalle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Il broker ha avviato la copertura sul settore due giorni fa, evidenziando che è in fase di avvio una nuova fase di crescita per i produttori di cavi.

Nel caso di Prysmian, gli analisti ritengono che il titolo sia correttamente valutato, alla luce del rischio futuro di normalizzazione dei prezzi nel mercato statunitense.

Prysmian: Berenberg alza il prezzo obiettivo

Buone notizie per Prysmian sono arrivate due giorni fa da Berenberg, che ha rinnovato l’invito ad acquistare, con un target price ritoccato verso l’alto da 57 a 58 euro.

Gli analisti apprezzano l’acquisizione di Encore Wire, di cui evidenziano l’ottima tempistica, oltre ad avere l’effetto di rafforzare il portafoglio di Prysmian negli Stati Uniti.

Gli esperti di Berenbeg hanno messo mano alle stime di eps, alzandole del 7,6% per quest’anno, del 2,5% per il prossimo e dello 0,9% con riferimento al 2026.

Saipem in rosso. Quali strategie seguire ora?

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Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Saipem che continua a perdere terreno, mostrando una maggiore debolezza relativa rispetto al Ftse Mib.

Saipem arretra anche oggi

Il titolo ha chiuso la giornata con un affondo di oltre il 3% e oggi resta stretto nella morsa dei ribassisti, tanto che negli ultimi minuti si presenta a 2,147 euro, con una flessione dell’1,56% e oltre 25 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 57 milioni.

Saipem frenato dal calo del petrolio

Saipem risente della negativa intonazione del petrolio che dopo il calo di ieri perde ancora posizioni, presentandosi ora a 82,1 dollari, con una flessione dello 0,9%.

Il titolo intanto resta sotto la lente dopo che due giorni fa ha presentato i risultati del primo trimestre di quest’anno.

Saipem sotto la lente di Equita SIM

Saipem ha pubblicato conti trimestrali in crescita sostenuta, confermando l’outlook per l’intero 2024.

La crescita dei ricavi e dell’EBITDA, come evidenziato da Equita SIM, è stata trainata dalle attività offshore con un margine EBITDA in aumento di 140 puntui base, grazie a un mix più favorevole.

Dalla conference call dei risultati, si segnala che la guidance 2024 è confermata, ma con un mix differente.

L’outlook della divisione ABS è stato migliorato, senza quantificazione, con una previsione di crescita significativa e un sostanziale miglioramento dei margini.

L’outlook di crescita della divisione Drilling Offshore è confermato, ma è peggiore rispetto alle ipotesi precedenti a causa della sospensione temporanea di 3 impianti di trivellazione jack-up da parte dell’Arabia Saudita.

Da inizio aprile Saudi Aramco si ritiene abbia sospeso 23 impianti jack-up su 92 in operatività nell’area.

Secondo SPM, i risvolti sono comunque limitati, in quanto l’estensione dell’utilizzo del jack-up Perro Negro 9 non era stata inclusa nella guidance e l’impianto in leasing può essere reso al proprietario.

In secondo luogo, il secondo jack-up sarà messo in manutenzione e il terzo sarà riassegnato a un’altra regione in sostituzione di un altro impianto in leasing che verrà reso al proprietario.

Inoltre, la divisione EC subisce ancora l’impatto dei contratti pregressi, ma dovrebbe mostrare miglioramenti nel margine entro la fine dell’anno.

Saipem ha segnalato una forte campagna di acquisizione ordini nel secondo trimestre di quest’anno.

Nelle prossime settimane dovrebbero essere annunciati due importanti progetti in Africa occidentale.

Gli analisti di Equita SIM ritengono che un progetto sia Kaminho di TotalEnergies in Angola, che potrebbe valere fino a 6 miliardi di dollari.

Si prevede l’aggiudicazione di altri progetti nel Sud-Est asiatico. Entro la metà del 2024, Saipem prevede di essere in netto anticipo rispetto al budget di acquisizione, il che la pone in una posizione favorevole per l’acquisizione di ordini per il 2024.

Saipem: Equita SIM conferma le stime 2024

Gli analisti di Equita SIM lasciano praticamente invariate le stime su Saipem per l’anno in corso, mentre a livello divisionale hanno ridotto quelle di EBITDA della divisione DO per 19 milioni di euro e migliorato l’E&C di 16 milioni.

La SIM milanese fa sapere di essere più propositiva sul caso di investimento di Saipem dopo il risanamento del business e la buona visibilità operativa.

Gli analisti nel settore oil&gas preferiscono mantenere un approccio difensivo, motivo per cui ribadiscono la raccomandazione “hold” su Saipem, con un prezzo obiettivo a 2 euro.

Saipem: cauta anche Mediobanca

La cautela di Equita SIM è condivisa anche da Mediobanca Research che ha un rating “neutral”, con un target price rivisto al rialzo da 1,7 a 2 euro.

Gli analisti però riconoscono che Saipem ha diffuso ancora una volta conti solida, evidenziando una robusta generazione di cassa.

Saipem: bullish la view di Berenberg

Bullish la view di Berenberg, che consiglia di acquistare il titolo, con un fair value a 3 euro, complice la fiducia degli analisti sul fatto che i margini del gruppo continueranno a crescere.

STM avanza dopo i conti. I giudizi degli esperti

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Anche la seduta odierna prosegue in positivo per STM che guadagna terreno per la terza giornata di fila.

Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di ieri con un rally di oltre cinque punti percentuali, si spinge in avanti anche oggi.

STM sale dopo sbandata iniziale

STM in realtà ha avviato gli scambi in flessione, arrivando a toccare un minimo intraday a 36,805 euro, con un affondo di oltre sei punti percentuali.

Da questo bottom si è avuto un netto recupero che ha visto il titolo virare al rialzo, tanto da presentarsi negli ultimi minuti a 40,125 euro, con un rialzo del 2,27% e volumi di scambio vivaci, dal momento che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 6,8 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,3 milioni.

STM: i conti del primo trimestre

La sbandata iniziale di STM è da ricondurre alla diffusione dei conti del primo trimestre del gruppo e in particolare al taglio della guidance per l’anno in corso, ma a risollevare l’umore degli investitori sono state la parole del presidente e CEO, Jean-Marc Chery, che ha fornito rassicurazioni sui target di breve e medio termine.

STM ha archiviato il primo trimestre con ricavi in flessione del 18% a 3,465 miliardi di euro, mentre l’utile netto è sceso del 51% a 513 milioni di dollari.

L’Ebit ha accusato un ribasso del 54% a 551 milioni di dollari e il margine lordo si è attestato al 41,7%.

STM: Equita SIM commenta i dati

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che il fatturato di STM nel primo trimestre si è attestato nella parte bassa della guidance, guidato da un segmento Automotive e Industrial più deboli delle attese di inizio anno.

In particolare, in marcato calo sequenziale il segmento Microcontrollers, Digital ICs e RF, principalmente legato a clienti industriali e automotive.

STM: la guidance per il secondo trimestre

La guidance fornita per il secondo trimestre indica un fatturato in calo sequenziale del 7,8%, nel range 3,079-3,321 miliardi di dollari, rispetto alla stima di Equita SIM di 3,805 miliardi di dollari e un margine lordo tra il 38% e il 42%, contro la previsione degli analisti pari al 41,2%.

Rispetto alle loro stime, il punto mediano della guidance è il 16% inferiore a livello di fatturato e il 18% inferiore a livello di gross profit.

Da segnalare che la guidance sull’intero 2024 è stata rivista al ribasso da STM, con un fatturato atteso tra 14 e 15 miliardi di dollari, contro l’indicazione precedente a 15,9-16,9 miliardi di dollari.

STM ha indicato un margine lordo low-40’s, tra un minimo superiore al 40% e un massimo intorno al 42%, mentre le spese per investimenti sono confermate a 2,5 miliardi di dollari.

STM sotto la lente di Equita SIM

Secondo Equita SIM, la nuova guidance implica una revisione delle stime molto significativa sul 2024, intorno al 25% sia come EBIT che come EPS, sia rispetto alle loro stime che al consensus.

La guidance riflette un secondo semestre del 2024 implicito in recupero sequenziale del 18% come ricavi e del 24% come margini, con un margine lordo al 43%.

Questo dovrebbe mitigare l’impatto della revisione delle stime sul 2025, che gli analisti di Equita SIM si aspettano preliminarmente comunque in area 15%-20%, anche se sarà da capire il grado di visibilità sul recupero sequenziale, dopo due significativi tagli di guidance 2024 nel corso dell’anno

Sulle nuove stime preliminari, il titolo tratterebbe in area 17 volte il multiplo prezzo-utili 2024, rispetto a un range storico a 1 anno forward di 10-20 volte, con una media intorno a 15 volte, nella parte alta del range storico quindi coerentemente con una fase del ciclo negativa.

Equita SIM mantiene una view cauta su STM, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 52 euro.

STM è da vendere secondo Goldman Sachs

Bearish la strategia di Goldman Sachs, che oggi ha reiterato il rating “sell” sul titolo, con un target price a 34,5 euro.

La banca USA definisce inferiore alle attese sia la trimestrale, sia la guidance per il trimestre in corso, al pari delle indicazioni sui ricavi per l’intero anno.

STM: la view di Morgan Stanley e di Citi

A scommettere su STM è Morgan Stanley che oggi ha rinnovato l’invito a sovrappesare il titolo, con un fair value a 48 euro.

Per gli analisti, sia i risultati del primo trimestre che la guidance sono stati deboli, al pari del target sui ricavi per l’intero 2024.

Infine, è bullish anche la view di Citi che ha una raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 70 euro.

Gli analisti evidenziano che l’outlook della domanda di STM si è significativamente deteriorato verso la fine dei primi tre mesi dell’anno, portando a un primo trimestre sotto la guidance, un outlook per il secondo trimestre sotto il consenso e una consistente revisione dell’outlook sul 2024.

ERG in buon rialzo dopo partnership con Apex Clean Energy

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A dispetto del progressivo peggioramento del Ftse Mib, la seduta si conferma in positivo per ERG, che resta saldamente ancorato al segno più.

ERG tra i migliori del Ftse Mib

Il titolo ha ceduto ieri quasi mezzo punto percentuale e oggi dopo un’apertura sulla parità ha imboccato la via dei guadagni.

Negli ultimi minuti, ERG viene fotografato a 24,56 euro, con un vantaggio dell’1,32% e circa 340mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a oltre 500mila.

ERG sale malgrado andamento BTP

Il titolo mette a segno la migliore performance nel settore utility e occupa la seconda posizione nel paniere delle blue chip, malgrado le indicazioni contrastanti dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund cala dello 0,53% a 136,03 punti base, mentre le vendite sui BTP fanno salire i tassi, tanto che il rendimento del titolo a 10 anni guadagna lo 0,4% al 3,937%.

ERG: finalizzata partnership con Apex Clean Energy

Intanto ERG si muove in positivo dopo che la società ha ufficializzato ieri il perfezionamento della partnership con Apex Clean Energy per l’acquisizione di un portafoglio di impianti negli Stati Uniti per 317 MW.

Il closing è avvenuto in linea con quanto già annunciato al mercato a fine 2023.

Erg ha inoltre annunciato l’energizzazione dell’impianto di Mineo-Vizzini in Sicilia a valle delle operazioni di repowering che hanno portato la capacità installata da 50 MW a 100.8 MW complessivi.

ERG: il commento di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM, si tratta di notizie positive per ERG, tuttavia già note e fattorizzate nelle stime di mercato.

Non cambia così la strategia della SIM milanese che sul titolo mantiene invariata la raccomandazione ”hold”, con un prezzo obiettivo a 29 euro.

Banca Popolare di Sondrio: Fitch migliora la valutazione

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Sulla scia della buona intonazione mostrata oggi dai bancari sul Ftse Mib, anche Banca Popolare di Sondrio si muove in positivo.

Banca Popolare di Sondrio ritrova la retta via

Il titolo ieri ha chiuso gli scambi in frazionale calo dello 0,07% dopo cinque sessioni consecutive in rialzo e oggi ha ripreso la via dei guadagni.

Mente scriviamo, Banca Popolare di Sondrio passa di mano a 7,58 euro, con un vantaggio dell’1% e oltre 600mila azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni a circa 2,3 milioni.

Banca Popolare di Sondrio: Fitch migliora rating

Banca Popolare di Sondrio guadagna terreno dopo che Fitch ha migliorato la valutazione del merito creditizio, attribuendo ora un rating emittente Long-term Issuer Default a livello investment grade, passand quindi a “BBB-” da “BB+”, con outlook stabile.

Banca Popolare di Sondrio: commento e strategia di Equita

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che con la revisione di Fitch, ora Banca Popolare di Sondrio ha un rating investment grade da parte di tutte le agenzie di rating che valutano la banca, oltre a Fitch, anche S&P, DBRS, Scope.

Il miglioramento del rating riflette i progressi fatti in termini di posizione di capitale, derisking e redditività.

Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Banca Popolare di Sondrio mantiene invariata la sua strategia improntata alla cautela, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 7 euro.